16/12/09

LE REGOLE DELLA POLITICA

Se si dimentica che anche la politica ha le sue regole, siamo messi male. Regole che sono di una semplicità disarmante: riconoscersi in una cornice di comportamenti comuni. Tra queste regole, c’è l’esclusione radicale e definitiva della violenza fisica tra i comportamenti adottabili nei confronti dell’avversario. Quando questa regola viene violata non c’è distinguo da fare, lettura da offrire o spiegazione da cercare ma solo disporsi a rifiutare e condannare la violazione compiuta. Null'altro. Questa regola vale sempre e per chiunque. Questa regola dovrebbe indurre tutti, senza eccezione, a esprimere una sincera e convinta condanna del gesto violento e piena solidarietà alla vittima.

Invece, è iniziato un dibattito tanto prevedibile quanto odioso, incentrato su quale sia il "clima" responsabile della "violenza", chi sia ad alimentare l’odio, chi stia spargendo benzina sulle braci al solo scopo di aizzare una violenza che da verbale si stà trasformando in fisica. La destra "recita" il suo solito copione di accuse, già ascoltato innumerevoli volte: giornali, politici, intellettuali che aggrediscono il Presidente del Consiglio con ogni mezzo e in ogni modo. Il motivo dominante del loro argomentare è: se si scrive o si asserisce che il Capo del Governo è mafioso, che è un amico dei criminali, che vuole sovvertire l’ordine costituito, poi non ci si può stupire quando uno squilibrato fa quello che ha fatto. C'è stato un mandante "morale" del gesto e, questi, deve fare i conti con le proprie responsabilità.

E questo sarebbe un discorso serio?

Soffermiamoci per un attimo sul “clima” che si respira oggi nel nostro Paese. Se si ha la necessaria pazienza di andare a cercare la successione di "violenze verbali" spesso gratuite quando non volgari, espresse negli anni passati o recenti da esponenti più o meno autorevoli della destra che oggi governa il Paese, si potrebbero scrivere libri e libri.

Affermare che l’avversario politico, cioè la sinistra, è un nemico della libertà e un'attentatore della democrazia... appellarsi ai fucili come fece un indimenticabile rappresentante di un partito oggi al governo... denigrare agli occhi dell'opinione pubblica una ben definita categoria di lavoratori come spesso fa un altro indimenticabile rappresentante di questo governo... indicare nelle più alte cariche istituzionali o, peggio ancora, nell'istituzione stessa un anomalo strumento in mano alla "sinistra", denigrare i poliziotti definendoli "panzoni", demonizzare lo "straniero" spargendo sentimento xenofobo, dare del Kapò a chi dissente davanti ad una platea internazionale... e tanti altri episodi che credo sia inutile ricordare ma che, ripeto, riempirebbero libri e libri, non solo dimostra una smodata abitudine a lasciar andare la lingua in libertà ma anche l'esercizio di una pratica "politica" che la destra non si è risparmiata di esercitare fino ad oggi. Parlo della "destra" che governa e non di chi, facendo opposizione, ricorre anche ad una platea "internazionale" per denunciare. Chi governa, deve fare politica e basta... chi fa opposizione, pure ma non solo!!!

Dunque, se il teorema che oggi "la destra" vuole proporre è quello che solamente ad "alcuni" va imputata tutta la responsabilità di quello che è successo... scusate ma non regge come dimostrazione di eventuali "responsabilità" e se una parte del Paese ancora si vergogna dei politici che si ritrova come "governanti"... be', non è puntando il dito verso gli stessi che dimostrate di saper governare!!!

Ma non va tralasciato neanche l'aspetto "politico" delle vicende che oggi infiammano il dibattito nel Paese. Il rifiuto esplicito della violenza non deve essere assolutamente confuso con la rimozione o limitazione del libero confronto critico tra le parti. Chi si oppone culturalmente, elettoralmente e politicamente alla destra che oggi governa il Paese e al suo leader, ha tutto il sacrosanto diritto di farlo. Chi ritiene sconcio piegare le regole o la Costituzione agli interessi di una parte o di un singolo deve poterlo dire, argomentando ciò che asserisce, senza reticenze. Se ogni "pretesto" è utile per intervenire, in modo restrittivo, sulle libertà individuali, di espressione e di opinione, è sacrosanto protestare e pure ad alta voce.

