27/02/12

Sobri & furbetti

Il nostro sobrio Presidente prima se la dimentica, poi la introduce con un emendamento del Governo al decreto sulle liberalizzazioni. Parlo dell'imu sugli immobili di proprietà del Vaticano. I criteri seguiti prevedono, a partire da gennaio 2013, l'esenzione per gli immobili nei quali si svolge in modo esclusivo un'attività non commerciale; l'abrogazione immediata delle norme che prevedono l'esenzione per immobili dove l'attività non commerciale non sia esclusiva ma solo prevalente; l'esenzione limitata alla sola frazione di unità nella quale si svolga l'attività di natura non commerciale; l'introduzione di un meccanismo di dichiarazione vincolata a direttive rigorose stabilite dal ministro dell'Economia e delle finanze circa l'individuazione del rapporto proporzionale tra attività commerciali e non commerciali, esercitate all'interno di uno stesso immobile.

E loro, i preti, che fanno? Protestano! Ma non solo loro! Anche tra quei lavativi che siedono in Parlamento si sono levate voci di protesta. Un bel campionario di tonache e di politicanti di destra e di sinistra su cui riflettere che trovate elencato negli articoli de' "il Fatto Quotidiano" e de' "la Repubblica" che vi invito a leggere. A me interessa, invece, ricordare alcuni particolari di tutta la questione "soldoni" che dalle tasche nostre, per esempio di quelli a stipendio "bloccato" fino al 2014, passano allo Stato Vaticano.

Intanto, togliamoci dalla testa che il nostro sobrio Presidente del Consiglio abbia introdotto l'imu anche per gli immobili di proprietà del clero, per un principio di "equità" nel distribuire i famosi "sacrifici". Barzellette, come le tante raccontate fino ad oggi. C'è, invece, la necessità di non incorrere in ulteriori sanzioni, leggi multe salatissime, da parte dell'Unione europea che, tempo fa, ha avviato una "procedura di infrazione" nei confronti dello Stato italiano, per sgravi fiscali riconosciuti allo Stato Vaticano che si configurano come aiuti di Stato.

Sappiate che se quella procedura andasse avanti e se la Commissione europea continuasse a tenere la linea dura seguita fino ad ora, a maggio l'Italia potrebbe essere obbligata ad eliminare il regime fiscale agevolato ed a recuperare l'imposta (ici) non pagata dalla Chiesa a partire dal 2005. Ben 7 anni di arretrati che il Vaticano sarebbe obbligato a pagare. Se, invece, l'emendamento del sobrio Presidente del Consiglio verrà approvato in tempi brevi, l'intera procedura d'infrazione dovrebbe arrestarsi e la Santa Sede non sarebbe costretta a pagare nulla di quanto dovuto in passato. Amen.

Poi, ad ulteriore conferma che nei provvedimenti del sobrio Governo non c'è nulla di "equo" sappiate che, se pagherà, e metteteci un grosso punto interrogativo, la Chiesa lo farà a partire dal 2013 e non "da subito" come tutti noi. Per il 2012, possiamo anche fare a meno di centinaia di migliaia di euro di imposte, tanto pagano comunque i soliti fessi: noi. Amen pure qua.

Ancora: c'è il problema degli immobili che non sono destinati esclusivamente ad attività commerciali. Ovviamente, l'imu verrà pagata solamente sulla porzione "commerciale". Mi pare sacrosanto. Qual'è il problema? Che siccome nessuno, agli uffici del catasto dei comuni, sa quali siano queste "porzioni" e siccome un censimento delle proprietà vaticane non è mai stato fatto perché il Vaticano "non vuole", si ricorrerà ad una "autocertificazione" del proprietario, cioè di colui che dovrà pagare. In un Paese di piccoli e grandi furbi (leggi farabutti), la Chiesa non è l'eccezione, anzi! Chi controllerà, dopo? Dovrebbero farlo i comuni interessati ma basta guardare a come hanno reagito i nostri "politicanti" all'annuncio dell'emendamento del Governo e fare.... uno più uno.

Infine, non fatevi infinocchiare! L'imu è solo una parte dell'enorme flusso di finanziamenti che lo Stato italiano trasferisce allo Stato Vaticano. Del resto di quei "6.086.565.703 di euro l'anno" non se ne parla di "tagliare" ulteriormente o, meglio ancora, abrogare! Nonostante non sia per nulla scongiurato che anche noi si faccia la fine della Grecia.

Amen e fine (per ora).

