09/09/10

TORINO CHIAMA

Sembra proprio che per molti italiani "Schifani e Bonanni pari sono"! Almeno a Torino! Dopo il Presidente del Senato, anche il leader della Cisl ha dovuto battere in ritirata, anche precipitosa, abbandonando la manifestazione del PD che si svolge, appunto, a Torino, causa l'accesa contestazione manifestata nei suoi confronti da alcuni partecipanti al meeting. A dar retta alle cronache, sono stati i "soliti" scalmanati dei centri sociali che l'esimio Letta ha prontamente definito "antidemocratici" mentre l'altro esimio, Bersani, si è limitato a stigmatizzare l'accaduto come indegno "attacco squadrista"!! Gli esimi, sono rispettivamente vice segretario e segretario del partito "di sinistra" al governo: il Partito Democratico!

Interessante anche la reazione di Bonanni, ovviamente per nulla contento della manifestazione di dissenso a lui dedicata, che ha dichiarato: "Sono frastronato. Sono stato vittima di un'aggressione incivile e squadrista da parte dei centri sociali di Torino. Un'aggressione che nulla ha a che fare con il confronto democratico e con la politica. Mi sento ovviamente turbato. Spero che ora tutti riflettano e abbassino i toni".

Signor Bonanni, lei è ancora capace di provare turbamento? Premetto: sono il primo, e questo mio blog ed il suo contenuto ne sono la riprova, a perseguire il confronto civile e democratico tra le parti. Sono anche il primo che rifiuta ogni forma dialettica che si sviluppi all'insegna della "violenza". Figurarsi, poi, quello basato sullo "scontro fisico". Quindi, signor Bonanni, a lei si sta rivolgendo uno che rifiuta la "violenza" a priori!

Tuttavia, se lei in futuro non vuole provare turbamento, è ora che si cominci a guardare intorno e, soprattutto, non frequenti più i salotti buoni di banchieri ed industriali! La stanno allontanando dalla "realtà" in cui viviamo noi lavoratori! Lei ed il suo collega della Uil dovreste smetterla di svendere noi lavoratori, offrendo il vostro consenso a quegli industriali che decidono di mettere da parte il CCNL e che come scopo, neanche tanto nascosto, hanno quello di stravolgere gli assetti politici e culturali del Paese, ad esclusivo beneficio del loro stramaledetto "profitto". Lei ed il suo collega della Uil, dovreste guardare con più attenzione all'attuale Governo che prende a calci i lavoratori e difende la parte più agguerrita e aggressiva del sistema imprenditoriale italiano, giungendo anche a ventilare il possibile azzeramento degli effetti, nel mondo del lavoro, della 626.

Sempre più lavoratori, signor Bonanni, ritengono lei ed il suo collega della Uil responsabili della condanna alla gogna di Confindustria, dei lavoratori di Melfi, di Pomigliano e tanti altri ancora. Sempre più disoccupati, precari e giovani rei solamente di volersi costruire un futuro fatto di certezze e dignità, ritengono lei ed il suo collega responsabili delle vessazioni e dello sfruttamento cui devono sottostare per vivere! Giovani a cui non fotte nulla sapere che un Tremonti o un Sacconi giudicano le loro aspirazioni, incompatibili con la realtà della globalizzazione!

Lei ed i suo collega, signor Bonanni, dovete provare a volgere nuovamente il vostro sguardo al mondo del lavoro, dovete tornare a perseguire il rispetto dei diritti sociali e delle singole persone che lavorano, dovete scegliere da che parte stare: dalla parte di chi vuole difendere le conquiste che hanno costituito la nostra civiltà democratica del lavoro oppure di chi vuole eliminare tutto questo.

E' una scelta "di campo" importante, signor Bonanni, perché altrimenti il "turbamento" che ha provato a Torino sarà solamente l'antipasto di quello che potrebbe accadere nel prossimo futuro! La storia insegna che sulla pelle dei "lavoratori" si è fatto di tutto.... finché gli stessi non sono esplosi, con effetti devastanti per chi si trovava nel raggio dell'onda d'urto! Signor Bonanni, Torino ha chiamato! Decida da che parte stare prima che i lavoratori rispondano, altrimenti, è sicuro che la mia aspirazione al "confronto democratico" va a farsi fottere! Non so se la sua è autentica ma, nel caso lo fosse, anche per lei sarebbe una dura smentita!

Ai rappresentanti "esimi" del Partito Democratico, infine, non ho nulla da consigliare: su quel partito e sui suoi leaders, ho tracciato sopra una bella croce... la "sinistra" è altrove!

