21/12/12

Via Giovanni Giolitti

Dalla finestra si intravede una Piazza dei Cinquecento affollata di gente che prende d'assalto i mezzi pubblici, di mandrie di individui che si dirigono frettolosamente in ogni direzione, di traffico caotico. Il vetrocamera della finestra attenua ma non impedisce che giungano, fino a me, i rumori assordanti dalla strada: fischietti impazziti dei vigili urbani, clacson di vetture con i motori su di giri, sirene dei mezzi di soccorso, le ruote del tram che scorrono sulle rotaie, i freni rumorosi dei mezzi pubblici. E' una giornata fredda, uggiosa, a tratti cade una pioggia leggera.

11/12/12

Appello

Non dedicherò alcuno spazio, in questo blog, al ritorno della mummia. Neanche se mi pagassero. La rabbia ed il disgusto che, ovviamente, provo per quello che sta accadendo, me li tengo per me. Anche perché se dovessi esprimere quello che effettivamente mi passa per la testa, rischierei la galera. E poi, scusate, che altro dobbiamo dire sui vari Alfano, Maroni, Gelmini, La Russa, Santanché, Cicchitto e sulla stessa immonda mummia che non ci siamo già detti? Vogliamo cascare nel solito tranello strategico della "distrazione di massa" ad uso e consumo della mummia? No, credo! Va ignorato, relegato nel nulla da cui è nuovamente uscito. Non va dato spazio mediatico alla mummia, anche se lo stesso fosse destinato alla critica. Semmai, un breve pensiero lo vorrei tributare a Mario Monti al cui indirizzo, da questo blog, sono partite non poche ed aspre critiche, dal primo giorno della sua nomina al Governo del Paese.

08/12/12

Stranezze

Ho spesso raccontato, in passato, del mio giardino ed anche di alcune querce che in quel luogo ci sono. Alberi che, più o meno, hanno la bella età di 100 anni e li dimostrano in tutta la loro possente mole. La più grande misura circa 25 metri di altezza e per abbracciare il suo tronco sono necessarie due persone adulte. Quella di cui sto per raccontare, è alta circa 15 metri ed anche lei ha un aspetto imponente. Il loro peggior nemico è il Cerambyx cerdo, un grande coleottero nero dalle ali immense e con lunghe antenne. Depone le sue uova negli interstizi dei rami e dei tronchi e, dalle stesse, nascono delle voracissime larve gialle, grandi come il dito di un adulto. Sono in grado di scavare gallerie nei rami e nei tronchi, facendoli deperire fino alla morte. Da anni, alleati gli uccelli, conduco una battaglia senza quartiere a questo vero e proprio flagello della natura. Passeri, corvi e merli danno la caccia al coleottero mentre io, quando scopro che un tronco perde "segatura", segno che qualche stramaledetta larva sta scavando, intervengo con degli insetticidi. Fino a poco tempo fa, era l'unico pericolo di cui pensavo dovessi preoccuparmi. Invece, causa le tempeste che hanno interessato l'Italia all'inizio di novembre, mi sono dovuto ricredere.