Su questi concetti si deve, purtroppo, notare un'ulteriore netta distinzione tra i due schieramenti. Mantenere una posizione ferma e inequivoca sul principio di fondo che ispira un pensiero "politico" non significa che... "chi non è con me è contro di me"... ma solamente consentire che venga svolto un'inalienabile diritto riconosciuto alla controparte politica: esprimere il proprio dissenso e le proprie opinioni.

Quando la discussione è condotta sul merito, sulle strategie e sulle scelte, il Paese non può che giovarne. Quando, invece, la politica è condotta per risolvere i "problemi" di qualcuno o di "uno", il Paese o almeno una parte di esso, lo denuncia!! Equivocare su questa distinzione rende la politica molto più debole e, come sta oggi avvenendo, incomprensibile.

Ieri ho letto un commento, incredibilmente formulato dalla "controparte", da uno che indubbiamente non si professa di "sinistra", che recitava tra l'altro: "ci sarebbe un solo modo per riportare l'Italia alla stregua di un Paese civile: immediato silenzio da parte di tutti.... e poi una presa di coscienza, sempre silenziosa, di quelli che sono stati i motivi per cui ci ritroviamo questa classe politica, senza dimenticare quelle che sono le interferenze politiche sulla vita che riguarda tutti i cittadini..."

Ecco, è ora che i nostri "politici", tutti, accolgano quest'invito con la massima urgenza. Se poi alcuni bloggers volessero seguire questo suggerimento... meglio, molto meglio!!!! Si risparmierebbero letture pietose!!

32 commenti:

  1. Ciao Carlo
    chi ha in mano i mezzi di comunicazione può dire quello che vuole, come vuole e quando vuole è questa la cruda realtà.... è li, nella televisione, che risiede il vero potere, in quella scatola malefica!
    Da tre giorni stanno facendo l'ennesimo lavaggio del cervello a milioni di Italiani. La storia si ripete.
    Qualsiasi evento accada chi ha in mano i mezzi di comunicazione televisivi può sempre fare in modo che questo giri a proprio vantaggio.
    Non ha ragione chi ha ragione, ha ragione chi possiede la televisione. Quindi Berlusconi ha sempre ragione!!

    RispondiElimina
  2. Ciao, Carlo,sono d'accordo con te .La violenza fisica non deve entrare nel dibattito politico. Purtroppo però teste calde ci sono ,facilmente eccitabili che scambiano il confronto con atti inconsulti. Da sempre ,a partire da Caino.
    Buona giornata .Corinina

    RispondiElimina
  3. perchè no ci metto pure il tuo d blog dalla parte di colro che non replicano? cosi io ho fatto che ne dici di una tregua? che ne dici se invece che dire il nano ecc lo chiami il presidente del consiglio? se anzichè dire ci ritroviamo una classe politica di cui abbiamo vergogna dici la classe politica attuale non è granchè sarebbe un esempio no? e tanto per provocarti se del frasario usato dal premier si può scivere un libro di quello usato dalla controparte un intera enclopedia si può scrivere

    RispondiElimina
  4. Ciao Carlo,
    ho letto e mi pare di poter condividere la tua analisi.

    Se si cerca di risovere le proprie vicende private usando la politica poi non si può dire che gli altri attaccano la persona perché quella persona ha fatto di tutto per mischiare privato e pubblico senza alcuna remora.

    RispondiElimina
  5. Siamo alle solite... tu hai detto questo, egli ha vomitato quest' altro, no sei stato prima tu, no no e' stato prima egli noi voi essi, si analizzano le parole, le date, si fa l' analisi logica ( o illogica a seconda da che punto di osservazione si guardi questo scempio)... mi ricorda "qualcuno" (rido).