48 commenti:

  1. I signori sindacalisti della Cisl e della Uil dovrebbero anche vergognarsi.
    Però non è usanza a casa loro.

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  2. Sono troppo cambiati i tempi, com'era la lotta sindacale degli anni 60, 70 e 80 non v'è più traccia.
    Prima i sindacati vivevano grazie ai tesserati e facevano una vera lotta per i diritti dei lavoratori.
    Ora hanno soldi a palate, grazie anche ai soldi che lo stato gira loro.. Ora, tutti, nessuno escluso, sembra cerchino una sempre maggiore visibilità... probabilmente per far entrare in politica alcuni di loro, per acquisire ulteriore potere.
    Resta il fatto che, a mio parere, è radicalmente cambiato tutto anche nel mondo del lavoro e le regole sono rimaste quelle che erano. Si deve rinnovare tutto in base alla situazione attuale.
    Non lo so, forse la mia perenne ricerca della via di mezzo che vada bene su ogni cosa mi fa sbagliare ragionamento, ma resta evidente che oggi i sindacati non si fanno gli interessi dei lavoratori. E non mi riferisco solo a CISL e UIL, questi sono l'emblema della rovina, ci sono anche gli altri che hanno grandi colpe, generando un sistema di grande incertezza e di vuoto sociale.
    Ma disprezzo come te la violenza in tutte le sue forme... anche per questo non sopporto Silvio ;-)
    Buona giornata, caro Carlo.
    Imperf

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  3. @@@@ PER DALLE 8 ALLE 5 @@@@

    Ciao Dalle 8 alle 5. Hai toccato il nervo scoperto di alcuni sindacalisti ma non solo: la vergogna! Qualcosa che non sanno nemmeno dove sta di casa!

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  4. @@@@ PER IMPERF @@@@

    Ciao Imperf. Si, gli anni 60 e 70 sono stati un fermento di lotte solciali per il riconoscimento di quei princìpi e diritti che hanno caratterizzato, poi, i rapporti nel mondo del lavoro tra impresa e operai.

    E' probabile che, oggi, quei tempi non possano ripetersi, tuttavia, non ne sarei così sicuro. Se togli alle persone un diritto acquisito che determina una condizione sociale che ti consente di vivere "dignitosamente" ed offri alle stesse un'alternativa di sacrifici e sofferenze.... beh, non lo so per quanto tempo chi oggi lavora e, soprattutto, chi non lavora potranno sostenere una realtà come quella che si sta prospettando.

    Soprattutto quando vedi che tu fai sempre più sacrifici ma c'è gente che naviga nella ricchezza più vergognosa... pagando molte meno tasse di quelle che devi tu allo Stato!

    E' anche vero, tuttavia, che se i tempi sono cambiati anche le regole possono essere cambiate. Ma le regole, per esempio, non possono essere quelle che prevedono per l'operaio debba lavorare in un ambiente in cui le regole di sicurezza non esistono. Su certi princìpi non si può derogare o mediare! Inoltre, se "sacrifici" devono essere fatti.... devono farli tutti e non solamente la parte con un reddito "controllabile".

    Come hai ben detto, qua si sta realizzando un sistema di "grande incertezza e vuoto sociale" dove, aggiungo io, purtroppo può accadere di tutto!

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  5. Dici bene, Carlo, quando dici che "le regole non possono essere quelle che prevedono per l'operaio debba lavorare in un ambiente in cui le regole di sicurezza non esistono". Ti dirò di più, se le cose non esistono è, forse, per mancanza di regole. In questo caso le norme esistono (626 e L. 81/2008), sono regole informative che non tolgono i rischi ma prevedono che si venga informati dei rischi che si corrono, oltre ad una segnaletica decisamente abbondante (norme che hanno arricchito molte aziende specializzate), con lo scopo di prevenirne i rischi. Il problema è che i controlli non ci sono, tranne nei casi di incidenti.
    E' giusto che il lavoratore lavori in sicurezza, con la consapevolezza dei rischi che si corrono, ma è anche giusto che vi sia una tutela sindacale nei riguardi degli stessi lavoratori quanto una tutela alle imprese nei casi, non rari, di dipendenti "furbi".
    Ora ci si attacca strenuamente, come dice Marchionne, al fatto che si continua a lottare contro i padroni (mentalità decisamente vecchia, non al passo dei tempi) "oppressori" da sempre verso la classe "operaia" (vedi FIOM e CGIL, gli altri fanno solo i loro interessi). Il bello è che sono in tanti che ci credono!!! Bah.
    IO sostengo da parecchi anni che più si va avanti più le imprese avranno i mezzi necessari per avere sempre meno personale dipendente, in cambio di pochi specializzati e tanta tecnologia dal costo ammortizzabile in tempi congrui. Il personale dipendente deve essere un investimento per l'azienda, non una tortura.
    Credo proprio che manchi questa mentalità e sono convinto che se le parti sociale riusciranno ad acquisire questa possibilità di prevenire i tempi che arriveranno ne guadagneremmo tutti.
    Ovviamente posso anche sbagliare, ci mancherebbe ;-)
    Imperf

