13/03/14

Storie

Prendo a prestito una parte del commento, più articolato, lasciato da due amici nel blog di Zac perché, quei brani, riassumono perfettamente i motivi della mia prolungata assenza e del mancato aggiornamento di questo spazio. Il primo commento è di Tina che ad un certo punto del suo intervento, rivolgendosi a Zac afferma "...è un pezzo che non accendo il PC, questa notte l’ho fatto e mi chiedevo cosa potevi aver scritto su questo momento di politica ricca di deficienti mentali..." Il secondo commento, invece, è di Ernest che, sempre nel blog di Zac, fa questa considerazione "...vengono i brividi per il paese in cui viviamo, per la politica e anche per molte persone che ci vivono. Francamente ultimamente dico spesso, non so più che dire…"



Qualcuno potrebbe obiettare che potrei raccontare anche altro in questo blog. Molti hanno un blog e non si sono mai sognati di affrontare temi riguardanti la stessa. Questo non significa che non si interessino di politica. In effetti la mia vita non è fatta e vissuta solamente di e per la "politica". Anzi, l'attuale momento mi spinge a "rifugiarmi" in tutt'altro, come dimostra il silenzio di questo blog. Tuttavia, dal mio "rifugio" non posso non riflettere sul fatto che la politica decide della vita di milioni di individui e se a n. milioni degli stessi non fotte nulla, a n. meno uno interessa e come, visto che la vita me l'hanno già bella che stravolta.
La seconda riflessione, invece, mi porta a considerare che pur distaccandomi dal mondo, dal mio "rifugio" non posso fare a meno di pensare all'amica Anna che, 6 anni fa, inaugurò un negozio di articoli per matrimoni, chiuso alla fine dello scorso anno perché non ce la faceva più a sostenere le spese del locale ed a pagare i fornitori, causa il mancato decollo delle vendite. Quando lo aprì c'erano i primi segnali di crisi, però il pregiudicato smentiva e parlava di ristoranti ed aerei pieni mentre io, in questo blog, mi scazzavo con i berlusconiani, dicendo che la crisi era iniziata e come!
Non posso non pensare all'amico Giorgio, ex impresario edile che da 6 anni non mette un mattone sopra ad un altro. Ha chiuso la sua impresa quando, ai primi segnali di crisi, le banche gli saltarono addosso chiedendo il rientro immediato dei fidi. Centinaia di milioni di euro. La sua impresa fallì, licenziò geometri, architetti e segretarie. Lasciò decine di altre piccole imprese, a cui subappaltava, senza lavoro e che a loro volta licenziarono muratori, carpentieri, elettricisti, idraulici, pittori. Svendette quasi tutto il suo patrimonio, frutto di una vita di lavoro, per pagare le banche ed i creditori. Però il pregiudicato smentiva e parlava di ristoranti ed aerei pieni mentre io, in questo blog, mi scazzavo con i berlusconiani, dicendo che la crisi era iniziata e come!
Non posso non pensare all'amica Laura, ex libero professionista nel settore edile che, alla soglia dei 50 anni, s'è trovata senza lavoro. Era il tempo in cui il pregiudicato smentiva e parlava di ristoranti ed aerei pieni mentre io, in questo blog, mi scazzavo con i berlusconiani dicendo che la crisi era iniziata e come! Laura ha provato ad aprire una propria attività nel settore dei servizi di ristorazione a domicilio ma, ad anni di distanza, fatica a decollare, la richiesta di servizi è scarsa e, soprattutto, non riesce più a sostenere il tenore di vita che aveva raggiunto lavorando da una vita nel settore dell'edilizia. Sta vendendo la sua bella abitazione. Anzi, la sta svendendo perché il mercato della compravendita immobiliare è totalmente fermo.
Non posso non pensare all'amico Antonio, chirurgo veterinario con decine di specializzazioni, di cui alcune acquisite anche all'estero. Lavorava per una grande clinica veterinaria, fallita per crisi. Era il tempo in cui il pregiudicato smentiva e parlava di ristoranti ed aerei pieni mentre io, in questo blog, mi scazzavo con i berlusconiani dicendo che la crisi era iniziata e come! Antonio ha provato ad aprire un suo ambulatorio ma fatica a decollare ed allora si sbatte tra una clinica e l'altra svendendo la sua professionalità, al solo scopo di sopravvivere.
Non posso non pensare all'amica Giuliana, musicista che da anni non rimedia uno straccio di contratto in un'orchestra; all'amico Fabio, informatico in una società di servizi telefonici che passa dalla cassa integrazione a brevi periodi in cui lavora, perché la società è in crisi; all'amico Enzo, ex libero professionista nel settore noleggio auto che oggi si sbatte tra un lavoretto malpagato e lunghi periodi in cui è senza lavoro; all'amica Floriana, esodata Alitalia senza più la prospettiva di vivere la sua vita come lavoratore o come pensionato.

