Sembra paradossale, ma è la realtá. Anche il nostro blog puó essere oscurato e tutti noi come Carlo Ruta possiamo essere condannati per stampa clandestina. Infatti esiste una legge (n. 62 del 7/3/2001) che dice a chiare lettere che in Italia siamo tutti in situazione di illegalità. Cosa vogliamo fare? Aspettare che arrivi una denuncia perchè abbiamo espresso le nostre idee? (http://www.minotti.net/2008/08/31/carlo-ruta-i-motivi-della-sentenza/)
Dobbiamo difendere la nostra libertá di espressione ed ognuno deve dare il suo contributo, aiutando a diffondere questo messaggio, per difendere la neutralità e libertà di Internet. Quindi dal 4 Dicembre in poi si può partecipare alla grande mobilitazione contro la clandestinità di Internet in Italia. Qua tutte le informazioni su come fare (http://ammazzablog.wordpress.com/4-dicembre/).
E' fondamentale farlo ora, perché il il Parlamento italiano sta studiando una norma che metterebbe ancor di piú i bastoni tra le ruote di tutti noi che non usiamo questo mezzo per professione ma solo per passione e per far circolare le nostre idee. Questa norma (DDL Levi) deve essere immediatamente ritirata e devono essere sottratti alla legislazione sull’editoria tutti i mezzi internet utilizzati per esprimere e diffondere informazioni ed opinioni se gestiti in forma amatoriale, indipendentemente dalla loro capacità di produrre profitti.
Non possiamo avere dubbi: l’Onorevole Giulietti nel 2001, come relatore della Legge n. 62, dichiarò che “La legge sull’editoria non ha mai avuto tra i suoi obiettivi quello di imbrigliare le attività editoriali sulla rete. Sono quindi falsi gli allarmi e le preoccupazioni diffusi in tal senso”. A distanza di sette anni ed a causa di quella legge, uno di noi, Carlo Ruta è stato condannato per stampa clandestina ed il suo sito è stato oscurato. Le rassicurazioni di allora sono dunque state inutili come lo saranno quelle di ora. Non rimaniamo passivi perché domani potrebbe capitare anche a noi. Facciamo sentire la nostra voce e coordiniamo insieme una lotta per poter continuare ad esprimere i nostri pensieri.
weeeee ciao carlo, non credo che lo faranno
RispondiEliminaallarmismo dici? allora fa una cosa va da daly e leggi di che cosa parlo come anticipo poi diro il resto, il matrimonio un contratto? è esattamentr ciò che ha voluto il laicismo non pià quqlcosa basato su amore e tutto quello che ne deriva ma un semolice contratto redatto in un municipio toh guarda un po chi l'ha ridotto a un paio fi firmucce, il guaio stò nel fatto che poi quelle due semplici firnìmucce non valgono un emrito cazzo di niente quando si vuole rompere iun rapporto di amore, un cazzo di niente carlo ripeto è da nno crederci ok spiegherò meglio pure questo in un post
RispondiEliminainteressante...................
RispondiEliminacopio, incollo e appena posso posto.
RispondiEliminaposso?
Ciao Carlo!
RispondiEliminaNon sono certo dell'iniziativa. Ci penso un po' e poi decido. Comunque grazie per la segnalazione.
grazie carlo...
RispondiEliminaTutto ci sta calando addosso come una cappa.
RispondiEliminaLa battaglia per la libertà del web sarà dura
Caro Carlo, ero al corrente di quanto sta avvenendo e di quanto tu MOLTO giustamente hai postato.
RispondiEliminaPer motivi personali, oggi non ho aperto il blog.
Questa è una storia terribile, c'è ancora molta confusione e molta gente non ha ancora capito che qui vogliono chiuderci la bocca a tutti i costi.
D'altra parte sembra talmente eccessivo, talmente orribile che si fa fatica a crederlo. Ma è così, stiamo slittando verso una dittatura non più dolce, ma spietata.
Un bel grazie a chi ha votato il nostro Presidente.
Comunque ti ringrazio, vado a postare anch'io sul mio blog.
Grazie e a presto!
