17/05/12

Diciamola tutta

Finalmente qualcuno che dice le cose come stanno! Da quando la ministra, tra le lacrime, mi comunicò che avrei dovuto lavorare 42 anni e che la mia pensione, e giù lacrime, sarebbe stata erogata con il sistema contributivo e non più misto (retributivo e contributivo), altro sistema introdotto dopo l'ennesima "riforma" di un diritto acquisito quando entrai in una pubblica amministrazione, andare in pensione con il "sistema retributivo", mi ci rodevo il fegato tutti i giorni. Con il suo fare da maestrina sofferente di stitichezza, aveva raccontato un mucchio di balle sul fatto che la nostra pensione avremmo dovuto pagarcela, anche per consentire ai giovani di ottenere, un domani, la loro. Eppure io, senza necessariamente possedere i "titoli" di nostra signora la ministra che piange, sapevo che le pensioni funzionavano ed avevano funzionato, da sempre, in ben altro modo, con un sistema che NON era affatto assurdo e neanche sbagliato. Tutto sta a mettersi d'accordo sul "senso" di ciò che definiamo Stato e quali sono i suoi obiettivi.

Quindi, lascio immaginare quale gioia ho provato quando, pochi giorni fa, sfogliando il "Fatto Quotidiano" dell'11 maggio, sono capitato su una pagina intera dove era pubblicato un'appello del "Gruppo già le mani dalle pensioni" e "Associazione Atdal Over40" dal titolo "Quello che NON vi hanno detto sulle pensioni". 5 punti nei quali si mette in discussione il sistema pensionistico riformato dalla ministra (proprio non ce la faccio a nominarla per nome) che suonano, chiaramente, come un atto d'accusa alle tante bugie della stessa. La pagina, nella sua interezza, la trovate riprodotta su Giornalettismo.

A me interessa riflettere sul punto in cui, replicando un'affermazione fatta dalla solita ministra, si chiede se "I pensionati e i lavoratori anziani godano di privilegi alle spalle dei giovani?" La risposta è:

"NO, il sistema previdenziale prevede da sempre che i contributi dei lavoratori finanzino le pensioni dei lavoratori in quiescenza; gli anziani hanno finanziato le pensioni di chi li ha preceduti, in un meccanismo sociale consolidato che si vuole oggi modificare non per esigenze economiche ma per drenare risorse da destinare ad altre spese dello Stato. La riforma non migliora il futuro dei giovani, anzi li costringerà a lavorare molto più a lungo. I risparmi della riforma, sottratti ai pensionandi di oggi, non andranno alle pensioni dei giovani ma saranno usati per coprire altre perdite".

Magari, aggiungo io, le perdite delle banche, provocate dal loro dissennato ricorso ad investimenti speculativi di dubbia origine che hanno provocato quelle bolle finanziarie che stanno mettendo in crisi il mondo intero e che pagano, con lacrime e sangue, i lavoratori, i pensionati e, in generale, i ceti medio-bassi. Ma c'è molto altro che nostra signora la ministra che piange ha nascosto. Già da tempo assistiamo a politiche di delegittimazione dei diritti e delle garanzie dei popoli in nome di quel pensiero liberista che sta massacrando le nostre vite, ipotecando quelle delle generazioni future e che mira a distruggere il concetto di Stato, inteso come interesse pubblico e bene collettivo.

Forse succubi della martellante retorica dei "conti in ordine" e dell'irrazionale fobia provocata dallo spauracchio "Grecia", agitato ad arte ogni volta che si leva qualche voce che dissente, ci siamo dimenticati quale sia il ruolo dello Stato nei confronti dei singoli cittadini. Uno Stato la cui priorità, appunto, è "l'interesse pubblico ed il bene collettivo", attraverso atti sostanziali che prevedono, tra le tante cose, anche l'assistenza alla vecchiaia.

