30/05/17

Via della Polveriera

Alcuni giorni fa, collegandomi a Facebook, ho ricevuto l'avviso che uno tra gli "amici" che ho su quel social aveva pubblicato qualcosa. Subito dopo aver letto lo stesso ho provato una forte emozione, mista a stupore. La particolarità di quella notifica stava nel profilo Facebook citato, relativo ad un caro amico blogger recentemente scomparso: Aldo (il Monticiano) di Via della Polveriera.

Cliccato sulla notifica sono finito nella pagina Facebook di Aldo dove era stata pubblicata una storia, scritta nel tipico e indimenticabile stile con il quale, lo stesso, ci proponeva i suoi bei racconti. Non saprei se è stata pensata dal figlio (che parecchio gli somiglia) oppure da una sua nipote.

Invece, so che ancora una volta mi sono commosso ed ho sorriso, come solo le storie di Aldo sapevano fare. Ho aspettato qualche giorno per vedere se venisse pubblicata anche sul blog. Così non è stato e, quindi, ho deciso di proporla qua da me, a beneficio degli amici blogger che su Facebook non ci sono. Con una raccomandazione: prendetevi del tempo perché ne vale la pena. Ho chiuso i commenti per questo post perché non credo sia necessario dover aggiungere altro. Buona lettura.

15/05/17

Pensieri cupi

Sta diventando frustrante puntare l'indice contro questo o quel politico reo di opprimere "le masse" e poi constatare che gli oppressi, nelle urne, votano per un Macron o una Le Pen (oppure sostengono, votano o tollerano questo o quel pessimo politico sparso per il mondo, sia che esso si chiami Matteo oppure Erdonag, Trump, Putin o Kim Jong-Un). I francesi, come quasi tutti i popoli europei, stanno male. La disoccupazione aumenta, le disuguaglianze pure e le nuove generazioni sono praticamente fottute sul nascere. Eppure cercare di immaginare cosa si aspettino gli elettori francesi da un Emmanuel Macron, banchiere d'affari presso Rothschild, Ministro dell'Economia del deludente governo Hollande, tecnocrate e candidato strettamente connesso agli interessi della grande finanza, è impresa assai complicata (continua a leggere).

11/05/17

Tanto onesto appare

C'è stata Pasqua, subito dopo la festa della Liberazione e poi quella dei Lavoratori. Insomma, presi solo 8 giorni di ferie, per giunta residuo dello scorso anno, ho trascorso 17 giorni di autentica pacchia a casa. Occasione imperdibile, di quelle che raramente si presenta, non me la sono lasciata scappare. Neanche la rete ho visitato, tranne alcuni rari e veloci passaggi in alcuni blog. Solo tanto riposo e alcuni lavoretti in giardino, da tempo rimandati o che dovevo ultimare.