27 commenti:

  1. speriamo che alla fine paghino qualcosa pure loro e che non sia la slita manfrina italiana per evitare alla chiesa di pagare la grossa multa che le verrebbe comminata dall'Europa e retro attiva dal 2005. Pare si parli di qualche miliardo di euro....

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  2. Ottimo articolo Carlo, mi ha chiarito molto le idee.
    Comunque la mia impressione è la maggior parte degli italiani non voglia far pagare questi soldi alla chiesa. Avendo paura di finire all'inferno, temono che sia un peccato mortale!

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  3. Appena mi trasferisco dal cellulare al pc magari riesco a a dirti qualcosa in più di un saluto. Qualcosina in più, che io si sa...ho poche idee e confuse. Ciao

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  4. ciao Carlo,
    il tuo articolo mi ha confermato la diffidenza con la quale ho appreso la notizia che la Chiesa dovrà pagare la tassa sugli immobili. Vedremo, alla fine delle deroghe, quale sarà la finta stangata sulle loro spalle.
    Mi hai chiarito molto bene la situazione, starò ancora più attento e malizioso sull'evoluzione!
    Buona serata. robi

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  5. Siamo ancora un popolo medievale, timorati di dio e ruffiani dei potenti.
    Speravo che l'ingresso in europa avrebbe dato una scossa al nostro paese: mi faccio pena.

    Ciao Carlissimo, in ogni caso: buona giornata!!!

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  6. L'unica soluzione per tagliare i costi della chiesa...tagliare la chiesa.

    Ciao Carlo, tra te e Zac, ho preso un buon digestivo, dopo voi due, mi sono trovata a pensare, se si elimina la chiesa e i suoi officianti, se si elimina l'Italiano medio che vive con la testa insaccata...resteremmo 30 milioni circa...si risolverebbe il problema della disoccupazione.

    Per ora buona serata, ripasso con meno veleno in corpo...se mi riesce. ;-))

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  7. Carissimo...il nostro sobrio presidente è a dir poco iniquo...ma lo sapevamo, peccato per chi ha creduto ( creduloni) che avrebbe fatto qualcosa di diverso...agli italiani basta il cambiamento di stile...a me no, io vorrei veramente qualcosa di serio perchè ne abbiamo bisogno!!!!!!!!!

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  8. Credo di essere una delle poche persone che non abbia esultato alla nomina del nostro nuovo presidente... preferivo aspettare i risultati e a quanto pare avevo visto lungo.
    Non so più cosa pensare, Carlo, davvero!
    Sembra quasi di essere su una zattera, alla deriva aspettando di morire, pur rimanendo con la speranza di vedere un fil di fumo in lontananza.
    Speriamo che passi davvero quella nave in lontananza e ci porti in salvo, perché la vedo dura, durissima!

    Ciao e buona giornata.
    Nadia

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  9. Ciao Carlo.
    Detto con il dovuto rispetto, mi riesce un pò difficile commentare un post del genere in un blog che ha tra i siti preferiti quello dell'UAAR e dopo aver letto la sempre ottima Tina che dice che per risolvere il problema basta eliminare la Chiesa con chi l'amministra e se non ho capito male con chi vi aderisce.
    Mi riesce difficile ma non impossibile.
    Innanzitutto dico a Tina (salutandola) che sulla mia pelle ho capito che il guaio della rete è che scriviamo tutto quello che ci passa per la testa. Però è anche il bello. Doppio taglio. Spesso questo è un limite, a volte è una risorsa.
    Dell' 'Uaar che dire? Non ha ragione di esistere perchè il suo dogmatismo e l'assenza di pensiero degli assidui frequentatori è riprovata e pone in contraddizione sistematica le finalità.
    L'illuminismo aveva altre e più alte prerogative, prospettive e aperture, tutt'altro che un pensiero debole e un livore clinico rivolto senza un orizzonte o semmai non più distante che il proprio misero e deprimente contingente.
    Bene, ora magari possiamo cominciare a discutere.
    Io credo, semplicemente, che dobbiamo partire da dei punti e comprenderci su questi.
    Siamo in Italia e quindi tutto parte dalla nostra storia particolare. L'Europa questo non può comprenderlo e non dovremmo, in quanto italiani permetterle di esprimersi. Anche perchè l'Europa cos'è? Vabbè, è un altro discorso.
    Tutto nella storia ha un corso e non sempre dobbiamo o possiamo evocare, auspicare storiche brecce.
    Molto spesso le cose accadono in maniera più armoniosa, in maniera CULTURALMENTE più SOSTENIBILE.
    IO credo che questo stia avvenendo o almeno iniziando.
    Poi è normale che se andiamo al radicalismo da una parte, ci scontriamo col radicalismo dell'altra parte.
    La poi ti accorgi che ci sono trenta milioni (più) che la pensano diversamente e non ci puoi fare niente. Vanno rispettati per definizione.
    O augurarti lo sterminio.
    Attenzione, non si devono offendere le minoranze, ma vale per il resto del popolo?

