09/12/08

DIFENDIAMOCI

Noi possiamo sovvertire il sistema. Se ci convinciamo di questo, è possibile cambiare questa nostra società impazzita e, soprattutto, contribuire a far sì che la nostra vita assuma una dimensione più umana. In caso contrario, siamo destinati a soccombere. Non è necessario attendere le "folle vocianti" per unirsi a loro e fare la rivoluzione. Basta che il nostro comportamento quotidiano non si conformi (o lo faccia il meno possibile) con il sistema... e questo, prima o poi, collasserà.

Siamo noi ad alimentarlo e di questo dobbiamo prenderne coscienza. Quindi, possiamo anche trasformarlo o distruggerlo, semplicemente con i nostri piccoli gesti di ogni giorno. Se ogniuno iniziasse dal proprio quotidiano, si modificherebbero tante piccole singole realtà che, infine, tutte insieme causerebbero il crollo del sistema, così come ce lo vogliono imporre.
Recentemente ho raccontato di uno spot pubblicitario in cui scimpanzè, videogiochi e adolescenti  si mescolavano in un osceno messaggio promozionale. Il primo impulso, istintivo ma non tanto, fu quello di scagliarmi contro quei "giovani", da me definiti celebrolesi... poi prevalse la meditazione...
Dobbiamo prendere coscienza che la pubblicità è diventata un sistema economico aberrante e vizioso che vuole innalzare a norma sociale il consumo di beni inutili e spesso dannosi,  generando comportamenti compulsivi e, nelle forme più estreme, dannose perfino per la salute fisica e mentale. La pubblicità delle sigarette (oggi vietata) o di superalcoolici sono un esempio: le conseguenze le paghiamo tutti noi, in termini di  assistenza sanitaria e sociale.
Se è chiaro a tutti che la pubblicità cerca di manipolare il nostro spirito o, peggio ancora, "colonizzare il nostro cervello", deve essere altrettanto chiaro che dobbiamo e possiamo difenderci. Dobbiamo farlo personalmente perché non saranno i media, sicuramente, a dirci come fare.
I media, sono i primi beneficiari della pubblicità, da cui traggono enormi guadagni, a scapito del servizio informativo che dovrebbe essere fornito ai lettori, agli ascoltatori o agli spettatori. La conseguenza è che sono vergognosamente sottomessi agli inserzionisti, eliminando qualsiasi critica o, al massimo, fornendo un'informazione faziosa. In fondo il motivo è così semplice: chi morderebbe la mano che ci procura il cibo?
E allora, che fare? Io non ho la ricetta miracolosa, però so' quello che posso fare!! Non ascoltarla, per esempio. Evitarla, distogliere la mia attenzione, rifiutarla. Se guardo un programma televisivo, escludo l'audio ad ogni pausa pubblicitaria. Se ne trovo nella buca postale, la cestino senza guardarla. Se ascolto la radio, cambio canale. Non acquisto quotidiani o periodici che vivono di pubblicità. Le stesse notizie le trovo in rete (quella che vorrebbero controllare) da molte più "fonti" e senza essere costretto a sfogliare pagine e pagine di reclame!! Evito di divulgare i miei dati personali e, quando non è proprio possibile, nego l'assenso ad utilizzare gli stessi per trasmettere messaggi promozionali.
Quando non posso interagire con essa, distolgo l'attenzione. Tuttavia, la cosa più importante è essere convinto che la stessa sia realizzata non per un mio vantaggio. Conseguentemente, non contribuirò mai al successo della pubblicità. I miei acquisti, li indirizzo principalmente verso quei prodotti che non fanno pubblicità. Ecco, gli acquisti sono un'altra cosa importantissima da gestire, soprattutto di questi tempi... ma ne parlerò prossimamente.
Ogniuno di noi, modificando i piccoli gesti quotidiani che compie, può vanificare il loro scopo: FOTTERCI!!! Mi piace concludere questo mio pensiero prendendo a prestito un commento che mi ha lasciato tempo fa Ponyboy, sul post in cui parlai della pubblicità demenziale cui ho prima accennato. Egli, nella sua particolare "esuberanza" scrisse: -" La potenza della pubblicità è convincere l'idota di poter disporre come meglio crede del suo tempo e delle sue cose. Peccato che per farlo debba pagare conti salati. E non intendo quelli mentali, un idiota resta idiota comunque in ogni sua attività"- Credo non ci sia bisogno di ulteriori commenti!

