21/12/12

Via Giovanni Giolitti

Dalla finestra si intravede una Piazza dei Cinquecento affollata di gente che prende d'assalto i mezzi pubblici, di mandrie di individui che si dirigono frettolosamente in ogni direzione, di traffico caotico. Il vetrocamera della finestra attenua ma non impedisce che giungano, fino a me, i rumori assordanti dalla strada: fischietti impazziti dei vigili urbani, clacson di vetture con i motori su di giri, sirene dei mezzi di soccorso, le ruote del tram che scorrono sulle rotaie, i freni rumorosi dei mezzi pubblici. E' una giornata fredda, uggiosa, a tratti cade una pioggia leggera.

11/12/12

Appello

Non dedicherò alcuno spazio, in questo blog, al ritorno della mummia. Neanche se mi pagassero. La rabbia ed il disgusto che, ovviamente, provo per quello che sta accadendo, me li tengo per me. Anche perché se dovessi esprimere quello che effettivamente mi passa per la testa, rischierei la galera. E poi, scusate, che altro dobbiamo dire sui vari Alfano, Maroni, Gelmini, La Russa, Santanché, Cicchitto e sulla stessa immonda mummia che non ci siamo già detti? Vogliamo cascare nel solito tranello strategico della "distrazione di massa" ad uso e consumo della mummia? No, credo! Va ignorato, relegato nel nulla da cui è nuovamente uscito. Non va dato spazio mediatico alla mummia, anche se lo stesso fosse destinato alla critica. Semmai, un breve pensiero lo vorrei tributare a Mario Monti al cui indirizzo, da questo blog, sono partite non poche ed aspre critiche, dal primo giorno della sua nomina al Governo del Paese.

08/12/12

Stranezze

Ho spesso raccontato, in passato, del mio giardino ed anche di alcune querce che in quel luogo ci sono. Alberi che, più o meno, hanno la bella età di 100 anni e li dimostrano in tutta la loro possente mole. La più grande misura circa 25 metri di altezza e per abbracciare il suo tronco sono necessarie due persone adulte. Quella di cui sto per raccontare, è alta circa 15 metri ed anche lei ha un aspetto imponente. Il loro peggior nemico è il Cerambyx cerdo, un grande coleottero nero dalle ali immense e con lunghe antenne. Depone le sue uova negli interstizi dei rami e dei tronchi e, dalle stesse, nascono delle voracissime larve gialle, grandi come il dito di un adulto. Sono in grado di scavare gallerie nei rami e nei tronchi, facendoli deperire fino alla morte. Da anni, alleati gli uccelli, conduco una battaglia senza quartiere a questo vero e proprio flagello della natura. Passeri, corvi e merli danno la caccia al coleottero mentre io, quando scopro che un tronco perde "segatura", segno che qualche stramaledetta larva sta scavando, intervengo con degli insetticidi. Fino a poco tempo fa, era l'unico pericolo di cui pensavo dovessi preoccuparmi. Invece, causa le tempeste che hanno interessato l'Italia all'inizio di novembre, mi sono dovuto ricredere.

30/11/12

Ballottaggi

Va beh, mi avete convinto! Vendola l'ho votato con il cuore. Domenica prossima, voterò con la testa.
Andrò a votare anche per il turno di ballottaggio delle primarie del centrosinistra. Smaltita la delusione  e pure un tantinello di rabbia, farò come ha detto Tina.... voterò il più centrista dei segretari che la pseudo sinistra abbia mai avuto... Bersani!

26/11/12

Primarie, primo tempo!

Che queste primarie del centrosinistra sarebbero state un successo per affluenza di elettori non me lo aspettavo e, visti i risultati diffusi, ne sono compiaciuto. Alla faccia di chi affermava che erano un'inutile perdita di tempo, ci sono qualche milioni di elettori a smentirli. Disattese anche le previsioni di coloro che avevano individuato nel sistema "ferraginoso" ideato per regolamentare l'ammissione al voto, un possibile motivo che avrebbe dissuaso gli elettori del centrosinistra a partecipare. La gente, quella che non si fa impressionare da qualche difficoltà, quella che sfida anche i sistemi "ferraginosi" pur di far sentire la propria voce, ha partecipato e come!

21/11/12

Dividendi, parte seconda

Vorrei avere più tempo da dedicare a questo blog e, soprattutto, poter replicare ai commenti lasciati da voi amici, come usavo fare spesso in passato. Magari tornerà quel tempo, prima o poi. Adesso le priorità sono altre, tante, impegnative, difficili e, soprattutto, capaci di assorbire ogni mia energia. Fisica e mentale. Quel poco di tempo che rimane lo investo per leggere, leggervi e, qualche volta, per commentare nei vostri blog. Non tutti. Spesso vi leggo e basta. C'è un mio post che, in particolare, avrebbe necessitato di alcune mie repliche perché, forse, il messaggio che volevo trasmettere non è stato sufficientemente chiaro. Lo faccio ora.

09/11/12

E' ora!

Per chi non lo sapesse ancora, avviso che sono iniziate le operazioni per potersi iscrivere alle primarie della coalizione del centrosinistra (Vota Vendola, vota Vendola, vota Vendola, vota Vendola). E' possibile farlo anche online e siccome siamo tutti internetauti, la cosa diventa molto più semplice e veloce. Prima di collegarvi al sito che sto per indicare, munitevi della tessera elettorale perché va comunicato il numero della sezione in cui votate solitamente. Obbligatoriamente vanno forniti nome, cognome e data di nascita, regione, provincia e città di residenza, numero del seggio. Stop. Ci sono anche altri dati che si possono fornire ma non sono obbligatori. Infatti, non li ho forniti. Consiglio di lasciare anche un indirizzo di posta elettronica, c'è lo spazio dedicato, perché con quel mezzo vi comunicheranno dove andare a votare per le primarie. Comodo, secondo me!

05/11/12

Dividendi

La mente è come un paracadute.
Funziona solo se si apre.
(Albert Einstein)
Filippo compone il numero e si prepara a recitare la solita filastrocca. Dall'altra parte, risponde la voce di un uomo.
Buongiorno sono Filippo, del servizio clienti di Texiton Italia. Parlo con il signor Gino Giorgi?

19/10/12

Primarie

Ora sappiamo quando ci saranno le attese e, per certe scelte procedurali, complicate primarie del Pd: il 25 novembre il primo appuntamento mentre, per l'eventuale ballottaggio, il 2 dicembre. I candidati alla guida del centrosinistra di governo sono Bersani, Renzi, Vendola, la Puppato e poi... altri ed eventuali che si dovessero candidare! Non ci sarà, come avevo preannunciato tempo fa, Pippo Civati che, in un suo post a me sfuggito e segnalato dall'amico Zac, ha spiegato le sue ragioni sulla mancata candidatura, apprezzabili e condivisibili. Ragioni che dimostrano, semmai ce ne fosse stato bisogno, l'elevata caratura morale e civica del personaggio politico Civati.

11/10/12

Come ti formo il gregge

Ne parlai quasi due anni fa e, allora, il titolo del post era "Manipolazione mediatica". Sono trascorsi due anni e, sempre più, mi convinco che ci sono riusciti. Non in due anni, ovviamente. Più realisticamente, è un ventennio che si cerca di formare il gregge. Manipolazione mediatica è un decalogo, realizzato dallo statunitense Noam Chomsky, filosofo e teorico della comunicazione che, a suo tempo, dopo aver analizzato il ruolo dei mass media nelle democrazie occidentali, teorizzò le regole per manipolare le masse.

01/10/12

Riassunto

I miei ultimi 10 giorni non sono stati una passeggiata! Piuttosto, potrei paragonarli ad una corsa! Ad ostacoli! Va beh, inutile che scenda in dettagli, tanto chi dorme sonni tranquilli non potrà mai capire. E di sonni tranquilli, ne è pieno l'universo. Anche virtuale! Comunque, per vederla positivamente, perché c'è sempre quello che, altrimenti, mi fa notare che sono pessimista, ricorderò la frase che abitualmente pronuncio quando un amico, magari che non sento da tanto, mi rivolge il classico "come va?". Allora, io rispondo "benissimo, riesco ancora a correre più veloce dei cazzi che mi inseguono!". Le signore mi scuseranno la licenza poetica ma quanno ce' vole, ce' vò!!

21/09/12

Cambiare si può!

In attesa di sapere se, quando e come parteciperemo alle primarie del Partito Democratico, amici miei dobbiamo assolutamente partecipare e credo superfluo ricordare il perché, voglio concludere la mia personale riflessione su quello che, secondo me, dovrebbe essere la sinistra chiamata a governare il Paese nei prossimi 5 anni. Lo faccio, ovviamente, esprimendo più o meno "gradimento" per coloro che si sono candidati alle primarie. Così è stato per Luigi Bersani con il post "Coerenza" e, successivamente, per Matteo Renzi con il post "Adesso. Te lo scordi!". Sugli stessi, concludo affermando che un pensionato, un lavoratore, un precario, un cassintegrato o un giovane in cerca di occupazione non dovrebbero esprimere la loro preferenza per nessuno dei due.

18/09/12

Adesso. Te lo scordi!

E bravo il toscanaccio! Con quella faccetta pulita e quella parlata un po impertinente, avevi fatto credere di essere il nuovo che avanza! Tu, figlio d'arte. Un padre boss della vecchia democrazia cristiana ed il dubbio che ti sia stata spianata la strada! Tu, già da parecchio in politica, vuoi chiudere l’era geologica dei D’Alema e dei Veltroni e rinnovare questo Pd che vorrebbe inciuciare con chi, fino a ieri, ha sostenuto il più devastante governo di centrodestra che la storia ricordi. Ne stai abbindolando parecchia di gente con i tuoi modi. Strana sensazione, i tuoi comizi ricordano quelli già visti nel corso di una disastrosa "discesa in campo". Scenografie accattivanti, frasi ad effetto, musiche, immagini coinvolgenti.

14/09/12

Suppostone in arrivo!

Immagino lo avrete notato anche voi. Il sobrio capo del governo ed i suoi sobri ministri sono molto impegnati in vorticosi giri tra meeting, congressi, giornate di studio, dibattiti, trasmissioni televisive, feste di partito e ovunque sia possibile apparire e parlare. Come dei veri politici, però non li ha votati nessuno. Parlano, invece di pensare a come salvare i posti di lavoro degli operai dell'Alcoa o della Vylnis e, più in generale, l'economia di un intero Paese. Nelle manifestazioni in cui appaiono dispensano, a piene mani, pillole di saggezza. Pillole che, potete scommetterci, saranno destinate a trasformarsi, a breve, in enormi suppostoni da inviare all'indirizzo dei soliti noti.