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  10. Voglio precisare, Carlo, che per quanto riguarda nello specifico il tuo post, io penso che certi passi fanno compiuti, questo se noti lo dico e esprimo il mio pensiero sulle modalità. Ma le modalità non possono prescindere dalla bontà delle finalità. Deve esserci un legame, le ideologie oggi hanno manifestato abbondantemente i lori limiti e le controindicazioni.

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  11. Confesso, mi sento di umore a corrente alterna: a volte credo positivamente che giunga la fine e trionfi la giustizia e subito dopo lo sconforto prende il sopravvento e una dose massiccia di pessimismo pervade il cervello - che faccio chiudo tutto a vado via o tento una lobotomica sopravvivenza? ciao da un'indecisa

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  12. Magari non sempre sono d'accordo con te, anche perché sono meno drastico, anche di carattere (ma non sempre!), però di sicuro mi dai sempre una carica di ordine civile e sociale. E questo, una buona volta, te lo volevo scrivere.

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  13. @@@ PER GIORNALAIO @@@

    Ciao Antonio. Vorrei partire dalla fine del tuo commento, il secondo, dove credo ci siano aspetti condivisi.

    Antonio, io parto da un presupposto: se siamo in crisi nera, se rischiamo la bancarotta e servono sacrifici per salvare il Paese e noi che ci viviamo, come pare ci hanno voluto far credere, quei sacrifici devono farli tutti, nessuno escluso. Non mi sembra che in questo pensiero vi sia traccia di ideologia o intento persecutorio nei confronti dei "credenti" anche perché, oggi, i sacrifici li stanno facendo credenti e non. Quindi, quei 6.086.565.703 euro che diamo ogni anno allo Stato Vaticano e che, anche loro, sono "spesa pubblica" e, quindi, escono dalle nostre tasche, sono troppi in questo momento. E' un ragionamento chiaro, pulito e onesto, credo. Cosa diversa da quello che sta accadendo o è sempre successo in questo nostro Paese dove a "pagare" sono sempre i soliti. Ed è proprio questo che esaspera gli animi perché poi, alla fine, credo che neanche tu possa negare che oggi, dopo i vari annunci e le varie promesse di "equità", è ben chiaro chi sta facendo sacrifici e chi, invece, continua ad ingrassare tranquillamente. Chiesa compresa.

    Detto questo, vengo al resto. Per quanto riguarda ciò che ha scritto Tina, sarà lei a replicare se vorrà. Mi permetto solo di affermare, presumendo di conoscerla un po attraverso i suoi scritti, che non mi sarei mai sognato di pensare che ce l'avesse con i "credenti" quando ha scritto "...se si elimina l'Italiano medio che vive con la testa insaccata..." ma, piuttosto, a quella fattispecie che noi, poco carinamente, definiamo "italiota" è che è tutt'altro individuo.

    Per quanto riguarda l'UAAR, vedo che mi conosci poco ovvero ricordi ancor meno cosa affermo oramai da anni. Mi sono sempre definito un "non credente" nel senso canonico ma non ho mai detto di essere agnostico. Mi sono sempre definito un "non credente" ma non ho mai affermato di "non credere". Sicuramente, non ho mai approfondito qua sul mio blog. Allora, perché tengo quel link? Perché, e anche qua è probabile che mi conosci poco, è tra le cose di cui mi interesso, indipendentemente dal fatto se condivida o meno. Mi interesso, per il semplice gusto di sapere e capire... così come, fino ad un mese fa, avevo anche il link di "Futuro e libertà", non proprio un sito per "non credenti" e, per giunta, "di sinistra"! Così come, ancora, ho un link di un certo "Don Giorgio" e via elencando.

    Sono d'accordo con te che è necessario "partire da dei punti e comprenderci". Personalmente non nego il diritto al culto e penso che a nessun "ateo" democratico venga in mente di affermare il contrario. La "libertà religiosa" non è in discussione. Quello che metto in discussione, da sempre, è la religione che invade lo spazio pubblico ovvero diventa diritto legittimo a condizionare i processi decisionali dell'opinione pubblica, anche trasformandosi in legge di uno Stato.