21 commenti:

  1. Ciao carlo! Ho letto il tuo commento su pony riguardo il matrimonio. Anche secondo il Diritto Canonico il matrimonio ha la forma giuridica di un contratto. Dal punto di vista canonico il sacramento matrimoniale si sancisce tramite un contratto:
    Buona giornata caro amico!

    RispondiElimina
  2. weeeee ciao carloooooo argomentio diffile la piubblicità, che non è la pubblicità in se a essere pericolosa ma qualcosa di menio visibile provrò a spiegsarmi più tardi ok?

    RispondiElimina
  3. Sai che anche io abbasso l'audio appena arriva la pubblicità? Se hai notato la pubblicità ha anche, come se non bastasse un tono altissimo.
    Ricordo e ricorderai anche tu, le nostre care e semplici pubblicità.Semplici, Calimero e Donna Rosa, l'Omino Michelin, chi non le ricorda? Ora non "è pubblicità" se non c'è il divo di turno, strapagato miliardi e miliardi.
    Certo che si può cambiare il sistema, ma siamo in pochi a pensarlo, io vedo gente che impara a memoria gli "spot" pubblicitari, questo la dice lunga...Quando mai capiranno?
    Gli ultimi mesi, in Italia crisi nera, c'è chi che perde lavoro e chi non arriva a pagare il mutuo, e le maggior parte delle pubblicità erano ( si sono ridimensionati d aun paio di settimane mi sembra) di macchine lussuose, telefonini, e banche e banche....
    L'illusione di stare bene, la spinta a comprare e indebitarsi....Che tristezza, quando ti accorgi che non è cosi semplice come la fanno loro, non per tutti almeno.
    Ciao Carlo, bel post.....

    RispondiElimina
  4. weeee gira blog che combini?

    RispondiElimina
  5. No, nemmeno io che ho fede conosco il perchè la vita ci sottoponga a queste dure prove.
    Potrei pensare, che servono per apprezzare meglio il dono che ci è stato fatto, potrei pensare che servano per non dimenticarci mai che "non siamo eterni" e volersi un pò più bene, non sarebbe cosa sbagliata, potrei anche pensare che la vita è semplicemente cosi, fatta di grandi gioie, ma anche di grandi dolori. Senza scampo per nessuno, siamo tutti uguali, nella malattia e nella morte.
    Ti abbraccio forte, prega per la tua amica, male non fa...

    RispondiElimina
  6. ostia! leggo che una amica tua sta male ecchècavolo pensa a lei non a un vecchio pazzo che hai ragione

    RispondiElimina
  7. temevo una tua risposta simile...
    pony?si,è mattarello...tutto fumo e niente arrosto? ma è forte!

    RispondiElimina
  8. Guarda caso poi i prodotti non reclamizzati costano poco. Siamo schiavi della pubblicità, non facciamo nulla di quello che essa non ci "informi"...siamo messi male! Comunque si può cambiare il mondo...basta volerlo.
    Non ho affato simpatia ( o antipatia) per l'associazione del mio articolo, ho postato questo articolo perchè trattava di questo argomento, una cosa è certa...l'insalata da quando viene raccolta a quando la mangiamo cambia troppe mani...abbreviare il percorso farebbe bene alla ns salute ed alle ns tasche.
    Buona serata, giorgio.

    RispondiElimina
  9. completamente d'accordo! il fatto del non "conformarci" al sistema...è pienamente in linea con il mio pensiero...ciao ciao!
    ps...ho notato i banner contro la legge levi....ho fatto anche io un post su questo(non è proprio mio è un copia e incolla dal sito del mio capo carismatico) speriamo bene....
    ciao ciao!!

