06/04/11

L'AQUILA ANNO 2

Sono passati due anni da quella notte in cui, all'incirca alle 3.30', saltai fuori dal letto con la sensazione che lo stesso si stesse muovendo. Una volta in piedi, sentii il pavimento che vibrava sotto i piedi nudi, le stoviglie che nella credenza al piano di sotto, urtavano tra loro con gran fracasso, i mobili che venivano scossi emettendo sordi rumori, gli scuri alle finestre che sbattevano come fossero stati colpiti da un vento impetuoso. Dopo un tempo che sembrò interminabile, tornà il silenzio della notte. Ero ancora confuso quando squillò il telefono: era la mia vicina, terrorizzata quanto me. Avevamo assistito ad una scossa di terremoto. Una "botta" mai sentita in vita mia. Dopo aver fatto un giro in casa per verificare che non vi fossero danni, tornai a letto.

Negli stessi istanti ma a 130 chilometri di distanza, prima era stato terrore poi tragedia per decine di migliaia di persone. L'Aquila e alcuni comuni limitrofi erano stati devastati e distrutti da quella scossa che, a me, aveva solamente procurato spavento. Il resto è storia che, oggi, vive il suo secondo anniversario, fatto di fiaccolate, commemorazioni e, soprattutto, promesse mancate. Un'altra tra le tante storie che, in futuro, verrà ricordata come l'ennesima vergogna di questo Paese, semmai questo Paese avrà un futuro ed una  "Memoria" da conservare!

L'Aquila è una tragedia che, da subito, da quella stessa notte di distruzione e morte, è stata ghiotta occasione per progetti "speculativi" ad esclusivo vantaggio di politici, imprenditori, amministratori pubblici. Una tragedia che continua ancora oggi, nascosta con la sistematica "manipolazione di massa", attuata da chi sostituisce alla realtà gli oramai consueti "miracoli" e le promesse da venditore di fumo!  Anche a pochi giorni da questo anniversario, molti aquilani sono stati costretti ad assistere all'ennesima porcata.

L'ennesima bugia su l'Aquila, preparata e diffusa attraverso una rete televisiva del "capo", usando una figurante, una finta terremotata che ha venduto la propria dignità per 30 denari (300 euro attuali), affermando che "...l'Aquila è ricostruita... ci sono case con giardini e garage... i giovani stanno tornando... la vita è ricominciata... chi si lamenta lo fa per mangiare e dormire gratis.... per questo ringraziamo il Presidente...".

La realtà, invece, è: anziani che non rivedranno mai più quel futuro per cui avevano lavorato; una comunità morta con il terremoto; new town dove la metà della gente soffre di depressione; assenza di servizi essenziali; assenza di luoghi di socializzazione; fuga inarrestabile dei giovani; economia in ginocchio; ricostruzione ferma; soldati a presidiare le macerie.

Oggi, secondo anniversario del terremoto in Abruzzo, l'Aquila è lo specchio che riflette tutti i mali d'Italia: una politica inetta, arruffona e corrotta; un sistema economico rapace fino alla violenza; un popolo incapace di reagire, egoista, qualunquista e, per tanti aspetti, simile ai politici da cui è governato.

Ma l'Aquila è anche altro. E' il simbolo di un'Italia, in un futuro neanche troppo lontano se si continua su questa strada: un cumulo di macerie di democrazia. Macerie tra le quali si aggirerà un popolo senza più avvenire e dignità; che avrà perso l'identità e la sua storia; che vivrà ai margini, in periferia. Condizione quest'ultima con cui non intendo solamente quel luogo fisico in cui vivere (mangiare, dormire, fare figli, morire) ma anche come condizione sociale. Lontano dal "sistema" che decide delle nostre vite e del nostro futuro: schiavi.

Esagero? Allora domandatevi perché quei 3 senatori, due del PDL e uno "finiano", hanno presentato un disegno di legge costituzionale per abrogare la disposizione XII della Costituzione, la quale vieta "la riorganizzazione, sotto qualsiasi forma, del partito fascista".

Domandatevi perché i nuovi fascisti in camicia verde hanno presentato, in Parlamento, una proposta di legge per la costituzione dell'esercito "regionale".