Non posso non pensare a me stesso, alla mia condizione di lavoratore ed al mio futuro. Ma questa è un'altra storia.
Nomi di fantasia per raccontare di amici le cui storie, invece, sono tragicamente vere e iniziarono all'epoca in cui il pregiudicato smentiva e parlava di ristoranti ed aerei pieni mentre io, in questo blog, mi scazzavo con i berlusconiani dicendo che la crisi era iniziata e come! Sono bastati pochi anni per stravolgere le loro esistenze, mentre i berlusconiani si riempivano la bocca di parole vuote e slogan.
Per quale motivo, oggi, dovrei credere nei renziani e nei miracoli annunciati dal loro "uomo nuovo"? Sarete voi ed il vostro "uomo della svolta" a darci indietro la vita che c'è stata scippata?

19 commenti:

  1. Ciao Carlo, ora ho letto e tornerò per commentare... ma infondo la penso come te e non so come "commentare" ...
    Anna

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  2. Hai fatto un'analisi concreta della situazione per tanti disperata. E Renzi non è dio.

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  3. purtroppo l'uscita dalla crisi richiederà interventi alquanto profondi, non solo nella politica, ma anche nella nostra mentalità. Ci sono settori congestionati che a prescindere dalla crisi non possono più garantire margini di lavoro.
    Io dopo la laurea nel 1997, ho fatto per due anni la boscaiola nei socialmente utili e ancora oggi è come se mi fossi macchiata di chissà quale infamia, forse dovevo stare a casa ad aspettare un posto da dirigente?

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  4. Ciao Carlo e grazie per la citazione...
    non possiamo fare a meno della politica perchè alla fine decide delle nostre vite soprattutto di quelli che hanno bisogno e si trovano in difficoltà.
    Continuo il tuo elenco dicendo non posso non pensare al mio amico Marco che cerca lavoro da anni ed è costretto a fare un lavoro ora che non gli permette una vita normale.. non posso non pensare alla persona che ho visto stamattina con una marea di problemi e uno stato che l'ha dimenticata... non possono non pensare a tutte le persone che non possono più usufruire della riabilitazione perchè sono diventati di colpo una spesa superflua...

    Quindi non possiamo fare a meno di parlare e di preoccuparci di politica. E' nelle nostre vite, le organizze e le disorganizza e molte volte purtroppo le distrugge
    un saluto amico mio

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  5. Sull'argomento crisi mi sono scontrato tante volte e vista l'apertura mentale di chi si confronta trovo inutile farlo ancora.
    Purtroppo viviamo un paese eterogeneo, un paese che ha profonde differenze che se non si vivono non si comprendono.

    Trovo che risolvere il tutto indicando chi denunciava(e qui le differenze del paese si vedono eccome) i ristoranti pieni sia semplicistico.

    Trovo anche che forse il problema Italia è non essersi resi conto che chiunque vada su non cambia perchè non è Roma che decide.
    Ma mentre oramai facciamo le pulci ai nostri politici nazionali, continuiamo a fottercene di ciò che fanno in quel parlamento dove approvano leggi che continuano a danneggiarci

    Ovviamente questo sarà catalogato come commento ostile.

    PS
    tra i tuoi nomi inventati ce n'è uno che mi lascia perplesso.
    mi chiedo infatti come faccia a fallire uno che operava in un settore(edilizia) che per i dieci anni prima ha tirato in maniera esagerata(chiedere a chi si è trovato le case con prezzi assurdi).
    E' successo anche a parecchie persone che conosco ma, ho hanno commesso errori clamorosi o da parte ne hanno messi ben tanti!

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  6. ho pure esagerato con le h...
    ops!!!! :(

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    1. Non è un commento ostile, Xpisp. Più realisticamente è il commento di uno che non ha compreso. Lo so che tu mi ricorderai che "sono io a non farmi capire" ma siccome io sono stanco di essere quello che si pone il problema, adesso guardo le cose per come le vedo e quando vedo uno che non ha proprio capito, gli dico che non ha proprio capito.

      Non è semplicistico denunciare chi faceva finta di non vedere e, probabilmente, in maniera criminale prendeva in giro i milioni di allocchi che a lui credevano! Significa, invece, saper distinguere tra un cattivo odore ed un profumo, tra bianco e nero, tra merda e cioccolata, tra coglioni e individui ancora in grado di far funzionare la materia grigia racchiusa nella scatola cranica.

      Quando in questo blog si discuteva del pregiudicato, quando in questo blog si denunciava, tu non c'eri. Vatti a leggere quello che scrivevano i berlusconiani in questo blog nel 2008 e, poi, vediamo chi è semplicistico nei suoi pensieri.