    La tua analisi non fa una piega e continuero' a ripeterti fino alla noia che invidio la tua pazienza nonche' diplomazia... io invece da "rude" uomo di strada di sopportazione e diplomazia ne ho ben poca. Il barlume di pazienza rimastomi la uso per cercare storie come quella che hai letto e visto da me. Consumarmi la suola delle scarpe (e le gomme della moto), alla ricerca di un' Italia invisibile che non trova spazio nelle cronache nazionali, ma stranamente la trova all' estero. Il direttore di un giornale inglese tempo fa mi scrisse. "per fortuna l' Italia non e' solo politica becera e delinquenziale". Nel mio "peregrinare" mi sono piu' volte reso conto che la gente "comune" e' molto meglio della nostra classe dirigente, e tutta questa gente viene continuamente offesa da persone che hanno fatto del "nostro" parlamento il proprio comitato di affari... (da destra a sinistra passando per il centro sud est nord ovest per intenderci).

    I veri Italiani sono i vari Don Ziello, che hanno dato un senso al crocifisso e al proprio professarsi cristiani, non piegandosi alla richiesta di tangenti di una delinquenza che non rispetto piu' nemmeno la canonica di una chiesa. O un Aniello de Nicola, il medico che in un territorio disastrato come la Campania, salva vite umane con un apparecchio costruito grazie all' ingegno di Campani/Italiani, e che hanno deciso di non regalare la propria ricerca e il proprio ingegno all' estero, e che anzi ricercatori esteri vengono da noi a capire ed imparare, nonostante le nostre tasche vuote. La lista dei nomi per fortuna e' sterminata... queste persone ci fanno capire una verita' semplice ed essenziale e che speso viene dimenticata. Lo Stato siamo noi.

    Ne ho sentite e lette di tutti i colori in questi giorni che si apprestano a diventare ancora piu' bui, l' invettiva scandalosa di un Chicchitto (si scrive cosi? non mi ricordo) e di gente a cui non sembra vera
    la "manna" piovuta dal "cielo"... Un Maroni, con ancora in bocca il pezzo di un polpaccio di un poliziotto (chi non ricorda l' episodio se lo puo' cercare su google), che diventa ministro dell' interno. Pur di coprire il suo fallimento come capo del viminale da la colpa alla rete, mentre il filmato del "Miracolo a Milano" (non il film del sommo De Sica), sta gia' girando negli uffici delle polizie di tutto il mondo come esempio di cio' che un servizio di scorta ad un capo di stato NON deve fare.

    I veri "anti-italiani" ce li abbiamo seduti col culo negli scranni della camera, e tanto per parafrasare le parole dello "sbirro", sono loro (TUTTI) che stanno decretando la condanna a morte, non dei vari Santoro, Travaglio, etc. etc. ma di un' Intera nazione.


    Amo troppo il paese ne quale sono cresciuto per guardarlo dall' alto. Preferisco perdermi "dentro" sue strade e nelle sue piccoli grandi storie.

    Fanculo il resto...



    Un saluto al volo...

    RispondiElimina
  6. E' IMPOSSIBILE NON CONDIVIDERE CIO' CHE DICI , IO SOTTOSCRIVO QUESTO POST .
    LA DESTRA , QUESTA DESTRA , NON HA ARGOMENTI PER SOSTENERE IL CONFRONTO , USA LA PROVOCAZIONE E L' ATTACCO PERSONALE COME ARMA , ALZA POLVERONI E CORTINE FUMOGENE PER IMPEDIRE DI GUARDARE IN FACCIA I REALI PROBLEMI DEL PAESE , CON LA CONSAPEVOLEZZA , CHE QUESTO E' L' UNICO MODO PER SFUGGIRE DALLA CRITICA , DOVEROSA E CHE NASCE DALLA COSTATAZIONE DELLA LORO INCAPACITA' A TROVARE RISPOSTE E SOLUZIONI .
    .
    QUESTO E' IL GOVERNO MEDIATICO , FANNO POLITICA MEDIATICA E RACCOLGONO UN CONSENSO MEDIATICO .......... NIENTE ALTRO , NON HANNO SOLUZIONI E NON HANNO ARGOMENTI CONCRETI , SU CUI ANCORARE LA LORO AZIONE POLITICA ............. ALTRO CHE POLITICA DEL FARE , LA LORO , E' LA POLITICA DELL' APPARENZA .
    .
    ALZANO IL TIRO DELLO SCONTRO PER FAR SEDIMENTARE NEL FANGO IL DIBATTITO SUI BISOGNI DEGLI UOMINI E LE DONNE DI QUESTO PAESE . IERI HO VISTO BALLARO' ............ PIETOSO , I CAVALIERI DELLA DESTRA LIBERI DI PORLARE E I RASSEGNATI , SEDICENTI DELLA SINISTRA , SISTEMATICAMENTE ZITTITI DALL' ARROGANZA .
    .
    UN SALUTO .