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  6. @@@@ PER IMPERF @@@

    E' risaputo, Imperf, che purtroppo noi siamo il paese che fa le leggi e poi "escogita la scappatoia" per ingannare le stesse!! Anche per la 626 vale la regola. Oltretutto, credo che ce lo siamo chiesto già tante volte: perché si fa una legge e poi non si "controlla", non si "previene" e non si "persegue"?

    Sul discorso dei "lavoratori" e della tutela delle imprese, invece, credo che valga lo stesso esempio fatto sopra. Io, non ho una precisa idea di quali siano le leggi che dovrebbero tutelare un'impresa... ma credo che esistano. Non posso pensare che le stesse siano alla "mercè" dei lavoratori... tutt'altro. Però, come tutte le leggi, probabilmente non tutelano nessuno.

    Tuttavia, tutelare un'impresa non può significare spogliare il lavoratore delle sue tutele. Invece, Imperf, qua mi sembra che si stia facendo proprio questo. E' vero, come dici tu, che tecnologia e mercato regoleranno la richiesta di mano d'opera, tuttavia credo che nell'attuale "meccanismo" stiano pesando tutt'altre realtà: quelle legate alla globalizzazione.

    Mi spiego meglio: prendo ad esempio la Cina. Sembra proprio che la "concorrenza" della nuova "potenza" industriale, stia mettendo a rischio la nostra industria. Dobbiamo essere competitivi altrimenti, dice Marchionne, i cinesi ci schiacciano!

    Ma che vuol dire "competitivi"? In Cina, l'operaio lavora quasi il doppio delle ore di un nostro operaio... per una tazza di riso o quasi. Dobbiamo pensare che i nostri lavoratori si accontentino della "tazza di riso" e lavorino come loro? Ma è follia!

    Inoltre, non dimentichiamo che la Cina è una repubblica popolare (comunista) dove, conseguentemente, l'industria è lo Stato stesso che "finanzia" produzione, ricerca e innovazione. A chi dobbiamo fare concorrenza, noi?

    Mi sembra tutto sballato sto sistema, Imperf. Da un po di tempo, mi sto domandando perché una parte del mondo, diciamo quello dove viviamo noi, si è aperta a mercati ed ha intrapreso rapporti economici e commerciali "paritari" con Paesi che con il nostro "sistema" non hanno nulla a che vedere! Invece di pretendere che siano "loro" ad innalzare il livello dei diritti e delle garanzie, siamo noi che li eliminiamo per essere come loro?

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  7. A parte che in Cina ci sono parecchie imprese straniere da parecchi anni, quindi non è tutto statale...... Io stesso sono membro di un organo sociale in una società con una unità produttiva in Cina e ti garantisco che i prodotti provenienti da lì sono decisamente più competitivi, anche se prodotti da azienda italiana.
    Il punto è che deve cambiare proprio tutto..... non è possibile pagare tasse per oltre il 60% dei redditi (come buona parte delle imprese... quella percentuale non riguarda i lavoratori dipendenti, per fortuna), spendere 100 di dipendenti ed erogarne agli stessi dai 45 ai 50. Questi costi non possono rendere competitive le aziende di casa nostra.
    Buona parte di questi problemi sono stati provocati dalle grande lotte sindacali del passato (tra cui la cassa integrazione, usufruita alla grande dalla maggiore industria italiana, della quale conosci bene il grande indotto) e ora ne paghiamo le conseguenze. Bisogna fare qualcosa prima di essere strozzati dai paesi emergenti ma non possono fare nulla le aziende da sole, c'è necessità di dialogo costruttivo da parte di tutti (e i sindacati, in questo, sono inesistenti) prima di finire ben peggio di come stiamo ora (credimi, il futuro è tutt'altro che roseo sotto questo punto di vista, senza rimedi anche a tratti drastici nell'immediato, ma con ottime prospettive per il futuro).
    Imperf

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  8. ... sto riflettendo. Però, un'altra domanda devo fartela: io sono un dipendente pubblico. L'impressione che questa crisi la stia pagando solamente io (e tutti quelli con busta paga) è, secondo te, giusta o sbagliata?