      Trovo peraltro contraddittorio ricordarci che "...mentre oramai facciamo le pulci ai nostri politici nazionali, continuiamo a fottercene di ciò che fanno in quel parlamento..."

      Chi è "semplicistico", come affermi tu, se ne fotte e come di quello che fanno! Infatti l'ho scritto che "ci scippano le nostre esistenze". Semmai, è la maggioranza di questo Paese che se ne fotte, al limite si lamenta ma, dopo, è capace di votare anche un pregiudicato o il primo giovanotto capace di vendere fumo al pari del pregiudicato. Peraltro non faccio alcuna differenza tra politici di destra o di (pseudo)sinistra perché, come ho scritto, oggi mi rivolgo anche ai renziani del nuovo che avanza.

      Sulle tue "perplessità" volevo sorvolare, poi mi sono detto che forse è il caso di farti riflettere. La riflessione è questa: immagina di costruire due palazzine da 20 appartamenti e 5 negozi sottostanti ognuna, poi immagina di costruirle con i finanziamenti delle banche, poi immagina a quanto possano ammontare quei finanziamenti, poi immagina di terminare l'impresa alla fine del 2008 e, quando vai a vendere, dai via si e no gli appartamenti che si possono contare sulle dita di una mano ed un paio di locali commerciali, poi immagina che i restanti ti rimangano sul groppone invenduti e sei costretto a "svendere", poi immagina che anche svendendo si è no ne dai via poco meno della metà del costruito, poi immagina che c'è da pagare i fornitori, poi immagina che c'è da pagare le ditte a cui hai subappaltato, poi immagina che la banca ti chiede i soldi del finanziamento e pure gli interessi, poi immagina che ti chiude improvvisamente e unilateralmente anche il fido perché è una delle tante banche italiane che rischiava di saltare con la bolla immobiliare.

      Che pensi che succede ad un imprenditore?

      Stammi bene e buon fine settimana.

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    2. Ciao Carlo,
      sul non farsi capire, vale sia per te che per me.
      Quindi, in questo caso soprattutto, posso benissimo essere io a non farmi capire.
      diverso è quando a non capire è la maggioranza delle persone!

      Sulla questione 2008-crisi-ristoranti pieni mi ripeto, ho visto che l'Italia è troppo eterogenea, ognuno di noi porta la propria esperienza e ritiene che appartenga a tutt'Italia.
      Nel 2008 un mio cliente che vende mezzi da lavoro aveva fuori la gente in fila come dal macellaio il sabato mattina.
      Nel 2008 spesso venivi rimbalzato dalle pizzerie perchè piene(e non dai ristoranti da conti con chissà quanti 0.
      Questo però capitava dove io abito, quindi la mia osservazione è molto parziale.
      Sempre sull'esempio del costruttore potremmo dire tutto e il contrario e probabilmente avremmo ragione.
      Che ti devo dire, già nel 2008 non c'era chi costruiva senza vendere buona parte del costruibile se non aveva polmoni più che ampi.
      Però posso garantirti che vendevano.
      Ma ripeto, parliamo di casi singoli e se ti fermi a pensarci un attimo potremmo dire tutto e il contrario di tutto, l'sperienza personale, i rapporti con le persone di cui parlaimo, ecc tutte cose che influenzano il nostro pensiero, il nostro giudizio.
      Saluti Carlo.
      Buon inizio settimana, so che esulo ma... che bello...tutto un fiore ;)

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    3. Xpisp, con tutto il garbo che sono capace di manifestare, ti continuo a ripetere che tu, prima di commentare, dovresti prima comprendere cosa esprime la riflessione che leggi perché qua nessuno confonde l'esperienza personale con la realtà nazionale e nessuno vuole spacciare un'esperienza soggettiva in una realtà oggettiva. Se intervieni per il gusto della polemica, per sollecitare la reazione (che infatti non è mancata), lascia perdere.

      Ho voluto descrivere singole storie da me conosciute, collocandole in un tempo ben definito in cui sono accadute. Questa è la mia realtà, questo è ciò che è successo e non sei tu che puoi smentirlo. Questo è ciò che ho voluto raccontare per descrivere il mio attuale scetticismo verso i nuovi "venditori di fumo" come Renzi. Punto. Non ho la presunzione di spacciare l'esperienza personale per verità oggettiva nazionale.

      La realtà del Paese, in questo frangente, per quanto mi riguarda può anche fottersi. La realtà del Paese, in questo momento, è l'ultimo dei miei problemi. Anzi, visto come si comporta sto paese di pecoroni, non me ne fotte una beneamata cippa! Crollasse il Paese. L'importante è che si salvi il mio mondo e chi ne fa parte.

