Praticare giardinaggio, è indubbiamente una passione. E' sufficiente un piccolo vaso posto sul davanzale di una finestra, per riprodurre il nostro piccolo e magico mondo "naturale". Mondo che diventa più complesso e vasto se abbiamo a disposizione lo spazio di un balcone, di una terrazza o di un giardino.
Come ogni passione, il giardinaggio richiede attenzione e perseveranza. Si, anche la "tecnica", indubbiamente. Tuttavia, la "capacità" di far crescere una pianta non nasce necessariamente dalla preventiva "conoscenza", quanto dall'esperienza che si acquista con il tempo. Un fallimento, può deludere le nostre "aspettative" ma l'errore difficilmente potrà essere ripetuto una seconda volta. La seconda volta è quella in cui avremo acquisito la conoscenza tecnica. Accade ogni giorno, nella nostra vita. Gli errori, insegnano!!
Fare giardinaggio, tuttavia, non soddisfa solamente le nostre passioni. E' anche un modo per ripristinare un rapporto diretto con la natura, riconoscendo non solo che le piante ci consentono di vivere ma che tramite la stessa possiamo conoscere l’essenza del creato e della creatività.
Nei deserti urbani in cui viviamo, assistiamo indifferenti all'allontanamento della natura dalla nostra vita, al punto da mettere a rischio la nostra stessa sopravvivenza. Curare una piccola pianta può renderci "consapevoli" che la creatività della natura e la creatività dell'uomo possono trovare nuovamente un punto d'incontro. Sarebbe l'inizio di una rinascita.
Ci renderemo conto, allora, che questo punto d'incontro non può essere la natura imbavagliata, monocoltivata, massificata, avvelenata dai nostri pesticidi e pompata dai nostri concimi chimici. Non può essere quella dei territori continuamente sottratti alla sua creatività e distrutti per far spazio alla "creatività" dell'uomo.
Ci renderemo conto, infine, che la natura è un nostro compagno paritetico che necessita di indipendenza e libertà quanto noi. Non più uno schiavo sottomesso ai nostri capricci ma un'indispensabile compagno che garantisce ed accresce il nostro benessere.
Se tutti cominciassimo a restituire un poco di quel "territorio" sottratto alla stessa, sia pur esso un piccolo davanzale, avremo milioni di piante nelle nostre città. Milioni di nuove "coscienze" possono generare una rivoluzione: un trattato di pace con la natura che sovvertirebbe quello che fino ad oggi è considerato giusto e che, invece, è mortalmente rischioso per gli esseri umani: assoggettare la natura.
Un piccolo vaso sul davanzale è una cosa incredibilmente positiva. Porta gioia e benessere non soltanto a noi ma anche a coloro che ci vivono intorno e che possono godere della sua vista oltre che dei benefici che la natura dà. E, magari, anche in città potranno tornare, in futuro, api, farfalle, maggiolini, merli ed i tanti uccellini scomparsi.
Bisognerebbe non perdere mai il contatto con la natura, la Grande Madre a cui erano dedicati gli antichi culti, che ci rigenera e ci fa sentire bene. Io ho solo un balcone,ma è stracolmo di piante e quando ne spunta una nuova gioisco. Un buon proseguimento di giornata,Carlo.
RispondiEliminaCorinina
weeeeeeeeeee bandito giardiniereeeee buon giorno
RispondiEliminacerto è una realtà oggettiva che vi sia gentaglia che aprofitta del lavoro a nero, com'è altrettanto reale che vi sia chi di divere che regolartmente se ne infischia segnatamente prefetti che sono i orimi afd aver in mano i dati sugli sbarchi eccc ecc poi le asl che sanno benissimo chi e dove spono giacchè vengono curati poi ancora i vigili e carabinierei assieme alla polizia che fanno intendere che siano invisibili e ancora sindacati e gdf che quando incrocia i dati delle aziende omettono di verificare come tre persone possono lavorare un ettaro di terreno manulamente
RispondiEliminaahahahaha si sono io pelo umano ahahah uhh petta forni crematori hai scritto? moolto poco democratico carlo che ne divi di un colpo in testa e via ?
RispondiEliminauna strage uhmmm offro mitra tipo kalshnikov e mg vanno bene? 24 ore e poi chuidiamo baracca e burattini
RispondiEliminaWOW perfetto carlo mo comprpo le ferovie e faccio blindare i vagoni ok? ahahaha
RispondiEliminaCIAO CARLO , SO' QUELLO CHE STA ACCADENDO IN SENATO , STO TRATTANDO LA COSA SUL MIO BLOG --- criticaerock.blogspot.com ---- . LE TRUPPE DI NAPOLEONE SONO IMPEGNATE SUL FRONTE GIUDIZIARIO , PER RISOLVERE I PROBLEMI DEL LORO IMPERATORE E QUINDI , NON POSSONO PENSARE A COSE FUTILI , COME IL BENE DEL PAESE .
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UN SALUTO .
DIMENTICAVO , BELLA LA VENA NATURALISTICA DEL PONY .
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RINNOVO I SALUTI E RILANCIO .............. PARA TIE'
Ma lo sai Carlo, che hai scritto delle splendide parole?. Dopo la lettura del tuo post mi è venuta una gran voglia di seguire il tuo consiglio e sto pensando di curare anch'io una piantina in vaso, come tu proponi.
RispondiEliminaIl tuo post è molto bello non solo per il contenuto, ma anche per il modo come scrivi.
Se farò quello che ho detto, e spero di non fare promesse da marinaio, magari darò notizie.
Ciao, buona settimana.
HEI CARLO , SONO ANCHE SU SINDACATO E ROCK CON IL PROCESSO BREVE , CREDO CHE QUANDO APPRODERA' ALLA CAMERA , ANDRO' SU RETI UNIFICATE .
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BUONA SERATA CARLO .
Credo che reagirebbero tutti come te Carlo, compresi quelli che votano mr B., il fatto è che quelli poi lo rivotano lo stesso... io, sono senza speranze.
RispondiEliminaBuona settimana!
weeeeeeeeeeeee buenas dias carlito
RispondiEliminabuondì Carlo, tutto bene, relativamente bene. Se estendi il concetto di bene oltre l'orticello, ovvio che la risposta sarebbe negativissima. Fortuna il processo breve che ci semplifica la vita...o meglio, la semplifica ai soliti noti...vedi scudo fiscale, condoni etc.
RispondiEliminaVa tutto bene...