10/05/12

Giornata contro la precarietà

Mentre la politica dei mestieranti, da destra a sinistra, passando per la Lega nord e proseguendo per il fu Terzo polo, si lancia in cervellotiche riflessioni per capire da che parte è arrivata la "sberla" dei risultati elettorali di questo ultimo fine settimana ma, soprattutto, il perché è arrivata. Mentre i giornalisti affrontano gli annosi "dilemmi" posti dall'antipolitica e dal populismo dilagante, discettando sul "linguaggio dell'esasperazione" e ponendosi la domanda "se l'evento fondante del Movimento 5 Stelle sia stato il V-Day, il Vaffa-Day oppure il Vaffanculo-Day", auspicando approfondite indagini scientifiche sul "grillese". Mentre in questo Paese i comici sono costretti a fare i politici ed i politici, invece, sempre più spesso rubano la scena ai comici, facendo dello spirito su preannunciati "botti" elettorali che non sarebbero stati uditi. Mentre mi chiedo come sia possibile che in questo Paese ci sia stata gente capace di votare centrodestra, centrosinistra, vari inciucioni tra centrodestra e centrosinistra e, addirittura, Lega nord. Mentre, sempre io, mi chiedo perché ancora ci ostiniamo a foraggiare l'editoria se, poi, i risultati sono i giornalisti di cui sopra. Mentre, ancora io, mi domando perché tanta gente comune, anche giovani tra loro, continua a "fare le pulci" al modo di parlare di Grillo e, invece, non si preoccupa di andare a vedere quello che fanno le tante liste 5 stelle oppure i Meetup disseminati in ogni città.

Oggi, 10 maggio, è la "Giornata contro la precarietà". Si, è la "giornata" di quei giovani o meno giovani che un lavoro lo svolgono senza garanzie e ammortizzatori sociali. Quei giovani per i quali, grazie alla ministra che piange per i sacrifici che io devo fare, oggi affronto un quotidiano difficile, vedo progressivamente deteriorarsi la mia "qualità della vita" ed ho completamente visto scomparire, dal mio orizzonte, il futuro che avevo programmato. Tutto questo, sempre secondo la ministra che piange, per consentire ai giovani di "entrare" nel mondo del lavoro e, soprattutto, ottenere anche loro una pensione.

La "Giornata contro la precarietà" è stata organizzata dalla Cgil ed ha aderito il Comitato "Il nostro tempo è adesso". Ci saranno presidi e cortei in varie città di tutte le regioni ed io, francamente, spero proprio che sti "giovani" si comincino a svegliare e, soprattutto, ad agire, destinando le loro "energie" ad iniziative che possano salvare il loro futuro e quello della società in cui dovranno vivere, invece di affannarsi a migliaia dietro i casting di X Factor, come le televisioni hanno fatto vedere. Scene patetiche.

Quello che non sopporto è aver visto strumentalizzare il loro disagio, al fine di ridurre ulteriormente i diritti del resto dei lavoratori. Hanno colpevolizzato i lavoratori stabili, manco fosse una vergogna avere un lavoro che ti da tranquillità e certezze economiche e, con la scusa di aiutare i "precari", hanno innalzato l’età pensionabile, hanno diminuito gli ammortizzatori sociali e vogliono modificare l’articolo 18 dello Statuto dei Lavoratori. Hanno contrapposto tra loro due generazioni, anziani e giovani, per distruggere lo stato sociale, diritti e garanzie. I "giovani", però, sono sempre più precari!

Vorrei chiedere alla ministra che piange come faranno, i giovani, ad entrare nel mondo del lavoro se, noi vecchi, non ne usciremo prima dei 70 anni. Vorrei domandarle quale "pensione" prenderanno se, a 30 - 40 anni, ancora non hanno versato un centesimo di contributi e ne devono accumulare, di anni, 42!

Sono domande che mi pongo tutte le sacrosante mattine, quando mi alzo per andare a lavorare. Ma non è solamente a lei che vorrei rivolgerle. So bene che "la ministra" è solo il killer. I mandanti, sono quei mestieranti di cui parlavo all'inizio, quelli che hanno preso una sonora "sberla" nel precedente fine settimana elettorale e ancora non hanno capito il perché! Con loro, con il Bersani che "non abbiamo mica perso!" e con il resto dell'allegra combriccola che siede in Parlamento, vorrei proprio scambiare due paroline!

