19/06/09

DOMANDA BREVE N. 2

Recentemente, per caso ho assistito ad un frammento della trasmissione "Striscia la notizia", nel corso della quale gli inviati "Fabio e Mingo" denunciavano il comportamento scorretto di molti automobilisti di Monopoli, piccolo Comune in provincia di Bari. Pare fossero molto diffuse alcune abitudini, ampiamente documentate e commentate con riprese video, non proprio rispettose del codice della strada quali: guida senza cintura di sicurezza; uso di telefonini senza auricolare o dispositivo viva voce; guida di scooter e moto senza il casco. Comportamenti assunti da persone di tutte le età, ceto e cultura.

Devo dire che anche a Roma, se si esclude il mancato uso del casco che non è così diffuso e si può forse notare in qualche emarginata periferia, per il resto si conferma la regola di automobilisti poco rispettosi del codice della strada. Personalmente, uso lo scooter per percorrere circa 70 Km al giorno. Sono centinaia i guidatori di autovetture o scooter che noto usare telefonini con una mano mentre molti sono quelli senza cintura. Pedoni che rischiano la vita sulle strisce pedonali, non mancano. Comportamenti che sfociano nell'arroganza pure. Comunque, non rispettare il codice della strada non credo sia una prerogativa del sud Italia ma, da quello che mi raccontano amici del "nord" o che ho potuto vedere direttamente, un'abitudine più o meno diffusa in tutto il Paese.
DOMANDA:
Chi individueresti come responsabile della cattiva "educazione" dei guidatori?
1) il codice della strada che prevede sanzioni "leggere" per i trasgressori;
2) l'autorità responsabile del controllo della viabilità;
3) l'automobilista, per natura indisciplinato;
4) altro....

18 commenti:

  1. Beh, a seconda delle trasgressioni le sanzioni non sono poi tanto leggere.
    Qui da me non è poi così cattiva l'educazione stradale ma è pur vero che di infrazioni se ne vedono tutti i giorni però tutti usano la cintura, i caschi sono sempre in testa anche se, di rado, non sono allacciati.
    Io credo che la responsabilità vada equamente suddivisa tra gli automobilisti e le autorità preposte al controllo.
    Comunque è anche vero che le realtà cambiano da comune a comune. Qui i controlli ci sono eccome, le multe sono ossigeno per le casse comunali!
    Un caro saluto.
    Imperf

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  2. Le trasgressioni sono sempre diverse tra loro e non è possibile metterle insieme...
    Io vivo al nord e ti assicuro che di trasgressioni ne vedo ogni minuto...
    ieri un gentil autista non mi stava prendendo in pieno solo perchè si stava agitando al telef e non curante di chi era la precedenza ha girato senza guardare?
    Questo scenario non fa parte solo del sud ma dappertutto...
    la nota dolente del sud sicuramente è il casco che quasi tutti non lo mettono e questo non lo fa notare solo striscia ma anche noi lo notiamo quando capita di andare nella meravigliosa terra del sud.

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  3. weeeeeee carlito qui nord est escluso la velocità per il resto direi che si segue abbastanza il codice

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  4. Buongiorno Carlo,
    post molto interssante.

    Secondo me, l'educazione stradale dovrebbe avere questo percorso:

    Modello esemplare di riferimento (famiglia, parenti, educatori)
    Educazione stradale alle elementari
    Educazione stradale alle medie (materia d'esame)

    Maggiori controlli
    Maggiore sanzionatura delle infrazioni

    Poi l'inasprimento delle pene dovrebbe prevedere anche il ritiro perenne della patente.

    Buona giornata

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  5. Ciao Carlo.
    Gli italiani.... strana gente! La cosa strana è che interrogati uno per uno, tutti rispettano il codice, salvo avere sempre una giustificazione per quando non lo facciamo.
    Secondo me non è questione di controlli o di pene severe, è solo la nostra cultura che ci porta a non rispettare le norme, e questo atteggiamento lo assumiamo in tutti i momenti della nostra giornata.
    Siamo un popolo ribelle, non ci poniamo il problema della sicurezza degli altri perchè, caro Carlo, chi infrange il codice non pensa di essere pericoloso per se, pensa di esserlo per gli altri, e risolve tutto pensando: "tanto sto attento".
    E poi, un'altra caratteristica di noi italiani è quella di farsi le regole ognuno per se, perchè .... "così fan tutti"
    Ciao Carlo, sono stato un po' assente per lavoro, a presto.

