La Gelmini, Ministro della Repubblica per l'Istruzione, sulla base di un ragionamento che ho illustrato nel precedente post, ha affermato che gli italiani dovrebbero e potrebbero sfruttare le loro "ferie" anche per incentivare il turismo nel nostro Paese. E' per questo che voglio renderla partecipe di alcune mie esigenze in fatto di vacanze. Quelle che fino a qualche anno fa, anche se con qualche sacrificio, riuscivo a fare ma che oggi non posso permettermi perché i "sacrifici" sono aumentati notevolmente! Ed io, Ministro, vivo solo... come faranno le "famiglie" a cui Lei stessa si è rivolta, proprio non riesco ad immaginarlo!!
Intanto, è necessaria una precisazione: per me le ferie vengono trascorse o con una vacanza oppure per effettuare un viaggio. Ovvio che non sono la stessa cosa ma due modi distinti di trascorrere le stesse.
Comincio dalla vacanza: personalmente la considero un momento di svago che deve essere di almeno 15 giorni consecutivi, trascorsi in un luogo che sia, preferibilmente, mare! 15 giorni ininterrotti di "panza all'aria", come si dice a Roma, ciondolando tra il lettino ed il bagnasciuga, senza far nulla!! Per "nulla", intendo proprio l'assenza completa di ogni attività fisica e mentale!! Naturalmente, sono da escludere quella del mangiare bene, del leggere qualche buon libro e... se proprio capita, "tacchinare" qualche turista!!
Sono la disperazione dei componenti l'immancabile "animazione" di villaggi turistici e strutture alberghiere! Durante l'ultima vacanza a Zanzibar, bei tempi in cui ancora potevo permettermene una degna di questa definizione, mosso a compassione per gli "animatori" che proprio non riuscivano a "coinvolgermi" nelle iniziative ludiche, partecipai ad una "gara di bocciofila" ed a una di "tiro con l'arco"!! Peraltro, vinte entrambe!
Questo è il massimo dell'attività che posso concedermi perché, per vacanza, io intendo ciò che letteralmente questa parola significa: vuoto, mancanza! Bandito il televisore, la radio, i giornali e qualsiasi cosa possa anche lontanamente somigliare ad un "impegno" oppure alla realtà quotidiana... pure l'orologio metto sotto chiave e lo tiro fuori solamente al termine della vacanza. Il motivo, è semplice: quando mi rendo conto di aver perso il "senso" del tempo che trascorre, ho raggiunto lo scopo della stessa, ho svuotato la mente da tutte le "merdate" che quotidianamente devo sopportare, scadenzate dal tempo che è sempre poco!!
Poi, c'è il viaggio!! Quest'altro modo di trascorrere le mie "ferie", se fatto in Italia oppure in un paese europeo, non deve essere inferiore ad una settimana. Se, invece, è organizzato in un'altro continente che non sia l'Europa, deve essere di almeno 15 giorni. Il viaggio, è una partenza per un luogo che non conosco e che vado ad "esplorare", seguito da un ritorno in cui scopro di aver arricchito la mia conoscenza ed esperienza. Devo visitare musei, monumenti, scoprire gli aspetti urbani della città e poi... voglio capire come vivono gli abitanti dei luoghi che visito. Quindi, esco dai "circuiti" turistici il più possibile e cerco di vivere i luoghi frequentati dagli "indigeni"!!
L'ultimo viaggio che ricordo con nostalgia è stato in Marocco: una settimana in jeep, partendo da Marrakech, stupenda città con il suo indimenticabile souk, verso Quarzazate con i suoi mercati di spezie e gli stupendi tappeti Ouzguita; giù verso la casbah di Taourirt e poi di Ait Benhaddou; poi verso Zagora con la prestigiosa biblioteca risalente al XVIII secolo, dove sono conservati gli antichi corani miniati e libri di scienza, geografia, storia e cultura araba; ancora, verso il villaggio di Tamegroute, dove lavorano la ceramica in forni "preistorici", per poi affrontare il deserto del Sahara fino alle magnifiche Dune di Merzouga, gigantesche dune di sabbia rossa che al tramonto assumono un colore ancora più acceso; dal deserto, verso le magnifiche Gole di Todra, passando per Tinerhir e le valli dello Ziz e di Dades per poi arrampicarsi nuovamente sull'Alto Atlante e rientrare a Marrakech.
Egregia Ministro Gelmini, il mio desiderio di "mondo" in cui vorrei vivere, oltre a contemplare la possibilità di fare nuovamente vacanze e viaggi, prevede anche che questo modo di fare "ferie" fosse possibile a tutti, indistintamente! Tutti dovrebbero fare ferie nei tempi da me descritti: almeno una vacanza ed un viaggio l'anno, non importa se in Italia o all'estero. Ministro Gelmini, prendendo a prestito una "famosa" espressione del suo Capo, "mi consenta" di darle un consiglio: invece di pensare alla possibilità di posticipare o meno l'inizio dell'anno scolastico, provi a lavorare insieme ai suoi colleghi di Governo affinché tutti, indistintamente, possano permettersi una vacanza ed un viaggio l'anno!! Poi come, dove e quando farli, non si preoccupi... lo decidiamo noi!!