Ciao e buona sera,Carlo! Pure a me da altra fonte sono arrivate voci allarmanti su quanto si starebbe meditando di portare a termine per imbavagliare pure la rete,l'unica cosa che finora è rimasta libera. Protestiamo energicamente !Se chiude pure questo spazio di comunicazione che niente ha a che fare con i guadagni ,possiamo dire d'essere stracotti. Guarda a proposito il blog di Beppe Grillo ! Io sono disponibile a protestare.Quando si tratta di questo è come se m'invitassero a nozze. Fammi gli auguri per la coccarda del giorno! Corinina
RispondiEliminaDevo tornare a rivedere questa situazione, domani con più calma visiterò i link che hai lasciato, ho perso gli aggiornamenti sulla situazione.
RispondiEliminaNon aspettarti risposte dalle istituzioni, a meno che non vi siano dalle tue parti amministrazioni non partitocratiche; loro tacciono sempre..anche con noi che li tartassiamo.
Ciao, giorgio.
adesso capisco il perchè in molti blog leggo una dichiarazione che dice: "questa non è una testata giornalistica.....ecc. ecc..". Prima che arrivi qualcuno ad ammanettarmi, sarà meglio che mi procuri anch'io quella dichiarazione ;-)
RispondiEliminaGrazie del link per i chiarimenti.
Baci.
Ciao Carlo, ho letto un po' tutto, ma ho avuto l'impressione che l'accanimento sia rivolto a quei blog Prettamente "informativi" o mi sbaglio? Certamente qualunque blog può essere considerato tale, ma non credo che riusciranno ad legiferare in questa direzione. Comunque è il caso di mantenere alta la guardia.
RispondiEliminaUn saluto
Ciao Carlo,
RispondiEliminaho risposto al tuo invito, ho scritto il mio commento, myblog non me lo pubblica... riproverò... oppure... lo trascrivo temporaneamente nei commenti al post nella mia homepage. Puoi leggerlo, copiarlo e farne ciò che vuoi, sempreché possa esserti utile.
Grazie e buona giornata da Angela
Ciao Carlo,
RispondiEliminaho letto il tuo post e conoscevo già il caso di Carlo Ruta dall’inizio del 2004. C’è infatti un giornalista siciliano, Riccardo Orioles (“Catena di San Libero”, puoi richiedere l’invio periodico delle news a riccardoorioles@sanlibero.it), che lavora come indipendente poiché – ha spiegato in alcune sue newsletter – gli editori di giornali sono tutti “ammanicati” o con politici o con mafiosi. Da indipendente, informa da diversi anni prevalentemente su “fatti siciliani”, e fu proprio lui per primo a parlare di Carlo Ruta, storico e giornalista antimafia..
Dai documenti che hai segnalato nel tuo post si comprende, almeno in parte, il motivo della “persecuzione” a Ruta. Orioles scriveva il 30 ottobre 2006: «Il 27 settembre [...] e' stato condannato a otto mesi di carcere lo storico siciliano Carlo Ruta. Era stato querelato dal procuratore della Repubblica di Ragusa Agostino Fera e dall'avvocato Carmelo Di Paola, presidente del collegio dei probiviri della Banca Popolare Agricola di Ragusa, per aver accolto su http://accadeinsicilia.net la versione di un ex funzionario pubblico, Sebastiano Agosta, pure lui condannato a otto mesi, circa una vicenda miliardaria che dagli incartamenti dello stesso procuratore esce fumosa. Il primo atto era stato nel dicembre 2004 l'oscuramento del sito. [...] Il caso di Carlo Ruta rappresenta con una certa evidenza lo stato in cui si trova oggi "l'altro giornalismo" di questa isola, lontano dai riflettori ma vicino alla libertà». Il processo che ha confermato ora la condanna a Ruta è quello d’Appello, celebrato a Modica: il giornalista ha già inoltrato domanda di riesame alla Cassazione.
(segue)
Carlo Ruta si può leggere attualmente nel sito http://www.leinchieste.com/prima_pagina.html
RispondiEliminaInoltre, un altro sito - http://www.giornalismi.info/vocilibere/index.html - informa anche in inglese sulle iniziative per solidarizzare con Carlo Ruta.