12/09/12

Non mi sono spiegato

Credo sia necessario tornare sulla riflessione che volevo ispirare con il mio precedente post perché, a leggere la maggior parte dei commenti, mi sono convinto di non essere stato sufficientemente chiaro. Nella stessa, non ho proposto e nemmeno ipotizzato un'uscita dall'euro. Nè in modo esplicito nè sottinteso. Sulla questione ho una mia idea che, magari, in futuro diffonderò e ne discuteremo. Il senso del post, quindi, voleva essere altro e lo riassumo, brevemente, ricorrendo ad una metafora. Spero di essere, finalmente, compreso.

06/09/12

Un terribile evento

Anni di politica e di una classe dirigente corrotta ed aumento del debito pubblico, portano il Paese sull’orlo del baratro. Il Fondo Monetario Internazionale offre aiuto "condizionato" ad una serie di riforme, tra cui massime liberalizzazioni, anche dei servizi pubblici erogati dallo Stato, nonché riforma radicale del mondo del lavoro, taglio drastico del numero di dipendenti pubblici e compressione dei redditi da lavoro dipendente. Si fanno le riforme chieste ma il Pil continua a precipitare vertiginosamente. Si manifesta una drastica riduzione dei depositi bancari.

02/09/12

Coerenza

Recentemente feci un quesito. Proposi due frasi e, poi, chiesi se le stesse fossero state formulate da Berlusconi oppure da Bersani. Il risultato è che nessuno ha tentato di indovinare. Eppure, in una delle due c'era un'espressione che avrebbe potuto aiutare a capire. Qualcuno, comunque, notò l'altra cosa importante che volevo segnalare: tra le due, la prima espressa da Berlusconi e la seconda da Bersani, sostanzialmente non c'era alcuna differenza.

19/08/12

Così non va!

Oggi ero in riva al lago e leggevo il giornale. Sono le mie "vacanze", simili a quelle di altri 5 italiani che, quest'anno, non si sposteranno da casa. Infatti, il lago di cui parlo dista solo 10 minuti di macchina da casa mia. Probabilmente, tra noi 6 italiani che non faranno vacanze, sono anche il più fortunato. Ho un posto dove trascorrere alcune ore serene, a pochi minuti da casa e con un investimento minimo: 10 euro per un lettino con ombrellone. Il pranzo me lo porto da casa, caffè e bevande pure. Un giornale ed un romanzo e la vacanza è fatta. Dicevo che stavo leggendo un giornale: il Fatto Quotidiano.

10/08/12

Chi lo conosce?

Sarà meglio che, per qualche giorno, eviti riflessioni sulla "politica". E' meglio! La mia pazienza, ultimamente, è messa a dura prova da quella politica che dovrei sentire più mia: quella di "sinistra". Invece ciò che sta accadendo, che leggo o che ascolto, è peggio di ciò che ho visto, letto o ascoltato nel recente passato, un'epoca che ritenevo fosse stata, in assoluto, la peggiore del nostro Paese. Ma al "peggio", pare non ci sia limite. Per giunta, qua in rete stanno accadendo cosa decisamente strane tra noi "di sinistra"! Si, è meglio che eviti, per il momento.

Guardate che meraviglia di fiore, fotografato 3 anni fa. Però, non ne conosco il nome e se qualcuno fosse in grado di fornirmi qualche utile informazione, per scoprirlo, sarei enormemente grato allo stesso.

Premessa: da tempo, agli inizi dell'estate, in un posto poco luminoso, poco soleggiato e poco curato del giardino, apparivano dei cespugli di foglie di tipo lanceolato, lunghe fino a 50 centimetri, lisce e di un bel colore verde scuro. Con l'inverno, seccavano. Immaginavo fosse una pianta rizomatosa e stagionale. Null'altro.

Tre anni fa decisi di pulire il terreno in cui vivevano, coperto di rovi ed erbacce. Inoltre, potai gli alberi che c'erano in quella zona del giardino. L'estate successiva, probabilmente grazie alla maggiore luminosità ed a qualche raggio di sole che filtrava dai rami degli alberi, da uno di quei cespugli spuntò il gambo di quello che, chiaramente, appariva come un fiore. Un gambo lungo, sempre più lungo, sormontato da una specie di pannocchia di venti centimetri di lunghezza, formata da tanti piccoli boccioli bianchi che, una volta schiusi, si trasformarono in altrettanti fiorellini bianchi con pistilli gialli.

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Non era solo una pianta stagionale ma fioriva. Decisi fosse arrivato il momento di indagare più a fondo sulle origini e la natura di quella misteriosa pianta. Intanto, dovevo capire da dove "nasceva". Scavai il terreno intorno ad uno dei cespugli, con delicatezza. La sorpresa fu enorme: foglie e fiore, avevano origine da qualcosa che non era un rizoma, come pensavo, ma aveva tutte le sembianze di un bulbo. Un grosso bulbo.

Arrivato l'inverno di due anni fa, tirai fuori dal terreno quei bulbi. Ciò che mi capitò tra le mani era qualcosa che andava ben oltre ogni mia conoscenza di giardinaggio. Recuperai 11 bulbi di una grandezza paragonabile ad una volta, una volta e mezza quella di una bella noce di cocco! Enormi. Mai visti! Li interrai in alcuni vasi che collocai in un posto più luminoso, dove potevano ricevere qualche ora di sole nel tardo pomeriggio. La scorsa estate produssero il solito cespuglio di foglie e null'altro.

Quest'anno ho nuovamente spostato i vasi, esposti in pieno sole nella prima metà della giornata. Due settimane fa sono apparsi i fiori. Oggi i gambi più lunghi misurano 75 centimetri, sormontati dall'infiorescenza di 15 centimetri. Ricordo il fiore scoperto 3 anni fa e confido cresceranno ancora.

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I mie i libri di giardinaggio non mi hanno aiutato. In rete, non riesco ad individuarla. Chi la conosce?

03/08/12

Domanda breve n. 9

Bisogna avere fiducia, essere ottimisti, sapere che il governo è fatto di persone di buon senso, ci sono tanti giovani capaci, appassionati e lavoratori instancabili. Gli italiani sono in buone mani. Bisogna guardare al futuro senza patemi d’animo, andiamo avanti con fiducia e ottimismo.

Domanda: lo ha detto Berlusconi o Bersani?


L'Italia ce la farà se ce la faranno gli italiani. Se il paese che lavora, o che un lavoro lo cerca, che studia, che misura le spese, che dedica del tempo al bene comune, che osserva le regole e ha rispetto di sé, troverà un motivo di fiducia e di speranza.

Domanda: lo ha detto Berlusconi o Bersani?

Dopo, ma solo dopo che avrai risposto, quindi non barare, potrai verificare se hai indovinato, controllando a questo link per la prima domanda ed a questo link per la seconda.

Infine, segnala le differenze e... buon divertimento!

22/07/12

Informazione progressista

C'è stato un tempo in cui si criticava il comportamento dei media, per la connivenza deferente che avevano con il promotore e animatore di quel periodo che fu chiamato berlusconismo. Un'epoca lunga 20 anni nel corso della quale l'informazione, progressivamente concentrata in poche mani, funzionò come la centrifuga di una lavatrice. Al posto del bucato, però, c'erano i cervelli degli individui. I media che del berlusconismo avevano fatto la loro bandiera, fecero da cassa di risonanza per le campagne di delegittimazione della Magistratura, per l'opera di demolizione delle Istituzioni, per l'attività di diffamazione degli avversari politici, per creare tensioni nella società e, più in generale, per la disinformazione che distinse i quasi 20 anni di governo del centrodestra. Gli effetti si manifestarono progressivamente e furono devastanti: appiattimento del pensiero collettivo, condizionamento delle masse, demolizione di valori e princìpi, mortificazione e svilimento della cultura, ques'ultima intesa come conoscenza. Insomma l'omologazione, al ribasso, della società civile. Semmai sarà possibile, ci vorranno decenni per riparare ai guasti sociali e culturali provocati dal berlusconismo.

Poi l'ideatore del berlusconismo e massimo esponente del centrodestra cadde in disgrazia, diciamo abbattuto a colpi di spread e, probabilmente ma non ne sono sicuro, anche per un pelo di pube. Iniziò un'altra epoca, quella dei tecnici sobri che, a detta di molti, erano "quelli giusti" per salvare il Paese. Si sperava, almeno io speravo, che l'informazione, quella che si definisce di "sinistra e progressista", cogliesse l'occasione per dare vita ad una nuova fase culturale, fatta di informazione libera dai condizionamenti perversi della politica ed al servizio, principalmente, dei cittadini-lettori.

So bene che i media, tutti, condizionano l'opinione pubblica sensibilizzando la coscienza critica degli individui. Per questo esistono gli opinionisti, le pagine dei commenti e degli approfondimenti. Ma "i fatti" raccontati da un giornalista, dal punto di vista etico dovrebbero rimanere fatti che, poi, dopo essere stati descritti nella loro interezza e fedelmente, possono essere discussi, analizzati e, eventualmente, criticati. Era questo che mancava durante il berlusconismo. I fatti nella migliore delle ipotesi erano manipolati, spesso nascosti.

Non saprei come definire, quindi, il comportamento di alcuni media che si dichiarano "progressisti" e che, già da tempo, stanno mettendo a dura prova il già provato stomaco di chi ha vissuto e contrastato il berlusconismo e le sue aberranti manifestazioni mediatiche. Mi riferisco a quei quotidiani ed a quei giornalisti che si stanno distinguendo, nel trattare alcune importanti questioni di politica interna, per faziosità manifesta e spesso ridicola. Cito, tanto per fare un esempio, al modo in cui alcuni rappresentanti della carta stampata stanno affrontando la vicenda delle intercettazioni telefoniche, al vaglio dei magistrati di Palermo, svolte nel corso delle indagini sulle trattative tra Stato e mafia e che hanno coinvolto il Presidente della Repubblica.