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  9. ciao carlo...
    buon pomeriggio ti ringrazio assai di aver compreso il mio turbamento e l'indignazione che mi suscitata la frase, come donna in prima linea nella vita, come madre e come cittadina di un paese che si ritiene “civile” :-)
    ......
    .sapendo che quando si tratta di donne molti non sono così attenti...se hai notato, li ho anticipati mettendo il "tango delle donne facili"....
    …..

    condivido la tua analisi sulle motivazioni della contestazione...c'è un malessere sotterraneo talmente diffuso che mi fa timore...se non c'è un mutamento prima o poi questi fenomeni sporadici rischiano di intensificarsi e diventare pane quotidiano di rivendicazione....
    mi dispiace che avvengano alla festa nazionale del pd...dimostrano che la linea di confine non esiste più...ogni luogo è un'occasione da sfruttare...per farsi sentire...
    ......personalmente disapprovo i metodi di zittire con la forza...però riconosco che quando la pazienza è al limite tutto può accadere...e c'è sempre qualcuno pronto ad approfittarne e strumentalizzare a scopi meschini la contestazione
    …qui intorno....
    ..in conseguenza delle dichiarazioni di federmeccanica...ieri la fiom ha indetto uno sciopero ...
    ma i lavoratori coinvolti non sono più in sintonia col sindacato...hanno aderito per inerzia...con paura.. chi ha già fatto tanta cassa d'integrazione teme il ricatto occupazionale....sanno che tanti diritti conquistati stanno saltando...ma lo spauracchio della chiusura per chi ha famiglia...affitto ecc...sono motivi ben più pressanti.....
    speriamo che i nostri politicanti rinsaviscono e si mettono a fare le cose utili al paese ...la smettono di lottare egoisticamente per la poltrona buttando dalla finestra il futuro di tutti specie dei giovani...

    un salutone e buon proseguimento di giornata
    a presto dif

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  10. La crisi la paghjiamo tutti, credimi.
    A inizio anno io ho avuto 2 grossi clienti che hanno chiuso per la crisi e mi garantivano un buon 25% del mio fatturato. Secondo te, per arginare, cosa ho dovuto fare? Ovviamente ora qui c'è una stanza vuota..... ho dovuto prendere questa trsite decisione per rintrare, in parte, del minor introito.
    E' una catena.....

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  11. Sì Carlo,temo che le piazze si riscalderanno .Non è impunemente che si possa dare un capovolgimento così alla questione lavoro.
    Per il resto non preoccuparti più del dovuto. Le scaramucce servono a tener desto l'interesse e a creare dinamismo di opinioni.
    Un buon pomeriggio !
    Corininna

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  12. @@@@ PER DIF @@@@

    Ciao Dif. Si, ho notato... anche se scopro ora qual'era lo scopo e devo dire che, purtroppo, anche in questo hai ragione!

    Per quanto riguarda il PD, ti offro una mia interpretazione: purtroppo, non esiste più una linea di demarcazione perché il Partito Democratico non è quella "linea" che gran parte dei suoi elettori si attendeva.

    Molti di coloro che si identificavano in quel partito, oggi sono delusi, rammaricati e spesso anche incavolati perché, Dif, sono sempre più coloro che non hanno più un riferimento politico che li soddisfi. Non è il partito, non è il sindacato... non c'è nessuno che rappresenti anche i nostri interessi, già da un bel pezzo!

    Nutro le tue stesse speranze anche se il pessimismo dilaga!

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  13. @@@@ PER IMPERF @@@@

    ... che gran macello!! Se qua non arrivano "politici" capaci di riprendere la situazione in mano per rivedere tutto il sistema, garantendo noi e "voi", credo proprio che sarà un gran macello!

    Mi pare che le tue "esigenze" siano legittime quanto le mie. Quindi, credo proprio che il problema non sia tra me e te (intesi come imprenditore e dipendente) ma l'assenza di una politica economica e di chi sappia rappresentare, gestire e soddisfare gli interessi tuoi e miei.

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  14. @@@@ PER CORININA @@@@

    Ciao Corinina! Il "resto", ti assicuro che non mi preoccupa affatto. L'unica preoccupazione era non infastidire te!

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  15. Non ce l'ho fatta a non ridere.... :-D
    Però.... è proprio quanto sta succedendo :-(
    Deve arrivare il momento in cui si smetta di pensare alle classi sociali (dipendenti, imprese, pensionati ....), ci sono interessi che riguardano tutti e la ripresa economica, il lavoro, la produzione industriale.... non crea beneficio solo ad una parte del paese ma a tutti. Per questo dico che i sindacati devo rinnovarsi guardando avanti e non indietro.
    Buona serata anche a te, caro carlo :-)
    Imperf

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  16. Caro Carlo, tornato dalle diciamo così vacanze, vengo necessariamente sul tuo blog, che, come ben puoi sapere, è uno dei miei punti di riferimento. E intanto ti devo ancora ringraziare dei tuoi preziosi e affettuosi commenti e parole, che mi avevi scritto in luglio.

