19/12/11

Promesse

Ricordo che lo promisero anche negli anni 90, quando iniziarono ad affermare che il mondo del lavoro era "troppo rigido". I lavoratori, per nulla convinti, furono accusati di "bloccare il Paese" e lo sviluppo economico ma, soprattutto, di pregiudicare il futuro delle giovani generazioni. Serviva maggiore "flessibilità" e, per farla digerire, la prospettarono come un progresso delle conoscenze e delle capacità individuali e collettive, al contrario di attività povere e ripetitive come quelle tipiche di un sistema "troppo rigido". I giovani avrebbero avuto maggiori possibilità di accesso al mercato del lavoro e prospettive di miglioramento economico, assicurate. Per gli imprenditori sarebbe stata l'occasione per un rilancio economico senza precedenti. A 20 anni di distanza, bisognerebbe chiederlo ai lavoratori "flessibili" quali vantaggi hanno ottenuto a livello individuale, conducendo una vita da precari. Bisognerebbe chiederlo alla società quali vantaggi ha ottenuto da coloro che lavorano senza possibilità di costruire un futuro. I vantaggi agli imprenditori, li vediamo: oggi delocalizzano, alla ricerca di nuovi individui da sfruttare, dopo aver ampiamente sfruttato nel Belpaese. Altri falliscono, miseramente.

Oggi, il Governo dei "sobri" attraverso la Ministra che piange, è pronto a riformare il mondo del lavoro per l'ennesima volta e, complice la Mercegaglia, si un'altra fottutissima donna, a metter mano all'ultima trincea dei lavoratori: l'articolo 18 dello Statuto dei lavoratori, quello che consente il licenziamento per "giusta causa" o per "giusto motivo". Come all'epoca, è già iniziato il ritornello da parte degli illuminati: "non esistono tabù, non esistono ideologie. E' necessaria una maggiore flessibilità in uscita, per garantire una dinamica del mondo del lavoro che smetta di tutelare gli occupati anziani a fronte dei disagi dei precari giovani".

Tranquilli comunque, la Ministra, a cose fatte, ci commuoverà con qualche lacrima, annunciando che, si, finalmente giovani ed anziani avranno le stesse prospettive di vita.

E' vero, aggiungo io, allo stesso modo precari, ricattabili e con salari da morti di fame.

A proposito: vi state chiedendo cosa promisero negli anni 90? Ma è ovvio: un futuro migliore!

Un saluto da Zion. E buone feste... se ci riuscite!!

30 commenti:

  1. Ciao Carlo e buona serata.

    Un passo indietro nelle origini delle intenzioni del califfo è il benvenuto.
    Quando è cominciato lo smantellamento dei diritti, sono partiti con la terziarizzazione della sanità, negli anni 90 sono sorte le cliniche private convenzionate alla stregua di funghi dopo due giorni di pioggia, stesso discorso per gli istituti di diagnostica.

    Abbiamo fatto cortei e scioperi per evitare che la sanità uscisse dalle ASL e entrasse nelle varie cliniche santa rita.

    Nei cortei e nelle assemblee delle camere del lavoro ci siamo resi conto che i "destinatari dei benefici" non stavano capendo una benemerita cippa, noi dicevano di non firmare contratti part time e loro ci sbattevano sotto il naso le buste paga, nel 1990, un 24 ore guadagnava 900 mila lire, un 30 ore 1.200 mila lire, ci dicevano di farci i c###i nostri, che loro avevano del tempo libero per fare quello che volevano...

    A capire che era solo il principio della fine siamo stati i 40enni di allora, ci siamo sgolati nel tentivo di spiegare le ragioni per cui li chiamavamo allo sciopero contro la legge 30 del 2000, ci hanno lasciati da soli...lo hanno votato ancora e ancora hanno accettato i limiti.

    La scorsa settimana Ivo mi scriveva che allo sciopero al quale ha partecipato qua a Torino, della sua ditta erano in 10 su 250, tu stesso più di una volta hai scritto di aver sciperato da solo ... se ora stanno finendo di prendere il sopravvento la colpa non è di chi esercita lo strapotere, la colpa è di chi con la propria ignavia gli lascia lo spazio per esercitarlo.

    Credo che finirà ancora una volta con il compromesso del diritto acquisito, l'articolo 18 resterà in piedi a fare da scudo alla tua generazione, i nuovi assunti, del resto è così da un paio di anni, non lo avranno.

    Mi auguro che i nuovi assunti abbiano il coraggio che è mancato alla generazione di mezzo e si rimbocchino le maniche ma in maniera unitaria, per me sentire bonanni parlare di diritti quando è stato il primo a svendere i diritti dei lavoratori mi fa sorgere dubbi sulla sua bontà di intenti, sapessi quanti dubbi.

    Buona serata Carlo.