    RispondiElimina
  7. Che dire ? Non potrei che ripetere quel che hai scritto tu . E , a proposito del regicidio del mio post : allora non c' era internet ad inneggiare al " cattivo " , ma , anche un secolo fa , si festeggiava e si brindava approvando la " cattiveria " . Mai niente di nuovo . Ciao ! wally

    RispondiElimina
  8. storie carlo, ripeto chi non ha noente da temere se ne fregherà di essere oscurato, qualcuno che teme l'oscuramento beh se la sarà cercata no? se è questo che vuoi dire allora non è ciò che io voglio, io voglio che giustamente siano oscurati determinati siti mica perchè scrivono vaffanculo a questo o quello ma perchè e succede dicono uccidi questo, oppure quest'altro, ecco ciò che sfugge il resto non sono che cose di cui si può discutere ma è come se discutessimo del sesso degli angeli

    RispondiElimina
  9. Non mi sembra che ,condannando la violenza,io sia entrata nell'ovvio o abbia espresso ipocrisia. Penso veramente che sia una cattiva consigliera e poi dalla violenza non può che nascere violenza. Sono per un confronto coraggioso e aperto ,ma a parole ,scambiando opinioni .
    Dovrebbe essere la forza di queste a farsi strada.
    Buon pomeriggio ! Corinina

    RispondiElimina
  10. Mah!
    Chi semina raccoglie, si dice.
    Personalmente, quando mi sono sentito dare del "coglione" dall'attuale capo dell'esecutivo per il solo fatto che votavo centro sx, mi sono sentito autorizzato di dirgli in faccia che il coglione è lui, visto che si permette di apostrofare in tal modo chi la pensa democraticamente in maniera diversa da lui. Io avrei reagito così, altri avrebbero reagito diversamente. Ma mai rispondere a parole violente con gesti violenti. E' stato oltrepassato il limite. Ora tocca a loro e a noi stessi rientrare nella giusta dialettica politica, quella che vado descrivendo da tempo come "costruttiva".
    La violenza è nel palazzo e tra i cittadini e lo vediamo anche nel nostro piccolo mondo di blogger di tanto in tanto.
    Incolpiamo giustamente i politici ma anche noi dovremmo fare il mea culpa, credo.
    Un caro saluto :-)
    Imperf

    RispondiElimina
  11. Ciao Carlo
    meglio confrontarci "direttamente" sui blog.
    Sai, io penso che siamo tutti distanti dalla realtà, e tutti trascinati dagli eventi, senza cercare le motivazioni che hanno portato a questo clima.
    Io le ho cercate e mi sono dato una risposta (se vuoi le ho scritte in un post da me), ma aggiungo anche quanto sia reale il condizionamento dei Media, in un senso ma anche nell'altro; infatti gli "scontri ideologici" si basano tutti su quello che viene comunicato (o non comunicato), sminuendo così la rispettiva capacità di essere razionali e ragionevoli.

    RispondiElimina
  12. Ciao Carlo,evidentemente ho equivocato,ma ora tutto è chiarito.
    Con le polemiche in atto non si sa bene cosa attende dietro l'angolo.
    Sono sì preoccupata,ma spero che il dialogo sia ancora possibile e
    le recriminazioni superate,anche se bisogna stare in guardia.
    Ti giunga il mio saluto per una buona giornata.
    Corinina

    RispondiElimina
  13. buongiorno Carlo,
    secondo il mio punto divista, è un miracolo che fino ad oggi le manifestazioni e gli scioperi siano stati tutti pacifici.