Augurare, in questo secondo anniversario, una veloce rinascita de l'Aquila, significa augurare a noi stessi che il futuro sia migliore di ciò che ci attende.

E per chi volesse soddisfare la curiosità, qua troverete quello che è "lo stato dell'arte", oggi!

16 commenti:

  1. A me piacerebbe sapere qual'è lo stato dell'arte ad oggi delle varie inchieste/processi riguardo a chi ci ha mangiato sopra al terremoto e che fine hanno fatto tutti i soldi, in teoria, destinati alla ricostruzione.

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  2. Bravo Carlo,
    hai scritto un articolo toccante. La natura ha messo in ginocchio un nostro territorio e gli uomini che dovrebbero garantirci la loro protezione da tutto, stanno spargendo vergogna su vergogna.
    Gli Aquilani convivono con le macerie a vista e con la morte nel cuore. Tanti altri italiani avvertono ogni giorno di più le macerie nel cuore, sempre più difficili da rimuovere.
    Un pensiero di affetto ed un augurio di buona "primavera" a tutte le terre stravolte dai terremoti.
    Un caro saluto da cipralex

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  3. Ciao Carlo,
    la rabbia è sempre più alta e se poi penso a quello che è successo pochi giorni fa a Forum i brividi aumentano.
    Vogliono che la gente dimentichi vogliono la distrazione delle masse e a volte troppe volte ce la fanno.
    E' fascismo vero e proprio
    un saluto buona giornata

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  4. Hai scritto bellissime parole, con la tua irruenza pura e arrabbiata consueta (all'occorrenza - in genere sei anche parecchio simpatico e affettuoso).
    Schiavi e contenti! Anzi, osannanti!
    Cercheranno ancora lo scontro fisico, alimenteranno la nostra rabbia nei loro momenti di difficoltà, sappiamo come funzionano queste cose.
    Credo proprio che non ci sia speranza, nemmeno per mia figlia Sara.
    Inizierò a sperare per i miei eventuali futuri nipoti.
    Intanto continuiamo a seminare la pianta del rispetto, dell'affetto e della libertà.
    Un grande abbraccio fraterno

    Paolo

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  5. Mi sembra che ora gli Aquilani confidino nel Capo dello Stato che è persona degnissima. L'hai saputo vero che il signo B ha fatto finta d'acquistare una villa senza averlo fatto? E' che prende in giro il prossimo.
    Felice sera ,Carlo.
    Corinina

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  6. @@@ PER CORININA @@@

    Ciao Corinina. Si, ho letto della visita del Capo dello Stato a l'Aquila ed ho ascoltato le parole che ha detto. Credo in ciò che ha espresso, inteso come intima vicinanza alla tragedia di quelle persone. Ma non credo che gli aquilani possano e debbano confidare nello stesso per veder risolti i loro problemi. Intanto, non è Napolitano che, come istituzione, può "decidere" e, poi, "promesse" come il venditore di pentole non ne ha fatte. Ha affermato che l'Aquila deve rinascere e che questo deve essere l'impegno della "politica". Più che altro, è un richiamo a quella politica che è completamente assente e inetta... credo che, in fondo, abbia provato la stessa rabbia provata da chi, come gli aquilani, si sono sentiti presi in giro da false promesse. Rabbia ed anche una punta di imbarazzo, ho letto nelle parole di Napolitano.

    Anche per Lampedusa e le "sparate" del vecchio pervertito, si è replicata la solita sceneggiata di promesse senza fondamento di verità alcuna!

    Ma tant'è.... c'è sempre gente pronta a credergli! Lampedusani compresi!

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  7. @@@ PER DALLE 8 ALLE 5 @@@

    Ciao Dalle 8 alle 5. Posso dirti, leggendo in giro, che sono state spese cifre enormi, spropositate per il tipo di abitazione, per realizzare le new town. Appartamenti realizzati in mezzo al deserto che, a metro quadro, costano quanto un appartamento in pieno centro storico!

    Posso anche dirti che la buffonata del G8 all'Aquila e tutte le barzellette sulle promesse di fondi dai Paesi che parteciparono a quel summit... sono rimaste buffonate e barzellette.