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  6. Ciao, il conte è rimasto sempre lo stesso ho cambiato un pò la grafica. C'è stato un periodo che proprio non ho avuto tempo di aggiornare. Anche io vidi questo servizio di striscia, secondo me la colpa è dell'autorirà responsabile del controllo della viabilità che delle volte non è sempre presente. Smettiamola di dire che al Nord si segue questo si fa quello e quest'altro al Sud come al Nord esistono persone per bene e persone "tamarre" Un saluto dal conte.

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  7. Ti linko sl mio blog. Un saluto

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  8. Ci sono cose che fanno parte della collettività, a livello culturale, di costume, di abitudine, di uso generale.
    La guida è una tappa quasi forzata per ogni cittadino oramai e insieme a tutto il resto che ho elencato dovrebbe finire nei programmi ministeriali dell'Istruzione.
    Ecco, individuo il problema come educativo.
    Non si dovrebbe sempre cercare dei colpevoli o responsabili, a volte il problema è di metodo.
    Serve un metodo educativo, stabile, non di progetto, con relativa valutazione, che poi sfoci nell'esame di guida con le scuole convenzionate, alla maggiore età.

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  9. Quoto la risposta di Ricky, alla quale aggiungerei un po' di sano terrorismo psicologico. Ovvero la proiezione nelle scuole, e non solo di guida, di immagini di incidenti dovuti all' imprudenza e alla velocita'. Giro in lungo e in largo l' Italia e l' Europa, il piu' delle volte in moto. E in Italia la situazione a livello di educazione stradale e' sconfortante.

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  10. ah si? allora dirò all'amico brunetta di inifierire uahauhauahuahauaahauah vedi che c'è una altro punto d'incontro?

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  11. L'automobilista.
    Senza ma e senza sè.

    Buon fine settimana, Carlo caro.

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  12. Nel mio blog ho posto una domanda ai visitatori tu potresti aiutarmi? Un saluto dal conte.

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  13. Questa mancanza d'educazione stradale è una vera e propria piaga che non manca di seminare vittime.Quindi i primi ad essere chiamati in causa sono gli automobilisti stessi ,incapaci di autoregolamentarsi ,poi le autorità che dovrebbero meglio controllare le strade. Un buon fine settimana ,Carlo ed a presto. Corinina

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  14. L'inciviltà degli italiani...educati male cmq dalle istituzioni sin dalla scuola!!!
    Buon WE, Giorgio.

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  15. wee carlito già formato riposo?

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  16. Posso confermare a te e a tutti che siamo incivili nella guida e scrivo siamo, per non fare torto a nessuno, ma poi quando ci arrivano le multe a casa ci incazziamo e imprechiamo... in ITALIA le leggi vengono fatte per essere violate, non per essere rispettate partendo dall'alto sino al comune cittadino quindi..
    Saluti Roberto

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  17. Talvolta la mancanza dell'osservanza del codice della strada può portare ad autentici drammi: un amico giovane scrittore Rocco Carbone,di cui puoi trovare notizia su Google ,bene introdotto nell'ATTIVITà LETTERARIA, di cui in questi giorni esce per Mondadori il suo romanzo postumo :Per il tuo bene,non è più per un incidente mortale occorsogli nei mesi scorsi ,a Roma ,mentre rientrava con la sua moto a casa. Ho avuto,all'annunzio, un grande dispiacere. Corinina

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  18. Cia Carlo,
    chiedo scusa ai lettori del tuo Blog se quello che scrivo non è attinente con il post.

    Era da tempo che volevo farti i miei più sinceri complimenti per il tuo blog, e adesso lo faccio. A livello di contenuti, di forma, di equilibrio il credo che il tuo blog sia ineccepibile. Sei propositivo, induci sempre la gene a riflettere sulle cose senza imporre la tua opinione. Ho apprezzato moltissimo l'idea degli "intermezzi" di giardinaggio, come delle piacevoli e riposanti pause inserite in un programma duro e impegnativo.

    Insomma un sito, il tuo, che vale la pena leggere. Se posso permettermi di dirlo poi credo che tu sia anche molto migliorato da quando lo hai aperto (ma credo che questo sia naturale).

    Va dritto per la tua strada. Io personalmente sono contento di essere tuo amico (virtuale), ... a te va tutta la mia stima e simpatia.

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