28/02/13

Sensazioni

Perplesso. Poi sconcertato. Poi turbato. Poi basito. Poi disgustato. Poi indignato. Infine furente. A partire dal pomeriggio del 24, man mano che procedeva lo spoglio delle schede elettorali e si capiva come avevano votato gli italiani, ho vissuto questi stati d'animo. Non credo sia l'unico. Lunedì sera nel corso di una cena tra amici, organizzata molti giorni prima proprio per discutere e valutare i risultati elettorali, sembrava di essere ad una veglia funebre. I dati che ancora venivano annunciati in televisione erano scioccanti. Non si è discusso, naturalmente. Sono ancora disgustato e indignato ma, quanto meno, tenendomi lontano da ogni forma di confronto o dibattito, per qualche giorno, ho stemperato la rabbia omicida che m'aveva assalito. Sono entrato in un solo blog, intenzionalmente: quello di Zac, recentemente ribattezzato dall'amico Robi "Zona Accoglienza Comunisti". Non è poco! Sono passato anche da Tina, spesso. Però, è ancora "silenziosa". Brutto segno per gli italioti! Ne ho visitato anche un altro di blog, grosso errore, ed il solito leghista di merda che lo frequenta, degno rappresentante di una buona fetta dell'elettorato del nord, si è beccato un diplomatico vaffanculo. Intortato, come si dice a Roma.

25/02/13

Post in progress

Ci siamo! E' iniziato quello che, secondo me, è l'appuntamento elettorale più importante dall'inizio della così detta "seconda Repubblica"! E' importante perché sono due gli obiettivi da raggiungere al termine di questa consultazione: iniziare con il porre la parola "fine" al berlusconismo e consentire al centrosinistra di iniziare a governare il Paese. Governare per risanare e ricostruire questo Paese, dalle fondamenta. Se l'elettore in questi ultimi mesi e dopo un ventennio di presenza della mummia sulla scena politica non l'avesse compreso, saranno guai seri. Lo capiremo nelle prossime ore grazie ai dati sull'affluenza alle urne e poi, nei prossimi giorni, con lo spoglio delle schede ed i primi risultati.

19/02/13

Pausa elettorale

Questa è, per me, una settimana di riflessione. Domenica, nel corso di un pranzo tra amici, ho partecipato all'ultima discussione politica che verteva, ovviamente, sulle scelte di voto nel prossimo fine settimana. Mi ha rincuorato scoprire che quei 7 voti non andranno sprecati. Quando parlo di "spreco", mi riferisco ai voti che non andranno al centrosinistra.

12/02/13

Buona fortuna

Quasi un anno fa, dopo l'indimenticabile giornata del 12 novembre 2011, se fossimo andati alle urne, il centrosinistra avrebbe vinto con percentuali bulgare ed avrebbe governato il Paese senza intoppo alcuno, per 5 anni. Fine del berlusconismo, fine del centrodestra più ignobile della storia e fine, soprattutto, dell'individuo che ha ispirato una cultura ed un sistema politico da basso impero. Inoltre, probabile fine anche della Lega nord. Troppo bello per essere vero. Infatti, un ex comunista seduto al Quirinale pensò bene di consegnare il Paese nelle mani di uno spietato e freddo gruppo di tecnocrati, costringendo quello stesso centrosinistra a far comunella (leggasi maggioranza) con quel centrodestra che aveva portato il Paese allo sfascio. Risultato, un Parlamento complice di manovre economiche da macelleria sociale e riforme spietate. Un Parlamento che, oltretutto, non ha modificato la legge elettorale.

05/02/13

Venghino signori venghino

Qualche settimana fa ero piuttosto speranzoso sulla sorte futura del nostro Paese. Mi bastava pensare che, presto, saremmo usciti dall'epoca più buia che la mia vita ricordi: il berlusconismo. Ero cosciente che non sarebbe finita con un colpo di bacchetta magica! Insomma, non è vincendo le elezioni nazionali che il centrosinistra avrebbe fatto scomparire, come d'incanto, il berlusconismo. Ci vorranno anni ed anni di duro lavoro per estirpare quel modello culturale dalla nostra società. Non senza pericolo di ricadute. Però avevo individuato, nel prossimo appuntamento elettorale, l'inizio di un "rinascimento" per il nostro Paese e tanto mi bastava. A circa due settimane da quell'appuntamento, non è più così.