Cosa pensare del violento attacco alla Magistratura ed allo strumento delle intercettazioni, alla manipolazione strumentale di informazioni e perfino di norme giuridiche che, per l'appunto, alcuni giornali "progressisti" stanno perseguendo in perfetto stile berlusconiano? Mi riferisco, in particolar modo, al tentativo di far passare l'idea che "l'intercettato" fosse il Presidente della Repubblica quando, in realtà, era Nicola Mancino. Il quale, secondo le indagini in corso, chiese al Presidente della Repubblica ed al suo consigliere giuridico che si intervenisse sulla procura di Palermo, allo scopo di rallentare e vanificare le indagini in corso. Mi riferisco, ancora, al tentativo di far credere che esistano norme costituzionali e processuali a garanzia di un Presidente della Repubblica che, nella realtà, sono inesistenti o, come dimostrato qualora siano state ricordate, citate in maniera sbagliata.

Mi riferisco, ancora, all'intervista al Presidente della Repubblica che avrebbe "chiarito" tutto all'opinione pubblica, condotta dal decano dell'informazione progressista ed annunciata in pompa magna. Allo stato dei fatti, la stessa si è rivelata quanto meno ridicola se non, in alcuni tratti, noiosa. Neanche una domanda sui fatti in questione ma solamente un lungo elenco di frasi fatte, di luochi comuni e dotte citazioni, spesso non comprensibili ai più, nonché ricordi di due "vecchi" della politica e del giornalismo italiano. E' nauseante che la "sinistra" di governo ed i massimi rappresentanti dello Stato continuino ad usare gli stessi sistemi del centrodestra berlusconiano: delegittimare la Magistratura e impedire che si eserciti un'informazione corretta e indipendente. Il contrasto al "bavaglio" che la stampa progressista usò come bandiera durante il berlusconismo, per perorare la causa di chi chiedeva "libera informazione", che fine ha fatto?

Ancora: c'è una stampa progressista che non deve aver digerito il fatto che, a Parma, il Pd sia stato sconfitto da uno come Pizzarotti, giovane sindaco del Movimento 5 Stelle. Passino pure le campagne di delegittimazione del Movimento, basate su critiche feroci e spesso strumentali rivolte al suo ispiratore: Beppe Grillo. Lo stesso, sarà pure criticabile in molti suoi aspetti ma, mi chiedo, che c'entra l'operato di coloro che si sono candidati ed hanno pure vinto, grazie ad elezioni democratiche?

Pizzarotti, a Parma, ha trovato una situazione economica devastata. Opera tra mille difficoltà e problemi lasciati dalla vecchia amministrazione di centrodestra e, probabilmente, non essendo un "mestierante inciucione" della politica, lavora e, contemporaneamente, fa esperienza. Di buone intenzioni ne ha molte. Di nemici, anche. Naturali, tra quei rappresentanti del Pdl che ha governato in passato. Di nuovi, tra il Pd ed i Comunisti italiani che invece di "cogliere l'occasione" per rinnovare e rinnovarsi, fanno squadra con i consiglieri del Pdl. D'altronde, non è uno tra i più autorevoli esponenti del Pd ad aver detto "meglio i voti al Pdl che a Grillo"??

Mi sarei aspettato più attenzione e partecipazione da parte di quei giornali che si definiscono "progressisti" e non una quotidiana, costante e feroce critica ad ogni starnuto del Pizzarotti. Cito, solo come ultimo caso, la notiziona apparsa su "la Repubblica-Parma": "il portavoce del sindaco porterà a casa 2500 euro mensili contro i 2200 dei delegati". In precedenza, analoga "campagna" era stata condotta nei confronti dello stesso Pizzarotti, reo di aver ridotto il suo stipendio a "solo" 3.500 euro al mese. Altra notizia bomba era stata la "scoperta" che, sempre il Sindaco Pizzarotti, aveva "incrementato" il fondo rimborsi e indennità dei membri della Giunta di 15mila euro. Però, aveva tralasciato di ricordare che il precedente Commissario del Governo aveva svuotato il relativo capitolo di spesa per dirottare i fondi ad altri scopi, lasciandolo a zero. In sostanza, il fondo non era stato affatto incrementato ma, semmai, ricostituito.

Questi, per la stampa progressista, sono gli scandali di chi governa il Paese! Tralascio, per il momento, di ricordare l'ossequioso silenzio della medesima sull'operato, da vera "macelleria sociale", del governo dei sobri tecnici di cui, fin dalla sua nascita, sono stati "fanatici" sostenitori.

13/07/12

La pensione

Da tempo rinvio l'occasione di approfondire su questo argomento, molto sensibile per tanti lavoratori che hanno visto il loro futuro irrimediabilmente stravolto dalle eque manovre del sobrio governo e, non dimentichiamolo, approvate dal Parlamento tutto che c'è dietro lo stesso, da destra a sinistra passando per il centro. Tuttavia, essendomi accorto che aumentano le vacue affermazioni di emeriti imbecilli che impazzano in rete, convinti di essere divulgatori di "verità" oggettive, credo siano necessari alcuni chiarimenti.

09/07/12

9.7.2012

"...mi fai venire in mente quanto passa veloce il tempo e che il tempo non ti regala niente se non spruzzate di neve sui capelli. In realtà il tempo ti regala anche cose belle ma è lo stesso tempo che te le invecchia, a volte le distrugge, altre volte ancora le relega in un cassetto..."

E' lo stralcio di un bel commento che, lo scorso anno, Sergio Consani mi dedicò nell'anniversario del terzo anno di vita di questo blog.

Con quella frase, di cui ho conservato il ricordo, mi piace iniziare il post che conclude il quarto anno di vita di Zone Indefinite. Un'altro anno è trascorso e, come ricorda Sergio, non solo per il blog. Un anno particolare, nella migliore delle ipotesi difficile, ancora non raccontato in molti suoi aspetti. Critici. Che spero di non raccontare perché, questo, significherebbe che non si sono trasformati in "danno". Un anno passato velocemente tra discussioni, indignazione e speranze che, un attimo dopo, si trasformano in delusione. Un anno di poesie, racconti, satira, politica, storia, cultura, attualità e, soprattutto, di confronto tra persone che sanno, e vogliono, dibattere con i propri simili.

Per festeggiare Zone Indefinite, ho pensato di ricordare solamente le cose belle accadute in quest'ultimo anno, grazie al mio blog. Nella vita reale, se si esclude il sollievo che può procurare il trascorrere qualche momento nel mio giardino, di cui non parlo da tempo e non è un caso, le cose non vanno per il meglio. Come per molti. Ho poco tempo libero e molti problemi da risolvere.

Nuovi amici si sono aggiunti alla mia "Torre di Babele", la lista dove sono elencati i bloggers che, per motivi diversi, stimo e seguo. Altri, invece, sono finiti tra i "Missing" e spero sempre che, un giorno, possano tornare con i loro blog. Altri, infine, sono scomparsi dalla rete, perché il tempo "a volte distrugge". Sono tutti ricordi "relegati in un cassetto" che, magari, un giorno salteranno nuovamente fuori. La "Torre di Babele", comunque, continua ad essere quel variegato mondo di poeti, filosofi, artisti, narratori, vignettisti e "arrabbiati" come me che, da 4 anni, seguo ed a cui dedico parte del mio tempo libero. Sono, tutti, un'inesauribile fonte di riflessioni e, spesso, anche di sorrisi.

Grazie a Zone Indefinite, all'inizio di quest'anno ho ricevuto una proposta che mai avrei immaginato di ricevere. Un blogger tra i miei amici virtuali, mi propose di collaborare con un mensile che viene pubblicato online e che, come indicato nel colophon, tratta di "opinioni, cultura, politica, satira, informazione, formazione e incontro". Mi raccontò la storia di quella pubblicazione, com'era nata e come si era sviluppata nel tempo e, naturalmente, motivò anche la sua proposta. Confesso che la cosa mi lasciò, inizialmente, perplesso e, infatti, chiesi del tempo per riflettere. Gli articoli pubblicati in passato ed il tipo di argomenti trattati mi piacevano e, alla fine, la curiosità ed il piacere della "sfida" ebbero il sopravvento. Accettai. Da 6 mesi collaboro e, ogni mese, propongo una mia riflessione che viene pubblicata con l'uscita del mensile, il 14 di ogni mese. Il mensile si chiama Operaincerta (alla destra del mio blog la pagina di copertina) ed è edito dall'Associazione Progetto Formazione Globale di Modica, in provincia di Ragusa.

Tempo dopo conobbi, di persona, il blogger che mi fece la proposta, altro evento che non avrei immaginato potesse accadere. Ho un ricordo molto piacevole di quel paio d'ore trascorse a conversare e spero, prima o poi, di poter fare un viaggio a Modica, per giunta un bel paese della Sicilia, per incontrarlo nuovamente insieme a tutto il comitato di redazione e parte dei collaboratori. Tanti altri, infatti, sono "sparsi" per l'Italia come me, ed anche in Paesi all'estero. Tra loro, alcune mie conoscenze di blog e, questo, mi ha fatto ulteriormente piacere.

Altro evento che non avrei immaginato potesse coinvolgermi quando, 4 anni fa, pubblicai il primo post, è un incontro tra bloggers che si è tenuto a Roma. Organizzato dall'impareggiabile Aldo, il Monticiano del blog Via della Polveriera, l'incontro si chiamava "Tutte le strade portano a Roma", e l'ho raccontato in un recente post. Stavolta è stata solo la "curiosità" a spingermi a partecipare ed il destinatario della stessa, manco a dirlo, era proprio Aldo, persona impareggiabile già nel virtuale, superlativa in carne ed ossa. L'evento è stata l'occasione per conoscere, di persona, anche altri bloggers che, altrimenti, sarebbero rimasti nell'immaginario del mondo virtuale. Voglio dire, un blog può esprimere passione, impegno, conoscenza, allegria, sensibilità... ma incontrare chi c'è dietro tutto questo, è tutt'altra emozione.

Questo, in sostanza, è il "tempo che mi ha regalato cose belle" nel virtuale mondo dei bloggers.

Ed ora, per concludere con tutti voi della "Torre di Babele" questa mia festa, anche se virtualmente, alzo un calice per brindare ad un nuovo anno di Zone Indefinite ed a nuove, rinnovate speranze.

Grazie a voi tutti.