    A chi piace la violenza? Ovvio a nessuno. La disperazione però può fare brutti scherzi. Un conto è parlare a pancia piena e un conto non avere da sfamare i propri figli.

    Poi le parole sul clima e i toni hanno un loro peso ma non sono decisivi...

    RispondiElimina
  14. (ANSA) - ATENE, 17 DIC - Migliaia di lavoratori si sono mobilitati oggi per uno sciopero nazionale contro le misure anticrisi del premier socialista Papandreou.Alla protesta, convocata dal sindacato comunista Pame, non aderiscono le due principali centrali sindacali Gsee e Adedy, si sono invece sommati i giornalisti e i medici ospedalieri. Militanti del sindacato comunista Pame hanno occupato la emittente televisiva locale ET3 di Salonicco per leggere un comunicato sullo sciopero.
    Militanti del sindacato comunista Pame hanno occupato la emittente tv locale ET3 di Salonicco per leggere un comunicato sullo sciopero.Lo affermano media locali precisando che il gruppo ha messo da parte i due conduttori del notiziario e una donna ha letto un comunicato sulla protesta contro Giorgio Papandreou. I giornalisti dei media nazionali si sono sommati alla protesta provocando un black out informativo. In sciopero anche i medici ospedalieri e i meccanici del porto del Pireo.

    RispondiElimina
  15. BUONA SERA CARLO , TUTTO OK ?
    SONO IN ATTESA DI ANNOZERO .........SPERO IN UNA PUNTATA ESPLOSIVA .............. VEDREMO .
    .
    UN SALUTO .

    RispondiElimina
  16. Certo che puoi... non mi interessa neanche essere citato l'importante è che passino certe idee e pensieri.
    Buonagiornata!
    Sasà... Mi firmo col mio nome perchè si corre il rischio ormai di rientrare nei "blog d'assalto senza nome e senza mail".

    RispondiElimina
  17. sto perfino facendo un template di natale

    RispondiElimina
  18. beh un po di cinismo resta sempre dentro di me ahahahaha bello vero e molto satirico senza scendere in volgarità

    RispondiElimina
  19. buondì Carlo,
    mi regalo sette giorni di cazzeggio e sotterro ogni sorta di ascia...E' Natale e sono troppo romantico per continuare ad incaxxarmi...

    RispondiElimina
  20. Ciao Carlo.
    Devo dirti la verità, sono un po' stanco di questi scontri, non portano da nessun'altra parte se non alla recludescenza della violenza. Vorrei solo che si mettesse un punto fermo da cui ripartire, perchè i problemi sono davvero tanti, e non c'è Berlusconi o Prodi o nessun'altro che potrebbero risolverli, sono necessari ancora alcuni passaggi dolorosi, che porteranno ancora disoccupazione e sacrifici.
    Vorrei che se ne andassero via tanti personaggi, sia di destra ma anche di sinistra, giornalisti, intellettuali, dirigenti. La società è divisa in due: quelli che approfittano e quelli che vogliono condannare, e in mezzo ci siamo noi cittadini che, invece di ragionare, ci mettiamo a difendere le rispettive politiche, incapaci di pensare "in proprio".
    Ma dove pensiamo di arrivare? Ma siamo persone civili o animali non pensanti? Con l'istigazione si fa solo il loro gioco.
    Ogni organizzazione che nasce, si fonda solo sullo scontro, e a ogni scontro si forma un'altra organizzazione contraria; ma quando si cresce? E' possibile che in ogni ragionamento deve essere tirata in ballo la Resistenza, l'antifascismo, il Berlusconismo; ma perchè non si riesce a parlare serenamente sia pure nel rispetto delle rispettive posizioni; se si continua ad anteporre in ogni ragionamento la storia del Comunismo e del Fascismo, non se ne verrà mai a capo, perchè da destra non si accetterà mai che la sinistra sia considerata "portatrice di democrazia" e viceversa. Non ci si rende conto che il mondo è cambiato, che non esistono le condizioni di 100 anni fa, e chi predica ancora con la mente anti-fascista è fuori dalla realtà e produce solo odio. Se Berlusconi rappresenta un problema c'è solo un modo per eliminarlo dalla scena politica: non votarlo. E non saranno certo le politiche di Di Pietro o i programmi di Santoro o i libri di Travaglio a fare questo lavoro.
    Ciao Carlo, questo era solo uno sfogo personale.
    Enrico

    RispondiElimina
  21. Ciao Carlo,parliamo di vita che è meglio,della morte non conosciamo niente che possa farcela apprezzare.Almeno nella vita abbiamo sentito ieri c'è pure il partito dell'amore. Che ne dici>?
    Ti auguro un buon fine settimana.
    Corinina

    RispondiElimina
  22. pronto per il week carlito?