    Dei quasi 500 milioni di euro promessi ne sono arrivati.... si e no 47!!

    Questo, dovrebbe dirla lunga non solo sui nostri politici ma su una certa politica a livello europeo e mondiale!

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  8. @@@ PER PAOLO @@@

    Ciao Paolo. Io, mi ritengo fortunatissimo a non avere figli. Ho due nipoti, però.... e sono triste pensando al futuro che li attende. Comunque, non ho figli cui lasciare un mondo che, purtroppo, temo sarà orribile. Almeno per questo, potrei morire tranquillo!

    Comunque, come te, credo sia necessario "contaminare" questo mondo con i princìpi del rispetto, dell'affetto e della libertà che sembrano, visto quello che accade, realtà di un'epoca preistorica!

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  9. @@@ PER ERNEST @@@

    Ciao Ernest. Sono d'accordo: è la peggiore manifestazione del fascismo! Come tale, abbiamo il dovere di contrastarlo.

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  10. @@@ PER CIPRALEX @@@

    Ciao Cipralex. E' vero, loro "spargono vergogna su vergogna" e noi, facciamo come dice il grande Paolo: continuiamo a seminare la pianta del rispetto, dell'affetto e della libertà, contaminando il loro terreno e contrastando la loro azione.

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  11. Hai visto " Anno Zero " ? Uno strazio ! wally

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  12. Ciao Carlo!
    No, non era un pesce d'aprile, era soltanto la squadra Primavera che ha vinto la coppa Italia... speranze... :)
    Su l'Aquila non aggiungo altro, sulla proposta vergognosa di quegli pseudoparlamentari, ti invito a ripassare dal mio blog.
    A presto e buon w-e!

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  13. Sera,Carlo,fai la notte bianca o preferisci dormire in santa pace?
    Penso che ascolterò musica per distendermi un pò.
    A presto e buon proseguimento di attività.
    Corinina

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  14. Sì , sembran tuti dei " replicanti " . Li trovi dappertutto , a ripeter sempre le stesse parole , con lo stesso mono-tono e con le stesse facce levigate e inespressive . Li ho lasciati dalla Bignardi e me li son ritrovati da Paragone . E per star dietro a loro , sere fa mi son persa Vespa che sputava a Baudo .... o viceversa . Accidentaccio ! Buon fine settimana ! wally

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  15. Sono passata da Imperf e ho sentito le sacche che si gonfiavano, gli ho scritto che sarei passata da te per fare il pieno, tombola.

    Ciao Carlo, ho quasi finito di fare il giro, mi mancano Masso Saamaya, Nat e Saturninox e poi dovrei aver riallacciato con tutto o quasi, i quasi sono Ernest e Daniela che non riesco a penetrare nemmeno con mozilla, ci riprovo dopo.

    Volutamente non ho parlato dell'Aquila, sono stanca delle fiaccolate per non dimenticare, ne farei una buona ma per dare fuoco a chi vuole far scordare che c'è ancora gente nei moduli o negli alberghi, a chi vuole far scordare che complessi industriali stanno per chiudere i battenti lasciando nel buio totale migliaia di famiglie, vorrei che gli abitanti "dell'isola dei cassa integrati" si unissero ai cassa-integrati di Pomigliano, Termini Imerese e Mirafiori, vorrei che si smettesse di indignarsi e basta, vorrei che ci si incazzasse a dovere e scendere in piazza in maniera permanente...

    Resto dell'idea che, se vogliamo rendere giustizia ai morti Aquilani, dobbiamo aiutare i vivi Aquilani, ma non con le sottoscrizioni, con le manifestazione tipo 13 febbraio e 12/13 marzo, per chi è nella zona, affiancare il popolo delle carriole e quelle fottute macerie usarle come proiettili verso la finta Aquilana e la jena ridens che corre a Lampedusa a fare il salvatore della patria...ma un colpo di culo stile Polonia a noi non capita?

    Ok, mi pare di avere le sacche del veleno zeppe, sono rientrata in rete.

    Notte buona Carlo ;-))

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  16. Grazie per questa testimonianza di verità

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