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  2. @ PER TINA @

    Ciao Tina. Guarda, al punto in cui siamo l'unica speranza che mi rimane è la tua ipotesi: il compromesso che farà salvi i diritti di coloro che nel mondo del lavoro già ci sono da decenni e per i quali l'art. 18 sarà un princìpio intoccabile. Per il resto, se dovessi affidarmi allo scatto d'orgoglio dei lavoratori, avrei di che disperarmi.

    Come sai, questa mattina era la volta di scioperare noi del pubblico impiego. Sai quanto siamo stati massacrati dal precedente Governo e sai cosa ha fatto quello attuale. Inutile che mi ripeta.

    Bene, nel mio ufficio, su 10 impiegati avremmo dovuto assicurare il servizio in 3. Quindi, altri 7 potevano scioperare. Io, ero tra questi ultimi. Dopo una settimana di discussioni, preghiere, riflessioni e scazzi vari lo sai in quanti altri hanno scioperato, oltre me? Uno.

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  3. Non è una ritirata strategica, è una disfatta, con valorose sacche di resistenza. Non sarà per tanti un Natale felice.

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  4. Hai compiuto un'analisi impeccabile. Purtroppo, ci sono in giro personaggi che definire soloni da strapazzo é sin troppo poco!

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  5. Io ormai ne sono fuori da questo tragico stato di cose e mi meraviglia non poco il rassegnato "chinare il capo" dei lavoratori - per non dire di peggio - i quali non si rendono conto di quello a cui vanno incontro.
    A cominciare da certi sindacalisti.

    ps. Grazie per il tuo affezionato commento al mio ultimo post.

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  6. @ PER ALBERTO @

    Ciao Alberto. Purtroppo le "valorose sacche di resistenza" soccomberanno, al pari della gran massa italiota, proprio perché quest'ultima è amorfa e incapace di reagire. Quando i lavoratori pagheranno, non saranno distinte le singole responsabilità. Pagheranno tutti, come già sta avvenendo.

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  7. Ciao Carlo
    concordo con tutto quello che hai scritto. Aggiungo che queste sono vecchie soluzioni, le stesse proposte da altre persone ma le stesse.
    Sono anni che ci dicono di essere più flessibili mentre loro, e nel loro non ci sono solo i politici ma anche tutti i vari dirigenti, sono gli unici che hanno il posto fisso. Ci dicono che dobbiamo rinunciare al premio di produzione perchè non ci sono soldi mentre loro lo prendono o si dividono le quote di utile, dicono ai giovani che devono essere come elastici, aperti di mente e senza totem mentre loro sono sempre li a proporre età pensionabile più alta, meno diritti, meno sciopero, più ore di lavoro e stipendio sempre fermo o più basso (vero Marchionne!).
    Quindi basta... veramente. Magari poi non lo faranno, però basta ci risparmino (visto che siamo in tema) le solite frasi.
    Vogliamo stipendi più alti, lavorare meno e tutti (e non è retorica ma il futuro), dirigenti con le palle che guadagnino anche un po' più di noi (solo un po' di più però!) ma che se sbagliano lascino il posto ad un altro. Vogliamo solo la dignità di vivere normalmente non chiediamo altro.
    Noi siamo sempre disposti a pagare e a sacrificarsi ma gli altri mai.
    buona giornata

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  8. @ PER ADRIANO MAINI @@@

    Ciao Adriano. Purtroppo, soloni a cui piace creare caos e che provano un particolare gusto a sconvolgere la vita degli individui. Si credono i nuovi "onnipotenti" ma non sanno che stanno generando un mostro.

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  9. @ PER ALDO IL MONTICIANO @

    Ciao Aldo. Comincio a sviluppare un sentimento egoistico, guardando alla massa amorfa che ci circonda. Salvare la pelle e... che gli altri si fottano!

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  10. Un'epoca buia tu dici a ragione,ma le speranze per quanto deluse ,devono rinnovarsi con un atto di buona volontà perchè altrimenti non solo vivremo male praticamente ,ma pure psicologicamente ci troveremo terreno riarso . Speranza come cura intendo . Per gli auguri mi sembra ancora presto. Tornerò a scriverti.
    Corinina

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  11. Grazie Carlo, tanti auguri anche a te e riposiamoci un po' la mente almeno durante le feste natalizie...

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  12. sono fuori tema ma...BUON NATALE!

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  13. Carissimo...ricordo le lotte degli operai per le otto ore, gli scioperi per i diritti, le manganellate , la voce che non c'era più per gridare le verità che si andavano cercando. Dopo tante lotte, tanti sacrifici arriva la signora ministra che fa finta di piangere e l'altra sua degna compagna...finta spalleggiatrice dei problemi dei lavoratori...pensando che tutti abbiano dimenticato chi realmente è...in più un governo "bocconiano"che vive dei salti mortali di noi povera gente. Intanto aumentano le tragedie familiari di chi perde il lavoro e il futuro, quel futuro che promettevano nelle campagne elettorali e che usavano come oppio per i poveri creduloni...hanno sempre bisogno di gente "mansueta" come dici tu perchè solo così mantengono i loro privilegi...vogliono sudditi obbedienti e non pensanti, schiavi, buoni solo a produrre il loro benessere.