    RispondiElimina
  23. Buon fine settimana, caro Carlo :-)
    Imperf

    RispondiElimina
  24. ussignur e questa chi se la aspettava!!! weee credente anomaloooo no fino a sabato non weekendizzo io

    RispondiElimina
  25. errore carlito, non solo i capitalisti anche chi nno ha jun cazzo da fare uahauhauahauahauahauaha

    RispondiElimina
  26. su su dai sono i primi 60 anni poi ti abitui uahauhauahauahauaha

    RispondiElimina
  27. BUONA SERA CARLO , SCUSA IL RITARDO NEL SALUTO .
    ANNOZERO DI IERI E' STATA UNA PONTATA DISCRETA ........... BELLA LA PARTE DEGLI AUGURI FATTI DA SANTORO .
    .
    UN SALUTO .

    RispondiElimina
  28. Carlo, non ho dubbi sul fatto che ci siano "condizionamenti", quelli non mi preoccupano più di tanto; piuttosto mi preoccupano di più le strumentalizzazioni di quei condizionamenti, perchè danno l'idea che si considera il cittadino uno "strumento" per le proprie attività. Ma quello che non posso accettare, sono le lezioni di moralità che alcuni personaggi vogliono dare, pur sapendo che non sono al riparo da operazioni poco lecite o al limite della legalità.
    Per esempio, io posso accettare che Santoro dica quello che vuole, ma poi non posso sentire che compra una villa e ottiene un condono che i vecchi proprietari non hanno mai ottenuto; non posso accettare "i valori" di Di Pietro e poi leggere di società immobiliari all'estero o che rappresenta l'amministratore unico (insieme alla moglie) dei beni del suo partito, come non accetto il "politico" Marrazzo, il "politico" Sircana, lale candidature di chiunque abbia condanne sia penali che amministrative, di qualunque schieramento.
    E non posso accettare, con serenità, che questa gente diventi un portabandiera di moralità e che i propri sostenitori producano un conseguente clima di odio e scontro.
    Noi dobbiamo fermarci tutti, da ogni parte, per non superare il punto di non ritorno, che sembra essere a un passo.
    Confronto si, ma con la consapevolezza che siamo uomini e come tali soggetti a scompensi mentali.

    RispondiElimina
  29. Ecco uno dei tanti "predicatori d' amore e liberta' ..." l' assessore ( o forse ex si spera) al turismo della regione Lombardia Pier Gianni Prosperini...

    L' avvenimento e' storico, il tizio parla al telefono durante una trasmissione televisiva, evidentemente con la Guardia di Finanza che gli gironzolava per casa... un fatto senza precedenti (ops scusa ho scritto "Fatto" adesso mi diranno che sono amico dei "terroristi":

    http://www.youtube.com/watch?v=GrIbzzJVu90


    Un rapido escursus su You Tube e si possono ascoltare le "prediche" intrise "d' amore cristiano" di questo "signore", aperto al "dialogo" e al "confronto" come i molti "Prosperini" sparsi sul territorio nazionale.


    Questo il suo sito (con tanto di crocifisso)

    http://www.prosperini.it/


    A proposito, hanno rubato la scritta "Il lavoro rende liberi" all' ingresso del ex-campo di sterminio nazista di Auschwitz. Io un sospetto ce l' avrei... Renato Brunetta.



    Un saluto al volo...

    RispondiElimina
  30. (di Daniele Tigli)

    Tra le pieghe della finanziaria, un provvedimento esplosivo, che faccendieri di tutta Italia anticipavano da un anno. Ignazio La Russa è riuscito a privatizzare il suo ministero, creando una spa, al 100% nelle sue mani, che gestirà con criteri di diritto privato le forniture e gli acquisti della Difesa, e pure le aree del demanio militare, un patrimonio immenso.