    Finché sarà questo, ci saranno scontri e fazioni, a significare che quella nostra "storia particolare" di cui parli, non ci ha insegnato un bel nulla.

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  14. Ciao!
    Infatti io non mi sogno nemmeno di accomunarti alle ideologie laiciste. Semmai anticlericali. E mi sta bene finchè se ne può parlare. E con te il più delle volte se ne può parlare!!!
    Per quanto riguarda la ''sensibilità religiosa'' o meglio spirituale, manco entro nel merito perchè la rispetto. Non qui.
    Si anche io credo che Tina non volesse dire quello, ma il contesto era quello e mi piace stuzzicarla perchè poi mi da delle stilettate. Sono un masochista.
    Carlo, mi chiedo però, in merito alla prima parte del tuo commento se non sarebbe il caso di valutare diversamente il rapporto Chiesa-Stato Italiano.
    Sono daccordo che i sacrifici debbano farli tutti, sono daccordo che un albergo (per esempio) ecclesiale debba pagare il dovuto allo Stato. Ma per il resto ( e il campo è infinito) non dovremmo valutare viceversa con più lungimiranza e serenità l'apporto allo Stato della Chiesa Cattolica?
    Parlo di soldi, non solo di sussidiarietà (immensa), parlo di affari degli italiani, dipendenti, imprenditori, enti...
    L'indotto è articolato e vasto.
    Quindi alla mia riflessione sugli sviluppi culturalmente sostenibili, aggiungo sviluppi economicamente sostenibili. Io non ho la calcolatrice a disposizione, ma siamo sicuri che ricevendo 6 miliardi, non gettiamo al vento molto di più fino a delle perdite strutturali?
    Siamo sicuri che solo la Chiesa ci guadagna?
    Questo detto dopo aver definito i confini del giusto e di quello che si deve a Cesare.
    Dico semplicemente che il rapporto Chiesa- Italia, al di la del dato di fede, non è paragonabile ai concordati (che sono tantissimi) tra la Chiesa e qualsiasi altro Stato (e sono tantissimi ad avercelo, molti non lo sanno). Non è lo stesso rapporto. Non lo è culturalmente innanzitutto. E ho detto tutto...
    Poi sulle magagne, i corridoi, possiamo dire tanto, ma non possiamo ridurre tutto a questo, la Chiesa non è solo quello. E tante sono le affascinanti leggende metropolitane. Trite e ritrite.

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  15. @@@ PER GIORNALAIO @@@

    Ciao Antonio. Infatti, io ho definito quella cifra da me indicata, "troppi in questo momento". Non in assoluto, quindi. Antonio, imporre ad un lavoratore di continuare a lavorare fino a 70 anni, quello che è avvenuto con la recente riforma del sistema pensionistico, non è "troppo" ma significa stravolgere la vita di un'essere umano. Imporre ad un impiegato pubblico di vivere 3 anni con lo stesso stipendio quando, solo per fare un esempio ma l'elenco è lungo, la benzina è arrivata a 1.86 euro al litro, non è "troppo" è disumano. L'aumento della pressione fiscale sui redditi da lavoro dipendente, arrivata quasi al 50% non è troppo, è criminale. Tutto quello che ci stanno chiedendo è "troppo".

    Tutto questo, perché? Perché il Paese, dicono loro, è vicino alla bancarotta e bisogna fare sacrifici. D'altronde, tutti sappiamo che il debito pubblico ha raggiunto i 1900 miliardi di euro e il deficit sul Pil è del 122%. Ma non basta! Il prossimo mese sarà firmato l'accordo in sede europea che hanno chiamato fiscal compact. Hai saputo che significa? Pareggio di bilancio obbligatorio e rientro al 60% del deficit in un ventennio. Significa, per noi, manovre da 40miliardi di euro l'anno per i prossimi 20 anni. Antò, questo è un massacro. In Irlanda hanno deciso di fare un referendum se accettarlo o no. Noi, ci pieghiamo a pecorina e siamo pure contenti!

    A fronte di tutto questo, non possiamo permettere che ci siano "caste" che continuino a vivere come nulla fosse: quella politica, quella dirigenziale pubblica, quella dei giornali, quella dei partiti, quella dei militari, quella delle varie corporazioni... e la Chiesa.