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  14. ciao Carlo,
    sfruttatori + massa amorfa = devastazione di tutte le conquiste raggiunte da chi non si è mai nascosto dietro agli altri. Anche se i tempi sono disastrosi, mi è difficile pensare a picchetti di nuova generazione e gli sfruttatori, con la complicità di governi e sindacati rammolliti, ne hanno approfittato e ne approfitteranno sempre di più. Io penso che quella massa amorfa coincide con quella che ha portato al lungo potere il devastatore della nostra Nazione (che ha ancora velleità di ritorno!)
    Ancora un caro saluto. robi

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  15. Che fare Carlo, la strada è tracciata da tempo e purtroppo la crisi si mette anch'essa di traverso...pensiamo qualche giorno alle feste dai, poi vediamo che succede

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  16. @ PER CORININA @

    Ciao Corinina. Sarà pure "curativa" ma alla speranza preferisco l'azione. Quella forte, decisa, anche travolgente e che cambia le cose... allora si, con la speranza di cambiarle. La "speranza" fatta inerzia, quella coltivata fino ad oggi, mi pare abbia avuto solamente risultati pessimi. Oggi, mi sembra che con la "speranza" si voglia curare una vita depressa che non abbiamo saputo cambiare. Un po come vedere le "cose belle" dove non ci sono. Ma è una mia opinione, comunque.

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  17. @ PER ERNEST @

    Ciao Ernest. Infatti, dovrebbero risparmiarci le sceneggiate tipo "facciamolo per il futuro dei giovani". Lo si è visto che futuro hanno ottenuto grazie ai loro padri che hanno detto "si" o sono stati a guardare! Diventeranno vecchi senza uno straccio di pensione e vivranno una vita di precariato continuo. Oggi, tornano alla carica: saremo si uguali! Tutti uniti nello stesso destino, il precariato a vita.

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  18. La promessa è l'unico modo che conosco di prevedere il futuro.... http://twitiq.com/antoruss

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  19. Ciao Carlo
    la conosci la favola della rana che viene immersa in una pentola d'acqua fredda che piano piano viene portata a 100° ? La rana finisce lessata ma nemmeno se ne accorge !

    Buone feste anche a te,

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  20. Grazie degli auguri!
    Buone feste anche a te! :)

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  21. alla fine aboliranno l'art. 18 per i nuovi assunti, spero solo che i giovani abbiano il coraggio di lottare e di non mollare.

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  22. @ PER UPUPA @

    Ciao Upupa. Purtroppo ci stanno riuscendo perché il popolo mansueto e suddito, lo stiamo vivendo in questa nostra epoca, per tanti versi incomprensibile. Peraltro, tutto ciò che fu ottenuto grazie a quelle "lotte operaie", oggi non c'è nessuno che lo difende. Infatti, stiamo tornando indietro, molto indietro nei tempi quando, appunto, il popolo era suddito.

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  23. @ PER CIPRALEX @

    Ciao Robi. Ce lo siamo detti tante, troppe volte. Purtroppo, dovremo aspettare i "morsi della fame" per vedere la "massa succube" reagire. Sarà per fame e non per coscienza e ideali!

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  24. Sì, le colpe sono degli operai, che stanno sempre a lamentarsi, e dei vecchi che non si decidono di morire. Ci vorrebbe davvero un mondo senza operai e vecchi, così sarei curioso di vedere come farebbero a campare, Loro.

    Buone feste Carlo e speriamo in questo 2012, che l'11 non è stato per nulla clemente.
    Ciao!

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  25. "Salvare la pelle e... che gli altri si fottano!": MA NEMMENO SE TI CI VEDO!!! :))))

    E' così, ci prendono per scemi... e hanno ragione :(
    Da Lama in giù hanno svenduto coloro che con il loro lavoro costruiscono questo paese.
    I nostri sindacalisti, chi più chi meno, hanno polverizzato un capitale di solidarietà e di diritti.
    I politici, chi + chi -, si sono accodati in questo delirio senza prospettiva, ossequiosi con la borghesia imprenditrice più retriva, alla caccia di voti e compromessi vari.
    Siamo stufi e inani, e il nano era solo uno dei tanti st---zi che hanno guidato, guidano e guideranno questo paesucolo di pè'ori (cfr. dal pisano: pecoroni).
    Ma non mi/ci avranno mai.
    Un augurio sincero di buone feste e di un nuovo anno sereno a te e a quelli che ti vogliono bene.

    Paolo

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  26. Buon Natale Carlo!!!
    A presto.

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  27. Buone feste, augurandoci un periodo sereno(nonostante i nuvoloni)x tutti!

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  28. L'augurio è quello di un Buon Natale da trascorrere serenamente con i tuoi cari e, contro ogni previsione, di un 2012 in ripresa!
    Tanti auguri anche a tutti i lettori di questo Blog

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