Per sostenere la querela, tra l’altro, Carlo Ruta era stato accusato di “stampa clandestina”, un reato di matrice fascista che – come molti altri – è rimasto nei codici della Repubblica italiana anche dopo il 1948, ed è con quell’accusa che il sito era stato oscurato. Tutto ciò viene spiegato alla pagina http://www.giornalismi.info/vocilibere/indici/ind_214.html
Vi è tra l’altro una bella intervista a Carlo Ruta ripresa da un altro sito siciliano "di denuncia" piuttosto noto: http://www.cunrastamu.org e inoltre una pagina in cui si può firmare un appello: http://www.censurati.it/voxpeople/carloruta/
Infine: è vero che un fatto del genere potrebbe accadere anche ai nostri blog e che quindi è opportuno stare molto attenti a ciò che legifererà “realmente” il Parlamento e non fidarsi troppo delle dichiarazioni dei relatori vari. Ma è altrettanto vero che occorre tenere presente due cose fondamentali:
1. essere inattaccabili sotto il profilo di eventuali querele per diffamazione e per comportamenti illegali. A questo proposito, proprio di due giorni fa è una direttiva dell’Unione Europea che sancisce condanne amministrative e detentive fino a cinque anni per chi incita al razzismo e alla xenofobia (odio razziale e religioso, cosa tra l’altro che ho notato alcuni blogger vergognosamente fanno, in spregio anche alla nostra Costituzione). Si può, si deve quindi esercitare la critica, poiché questo è garantito dall’art. 21 della Costituzione, commentando o raccontando tutto quanto risponda a verità accertate e magari sia sostenuto da documenti delle cancellerie dei Tribunali (come ho fatto per il caso Englaro - cosa che è un po’ nello “stile” di Marco Travaglio, il quale è rigorosamente documentato rispetto a ciò che dichiara sia nelle sue chiacchierate settimanali sia nei suoi interventi ad “Anno zero”). Ho lavorato per tutta la vita a stretto contatto con case editrici e anche per loro (come per qualsiasi privato cittadino) è importantissimo avere fonti sicure e verificate quando pubblicano libri o riviste su certi argomenti.
(segue)
2. Dichiarare, nel caso dei blog, che non si tratta di testata giornalistica (e quindi di prodotto editoriale) poiché altrimenti potrebbero essere ricondotti alle leggi sull’editoria attualmente in corso (l. 62 7/3/2001 e dlgs 70 9/4/2003) i cui testi si possono trovare in rete e che hanno come presupposto di registrare la testata presso i Tribunali, di avere un Direttore responsabile che sia un giornalista regolarmente iscritto all’Ordine e di iscriversi al Roc.
RispondiEliminaA questo riguardo, il deputato Roberto Cassinelli, estensore della proposta di legge (ex Levi) ha registrato un video con sue recenti dichiarazioni, dopo le ultime proteste di cui sei al corrente perché vedo anche sul tuo blog i due banner di Di Pietro e di Grillo (free blogger). Trovi il video alla pagina http://robertocassinelli.blogspot.com/2008/11/ecco-la-proposta-v-20.html , e il testo (modificato dopo le proteste) della proposta di legge alla pagina http://www.robertocassinelli.it/pdl%20blog%20v.%202.pdf .
Dalle modifiche dichiarate da Cassinelli (all'articolo 2) sembra di capire che i blog saranno esclusi da qualsiasi "normalizzazione" in quanto gli spazi web sono “utilizzati quali strumento di espressione del pensiero e di aggregazione sociale e culturale”, salvo alcuni casi esemplificati piuttosto chiaramente. Ho scritto “sembra di capire” perché un conto è sentire e leggere la proposta del deputato Cassinelli, un conto è verificare in che modo sarà redatta definitivamente la proposta di legge stessa.
Concludo dicendo che i blogger non dovrebbero venire perseguiti né oscurati (salvo querele come ho detto sopra), ma che in ogni caso è bene vigilare sullo sviluppo della legislazione relativa, specie dopo le dichiarazioni di ieri del presidente del consiglio, che personalmente qualche ulteriore preoccupazione - dato il soggetto - me l’hanno fatta nascere...
Scusa per lo spazio che ho occupato. Spero che questa lunga esposizione possa essere utile a te e a chi ti legge.
Un saluto e buona giornata da Angela
Alla fine ce l'ho fatta...
RispondiEliminaC'è un link sbagliato nella "seconda porzione" del commento: quello esatto è
http://www.cuntrastamu.org
A presto.
Angela
weeee ciao carlooo
RispondiEliminaAndrò su quel sito che hai suggerito e guarderò con attenzione. La libertà di espressione non deve essere toccata, mai.
RispondiEliminaozierò anche per te carlo, ^__^ e ben volentieri che fai di bello mo?