    E' chiaro che avremmo "dovuto valutare meglio il rapporto Stato italiano - Vaticano". E chi lo nega? Com'è altrettanto chiaro che "la fede", soprattutto per una città come Roma, è una risorsa economica non indifferente. Basta guardare a quanti "turisti religiosi" affollano Roma ogni anno. Ma sono discorsi che avremmo dovuto fare quando ne avevamo la possibilità, in questo fottuto Paese. Oggi, no. Oggi l'unico problema è "sacrifici, sacrifici, sacrifici". Stiamo smantellando lo stato sociale, abolendo l'assistenza pubblica, riducendo al minimo i servizi pubblici, riducendo all'osso salari e stipendi... tra un po ci chiederanno pure di rinunciare a vivere! Antò, quelle spese dobbiamo abrogarle e la Chiesa, come istituzione, deve provare a sopravvivere come noi. (anche perché, Antò, la "fede" che anima gli individui credenti, non scompare perché l'istituzione "Vaticano" va in crisi economica, ammesso che ci vada, perché gli taglio i privilegi che fin'ora gli ho concesso!!).

    Tutto questo, Antonio, presumendo che quanto perseguito da questo Governo (e da quello precedente), in ambito europeo, è ciò che è giusto per affrontare la crisi del "sistema" ossia che i nostri "sacrifici" siano l'unica via per uscire da tutto questo.

    Sai bene che non sono affatto d'accordo e che, come tanti, quello che sta accadendo lo sto "subendo". Ma nell'ottica di tagliare tutto, allora tagliamo. Anche alla Chiesa.

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  16. Eh...hai toccato un tasto!
    Questo mese solo per il lavoro ho speso 250 di gasolio. E meno male che è stato di 29 giorni. 320 euro in tutto accidenti. E moratti manco compra più campioni. Dici bene, vedo in giro molta gente con una fiducia incondizionata e felice di questi qua. E non parlo di gente ricca. Non capisco. E si tratta di ex berlusconiani come di ex anti berlusconi. E' un fenomeno che la sociologia dovrebbe approfondire.

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  17. Giornalaio, la tua ultima frase è da incorniciare.
    Ciao a tutti

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  18. Carlé, la faccio molto molto breve perché voglio evitare di dire volgarità.
    Ma non sarebbe meglio aspettare giugno e far scattare "l'editto" della Commissione Europea così il Vaticano dovrà pagare i 7 anni di arretrati ICI?

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  19. @@@ PER ALDO IL MONTICIANO @@@

    Ciao Aldo? Sarebbe meglio per noi, naturalmente. Apposta faranno in modo che tale evento non si realizzi.

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  20. Ciao Carlo,hai certamente ragione,ma cratos significa quello che sta succedendo per la Tav . Non credo che sia la strada giusta. Ci vuole dialogo ed accordo. Il 9 marzo, alle ore 18,30, sarà presentata a Roma un'antologia nella quale c'è anche un mio racconto nel Caffè letterario Mangiaparole ,annesso alla Libreria di Via Manlio Capitolino 7/9. Sai dirmi press'a poco dove resta?
    Un abbraccio
    Corinina

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  21. Ciao Carlo
    da mettere le mani nei capelli che tra un po' non ci saranno nemmeno più. Troveranno il modo per pagare meno, come al solito e intanto se iniziano lo faranno da gennaio 2013... poi sta mattina ho scoperto (non losapevo!) che le perpetue di una volta (che non ci sono più) e i sacrestani venivano pagati dai comuni...
    Vogliamo fare due conti?

    buona giornata

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  22. Andiamo ancora più indietro, Costantino convertendosi, ma soprattutto Teodosio...
    Non ci posso passare sopra, la mia caccia sarebbe andata decisamente meglio con la dea Diana...

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  23. Ma guarda guarda...una si distrae un momento e puff, viene chiamata in causa ;-))

    Ciao Antonio e bentornato ;-))

    La risposta te l'ha data Carlo, del resto lo hai detto, hai provocato, personalmente non misuro le persone dal loro credo religioso, dovessi usare questo metodo, primo sarei ottusa alla stregua di Bagnasco, secondo, dovrei eliminare l'80% dell'umanità e queste finezze le lascio alla storia della chiesa con le sue crociate pre e post colombiane, questo non me lo puoi contestare;-))

    L'amico Aldo ha spiegato perchè quel "cattivone di Monti" ha deciso di far pagare l'ICI alla chiesa (perchè dal 2013 e non quest'anno?), le ha parato il paramento sacro, capisci che senza questo provvidenziale in-equo provvidemento, la chiesa avrebbe pagato anche gli arretrati e quei soldi potevano essere impiegati per lo sviluppo di nuovi posti di lavoro per i giovani...