    Con gran soddisfazione constato che il tuo impegno e la tua passione civile e politica sono sempre molto forti, e ho avuto una conferma anche leggendo il commento che hai mandato a Anna.

    In questo tuo post, ricco di passione e di raffinata analisi politica e sociale, vorrei riportare 2 punti:

    1) “Signor Bonanni, lei è ancora capace di provare turbamento? Premetto: sono il primo, e questo mio blog ed il suo contenuto ne sono la riprova, a perseguire il confronto civile e democratico tra le parti. Sono anche il primo che rifiuta ogni forma dialettica che si sviluppi all'insegna della "violenza". Figurarsi, poi, quello basato sullo "scontro fisico". Quindi, signor Bonanni, a lei si sta rivolgendo uno che rifiuta la "violenza" a priori!”.
    Di per sé dovrebbe essere superfluo sottolineare che noi siamo per il confronto civile e democratico, ma hai fatto molto bene a ricordarlo perché troppi sono quelli che ci contestano e ci negano questa qualità. In realtà Bonanni e gli altri come lui dovrebbero riconoscere apertamente che queste manifestazioni di intolleranza sono la diretta conseguenza della privazione per larghi settori della società italiana di spazi e di momenti di libera espressione e manifestazione delle proprie idee e opinioni. L’attuale regime si è impadronito di quasi tutta l’informazione televisiva e vorrebbe far sua anche tutta la stampa di larga diffusione. E anche internet vorrebbe mettere sotto controllo. E’ logico quindi che si verifichino ogni tanto espressioni un po’ violente di protesta.


    E passo al tuo secondo punto:
    2) “Lei ed il suo collega, signor Bonanni, dovete provare a volgere nuovamente il vostro sguardo al mondo del lavoro, dovete tornare a perseguire il rispetto dei diritti sociali e delle singole persone che lavorano, dovete scegliere da che parte stare: dalla parte di chi vuole difendere le conquiste che hanno costituito la nostra civiltà democratica del lavoro oppure di chi vuole eliminare tutto questo.”.
    Hai di nuovo perfettamente ragione. Questo Bonanni non si capisce che sindacalista sia, sembra uno stipendiato da Berlusconi.

    Stiamo attraversando un momento molto delicato e importante, forse si è presentata l'occasione per ridimensionare l'idea selvaggia del potere che ha Berlusconi e i suoi complici. Penso che l'opposizione sui blog e su internet possa dare un importante contributo a riaprire spazi di democrazia.
    Ciao, buona settimana

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  17. Che si può aggiungere al tuo post !? Niente , hai detto tutto tu . Ed hai perfettamente ragione . Riguardo al tuo ri-commento al mio commento di ieri sera , tranquillo . Mi sembrano già .... strani quelli che premiano altri . figurati se io mi permetterei , gli altri , di correggerli . Buonanotte ! wally

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  18. @@@@ PER DEMOSKAIDEMOS @@@@

    Ciao Demoskaidemos. Sono d'accordo con te circa il contributo, sicuramente significativo, che può offrire internet attraverso blog e siti web, per conquistare e diffondere quegli spazi di democrazia che la società reale sembra negare. Non a caso gli attacchi alla stessa, mascherati da provvedimenti che dovrebbero tutelare la privacy dei "potenti", ultimamente si sono moltiplicati.

    Tuttavia, se hai tempo, ti suggerisco di leggere il post "Mai più vittime del sistema" scritto da "Giorgio libero pensiero" il cui link al suo blog, trovi nella colonna a destra della mia pagina. E' molto sintetico tuttavia eccezionalmente chiaro. Affronta un argomento che, se ricordi, abbiamo anche discusso da me: come combattere il "sistema", impegnandoci nel nostro piccolo. Lui, lo amplia, evidenziando soprattutto alcuni controsensi dei "luoghi comuni" spesso utilizzati dalle persone per... non far nulla ma lamentarsi solamente del "sistema"! Rivela una realtà talmente ovvia ma dai più... ignorata!

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  19. @@@@ PER WALLY @@@@

    Ciao Wally.... detesto avere ragione! Per questi argomenti, poi, mi odierei!