    RispondiElimina
  10. Penso che sia un buon suggerimento non seguire la pubblicità. Io già faccio così spontaneamente ,perchè mi dà noia. E poi oggi non è tempo di arrendersi ai consumi. Ciao. Corinina

    RispondiElimina
  11. Ti auguro una bella serata
    Un bacione
    Mary

    RispondiElimina
  12. Ciao Carlo,
    mi sento in un certo senso "privilegiata": accendo l'ingombrante (in tutti i sensi) elettrodomestico soltanto se intendo seguire un programma (tipo "Anno zero" o "Che tempo che fa" - e non sempre), non seguo più neppure i telegiornali, zeppi di "premier che dice questo e dice quello", di "opposizione che dice questo e dice quello" e di "notizie aggiustate" ad uso, consumo e condizionamento dell'ignaro telespettatore. E se, malgrado quel pochissimo che seguo, appare la pubblicità, tolgo l'audio e faccio qualcos'altro. Faccio la spesa nei discount, dove generalmente vi sono prodotto di marche totalmente sconosciute e a prezzi abbordabili. Comportamento anomalo? ebbene, sì. Pasolini, fortunatamente, da qualche decennio mi ha messo in guardia... Ma tutto ciò non toglie che mi fottano, tutti i giorni e ovunque gli sia possibile: di questo sono consapevole.
    Buona giornata e un saluto da Angela

    RispondiElimina
  13. nostro papà ha bisogno di lei, la preghismo di fare quanto nelle sue possibilità

    RispondiElimina
  14. Che sogni hai in serbo per Natale ? Corinina

    RispondiElimina
  15. Ciao Carlo, un saluto e a presto. Sono molto stanco e non ho la "libertà mentale" per leggere e capire. Lo farò domani (spero)

    RispondiElimina
  16. Si dice solitamente che la pubblicità è l'anima del commercio. Il tuo post è interessante, molto. Mi consentirai però di evidenziare un passaggio che ritengo fondamentale. La pubblicità promuove prodotti, beni e servizi che la società oggi richiede. E più è alta la domanda di determinati beni o servizi, tanto più la pubblicità ci dà dentro. Non credi che sia lo specchio di quello che noi stessi oggi siamo, desideriamo, e ricerchiamo ? Il mercato siamo noi, dico, noi utenti e fruitori. Loro ci propinano quel che gli chiediamo in consumo. Se promuovono messaggi aberranti ahimé, sarà perchè si ha la certezza che qualcuno è ben predisposto nell'accoglierli. Ecco, forse l'analisi dovrebbe partire da quello che noi siamo diventati oggi.
    Ho letto anche altri tuoi post. E' piacevole leggere persone che scrivono in maniera ragionata. Motivata più che altro, ecco. Ho sempre preferito chi ha idee anche diverse dalle mie, purché sappia ed abbia la capacità di esporle in maniera logica. Detesto, al contrario, i sentenziosi e chi si serve di sillogismi ed assiomi vuoti, tanto per. E' un po' una deformazione professionale...(sorrido).
    Saluti di buona giornata.

    RispondiElimina
  17. Brutalmente detto sì, saremmo noi a far schifo se la pubblicità si muove incontro a noi in maniera schifosa o promuovendo prodotti schifosi.
    A volte prendere coscienza di sé (è un concetto che lancio lì su un sé X non su di te, o me, parlo di tutti come tu parli di tutti) è il punto di partenza per le rivoluzioni. In ogni caso i messaggi pubblicitari sono e restano mezzi per divulgare beni in acquisto o di consumo comunque.
    Non li confonderei, come ben dici, con messaggi politici attraverso i media. La pubblicità serve al commercio, i messaggi politici...alla catastrofe ! (Rido). Torna quando vuoi, sei il benvenuto. A presto.

    RispondiElimina
  18. Ciao Carlo, buon fine settimana anche a te.
    Tra colloqui, collegi, programmazioni e altro, vado via la mattina presto e torno la sera alle otto.
    Entro nel blog, saluto due tre persone e chiudo.
    Conto di tornare prestissimo a dedicarmi agli amici del blog, magari scrivere qualcosa sul mio blog (anche no).
    A presto, forse prima di andare a nanna.
    Teo.

    RispondiElimina
  19. Grazie per il servizio che ci offri portando la nostra riflessione su argomenti così interessanti... nel mio blog potrai visitare il castello di fenis, un motivo per riflettere sulle tante barriere che il nostro io innalza attorno a se... che il cammino della vita e del pensiero sia sempre libero, serena serata mieleinfuso!

    RispondiElimina