    Antonio, perchè le scuole private, siano confessionali o no, non devono pagare le imposte come l'ICI?

    Che accidenti di servizio a favore della collettività danno se tale servizio costa 600€ a cranio?

    Vogliamo prenderci per il sedere anche tra noi adulti?
    Sai meglio di me che oltre alla retta, esercitano anche una forte discriminazione, non accettano alunni diversamente abili, non pagano gli stipendi che paga lo Stato nella scuola pubblica...e vuole l'esclusiva come religione di Stato, inoltre, vuole mettere il naso nelle leggi dello Stato Laico che siamo ... Antonio, ci sono tutti i presupposti per un secondo 1870 ma questa volta murando gli accessi, diciamo che la chiesa prima di fare le pulci a noi cittadini laici, dovrebbe calarsi in vasche disinfettanti dentro e fuori, mi pare che ultimamente di spirituale da quella struttura esca ben poco, mancano solo le coltellate fisiche.

    Per chiudere, personalmente abolirei tutte le religioni, se guardo ai morti degli ultimi due anni ... Antonio, non è la prima volta che te lo chiedo:

    MI PUOI SPIEGARE QUALI SONO I MECCANISMI DELLA BONTA' DIVINA?

    E non dirmi che il premio alle sofferenze terrene sarà il paradiso, ultima domanda

    Gesù Cristo è stato battezzato da adulto, perchè la chiesa marchia a fuoco i bambini inconscienti?

    Ultimo appunto, come mai la chiesa cattolica ha osteggiato il Cristianesimo in maniera monomaniacale e solo nel 325 dopo Cristo (concilio di Nicea) lo ha riconosciuto come figlio di Dio?

    Come vedi, ma lo sapevi da tempo, non mi disturba chi ha un credo, mi disturba chi ha creato Dio scordandosi di spiegare quando e perchè lo ha fatto, spiegare perchè, solo dopo 325 anni il papa ha deciso di usare Gesù Cristo come catalizzatore, ma per non perdere la faccia lo ha spacciato per figlio di un ectoplasma, del resto lo sai, non è la prima volta che scrivo che Dio è il grande imbloglio planetario, basta leggere il vecchio testamento privo di purghe per prenderne atto.

    Alla prossima Antonio, buona serata ;-))

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  24. Ti ringrazio ,Carlo, dell'indicazione e ti auguro una buona serrata.
    Corinina

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  25. Tina, più rileggo il tuo commento, più mi convinco che devo usare sincero rispetto per le tue convinzioni.
    Sappiamo entrambi che potremmo parlarne per ore.
    Sono certo, anche elevandoci sopra certe espressioni che potrebbero offendere la sensibilità di qualcuno. Non la mia certo.
    Buona serata anche a te.

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  26. @ Antonio

    Sto discutendo con te Antonio, anche se a singhiozzi, ci punzecchiamo da due anni e sempre rispettando le idee e i credi.
    Certe "espressioni" le uso di proposito, da quando il vicedirettore del CNR si è permesso di affermare che il disastro in Giappone è stata la volontà di Dio, ho preso atto che i primi denigratori di Dio sono i suoi seguaci, non puoi negare che ultimamente non gli fanno una buona propaganda, lo dipingono come una entità affamata di sangue e mai sazia.

    Prenditela con chi lo chiama in causa a sproposito.

    Poi passo a vedere se hai aggiornato il blog ;-))

    Buona serata ancora Antonio ;-))

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  27. Si fa un gran parlare di questi immobili di proprietà della Chiesa e si tace di altri soggetti che dovrebbero pagare.
    All'inizio si è parlato anche dei partiti e dei sindacati ma ora si tace su di loro.
    Ricordiamoci che i sindacati hanno beni immobili di grande valore in proprietà, ricordiamoci che i sindacati sono anche CAF e, in quanto tali, svolgono attività di servizi a pagamento. Anche loro devono contribuire.
    Equità vuol dire giustizia ed in quanto tale non dovremmo solo soffermarci sulla chiesa ma su tutte quelle organizzazioni che svolgono una serie di servizi senza contribuire economicamente.
    Non sto difendendo la Chiesa, sia chiaro, sto solo cercando di capire cosa intende, il governo, per equità.
    un salutone, caro Carlo :-)
    Imperf

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