    Diritto privato vuol dire niente gare, niente corte dei conti, e se qualcuno ruba, è appropriazione indebita e i pm non possono intervenire d'ufficio.

    Ma le aree del demanio militare restano protette dal segreto militare, anche nei confronti degli enti locali.

    Quindi se i militari, ormai spa, ci vogliono fare un termovalorizzatore, una centrale nucleare, un grattacielo, così, tanto per far fronte fuori bilancio alle spedizioni estere o a chissà cosa, non devono chiedere il permesso a nessuno, che tanto nessuno non autorizzato da loro può entrare.

    In pratica, un colpo di stato. Ne ha parlato un solo giornale, l'Espresso (i soliti "comunisti" NdR) di venerdì 18. Di Pietro manco se ne è accorto. Il PD ha fatto fare una blanda protesta d'ufficio da due esponenti minori, la vedova Calipari e il sen.Scanu.

    Tira aria di inciucio bipartisan, collegato alla grande amicizia tra PD e Fini... come si puo' notare alla fine il dialogo tra le parti "avverse" c'e'... (NdR)



    Aggiunta dal sottoscritto:

    L 'oligarchia piduista ha roso i gangli dello Stato. Inutile lamentarsi.
    Ormai molti cittadini stanno andando via dall'Italia. In Argentina si calcola siano piu' di mille arrivati negli ultimi tre mesi. Molti hanno dei parenti, altri degli amici, i ragazzi trentenni qualche conoscenza. I dati si possono riscontrare alla direzione generale della Migrazione argentina. Ogni passeggero proveniente dall'Italia viene inseritop nella banca dati e circa mille hanno rinnovato la scheda di entrata come turista che come tutti sanno e' di 90 giorni.
    In Brasile arrivano Italiani a San Paolo e nel nord est. Da cinque anni c'e' una folta colonia di nuovi italiani nella citta' di Fortaleza.
    La maggior parte comprano casa e poi cercano una attivita'. In Uruguay arrivano italiani dal Venezuela. Sono i vecchi marpioni che non hanno resistito all'impatto della politica di Chavez. Prima non pagavano le tasse adesso devono pagarle.
    Anche se andassero via 15 milioni di Italiani il governo Berlusconi andrebbe avanti lo stesso. Come una chiostra rissosa di predoni avidi e rozzi.


    A Noi restano solo le parole a loro i fatti.




    Ri-saluti, volanti...

    RispondiElimina
  31. Scopro ora di essere menzionato in questo blog come esempio di "vero italiano" che salva vite umane...
    Io faccio il mio lavoro con entusiasmo in una bella terra ma realmente difficile e complicata, la Campania. Non sono un eroe. Non ho mai pensato di andare via, anche se tutti i giorni, al lavoro, per tutti noi si presenta qualche difficoltà grande o piccola. Tutti i sacrosanti giorni hai un problema. Mai niente liscio e fluido. Fare una fotocopia o spostare un respiratore da una parte all'altra può essere un problema. Sembra inconcepibile, ma é così. Ma noi siamo "abituati" e mettiamo da sempre in conto queste difficoltà. Molte delle nostre energie vengo perdute così: per superare problemi che altrove non esistono o che non conoscono.
    Sarebbe stato facile andare altrove dove tutto fila più liscio e dove per spostare un apparecchio del tuo reparto non devi tribolare.
    Ma l'attaccamento alla tua terra é troppo forte e ti rendi conto che non potresti vivere altrove. Allora al mattino quando ti svegli e vai al lavoro dove speri di "salvare" qualche vita umana, metti in conto anche tutte le difficoltà immaginabili per fare il tuo lavoro, ancora con entusiamo. E metti in cantiere anche la difficoltà di questi giorni: che non ti hanno ancora comprato i filtri ossigenatori (esauritii il mese scorso) per fare funzionare quella macchina (decapneizzatore) salvavita...
    Buona giornata a tutti.

    RispondiElimina