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  20. Caro Carlo, hai fatto un'analisi perfetta. A loro (bonanni & c) adesso interessa più che altro essere visibili e quindi eleggibili nelle sfere del potere, sistemarsi (come se non lo fossero già!).
    Dei lavoratori hanno smarrito le tracce da tanto tempo. Negli anni 70 Luciano Lama fu contestato duramente, molto più duramente, e non da pochi: riceveva la quota del suo cerchiobottismo, sempre a metà tra confindustria e lavoratori. E sto parlando degli anni settanta, con la cgil forte e determinata, con il pci forte e proletario.
    Come scrissi a Tina qualche tempo fa, è ora che il sindacato tenga la parte dei lavoratori e confindustria quello dell'impresa, senza inciuci, senza interessi comuni: non ci possono essere interessi comuni fra chi il capitale ce l'ha e chi non riesce a mettere pranzo e cena insieme.
    Purtroppo forse non è il momento giusto, i lavoratori sono troppo poco solidali e divisi, ognuno bada al suo orticello e alla partita di calcio, o ai dieci giorni di vacanza.
    Mi girano tanto gli zibidei quando vedo la squala marcegaglia, il dracula marchionne, la bestia draghi, ci vorrebbe un catalizzatore per riunire le speranze e la rabbia dei lavoratori.
    Ma i catalizzatori possibili sono distanti o non ci sono proprio, o litigano fra di loro per avere un flash di più, un passaggio televisivo.
    Il cuore è lì, la TV, la piazza non esiste più.

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  21. Sarà giunto il momento di rendersi conto che gli italiani sono stanchi di essere presi per i fondelli? Bah.
    Un saluto al volo, caro amico.

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  22. Ciao e buon fine settimana pure a te.MI FA PIACERE CHE TI SIA PIACIUTA LA MIA TELA. Vedrò di fare qualche altro lavoro prima che le mie vacanze in loco finiscano.
    Corinina

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  23. Be' , errare è umano : solo perseverare , sarebbe diabolico . E per premio al tuo tempestivo ravvedimento , ho postato una " chicca " per te . Ti piacerà . Buon fine settimana ! wally

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  24. Caro Carlo, hai proprio ragione.... finalmente è arrivato!! :-)
    Non mi interessa del tempo, basta che ci sia un pò di riposo....
    Buon week end anche a te.
    Imperf

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  25. In un tuo chiamiamolo contro-commento PER WALLY affermi categoricamente che "detesti avere ragione".
    Allora io che faccio adesso? Non è che posso dirti che hai torto o chissà che altro. Ti dico però che se Torino chiama io ormai a ottant'anni non posso più rispondere - a parte il fatto che da un orecchio non ci sento.
    Qui intanto si nuota in un mare di m...a e che tra politici cossiddetti di sinistra e i sindacati la situazione non migliora.
    Migliorerà? Ho i miei dubbi e vorrei tanto sbagliarmi.

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  26. @@@@ PER PAOLO @@@@

    Ciao Paolo. Temo tu abbia ragione circa i "catalizzatori". Oggi, a parte la TV ed il "campionato di calcio", fumo per il cervello delle persone, non esistono o, meglio ancora, non vengono cercati spazi di aggregazione che sviluppino "cultura"!! Quindi, anche il "lavoratore" non si sottrae a questo perverso sistema.

    Però credo anche che, al punto in cui siamo, cercare ancora riferimenti e sostegno nei "sindacati", a parte forse CGIL e sindacati di base, sia da suicidi! E' necessario che chi lavora e chi è disoccupato, sottoccupato, sfruttato trovi in se stesso la consapevolezza della propria forza. E' dalla base che deve nascere il "rifiuto" a questo sistema, senza aspettare che chi "rappresenta", ci difenda!

    Inoltre, credo in una legge naturale: al nostro collo, hanno stretto un cappio! Per quanto potranno ancora stringerlo? L'istinto di sopravvivenza, alla fine, salterà fuori e, allora, chi vorrà salvarsi dovrà... lottare!!

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  27. @@@@ PER ROSSOMOLESKINE @@@@

    Ciao Rossomoleskine. Ma gli italiani, si sono stancati? Qualche segnale comincia ad arrivare... speriamo sia l'autunno buono!!

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  28. @@@@ PER WALLY @@@@

    Ciao Wally. Te la dedico anche qua: sei magnifica!!

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  29. @@@@ PER ALDO @@@@

    Ciao Aldo. Eppure, io sono convinto che quando arriverà il momento, anche tu griderai. Dal più giovane al più anziano, ognuno farà la sua parte e secondo le proprie forze!! L'importante è ciò che pensiamo... e so bene qual'è il tuo pensiero!!