Tutto questo significa che se io lavoro e con il mio lavoro "concorro al progresso materiale e spirituale della società" come recita la Costituzione, un giorno quella stessa società si prenderà carico di me attraverso il lavoro di altri individui che, come me, "concorrono al progresso materiale e spirituale della società". Tutto questo, ancora, senza dover necessariamente lavorare una vita intera per ottenere una pensione da miserabile, in un'età prossima.... al trapasso verso l'eternità.

Invece sono oramai decenni che questo Stato, attraverso i politicanti chiamati ad amministrarlo, costringe "i giovani", coloro che dovrebbero farsi carico del mio futuro, a lavorare senza tutele, senza garanzie e con retribuzioni da fame. Sono decenni che sfruttiamo, senza vergogna, mano d'opera immigrata senza tutela alcuna e senza garanzie. E sarà così anche in futuro, nonostante le promesse snocciolate dalla ministra tra lacrime di coccodrillo! I giovani, un lavoro "equamente" retribuito ed il riconoscimento di tutele e garanzie previdenziali e assistenziali, non lo vedranno mai. Se così fosse, io non sarei costretto a lavorare 42 anni. Ci sarebbero loro, com'è sempre stato, a sostenere la mia vecchiaia. Loro, in grado di lavorare, metter su famiglia, fare figli... quei nuovi giovani che, ancora una volta e come è sempre stato, con il loro lavoro sarebbero il sostegno dei genitori.

Concludo, per ora, citando ancora una frase dell'appello da me segnalato: "Alle prossime elezioni, quando ce le concederanno, ci si ricordi di questo". E, aggiungo io, ci si ricordi che dietro la ministra che piange ci sono il trio Alfano, Bersani e Casini con i loro rispettivi partiti.

13 commenti:

  1. Ciao Carlo, non so se qualcuno ha mai pensato al vero perché abbiano allungato gli anni per l'età pensionabile, ma sicuramente mi sarà sfuggito.
    Comunque il mio pensiero è che hanno aumentato l'età per il raggiungimento della pensione, perché sanno che molti non ci arrivano, tanto muoiono prima (toccati, non lo dico per te), chi si uccide, chi muore di cancro e chi di incidenti e sai quanti soldi risparmiano? Poi come la mettiamo se pensiamo che un uomo di 65 anni non possa più fare un lavoro pesante che faceva 10-15 anni prima? Lo licenziano? Gli cambiano mansione? Che faranno? Credo che sarà un gran casino.
    I giovani... i giovani sono penalizzati e avranno un futuro sempre più precario, con le nuove leggi sono sempre più sfruttati e loro addirittura non avranno forse neppure un minimo di pensione.

    Parli di prossime elezioni... dammi per favore un nome che valga la pena voltarlo e lo farò, ma dubito che ce ne sia uno perfetto.

    Un abbraccio, Carlo e in bocca al lupo.
    Nadia

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  2. Si parla di 300 miliardi di euro di evasione fiscale.
    Spannometricamente calcolando un 5% (anche sarebbe più realistico un 20%) di contributi pensionistici recuperabili, sono 15 miliardi di euro.
    Se combattessero sul serio l'evasione fiscale, non ci sarebbe poi nessun problema per le pensioni.
    Ma non lo vogliono fare e sanno loro il perché.

    Concordo con te che questo governo non ci dice un sacco di cose, compresa la verità.

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  3. ciao Carlo,
    secondo me, con questo tuo accanimento contro la "ministra che piange", le stai accreditando un' altissima competenza che forse non ha. Chi ci dice che ha analizzato così sottilmente la manovra sulle pensioni? Io penso che ha tagliato "all'ingrosso" senza farsi problemi generazionali e Costituzionali. Lo svarione degli esodati ne è l'esempio. Quando si renderà veramente conto che con una semplice azione di ragioneria ha cancellato diritti e certezze alle generazioni attuali e future, allora qualche lacrima sarà umanamente giustificabile.

    Buon pomeriggio. robi

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  4. A volte vorrei farmi la lobotomia, non vedere, non sapere,non pensare...più so e più constato che mi prendono per i fondelli e fa male, accidenti! ciao la prossima volta scrivi una favoletta a lieto fine e non la triste e dura realtà, grazie.