26/06/12

Tutti ar mare

Tutti ar mare, tutti ar mare a mostrà le chiappe chiare, co' li pesci, in mezzo all'onne, noi s'annamo a divertì... così Gabriella Ferri, nel lontano 1973, cantava la voglia dei romani (ma non solo) del mare e del divertimento. Erano gli anni della crisi energetica e del piano nazionale di "austerity economica"  varato dall'allora capo del governo Mariano Rumor che prevedeva, tra l'altro, il divieto di circolare in auto la domenica, la fine anticipata dei programmi televisivi e la riduzione dell'illuminazione stradale e commerciale. Sono passati quasi 40 anni, nel corso dei quali c'è stata la crisi economica degli anni 90 (iniziata alla fine degli anni 80), proseguita a fasi alterne fino al nuovo millennio ed esplosa ai giorni nostri. Nonostante tutto, la voglia di mare e divertimento, non ha abbandonato nè i romani nè gli italiani. Il divertimento.

E così, in una domenica d'estate dell'era Monti, dai 19 ai 22 milioni di italiani hanno tifato per l'Italia, a sua volta rappresentata da 11 tizi che vengono superpagati per correre dietro una palla. Si tratta dello share registrato da Rai1, RaiSport e RaiHD.

Tutti ar mare, tutti ar mare a mostrà le chiappe chiare, co' li pescicani in mezzo all'onne, noi s'annamo a divertì...

Lo so, la Ferri cantava "co' li pesci, in mezzo all'onne"... ma vorrei divertirmi anch'io!! Posso averlo un piccolo desiderio?

E questo, è il "divertimento" del giorno dopo:

A colazione:

tutti ar mare, gabriella ferri, campionato europeo, italia, tifo, share, inghilterra, calcio, tifo, tifosi, rai1

Per pranzo:

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A cena: 

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15/06/12

Autodifesa

Non sarà questione di giorni. Forse sfanghiamo l'estate. Forse. (a Roma, sfangare significa superare un evento anche se a fatica e con una certa dose di fortuna). Siamo tutti consapevoli, credo, che stiamo vivendo sospesi ad un filo sottile, prossimo a spezzarsi. Apro parentesi. E' buffo. Ci pensavo pochi giorni fa: non sarà il Comunismo ad "abbattere" il Capitalismo. Sarà lo stesso "sistema" a distruggersi perché, nella sua evoluzione moderna, ha perso ogni remora, limite, regola. Il capitalismo si è trasformato da parassita in parassitoide, se mi è consentito prendere a prestito alcuni comportamenti che si manifestano in natura. Mentre il parassita vive a spese dell'organismo ospitante, sottraendone nutrimento ma senza distruggerlo, il parassitoide ha un comportamento predatorio che, prima o poi, porta alla morte l'organismo ospitante. Oggi, assistiamo alla lenta morte di Stati sovrani e all'agonia di altri. Quando il parassitoide (leggi speculazione finanziaria) li avrà distrutti, perché quello sembra il destino ultimo, perirà con gli stessi per mancanza di "linfa vitale". C'è anche un'altra possibilità, quella che io auspico e preferisco: l'organismo Stato sovrano, finalmente cosciente del pericolo, sviluppa le giuste tossine per difendersi. Se guardo ai proponimenti ed all'operato di coloro che rappresentano la politica in alcuni Stati europei, confido in una qualche forma di salvezza. Se, invece, osservo ciò che accade, ancora e nonostante tutto, nel nostro Paese, dispero fortemente. Chiusa parentesi.

Dicevo che non sarà una questione di giorni ma, se va avanti come le cronache finanziarie e politiche ci raccontano, poco per la verità, il crollo del sistema monetario dell'Unione europea è sicuro. Se l'euro fallisce, sarà il panico e anche peggio. Già ora, se si prova a cercare qualche notizia di carattere economico e/o politico consultando i quotidiani diffusi in paesi come la Grecia o la Spagna, ci si rende conto che il panico è un fenomeno che si sta diffondendo, ben prima delle previste catastrofi. Ho seguito il consiglio fornito da Tina: consultare online i quotidiani stranieri, aiutandomi con il traduttore di google. Ciò che si scopre e che da noi non viene raccontato, ha dell'incredibile.

D'altronde, anche ciò che accade da noi, perché accade qualcosa, come un segnale, un avvertimento, viene accuratamente ignorato. O nascosto? E' di pochi giorni fa la notizia, da me trovata solamente su "il Fatto Quotidiano" dell'8 giugno, che Banca Network, un istituto che opera in rete e che già da tempo era commissariato dalla Banca d'Italia, ha improvvisamente e senza preavviso bloccato i depositi in conto corrente, lasciando i clienti senza soldi. Il motivo non sembra essere legato all'attuale crisi dell'euro ma a spese folli e speculazioni finanziarie sballate, di quell'istituto.

Tuttavia, siamo sicuri delle "nostre" solide banche, quelle nelle quali abbiamo depositato i nostri risparmi, accreditato lo stipendio o la pensione? Siamo sicuri degli investimenti speculativi che quell'istituto compie, soprattutto alla luce della realtà attuale? E se un giorno ci dovessimo trovare nella condizione dei clienti di Banca Network, con bollette o rate di mutuo da pagare e senza soldi perché il bancomat non funziona? E se un giorno l'euro saltasse?

Ho affermato che ci sarà panico e mi pare ovvio. A meno che, ed è quello che credo io, non si arrivi "preparati" a quel momento. C'è da sperare che coloro che governano il Paese, perché solo sperare è possibile considerata la classe politica che ci ritroviamo, abbiano pianificato un "piano di emergenza" capace di limitare al minimo i disagi per l'intero Paese. Tuttavia, personalmente ho sempre pensato che "chi di speranza vive, disperato muore". Quindi, meglio tutelarsi da soli.

Ecco allora l'idea, aperta al contributo di tutti, di provare a programmare una strategia di difesa personale, utile a limitare i danni nella neanche tanto ipotetica possibilità che, prossimamente, crolli l'assurdo sistema economico basato sull'euro. La cosa più ovvia, e questa la ricordo io, è quella di evitare l'accumulo di risparmi su un conto corrente, quanto meno per non vederseli bloccati come è accaduto ai clienti di Banca Netword. Già c'è chi, mi è stato confidato poche sere fa durante una discussione, si tiene i soldi in casa o in cassette di sicurezza. Queste ultime, pare che ultimamente vadano "a ruba" e comincino ad essere introvabili! Non sono cifre astronomiche, parliamo di 5-6mila euro che ancora sopravvivevano su un conto corrente bancario e che, probabilmente, si possono tenere in casa con un certo margine di sicurezza. Sempre nel corso di quella discussione, c'è stato chi ha suggerito di assicurarsi una scorta di "viveri", magari di quelli a lunga durata e inscatolati, che ci eviti di dover improvvisamente assaltare negozi e magazzini, in cerca di cibo.

E poi?

08/06/12

Lacrime di coccodrillo

Rompo momentaneamente il silenzio che mi ero imposto, sui fatti accaduti in Emilia in queste ultime settimane. Come feci per il terremoto in Abruzzo, avevo deciso di far passare la "buriana" mediatica, l'indecoroso spettacolo delle passerelle politiche e il fragoroso cianciare di individui più o meno esperti perché poi, una volta piombato il silenzio sul tutto, come sempre avviene nel nostro Paese in questi frangenti, avrei proposto alcune riflessioni. Tuttavia, una notizia ha attratto la mia attenzione e di stare zitto, proprio non ce la faccio.

Ho letto che il nostro esimio e molto discutibile Presidente Napolitano, oggi è andato a far visita ai terremotati emiliani. Vi chiederete cosa ci sia di strano! C'è che ha fatto alcune affermazioni che, una volta lette, hanno provocato in me un'irrefrenabile conato di vomito! Sono fatto così! Quando leggo certe notizie, a differenza di Zac che sputa sul video o di Tina che lo vorrebbe sfasciare, a me vengono i conati di vomito.

Leggo che a Mirandola si è "commosso". Mi pare che ultimamente sia facile preda della commozione! Eppure, col manga che si è commosso quando il sobrio governo da lui architettato ha asfaltato lavoratori e pensionati con provvedimenti che hanno fatto sprofondare, gli stessi, nella disperazione più atroce, con l'unica certezza di una rapida discesa verso la povertà e dell'assenza totale di un futuro! Ricordo molto bene la commozione di nostra signora la ministra che piange, il Giuda donna che sta distruggendo le poche residue tutele che garantivano un minimo di dignità ai lavoratori! Ma lui non ha versato neanche una lacrima sottoscrivendo le stesse! Ma non è la sua "commozione" ad aver sollecitato i miei conati. Un tantinello di schifo, si. I conati, sono arrivati dopo.

Dopo, quando ho letto che il Presidente, rivolto alla folla dei terremotati, ha promesso "Darò la sveglia a chi vi dimentica"! A questo punto, la nausea è stata insopportabile, il voltastomaco irrefrenabile. Perché?

Mi ricordo che il Napolitano fece, più o meno, le stesse affermazioni il 9 aprile 2009, in visita nei luoghi dell'Abruzzo colpiti dal terremoto, i morti ancora sotto le macerie e migliaia di aquilani senza più un futuro. Con il suo bel caschetto da pompiere, 3 giorni dopo quell'immane tragedia fece la sua passerella, si commosse e, udite udite, assicurò "non vi dimenticheremo".

Oggi, a tre anni da quell'evento, gli aquilani sono ancora nella merda, dimenticati dal Paese intero ma, soprattutto, dalla politica e dalle istituzioni di cui lui, il Presidente della Repubblica, è il massimo rappresentante.

Ho letto anche, con piacere, che qualche fischio se l'è beccato! Gli è andata di lusso. Fossi stato in loro, nei terremotati emiliani, altro che fischi!

Torno al mio silenzio. Ne riparleremo tra qualche mese!

30/05/12

Troppo forte

Questa devo raccontarla perché è troppo forte! E' l'ennesima esperienza fatta nella Pubblica Amministrazione in cui sono impiegato da 30 anni e nella quale, grazie a nostra signora la ministra che piange, dovrò rimanerci per altri 12. Ancora una volta, grazie a ciò che ho pututo apprendere, si rafforza in me la convinzione che, già da tempo, chi governa il nostro Paese non vuole migliorare il servizio offerto dalla P.A. al cittadino ma distruggerlo, per poi proporne un altro. Basato sulle leggi del libero mercato. Per i duri a capire, significa "a pagamento". Salato, molto più di quanto, ora, lo stesso servizio costa al singolo ed alla collettività. Ha iniziato il nano malefico, quel premio oscar dei lavativi che, nel precedente governo, a suon di insulti verso i dipendenti pubblici, annunciava grandi progetti di riforma e si riempiva la bocca di termini come "informatizzazione" oppure "snellimento delle procedure burocratiche" senza neanche conoscerne il significato. Sta proseguendo nostra signora la ministra che piange, parlando di licenziamenti nel pubblico impiego.