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  30. ciao carlo...buona serata a te e un augurio di week end sereno e speriamo ancora con sole
    ...
    purtroppo da quello che ho sentito stasera in tv ...pare che sti politici non ci lasciano più neanche goderci il meritato riposo settimanale...se ci penso...grrrr
    ....neppure dio si è sentito di rovinarcelo......invece loro.... ormai ci provano un gusto sadico ... loro non sono stanchi..... fanno lavorare solo la lingua.....!!!!!
    ...:-))))
    ti lascio un salutone grande e un abbraccio
    buona serata
    dif

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  31. buonasera carlo, se torino chiama modena non risponde, è infuriatissima per le contestazioni, nei vari dibattiti programmati si respira un'aria che non ti dico,
    se potessero li farebero a quadrettini quelli che vanno li, a to a contestare i loro oratori!!!
    purtroppo indirettamente sono coinvolta da questo clima di malumore, accentuato poi da tutto il super balletto sgangherato che i vari politici ogni giorno ci costringono a guardare i miei taschini stanno traboccando
    se tacessero un po'
    benedirei il silenzio!!!!
    come ti accennavo, in casa mia è impossibile stare alla finestra
    se la tua e mail è giusta ti dirò, non è una cosa indecente però!
    speriamo di passare un week end sereno e il sole ci faccia compagnia, per evitare rumori e rumorini io mi metto i tappi
    ti auguro una dolce serata
    buone cose carlo, a presto

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  32. Ciao Carlo, primo blogger che visito dopo l'arrivo a Torino. ;-))

    Nel post hai toccato i punti chiave, come persona che ha preso parte attiva alle riforme sociali del 1968 e anni a seguire, dico che Bonanni ha usato la spocchia dell'ignorante che ha pensato di essere tutelato dal PD e in quanto ospite...intoccabile.

    La usava anche Giorgio Benvenuto, ha smesso quando è stato fischiatodavanti ai cancelli della Fiat nel 1980, anno che Torino vide chiudere il Lingotto e mandare a casa circa 30 mila persone nel volgere di un paio di giorni.

    Dell'episodio accaduto a Bonanni rifiuto la violenza, l'ho rifiutata allora e non cambio opinione, diciamo che alla ragazza voglio dare un consiglio (eventualmente anche a chi volesse cimentarsi in emulazioni), lanciare fumogeni porta a denunce penali, ferire uno come quello significa fargli un favore, siate seri, cambiate proiettili, io usavo uova marce, avevo una buona mira e .... il fetore di quelle uova non copriva il fetore dei destinatari.

    Sul sindacato Carlo, i confederati hanno fatto il loro tempo, sono per i CUB, ma avremo tempo di parlarne, vado a leggere gli altri amici.

    Buona domenica Carlo

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  33. qui al momento un bel sole tiene lontana nebbia e foschia e invita a un bel tuffo :-)
    spero tanto che il sole di questo week end illumini le teste parlanti e gli faccia sparire tutto lo smog che emettono e mi intasa l'aria!!!
    ti auguro una buonissima e fresca serata carlo
    ti lascio un bacione, è salato e profuma di salsedine ma viene dal profondo
    ciaooo

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  34. Ciao Carlo
    Io condivido appieno la tua analisi.

    Trovo però paradossale che nel nostro paese si riesca allo stesso tempo a contestare i sindacati sia per il fatto di aver abbandonato i lavoratori e di essersi venduti ai padroni sia per il fatto di averli protetti troppo al punto da produrre gigantesche sacche di parassitismo.

    Ovviamente questa è una realtà complessa è come tutte le realtà complesse ci sono sempre due o più facce della medaglia da considerare.

    Un saluto. Mimmo.

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  35. @@@@ PER MIMMO @@@@

    Ciao Mimmo. Sono d'accordo con te per quanto riguarda le perplessità che hai espresso. E' da qualche giorno che ci rifletto. In effetti, non è possibile ignorare anche coloro che parlano di sindacato troppo "protettivo". Devono essere valutate con attenzione le critiche che vengono mosse e capire come le "due facce" di una stessa medaglia possano avere tra loro una relazione.

    Secondo me, il problema che attualmente ci interessa, è ad un livello più alto di quello che potrebbe essere il "sindacato" e coinvolge sia i lavoratori che gli imprenditori... ma ripeto, è una riflessione che ancora sto valutando e non voglio sbilanciarmi affermando stupidaggini.

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  36. ...ciao Carlo scusa il ritardo (ormai passo il mio tempo su facebook e sto tralasciando il blog) e grazie del commento, come sempre ben strutturato...che aggiungere a quanto tu dici a Bonanni? Nulla, sarebbe solo aggiungere ciliegine su una torta, sottoscrivo...passa una lieta e serena domenica, Giorgio.

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  37. CIAO!
    mi perdoni se evito di fare commenti di politica? la lascio a chi ne capisce più di me.
    buon lunedi!