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  5. Poiché tutto il tuo ragionamento sulla questione "pensioni" non fa una grinza, io circoscrivo la "cosa" alla mia modesta persona.
    Dal 1945, non avevo compiuto ancora 15 anni, i miei contributi versati per tutto il tempo in cui ho lavorato saranno serviti a qualcosa oppure no? E quelli che da oltre 4 anni verso per la persona che assiste mia moglie? E quelli che hanno versato e continuano a versare mio figlio e sua moglie? A me sembra che il conto torni, oppure no?
    E' da qualche anno che mi stanno facendo sentire come se rubassi i soldi che riscuoto per la mia pensione (sono sotto quota mille).
    Ma che in che tipo di Paese stiamo vivendo?

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  6. La maestrina che soffre di stitichezza ....ma è azzeccatissima!

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  7. ...chiamala ministra canavesana...si incazza alla grande, il Canavese in Piemonte è considerato come produttore di opportunisti e teste di c...

    Ciao Carlo, ormai giro alla larga da ogni manifestazione locale per evitare di incrociarla, la trovi dapertutto, se venisse indetta la saga dello stronzo più lungo, lei sarebbe la a presidiare.

    Ha ragione Robi, le dai troppa importanza, quella riforma è la prova della sua limitatezza, voleva essere innovativa...è riuscita a mostrare quanto sia pericoloso averla come insegnante.

    Aspetto di vedere partire le class action per la negazione dei diritti acquisiti, di conseguenza vedrò questa contadinotta ripulita male tornare nel buco del culo del mondo da dove è uscita.

    Sono fuori dalla pelle, quando mi (e se) mi calmerò, vedrò di cambiare post.

    Buona serata Carlo ;-))

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  8. allungare l'età pensionabile è stata un'autentica carognata che ci ha fatto il governo tecnico e questa carognata si è ritorta contro di loro perchè non avevano tenuto conto del numero esatto degli esodati e adesso sono in un mare merda. Speriamo solo che non ci affoghino quelli che superano il numero da loro preso in considerazione.

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  9. Non c'è verso di fare quadrare i conti, eh? Ma ,vedi che ne va di mezzo il travaso della bile.
    Buon fine settimana ,dimenticandoi i crucci .
    Corinina

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  10. Non c'è più nulla che vada per il verso giusto. Dove ti giri è solo un pianto, rabbrividisco al pensiero di quello che potrebbe succedere e nel frattempo tutto continua a filare come "loro vogliono". Dimmi secondo te cosa si dovrebbe fare? Come possiamo iniziare ad agire anziché parlarne e basta? Riprendiamo il discorso che stavamo facendo a Roma e poi abbiamo interrotto?
    Nel frattempo ti auguro buon fine settimana.

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  11. Io ne ho detto tante di questo governo galeotto,ma non serve,o si?????????????La verità è che dovrò pagare la badante per farmi accompagnare a scuola...lavorerò fino a 68 anni e oltre secondo questi beceri governanti...mi mancano sempre di più parole adeguate a definire questi politicanti da patrie galere!!!!!!!!!!!

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  12. Ciao Carlo sono passato per leggere un tuo post riguardante i risultati dei ballottaggi di ieri e di domenica scorsi. Ripasserò.
    Un caro saluto,
    aldo.

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  13. Sono anni che ho abbandonato ogni speranza di una pensione sicura,purtroppo...la condizione del nostro Paese e' stata cosi' dissennata che abbiamo cominciato a pagare la mancanza di rispetto verso le generazioni future,perpetrata da uomini di basso livello culturale,avidi e corrotti.Io credo di essermi lureata proprio quando si e' aperta questa finestra sul baratro,ho creduto molto in Monti,ma ammetto,oggi,che continuano a tutelare i POCHI e massacrano gli onesti ed i deboli.Questa la chiamiamo EQUITA'?

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