Una sintetica premessa: già da tempo, nell'affidare appalti a imprese private, la P.A. deve preoccuparsi di accertare che, le stesse, siano in regola con alcune normative. In passato, doveva essere l'impresa a presentare, per esempio, il certificato di iscrizione alla Camera di Commercio, quello antimafia oppure il D.u.r.c.. Oggi è il contrario e non chiedetemi il perché. Sto cercando di capirlo anche io.

Il D.u.r.c. non è il personaggio di un fumetto ma il "Documento unico di regolarità contributiva". E' un certificato che attesta il regolare versamento, da parte di una società, dei contributi previdenziali ed assitenziali dei lavoratori assunti con regolare contratto. Lo rilascia l'Inps e, oggi, è obbligatorio per chiunque, anche per il privato cittadino che chiede un permesso comunale per ristrutturare il proprio appartamento ed intende affidare i lavori ad una ditta privata. Le società che non sono in regola secondo il D.u.r.c., non possono essere assegnatarie di appalti pubblici o svolgere lavori per soggetti privati.

L'Amministrazione in cui sono impiegato, affida a Società private la fornitura di servizi o consulenze. Ogni volta che le società emettono fattura, è necessario il D.u.r.c. (ma non solo). Per chiederlo, c'è una bella procedura informatizzata dell'Inps,  frutto della tanto decantata informatizzazione della P.A. perseguita dal nano malefico di cui sopra. A chi hanno dato l'onere di utilizzarla? A me.

Così, un mesetto fa, ottenute le credenziali di accesso, di buon mattino mi collegai allo sportello informatico preposto allo scopo. Accedo e noto subito che c'era un "manuale dell'operatore" a disposizione (in pdf). Mi dissi che era una buona cosa e, pertanto, lo andai a consultare. Si meterializzò un manuale di 140 pagine! Un mattone che abbandonai, schifato, alla pagina 5. Decisi di affidarmi al metodo deduttivo, all'esperienza del passato ed a quella che è possibile fare anche sbagliando. Fanculo il manuale e la mente perversa che l'ha concepito.

Sostanzialmente, non c'era nulla di complicato: bastava inserire alcuni dati relativi al contratto oggetto di fatturazione, alla fattura da pagare e, naturalmente, alla società che doveva essere pagata. Notai delle stranezze. Per esempio, perché mi chiedeva di inserire l'indirizzo della sede legale e operativa della società in questione? L'Inps, non dovrebbe averla memorizzata in una sua banca dati? Ancora, perché mi chiedeva di inserire certi codici legati alla società che, invece, l'Inps dovrebbe ben conoscere? Comunque, mi dissi che ero troppo pignolo, inserii quanto chiesto, completai la procedura e premetti "invio"! A questo punto, cosa vi sareste aspettati?

Io, per esempio, avevo immaginato che dopo pochi secondi avrei visto il mio bel certificato materializzarsi sul video, pronto per essere stampato. Oppure, mi sarei aspettato di leggere un avviso nel quale mi si diceva che, di lì a poco, sarebbe stato trasmesso per posta elettronica. Così, tempo mezz'ora, voglio esagerare, anche un'ora, avrei scaricato le mie belle e.mail ed avrei trovato il certificato! Grazie all'informatizzazione ed allo snellimento delle procedure amministrative del nano malefico, nel giro di un paio d'ore avrei risolto la faccenda!

Nulla di tutto questo!!! Illusi!

La procedura da me usata, sostituisce semplicemente lo "sportello" che fisicamente avrei dovuto raggiungere per fare la stessa richiesta, compilando a mano i soliti moduli da consegnare all'omino affranto ed anche un po schifato del lavoro che fa. Tutto qua! La mia domanda, una volta formulata online, ha seguito la vecchia procedura burocratica fatta di carte, firme, controfirme, timbri, protocolli. Pochi giorni fa, ho ricevuto il certificato richiesto. Per posta!!! Un mese dopo la richiesta! Magnifico il nano malefico! Ha coglionato milioni di italioti e, di questo, devo riconoscergli il merito! D'altronde, il nano malefico faceva parte di un governo che di italioti ne ha coglionati veramente tanti. Ancora oggi, ha un suo discreto seguito. In estinsione, ma c'è!

Quando metterò mano alle procedure necessarie per la richiesta del certificato antimafia e della camera di commercio, in fase di allestimento nonostante la legge che ha cambiato il sistema esista già da un annetto, ve lo racconterò. Già pregusto le risate!

Come? Vi chiedete come si fa adesso? Nelle more della legge bla bla bla, come al solito!! Carta, bolli e timbri!!

23/05/12

Ballottaggi

Sollecitato dalla curiosità dell'amico Aldo che, nel precedente post, si aspettava un mio commento sul risultato dei "ballottaggi" di questo fine settimana appena passato (particolarmente piovoso e, per la cronaca, piove ancora) ho deciso di esprimere alcune riflessioni su quanto emerso da queste elezioni amministrative, appuntamento elettorale che, è bene ricordarlo, precede le elezioni nazionali del prossimo anno. Inoltre, avevo iniziato a guardare Ballarò ma, dopo Crozza, ho spento la TV: francamente, riesumare le mummie per dibattere di elezioni e mali del nostro Paese, mi sembra non più sopportabile. Ero propenso a tenere per me ciò che sto per esprimere e non per presunzione ma perché, a differenza di quanto affermai dopo la prima tornata elettorale, non senza critiche su alcune riflessioni specifiche, volevo attendere, per commentarli, i primi "atti" amministrativi dei nuovi sindaci e consiglieri comunali. Tutti. Comunque, nell'attesa degli stessi, direi che c'è già molto di evidente su cui posso esprimermi.

Stavolta, se il Presidente della Repubblica non ha sentito il "botto", è preoccupante. Anche perché, purtroppo, altri "botti" si stanno sentendo in questo strano Paese, causati da madre natura ma non solo, dagli effetti devastanti e tragici. Non sentirli ma, soprattutto, non valutarli adeguatamente sarebbe veramente un problema. Tralascio, per ora, questa seconda categoria di "botti" per dedicarmi ai primi, quelli elettorali. Non mi pare che, stavolta, il nostro Presidente sia stato in vena di deliziarci con le sue "battute" e, questo, voglio prenderlo come un segno di una buona "riflessione" in corso. E' vero, forse è preso da quegli "altri" botti sui quali, peraltro, la nostra politica non ha mancato di proporre uno spettacolo indecente. Ma voglio essere ottimista e pensare che stia "riflettendo", lui, un ex comunista.

Se due settimane fa avevo parlato di "schianto" a proposito di Pdl e Lega nord, oggi posso tranquillamente affermare che, a meno dei soliti abbracadabra della politica italiana, i maggiori partiti che rappresentavano il centrodestra (o meglio, la destra italiana) sono a rischio estinzione. Per nostra fortuna, non sono una specie protetta, anzi! Vederli svanire nel nulla, quel nulla da cui provenivano, dopo un ventennio di devastazione del Paese, sarebbe un sollievo. Speriamo che il centrosinistra non li "aiuti" a sopravvivere, come ha fatto fino ad oggi.

Poi c'è il Pd con Bersani. Nel centrosinistra, mi pare che l'unico ad aver capito quello che c'è da fare, altrimenti il centrosinistra corre pericoli certi, è Vendola. Però, sappiamo anche che Vendola è più spostato a sinistra. Che non è un limite, se non ci fosse Bersani. Quel Bersani che con le sue dichiarazioni di vittoria, senza un avversario degno di questa definizione, non ha capito na ceppa di minchia di quello che sta accadendo nell'elettorato e se qualcuno non gli mette una camicia di forza, nei pochi mesi che rimangono alle elezioni nazionali farà solo danni. Quei danni, per esempio, che ha provocato candidando suoi "nominati" contro lo stesso centrosinistra. Ha regolarmente perso! I danni che ha provocato con il suo "usato sicuro" senza capire che gli elettori, dell'usato, ne hanno le palle piene! I danni che causerà, infine, se continua a flirtare con i "moderati" di Piercasinando. Sarà l'artefice di un'altra estinzione se va avanti così.

Del così detto "terzo polo", credo sia inutile parlarne: la sua "dipartita" è stata certificata dallo stesso artefice di quell'obbrobrio e non possiamo che esserne felici! Felicissimi, Bersani permettendo!

Vittorioso, a mio parere, è stato l'astensionismo che, trasversalmente, ha interessato tutti e due gli schieramenti: maggiore nel centrodestra, notevole nel centrosinistra. Questa volta, sono propenso a credere che coloro i quali si sono "astenuti" dall'andare a votare, a differenza di altri appuntamenti elettorali, abbiano espresso un messaggio ben chiaro: siamo stanchi di "questa" politica e dei politici che la rappresentano. Sottovalutare questo messaggio, e torno a riferirmi al Bersani che canta vittoria, sarebbe un grosso, grossissimo errore.

Infine, c'è il Movimento 5 Stelle. Sullo stesso non mi esprimo, onde evitare le solite discussioni su Grillo e nessuna analisi basata sui rappresentanti lo stesso. E' tuttavia evidente che, insieme all'astensionismo, è l'unico, vero vincitore di questo appuntamento elettorale. Come affermavo all'inizio, però, rimando ad un prossimo futuro le mie riflessioni sullo stesso. Mi si consenta solo una piccola "polemica": c'è un nuovo Sindaco a Parma, il quale ha affermato che le deleghe per i suoi assessorati le assegnerà sulla base di curricula professionali. Voglio vedere quanti Sindaci del centrosinistra, quello di Bersani, faranno lo stesso.

Per concludere, sono soddisfatto di come siano andate queste elezioni. E' tutto molto chiaro! Chi non comprende o fa finta di non comprendere, ne pagherà le conseguenze. Bersani è avvertito!