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  38. ciao, un passaggio veloce per augurarti una buona settimana, politici permettendo!!!!
    ^-^
    un saluto e dolce notte

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  39. Ciao Carlo.
    Dal post e anche dai commenti si capisce come la situazione sia senza via d'uscita, se non con qualche atto di coraggio.
    Ho sempre pensato che i Sindacati (tutti) hanno contribuito in modo determinante allo smantellamento dello stato sociale, sia per motivi di collocazione politica che per la volontà di mantenersi nei "salotti buoni".
    Il Sindacato NON DEVE avere collocazione politica.
    Il mondo del lavoro assomiglia più a un Parlamento che a un luogo di lavoro, dove il corpo dei lavoratori rappresenta l'opposizione e i datori di lavoro la maggioranza; e dallo scontro uno dei due ne esce sempre con le ossa rotte (indovina chi?)
    Disse un Costituzionalista, che le Leggi possono essere di due tipi: quelle "imposte", prodotte da un sistema verticale e autarchico che difficilmente vengono applicate, e quelle condivise, prodotte in modo orizzontale, che scontentano sempre una parte della popolazione.
    Non se ne esce se non si riacquista la dignità di cittadino, eliminando lo scontro sociale, che è il pane quotidiano di quei personaggi come Bonanni, che dopo aver sguazzato al pari dei suoi colleghi sui guai del mondo del lavoro, si permettono ancora il lusso di salire su un palco e rivendicare diritti.
    Non sò quanti lavoratori aderirebbero a un sindacato se non fossero "costretti" a farlo.

    Competizione industriale con la Cina?
    E di chi è la responsabilità, della Cina che produce o dei consumatori (italiani) che acquistano?

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  40. PS. A proposito, sai che è venuto a trovarmi Antonio il "giornalaio"?
    Mi ha fatto un gran piacere e ti manda i suoi più sinceri saluti.
    Abbiamo parlato parecchio e devo dirti che ti stima moltissimo.
    Ciao

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  41. @@@@ PER ENRICO @@@@

    Ciao Enrico. L'atto di coraggio, come tu lo definisci, secondo me dovrebbe essere quello di riappropriarsi della nostra "società" e tornare ad interessarci alla stessa, alla sua gestione ed ai vari aspetti che la caratterizzano. Insomma, non essere più soggetti passivi della stessa ma artefici della sua vita e del suo sviluppo.

    Enrico, secondo me è arrivato il momento di dire "basta delegare"!! Quello che oggi viviamo è il risultato del menefreghismo che ha sempre caratterizzato gli italiani... ed i sindacati compresi, se ne sono approfittati!

    Ti ringrazio per il messaggio su Antonio. Vado a ricambiare di persona, nel suo blog.

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  42. Buona sera Carlo,
    da tutte le parti si sente dire che gli Italiani sono stanchi. Non ci credo,mi sembrano piuttosto menefreghisti con le dovute eccezioni naturalmente.La matassa li avvolge in modo sempre più caotico con ritorni inaspettati di grande paralisi. Hai sentito dei libici che sparano ai pescatori siciliani vero? Questi sono i rapporti di buon vicinato!!!
    Corinina

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  43. @@@@ PER CORININA @@@@

    Ciao Corinina. Credo che molto, anzi, tutto ciò che patiamo oggi è conseguenza del menefreghismo proverbiale degli italiani! Se non si svegliano, sarà sempre peggio... purtroppo, per tutti senza distinzione alcuna!!

    A proposito del peschereccio mitragliato dai libici... forse, dopo l'ultima visita "spettacolo" a Roma, il Colonnello non deve esere partito contento!!

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  44. ciao carlo, un saluto e sera di dolce far niente

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  45. ciao carlo...
    la matassa politica è sempre più arruffata...urge qualcuno che trovi il filo giusto per sbrogliarla...ma da quel che sento dubito che ci sia la volontà di sbrogliarla...forse fa comodo...
    .....
    ...ci mancava pure il libico incavolato... le s' veline non devono essergli piaciute... se si è messo a spararci....!!!!
    ti lascio un saluto e buona serata
    dif

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  46. ehi Carlito...come va?
    vedo che Enrico ti ha informato sul nostro incontro. gli ho fatto una sospresa, dovevi vedere...
    mi sono presentato davanti a lui e gli ho detto: ''Enrico?''
    Lui: ''Si?''
    ''Giornalaio''.
    Pensava fossi un matto che cercava un' edicola...ahahaha
    Abbiamo parlato per un pò, gli ho presentato la mia fidanzata, ti abbiamo criticato tantissimo, comunista che non sei altro. ehehehe
    A presto, ciao...

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  47. E' vero.... ho pensato a un matto che cercava un'informazione..... anche perchè traspirava una certa "timidezza"; poi è stato veramente un piacere.
    Saluti.

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  48. Ehiiiii , buongiorno ! wally

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