Un'ultima domanda, vorrei rivolgerla a chi ha votato centrodestra o centrosinistra: nonostante tutto questo, come avete fatto? Ditemelo, devo farmene una ragione!

8 commenti:

  1. Premesso che se avessi dovuto votare non avrei saputo a chi dare il voto, posso capire chi ha votato centrosinistra o centrodestra perché di alternative non ce ne sono.
    A parte il M5S, però lì c'è un pifferaio al comando e a me i pifferai non piacciono.

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  2. Non ho votato lo scorso week end, da me non si votava. Non credo che a livello comunale ci sarebbe stata una lista del Movimento 5 stelle e non so dire che cosa avrei votato. In realtà vivendo in un paesino piccino, quando voto per il sindaco guardo il partito fino a un certo punto, conosco bene le persone e, alla fine, voto più le persone, quindi a livello comunale potrei votare il M5S, se ci fosse. A livello nazionale no, non potrei proprio farcela.

    Sono tra i giovani che fa le pulci al linguaggio di Grillo e non me ne vergogno. Non mi piace. Non lo sopporto, odio come si pone con quel suo modo di fare strafottente, come se fosse dotato di ogni tipo di verità.
    È un leader sbagliato che, non solo ha una forma di linguaggio che somiglia a quella di Bossi, ma a volte ne condivide anche i contenuti.
    Mi dispiace non riuscire a votare questo movimento, perché lo vedo che ci sono giovani e che c'è qualcosa di diverso, ma con Grillo lì non ce la faccio. È più forte di me.
    A livello nazionale, ormai lo penso da qualche anno, voterò Sel.

    Magari un giorno mi mangerò le mani e mi dirò: cavolo, avevi vent'anni e non hai capito niente, eri giovane e ti piaceva la vecchia politica. Forse succederà o forse Grillo sarà solo l'ennesimo esempio di abbaglio italiano, comunque sia sono felice del suo boom, sarò felice se farà boom anche a livello nazionale, per vedere che cosa faranno i grillini in Parlamento. Sicuramente il prossimo anno non avranno il mio voto, ma per cambiare idea c'è sempre tempo, soprattutto se cambierà il leader.
    Ciao ciao

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  3. ciao Carlo,
    una minima spiegazione di come hanno fatto te la posso dare io: sono andati al seggio (e già lì è una dimostrazione di grande sacrificio e civiltà), hanno messo la croce sulla scelta giudicata la meno peggiore di tutte oppure su quella per dare in testa ad altro o ad altri (praticamente come sto facendo io da diverse elezioni e spero di non fare più per la prossima).
    Capisco, tuttavia, come sia difficile farsene una ragione nell'attualità improponibile.

    Buon pomeriggio. robi

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  4. Ciao Carlo

    ...e più lo sento e meno lo sopporto, lui appare e io spengo, dopo l'elogio che ha fatto della mafia mi rifiuto di di parlare del movimento, piuttosto che votarli mi monconizzo.

    Ariciao ;-))

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  5. Parole e dubbi sacrosanti a cui nulla si può aggiungere se non un chilo o due di tristezza in più e un'altra piccola domanda: coma faranno le donne, me compresa, che per gravidanze, maternità, vicissitudini varie, sono state penalizzate e non hanno potuto avere un rapporto lavorativo continuativo pur lavorando già in tenera età? La pensione se la scordano sicuramente e dovranno fare la corte a ricchi magnati del petrolio se vogliono vedere la loro vecchiaia tutelata - ciao da una mazziata e cornuta!

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  6. Ormai non mi faccio più domande. Assisto come ebete a certe "comparsate" in TV e non capisco se ridere o piangere. Dei giornali meglio non parlarne.
    Quello che mi dà fastidio è il fatto - credo di averlo detto più volte - di essere considerato una sanguisuga per la "colpa" di essere un pensionato. Eppure ho cominciato a lavorare a 14 anni e come dipendente privato - leggi schiavo.

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  7. Adriano Maini11/05/12, 17:00

    Sono pienamente solidale con i tanti, troppi lavoratori precari del nostro Paese!

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  8. le domande me le pongo anch'io...e mi do anche le risposte che purtroppo non sono molto esilaranti....

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