17/05/12

Diciamola tutta

Finalmente qualcuno che dice le cose come stanno! Da quando la ministra, tra le lacrime, mi comunicò che avrei dovuto lavorare 42 anni e che la mia pensione, e giù lacrime, sarebbe stata erogata con il sistema contributivo e non più misto (retributivo e contributivo), altro sistema introdotto dopo l'ennesima "riforma" di un diritto acquisito quando entrai in una pubblica amministrazione, andare in pensione con il "sistema retributivo", mi ci rodevo il fegato tutti i giorni. Con il suo fare da maestrina sofferente di stitichezza, aveva raccontato un mucchio di balle sul fatto che la nostra pensione avremmo dovuto pagarcela, anche per consentire ai giovani di ottenere, un domani, la loro. Eppure io, senza necessariamente possedere i "titoli" di nostra signora la ministra che piange, sapevo che le pensioni funzionavano ed avevano funzionato, da sempre, in ben altro modo, con un sistema che NON era affatto assurdo e neanche sbagliato. Tutto sta a mettersi d'accordo sul "senso" di ciò che definiamo Stato e quali sono i suoi obiettivi.

Quindi, lascio immaginare quale gioia ho provato quando, pochi giorni fa, sfogliando il "Fatto Quotidiano" dell'11 maggio, sono capitato su una pagina intera dove era pubblicato un'appello del "Gruppo già le mani dalle pensioni" e "Associazione Atdal Over40" dal titolo "Quello che NON vi hanno detto sulle pensioni". 5 punti nei quali si mette in discussione il sistema pensionistico riformato dalla ministra (proprio non ce la faccio a nominarla per nome) che suonano, chiaramente, come un atto d'accusa alle tante bugie della stessa. La pagina, nella sua interezza, la trovate riprodotta su Giornalettismo.

A me interessa riflettere sul punto in cui, replicando un'affermazione fatta dalla solita ministra, si chiede se "I pensionati e i lavoratori anziani godano di privilegi alle spalle dei giovani?" La risposta è:

"NO, il sistema previdenziale prevede da sempre che i contributi dei lavoratori finanzino le pensioni dei lavoratori in quiescenza; gli anziani hanno finanziato le pensioni di chi li ha preceduti, in un meccanismo sociale consolidato che si vuole oggi modificare non per esigenze economiche ma per drenare risorse da destinare ad altre spese dello Stato. La riforma non migliora il futuro dei giovani, anzi li costringerà a lavorare molto più a lungo. I risparmi della riforma, sottratti ai pensionandi di oggi, non andranno alle pensioni dei giovani ma saranno usati per coprire altre perdite".

Magari, aggiungo io, le perdite delle banche, provocate dal loro dissennato ricorso ad investimenti speculativi di dubbia origine che hanno provocato quelle bolle finanziarie che stanno mettendo in crisi il mondo intero e che pagano, con lacrime e sangue, i lavoratori, i pensionati e, in generale, i ceti medio-bassi. Ma c'è molto altro che nostra signora la ministra che piange ha nascosto. Già da tempo assistiamo a politiche di delegittimazione dei diritti e delle garanzie dei popoli in nome di quel pensiero liberista che sta massacrando le nostre vite, ipotecando quelle delle generazioni future e che mira a distruggere il concetto di Stato, inteso come interesse pubblico e bene collettivo.

Forse succubi della martellante retorica dei "conti in ordine" e dell'irrazionale fobia provocata dallo spauracchio "Grecia", agitato ad arte ogni volta che si leva qualche voce che dissente, ci siamo dimenticati quale sia il ruolo dello Stato nei confronti dei singoli cittadini. Uno Stato la cui priorità, appunto, è "l'interesse pubblico ed il bene collettivo", attraverso atti sostanziali che prevedono, tra le tante cose, anche l'assistenza alla vecchiaia.

Tutto questo significa che se io lavoro e con il mio lavoro "concorro al progresso materiale e spirituale della società" come recita la Costituzione, un giorno quella stessa società si prenderà carico di me attraverso il lavoro di altri individui che, come me, "concorrono al progresso materiale e spirituale della società". Tutto questo, ancora, senza dover necessariamente lavorare una vita intera per ottenere una pensione da miserabile, in un'età prossima.... al trapasso verso l'eternità.

Invece sono oramai decenni che questo Stato, attraverso i politicanti chiamati ad amministrarlo, costringe "i giovani", coloro che dovrebbero farsi carico del mio futuro, a lavorare senza tutele, senza garanzie e con retribuzioni da fame. Sono decenni che sfruttiamo, senza vergogna, mano d'opera immigrata senza tutela alcuna e senza garanzie. E sarà così anche in futuro, nonostante le promesse snocciolate dalla ministra tra lacrime di coccodrillo! I giovani, un lavoro "equamente" retribuito ed il riconoscimento di tutele e garanzie previdenziali e assistenziali, non lo vedranno mai. Se così fosse, io non sarei costretto a lavorare 42 anni. Ci sarebbero loro, com'è sempre stato, a sostenere la mia vecchiaia. Loro, in grado di lavorare, metter su famiglia, fare figli... quei nuovi giovani che, ancora una volta e come è sempre stato, con il loro lavoro sarebbero il sostegno dei genitori.

Concludo, per ora, citando ancora una frase dell'appello da me segnalato: "Alle prossime elezioni, quando ce le concederanno, ci si ricordi di questo". E, aggiungo io, ci si ricordi che dietro la ministra che piange ci sono il trio Alfano, Bersani e Casini con i loro rispettivi partiti.

13/05/12

Marmellata di fragole

Ovvero, come ti fotto il "sistema".

Ingredienti:

3 cassettine di fragole (più o meno 6 Kg. di fragole);
3 Kg. di zucchero;
6 buste di prodotto addensante per marmellate casalinghe;

Inotre, serve una pentola capiente e barattolini preventivamente sterilizzati in acqua bollente.

Tempo di preparazione: un paio d'ore.

Difficoltà: alta per chi è abituato a frequentare, soprattutto per la "passeggiata" da fare nel tempo libero con moglie, pargoli e nonni al seguito, i centri commerciali e, comunque, usa spendere negli ipermercati, supermercati di grosse catene commerciali e negli ipercentri commerciali.

Facile, invece, per chi quei luoghi difficilmente li frequenta, perché certe opportunità arrivano quando sei abituato a fare la spesa dal piccolo bottegaio, presso il contadino e, comunque, in tutti quei luoghi non frequentati dalla massa. Allora, può capitare che la signora che ti vende la frutta, pur di liberarsi di quelle ultime fragole rimaste invendute, affronta con te una simpatica trattativa che, alla fine, si conclude con reciproco vantaggio. E' ciò che è accaduto venerdì scorso quando ho lasciato l'azienda agricola con tre belle cassettine di fragole, un sorriso stampato sul viso ed in mente un magnifico progetto: marmellata.

Come si fa la marmellata, immagino lo sappiano tutti. Come si fotte il "sistema", invece, un po meno. Dunque, facciamo due conti: le tre cassettine me le sono "aggiudicate" a 10 euro; 3 Kg di zucchero sono altri 3,75 euro; 6 buste di addensante per marmellata fatta in casa (ma si può non usare, raddoppiando la quantità di zucchero e investendo più tempo nella preparazione) sono altri 6,90 euro. Totale della spesa, euro 20,65. Questo è l'investimento affrontato, per ottenere 14 barattoli di gustosa marmellata di fragole (in verità, sono di più ma prendo a riferimento un barattolo che possa contenere 400 gr. di prodotto finito).

Ora, in un supermercato un barattolo da 400 gr. di marmellata di ottima marca, presumendo che questo significhi anche ottimo prodotto venduto, tale da essere paragonato all'ottimo prodotto da me confezionato (e su questo non vi sono dubbi, visto che le fragole erano fragole e quello che è finito nei miei barattoli è esclusivamente quello), ha un costo variabile tra i 3,50 ed i 4,80 euro. Quindi, 14 barattoli di marmellata acquistata al supermercato, sono una spesa che oscilla tra i 49,00 ed i 67,00 euro.

Conseguentemente, considerando l'ammontare del mio "investimento" iniziale, ho fottuto al "sistema" tra i 20.00 ed i 40,00 euro!

Cosa è il "sistema"? Semplice, è quello che mi vuole "vacca da mungere". E' quello che sta dissanguando interi Stati. E' quello che sta mettendo in ginocchio la Grecia, poi potrebbe accadere a noi, alla Spagna, al Portogallo, alla stessa Francia. E' quello che ci vuole sudditi e non cittadini, carne da macello, individui da sfruttare.

E', insomma, quel "sistema" che dovremmo "boicottare", non solo lamentandoci dello stesso a parole ma facendo seguire, alle stesse, anche i nostri comportamenti.

E, senza far conti, vi lascio immaginare che buona marmellata è venuta fuori da quei 3 Kg di arance che, all'azienda agricola, ho acquistato a 50 centesimi al chilo!

10/05/12

Giornata contro la precarietà

Mentre la politica dei mestieranti, da destra a sinistra, passando per la Lega nord e proseguendo per il fu Terzo polo, si lancia in cervellotiche riflessioni per capire da che parte è arrivata la "sberla" dei risultati elettorali di questo ultimo fine settimana ma, soprattutto, il perché è arrivata. Mentre i giornalisti affrontano gli annosi "dilemmi" posti dall'antipolitica e dal populismo dilagante, discettando sul "linguaggio dell'esasperazione" e ponendosi la domanda "se l'evento fondante del Movimento 5 Stelle sia stato il V-Day, il Vaffa-Day oppure il Vaffanculo-Day", auspicando approfondite indagini scientifiche sul "grillese". Mentre in questo Paese i comici sono costretti a fare i politici ed i politici, invece, sempre più spesso rubano la scena ai comici, facendo dello spirito su preannunciati "botti" elettorali che non sarebbero stati uditi. Mentre mi chiedo come sia possibile che in questo Paese ci sia stata gente capace di votare centrodestra, centrosinistra, vari inciucioni tra centrodestra e centrosinistra e, addirittura, Lega nord. Mentre, sempre io, mi chiedo perché ancora ci ostiniamo a foraggiare l'editoria se, poi, i risultati sono i giornalisti di cui sopra. Mentre, ancora io, mi domando perché tanta gente comune, anche giovani tra loro, continua a "fare le pulci" al modo di parlare di Grillo e, invece, non si preoccupa di andare a vedere quello che fanno le tante liste 5 stelle oppure i Meetup disseminati in ogni città.