RispondiEliminaGrazie ,Carlo, delle belle parole d'incoraggiamento. Sei generoso ed amabile ! Buon fine settimana! A presto. Corinina
RispondiEliminaQuoto il mega commento di Angela.
RispondiEliminaBuona serata Carlo!
Ho scritto anch'io la mia personale protesta. Purtroppo temo che la strada intrapresa da chi ci governa sia ancor più brutta. Vai a leggere "micromega"(http://temi.repubblica.it/micromega-online/ ), chi ha la mia età comincia ad essere seriamente preoccupato. Ciao, Anna
RispondiEliminaCiao Carlo,
RispondiEliminamah, quello che mi stupisce sempre è che in genere le persone parlino (o scrivano) senza alcuna (o con scarsa) cognizione di causa. Anche su un blog, poiché penso che in ognuno di questi nostri siti, essendo pubblico, è di fatto una responsabilità che ci si prende nei confronti di chi ci legge: quella di informare o di esprimere correttamente e chiaramente il proprio pensiero, la propria opinione (anche supportandola con citazioni di testi letterari o giornalistici), senza proporsi di condizionare la mente altrui. E documentandosi, se il tema lo richiede. Intendiamoci, non è che sia facile informarsi correttamente e documentarsi, richiede tempo e soprattutto voglia di farlo. Ma ne vale la pena, se non altro per non dire “tutto e il contrario di tutto”, per non cadere dunque in contraddizioni che possono concorrere soltanto a creare confusione. Per me è un po’ un “abito mentale” acquisito da anni: ti ho accennato alla mia collaborazione con case editrici. Sia revisionando un testo, sia elaborandolo, la prima cosa che dev’essere notata è proprio che non si diano notizie su fatti non accertati, soprattutto nel settore della saggistica. La conoscenza e lo studio dell’opera pasoliniana, poi, ha rafforzato notevolmente questo mio metodo E mi ha insegnato anche la “strada” dell’ironia e dell’iperbole. Purtroppo, quando ho percorso tale strada, non sono stata sempre sufficientemente fortunata, ho trovato cioè anche persone che non erano in grado di comprendere che cosa fosse scritto “tra le righe”: o forse non sono stata così abile da riuscire a suscitare comprensione.
Per quanto riguarda l’approfondimento del mio “commento a rate”, puoi farne ciò che vuoi, naturalmente. Io stessa sviluppo spesso gli spunti che mi vengono suggeriti dalla lettura di altri post o di altri commenti, senza che ciò risulti né un plagio né un approfondimento: è soltanto uno spunto che può fornirmi un’altra angolazione da cui osservare un determinato problema.
Ritengo in ogni caso opportuno rimanere in “preallarme” ma non agitarsi più di tanto: nel momento in cui uscirà il testo definitivo di quel disegno di legge di cui parla il deputato Cassinelli, vi sarà modo di valutarne il contenuto e di capire – non per istinto, che giuridicamente conta meno di zero -, attraverso l’analisi del testo proposto e la discussione che avverrà nelle aule parlamentari, se le dichiarazioni del Cassinelli saranno o meno confermate. E’ positivo in ogni caso dichiarare fin d’ora quali potrebbero essere le azioni da mettere in atto da parte dei blogger se si riscontrasse che la legge in questione non risponde alle dichiarazioni preliminari del
deputato-relatore.
Un magnifico fine settimana lungo anche a te.
Angela
Ciao Carlo, anche se è tardi e sono a pezzi, sono passato a farti un salutino.
RispondiEliminaCiao
ciao...
RispondiEliminanaturalmente approvo tutto ciò che hai scritto nel commento. E ti ringrazio.
Per quanto riguardo la legge "ammazzablog" dobbiamo essere uniti tutti i blog, leggerò con calma domani ormai tutto quello che c'è da leggere dal tuo post dal commento di angela che ho "intravisto"... adesso è tardi e nun cia fazzu :-)
buon fine settimana
weeeeeeeeee ciao carlooooo
RispondiEliminasono preocccupata davvero per la questione dell' oscuramento dei blog...
RispondiEliminasperiamo che si risolva..
buona domenica
Ciao carlo: tutto bene durante il fine settimana! Ti auguro un buon inizio settimana e tanto bene!
RispondiEliminadon luciano
Ciao Carlo
RispondiEliminati auguro un buon pomeriggio e ti ricordo che oggi ho postato la seconda puntata del racconto natalizio che vi ho dedicato:
Un grosso ciao
don Luciano