Oggi, 10 maggio, è la "Giornata contro la precarietà". Si, è la "giornata" di quei giovani o meno giovani che un lavoro lo svolgono senza garanzie e ammortizzatori sociali. Quei giovani per i quali, grazie alla ministra che piange per i sacrifici che io devo fare, oggi affronto un quotidiano difficile, vedo progressivamente deteriorarsi la mia "qualità della vita" ed ho completamente visto scomparire, dal mio orizzonte, il futuro che avevo programmato. Tutto questo, sempre secondo la ministra che piange, per consentire ai giovani di "entrare" nel mondo del lavoro e, soprattutto, ottenere anche loro una pensione.

La "Giornata contro la precarietà" è stata organizzata dalla Cgil ed ha aderito il Comitato "Il nostro tempo è adesso". Ci saranno presidi e cortei in varie città di tutte le regioni ed io, francamente, spero proprio che sti "giovani" si comincino a svegliare e, soprattutto, ad agire, destinando le loro "energie" ad iniziative che possano salvare il loro futuro e quello della società in cui dovranno vivere, invece di affannarsi a migliaia dietro i casting di X Factor, come le televisioni hanno fatto vedere. Scene patetiche.

Quello che non sopporto è aver visto strumentalizzare il loro disagio, al fine di ridurre ulteriormente i diritti del resto dei lavoratori. Hanno colpevolizzato i lavoratori stabili, manco fosse una vergogna avere un lavoro che ti da tranquillità e certezze economiche e, con la scusa di aiutare i "precari", hanno innalzato l’età pensionabile, hanno diminuito gli ammortizzatori sociali e vogliono modificare l’articolo 18 dello Statuto dei Lavoratori. Hanno contrapposto tra loro due generazioni, anziani e giovani, per distruggere lo stato sociale, diritti e garanzie. I "giovani", però, sono sempre più precari!

Vorrei chiedere alla ministra che piange come faranno, i giovani, ad entrare nel mondo del lavoro se, noi vecchi, non ne usciremo prima dei 70 anni. Vorrei domandarle quale "pensione" prenderanno se, a 30 - 40 anni, ancora non hanno versato un centesimo di contributi e ne devono accumulare, di anni, 42!

Sono domande che mi pongo tutte le sacrosante mattine, quando mi alzo per andare a lavorare. Ma non è solamente a lei che vorrei rivolgerle. So bene che "la ministra" è solo il killer. I mandanti, sono quei mestieranti di cui parlavo all'inizio, quelli che hanno preso una sonora "sberla" nel precedente fine settimana elettorale e ancora non hanno capito il perché! Con loro, con il Bersani che "non abbiamo mica perso!" e con il resto dell'allegra combriccola che siede in Parlamento, vorrei proprio scambiare due paroline!

Un'ultima domanda, vorrei rivolgerla a chi ha votato centrodestra o centrosinistra: nonostante tutto questo, come avete fatto? Ditemelo, devo farmene una ragione!

08/05/12

Prime impressioni

A mio modesto parere, il centrodestra si è schiantato! Si, quella roba che siede in Parlamento, formata da concussi, corrotti, indagati, inquisiti, condannati, prescritti, incapaci, riciclati e venduti alla cui testa c'è il più indagato e prescritto d'Italia, il vecchio nano pervertito che piaceva tanto ad una certa italietta. Quelli che fino a pochi mesi fa davano del "disfattista" a chi parlava di crisi, che cianciavano di ristoranti e aerei pieni, che hanno avvelenato la vita politica e sociale del Paese con la loro arroganza, che hanno attentato alla Democrazia ed alla Costituzione del nostro Paese, che hanno minato fin nelle fondamenta la Giustizia ed ogni Istituzione e che, soprattutto, ci hanno trasformato in una "barzelletta" internazionale, questi signori della "destra" da queste elezioni amministrative escono, praticamente, distrutti! Volatilizzati! Me lo auguro fortemente, avviati all'estinzione!

L'altro fenomeno, sempre a mio modesto parere, è l'astensione in crescita. Segno che se la "politica" tutta, per quanto mi riguarda quella di "sinistra", non si da una regolata e torna con i piedi per terra, che vuol dire lavorare tra la gente e per la gente, sarà quella che chiamano impropriamente "antipolitica" a sotterrarli. E infatti, il Movimento 5 Stelle esplode magnificamente in tutti i comuni in cui ha presentato proprie liste! Adesso venitemi a parlare, come sempre, del problema Grillo!

Altro dato interessante, limitando la mia riflessione a quanto fino ad ora disponibile, è il referendum che si è tenuto in Sardegna. Forse, non molti hanno capito cosa era in ballo in quella regione: via le province nuove di Ogliastra, Medio Campidano, Olbia Tempio e Sulcis-Iglesiente, stipendi dei consiglieri regionali da rivedere (al ribasso), riduzione del numero dei consiglieri regionali, la cancellazione dei consigli di amministrazione degli enti regionali, un nuovo statuto sardo e l’elezione diretta del presidente della Regione. Maggioranza bulgara favorevole a queste riforme! Come per i referendum sul nucleare dell'anno scorso, la Sardegna si conferma come un'avanguardia e un esempio che dovrebbe seguire l'Italia intera!

Ancora: qualcuno sa dirmi che fine ha fatto la Lega nord? Che splendida mazzata, pure per loro!! E quei cosi che si erano definiti "terzo polo"? Ignorati dagli elettori, praticamente! E quegli inciuci di liste tra Pd e Pdl come ad Avigliana? Bocciati e preferito il sindaco no Tav!

Infine, quello che sta accadendo in Europa: la Francia torna alla sinistra e Holland fa ben sperare in una "ridimensionata" della cancelliera tedesca, quella Merkel che comincia a star sulle palle anche ai suoi connazionali, visto come sono andate le elezioni in due importanti Land della Germania. In Grecia è il caos completo e l'unica cosa certa è che emergono i partiti estremi di destra e sinistra! Se è vero, com'è vero, che "bisogna avere un caos dentro di se per generare una stella danzante", la Grecia è sulla buona strada per portarci tutti a danzare tra le stelle. E, per quanto mi riguarda, non è affatto un evento negativo!

Insomma, un timido sorriso ogni tanto fa capolino sulle mie labbra. Torno a guardare i risultati e poi ne riparliamo!

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05/05/12

Tutte le strade portano a Roma

Tra noi bloggers che ci frequentiamo in rete, da più o meno tempo, ce n'è uno verso il quale, e credo di interpretare un sentimento comune diffuso, nutriamo particolare affetto e stima. Ancora di più, sono convinto che in molti, e io tra loro, consideriamo lo stesso una persona speciale, intendendo con tale definizione tutto ciò che di positivo si può pensare di una persona. Questo, conoscendo lo stesso solamente attraverso il suo blog e quello che scrive, nel mondo virtuale in cui ci incontriamo.

Sto parlando di Aldo del blog "Via della Polveriera" e qua, caro Aldo, mi fermo con i complimenti perché non voglio crearti ulteriore imbarazzo. Sono tra coloro che possono ritenersi fortunati di averti incontrato dal "vivo" e, per quanto mi riguarda, felice di poter ripetere l'esperienza alla prima occasione.

Oggi, amici bloggers, posso dirvi che tutto quello che abbiamo pensato di Aldo qua nel virtuale, l'abbiamo pensato bene! E' "speciale" e non credo siano necessarie ulteriori spiegazioni. A me, in particolare, ha ricordato alcuni "personaggi romani" conosciuti in passato in quel di Trastevere quando, più giovane, gestivo un pub, il mai dimenticato "Chez Sissy" nei pressi di Piazza San Cosimato, cuore della vecchia Trastevere:  autentici romani de' Roma, spontanei, genuini e ricchi di un'antica e disarmante saggezza. Aldo è "il Monticiano", come usa firmarsi, ma credo di non sbagliare se affermo che ha molto in comune con i vecchi trasteverini da me conosciuti in passato.

L'occasione per conoscere di persona Aldo è stato il primo incontro tra bloggers, organizzato dallo stesso per oggi 5 maggio, "Tutte le strade portano a Roma". Appuntamento alle ore 12,00 al centro del parco della storica Piazza Vittorio. E qua, caro Aldo, spezzo ancora una lancia in tuo favore: avevi ben specificato, nel tuo post, "al centro del Parco" e, quindi, le nostre amiche milanesi che per più di 30 minuti hanno aspettato, non si sa cosa, davanti ad uno dei quattro ingressi dello stesso, quattro ingressi mica uno, finché non siamo andati a recuperarle... hanno toppato! 

All'appuntamento eravamo in 13, tra bloggers e "accompagnatori", ed è proseguito in un ristorante della zona. Una preghiera per Aldo: magari, la prossima volta scegliamo un locale dove ci sia un'assistente di sala meno "fonte di distrazione". Perché "quella", tra noi uomini ora possiamo dircelo, tutto era meno che "trans", come alcune amiche hanno voluto ipotizzare! Oppure, che non vestano con un fazzoletto, lasciando scoperte due metri di gambe... da urlo!

Comunque, torniamo a noi: bel pranzo, ottimo e abbondante, grandi chiacchierate e risate, foto e pure un filmato che, immagino, troveremo poi in rete. Ora mi accorgo che abbiamo parlato di tutto meno che delle "impressioni e opinioni sui motivi per i quali si è diventati blogger", come da programma.  Alla fine del pranzo, c'è scappata anche una vivace discussione sul M5S e l'immancabile critica a Grillo innescata, devo dire ad arte, dal figlio di Aldo che ho l'impressione gli somigli: sornione come lui ma dalla battuta pronta, quando meno te l'aspetti. Per fortuna, eravamo i soli ad occupare il locale perché i "toni" erano da alto volume, forse anche per effetto del vino. La discussione era talmente accanita che ha coinvolto anche il gestore del locale, il quale si è unito alla disputa tra "pro e contro", dalla parte dei pro.

Non ricordo i nomi di tutti i partecipanti, purtroppo. Sarà necessario aspettare che Aldo li pubblichi, raccontando "la sua" storia dell'evento ed anche perché, come concordato, deve fornirci l'indirizzo dei rispettivi blog. Però, li ricordo tutti con affetto, sperando di poterli incontrare ancora.

Foto Lasandramacca

 

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01/05/12

Cosa festeggiare?

La Festa dei Lavoratori deve le sue origini alle rivendicazioni dei lavoratori australiani che, nel 1856, si ribellarono a condizioni di lavoro bestiali al grido "otto ore di lavoro, otto di svago, otto per dormire". La prima volta della festa del "primo maggio", risale al 1867 quando, nell'Illinois (America) entrò in vigore la giornata lavorativa di otto ore. Molti imprenditori non vollero rispettarla e, allora, gli operai scesero in piazza. Per giorni vi furono scontri con morti e arresti. Solamente nel maggio del 1890 la "festa dei lavoratori" venne celebrata in tutto il mondo simultaneamente e, due anni dopo, diventò una celebrazione permanente.

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Festeggiare il 1 maggio significa ricordare la centralità del lavoro e dei lavoratori nella vita democratica dell’Italia, esaltare i valori che legano il lavoro ai princìpi di democrazia e della nostra Carta Costituzionale.

L'articolo 1 della nostra Costituzione ricorda che "L'Italia è una Repubblica democratica, fondata sul lavoro."

L'articolo 4 della stessa Costituzione, invece, dice che "La Repubblica riconosce a tutti i cittadini il diritto al lavoro e promuove le condizioni che rendano effettivo questo diritto"

Cosa festeggiamo oggi, noi lavoratori?

22/04/12

101 spade di Damocle

Paura vero, signori della sinistra? Dovevate pensarci prima, molto prima di arrivare al disastro e consegnare le nostre esistenze ad un governo che ha massacrato il nostro quotidiano e stravolto ogni progetto futuro, per giunta con il vostro sostegno. Dovevate pensarci quando avevate la possibilità di cambiare il corso degli eventi e non l'avete fatto.

E voi signori della destra, paura anche voi, vero? Voi artefici dei quel fallimento che avete nascosto e che, ora, il Paese sta pagando con atroci conseguenze; che vi siete nascosti, come la sinistra, dietro un governo di "professori" per nascondere la vostra incapacità a governare il Paese; che occupate da un ventennio il Parlamento; che avete lacerato la società civile; che avete stravolto le più elementari regole costituzionali; che avete piegato la giustizia al volere di interessi privati; che avete intrallazzato, rubato, imbrogliato e reso ridicolo il Paese agli occhi del mondo. Voi che avete tentato di imbrigliare e zittire "la rete", state per essere travolti dalla stessa.

Oggi, signori della destra e della sinstra, avete paura che il vostro ruolo di potere possa essere portato via da qualcun'altro e, quindi, gettate fango sullo stesso. L'avete definito il male assoluto ed un fenomeno da circo, un impasto tra Bossi ed il Gabibbo, un fenomeno di populismo inquietante. Sbagliate!

Sbagliate perché avete perso di vista quello che per voi è il pericolo più grande. Un Movimento che nasce "dal basso" e che è rappresentato dalle teste pensanti di 101 candidati alla carica di sindaco e più di 500 consiglieri comunali! Avete perso di vista chi c'è dietro quel Movimento, il popolo della rete che più volte avete cercato di zittire, vasto ed eterogeneo ma unito da un unico sentimento: lo schifo ed il disprezzo manifestato nei vostri confronti. La rete metterà in discussione le vostre poltrone attraverso i suoi rappresentanti, gente giovane e inesperta... soprattutto di intrallazzi, ruberie, inciuci come invece è la carriera della stragrande maggioranza di voi politicanti di mestiere.

Un Movimento che vuole mettere in discussione il "sistema" che sta stritolando le nostre vite e che vuole l'abolizione delle scatole cinesi in Borsa; che vuole vietare gli incroci azionari tra sistema bancario e sistema industriale; che vuole introdurre la responsabilità degli istituti finanziari sui prodotti venduti; che vuole abolire le stock option; che vuole mettere in discussione il "sistema" Unione europea. Un Movimento che ha tra i suoi obiettivi l'acqua pubblica, l'energia pulita, i rifiuti zero, la mobilità sostenibile, la lotta alla cementificazione. Un Movimento che vuol dire basta ai politici di carriera, al finanziamento pubblico ai partiti ed all'editoria; che vuole abolire, sul serio, le province; che vuole ridurre i privilegi, le prebende, gli stipendi di tutti coloro che rivestono una carica politica o pubblica; che vuole abolire ordini e caste che soffocano il Paese; che vuole l'accesso alla rete diffuso e gratuito; che vuole abolire la legge Biagi; che vuole favorire le produzioni locali e contrastare il mercato globalizzato; che è contro il TAV ed il nucleare. Ma soprattutto, è un Movimento che non stringe accordi con chi ha portato alla rovina il nostro Paese, con i politicanti di mestiere, con i faccendieri, con le lobby, con i poteri forti.

Questi e tanti altri obiettivi di politica economica, di riforme del rapporto tra Stato e cittadini, di politica energetica, di riforma dell'informazione e dei media, sulla salute e l'istruzione pubblica non dovevano essere "il programma" che la sinistra avrebbe dovuto perseguire e realizzare già da tempo?

Qualcuno, a sinistra, ha talmente tanta paura che è riuscito ad affermare che "...il Movimento usa forme tipiche del populismo di destra, ha persino tratti xenofobi e omofobi...". Qualcuno, a sinistra, ha perso una buona occasione per stare zitto.

Per gli scettici, non vi preoccupate: potete sempre riporre la vostra fiducia nel pierferdinando nazionale, quello che fa accordi di lista con Casapound, a l'Aquila. Oppure, aspettare la nuova rivoluzione annunciata dall'angelino settebellezze: resuscitare la nuova democrazia cristiana, aiutato dal pierferdinando nazionale.

14/04/12

Padri & figli, uguali sono

Provate a chiedere ad un giovane, più o meno ventenne, cosa sia il "fiscal compact". Poi, chiedetelo anche ai loro genitori. Io l'ho fatto, nella recente pasquetta, complice un pranzo con amici e amici degli amici degli amici. Con figli al seguito, naturalmente. Ventenni che hanno genitori miei coetanei o quasi. Vi avverto che non è facile. I primi dovrete riuscire a distrarli dal telefonino su cui smanettano ininterrottamente, affetti da keichu e completamente assenti dal mondo che li circonda. Oppure, per farvi sentire, dovrete liberare le loro orecchie da quei minuscoli auricolari collegati ad un minuscolo apparecchio che spara musica nel loro cervello, provocando una condizione di trance music che appare evidente dal loro stato psico-fisico completamente scollegato dal mondo che li circonda. Comunque, se siete fortunati vi risponderanno con un'alzata di spalle ed uno sguardo che equivale ad un "ma che stai a dì?". Qualcuno, più loquace, si lancerà in ardite associazioni di idee, per cui, se il suo compact disc digil audio serve per ascoltare musica ad alta definizione, il "fiscal compact" sarà un compact disc.... per ascoltare qualcosa che riguarda il fisco! Un modo educato per dirvi "vai a parlare con papà... vecchio!"

 

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Papà con il quale, vi assicuro, non andrà meglio di come è andata con il figlio! Sempre se siete fortunati e non venite apostrofati con un'altra alzata di spalle, alla vostra domanda risponderanno con un'altra domanda, tipo "mica sarà un'altra tassa di quello stramaledetto del monti?", in genere seguita da una lunga sequela di piagnistei sulle tante tasse che si devono pagare, sulla sacrosanta ragione a diventare evasori, che non se ne può più, che si stava meglio quando si stava peggio....

Come scrisse Gramsci nel lontano 1917, "...tra l’assenteismo e l’indifferenza poche mani, non sorvegliate da alcun controllo, tessono la tela della vita collettiva, e la massa ignora, perché non se ne preoccupa..."

La massa ignora e non si preoccupa che i nostri governanti, complice un'informazione serva, zitti zitti stanno per approvare quel patto fiscale recentemente imposto dalla cancelliera tedesca e che comporterà una modifica, devastante, della nostra Costituzione. Il fiscal compact, quel trattato sulla stabilità, il coordinamento e la governance dell'Unione economica e monetaria che è stato firmato a marzo di quest'anno da 25 Stati dell'Unione europea, sta per essere inserito nella Costituzione dal nostro Parlamento, attraverso la modifica di alcuni suoi articoli. Quell'indegna accozzaglia di gente che quando non è concussa o corrotta è incapace, sta per perpetrare, all'unanimità, l'ennesimo scellerato atto ai nostri danni. Una maggioranza talmente compatta che ci impedirà di esprimere, attraverso apposito referendum, un'opinione sul destino del nostro futuro e della nostra civiltà.

A breve vedremo elevato a valore costituzionale il pareggio di bilancio, sullo stesso piano dei diritti inalienabili di noi tutti, sempre meno cittadini e sempre più sudditi. Sarà un'ulteriore vittoria di quel pensiero liberista che, già da tempo, sta massacrando le nostre vite e ipotecando quelle delle generazioni future. Sarà la supremazia di quel pensiero che mira a distruggere il concetto di Stato, inteso come interesse pubblico e bene collettivo. Questi valori, saranno subordinati al "pareggio di bilancio" e ad una gestione economica lasciata, senza regole, nelle mani dei mercati, oramai giudici e carnefici delle nostre vite.

Subordinando l'interesse pubblico ed il bene collettivo al "pareggio di bilancio", saranno i mercati a decidere chi vive e chi sopravvive, garantendo lussi e ricchezze ai più potenti mentre sacrifici e difficoltà saranno la prerogativa di vita di una massa di nuovi sudditi, ridotti alla fame, alla fatica e al bisogno continuo. Chi ha ancora dubbi sul fatto che stiamo viaggiando verso un nuovo regime, verrà sconfessato presto. Non vivremo quei governi fascisti di vecchia e storica memoria ma, più subdolamente, un regime finanziario che, al pari dei governi fascisti, non tollera la dialettica democratica e vive di imposizioni. I suicidi di poveri e disperati pensionati o di piccoli imprenditori falliti, sono solo un antipasto di quello che, in futuro, vedremo e vivremo. La nostra Costituzione, rispecchierà a pieno le idee liberiste e nessuno potrà più esprimere riserve al riguardo.

Nonostante questo, viviamo tra gente che fa spallucce, giovani o meno giovani, completamente assenti dal mondo che li circonda.

Odio gli indifferenti.