      Fai bene ad affermare che "la tua osservazione è molto parziale" quando parli di pizzerie piene e di tuoi clienti con la fila fuori dal cancello. Parziale come la mia, nonostante io sia molto ma molto più cosciente della realtà nazionale e di ciò che sta accadendo e non mi nascondo dietro pseudo realtà "eterogenee".

      Perché nonostante le "pizzerie piene" che, probabilmente, ci sono anche a Roma il sabato sera, nonostante in questo Paese ci sia chi continua ad "ingrassare", io denuncio che in Italia, nell'era del pregiudicato, sono morte migliaia di imprese, interi settori industriali sono stati smantellati, acquisiti da società straniere, delocalizzati. Il settore manifatturiero è morto. Le industrie del nord est sono morte. L'industria automobilistica è morta. Dal 2008 in Italia sono scomparse 134mila piccole imprese (lo dice il Sole 24 ore, mica noi comunisti!!), 64mila piccoli commercianti hanno chiuso bottega, più di 70 mila artigiani sono spariti.

      Tutto questo è iniziato quando il pregiudicato raccontava di ristoranti ed aerei pieni e negava la crisi economica che stava assalendo il Paese. Quindi, anche se la mia storia è soggettiva, riflette una realtà oggettiva verso la quale il tuo primo commento è totalmente fuori luogo.

      Buon inizio di settimana anche a te.

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    4. http://se2.cdn.fluidworks.it/wp-content/uploads/2013/07/gpg1-349-Copy-Copy-Copy-Copy-Copy.jpg

      questo è quando ti dico che abbiamo visioni differenti.

      vuoi poi che capisca?
      Che capisca che non hai fiducia in Renzi(ma vorrei capire in chi avresti fiducia, fammi un nome per cortesia) e che reputi il colpevole di tutti i mali SB?
      Sinceramente sono sorpreso che scrivi ancora di lui, e mi fa lievemente sorridere pensare che non cambiamo mai.
      Non spero neppure io in miracoli o altro, anche perchè dopo anni(e son ben oltre 20) di gestione "xxxxxx" non credo si possa cambiare in poco tempo, anche perchè siamo noi a dover cambiare.
      Il primo cambiamento dovrebbe essere quello di imparare a remare tutti insieme, cosa che invece continuiamo a non fare.

      infine un riferimento alla "reazione"
      Se la reazione è quella del signore che non sa confrontarsi, che censura, che insulta, che augura malattie a chi non conosce e a tutta la sua famiglia,,, scusa ma non è cosa che mi sfiora,
      Quando saprà rispondere, confrontare, rispettare forse potrebbe interessarmi un pensiero di tale persona rivolta a me.
      Per la cronaca è lui che scappa!

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  7. Non mi fido delle miracolose promesse renziane - troppo simile a berlusconi - troppo rampante - troppo comunicatore - ma spero che qualcuna si realizzi, meglio poco che il nulla - siam messi bene sigh sigh - ciao

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  8. Caro Carlo, intanto lasciami sottolineare l'assenza neuronale di chi scrive:
    "Sull'argomento crisi mi sono scontrato tante volte e vista l'apertura mentale di chi si confronta trovo inutile farlo ancora." per poi continuare a scrivere.

    Se Noi non abbiamo aperture mentali, e se il tale sostiene l'inutilita' dei suoi scritti, davvero non capisco come insista nel rompere i coglioni, forse la sua ditta avra' triplicato il fatturato e allora gli avanza del tempo per sparare le sue idiozie in giro per la rete.

    Detto cio', non c'e' un esempio che hai fatto che mi trovi discorde, al momento non mi fido delle intenzioni renziane, ma mi riservo di leggere il DEF e il decreto sulla spending rewiew quando Del Rio avra' la decenza di farcelo pervenire, poi saro' piu' schietto a riguardo.

    pero' c'e' una cosa che e' cambiata:
    i responsabili del disastro hanno nomi e cognomi, sedettero al tempo dei "ristoranti pieni" nei dicasteri piu' importanti, Tremonti, Brunetta, Prestigiacomo, Gelmini, Scajola e lo stesso nano con i dicasteri ad interim.

    ora questi biechi, lugubri, mafiosi e malfattori personaggi non siedono piu' nei posti di potere, non e' cosa da poco, non e' cosa da sottovalutare.

    perche' lo sapevamo che Brunetta era una merda ancor prima che gli dessero il ministero della funzione pubblica, eccome se lo sapevamo.

    hasta
    Zac

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    1. Trovo inutile confrontarmi con lei che ha la verità in mano, che parla di libertà e di uguaglianza invece discrimina e offende.
      Con lei è bello discutere solo se si è sulla sua linea di pensiero, altrimenti si rischiano insulti e offese personali e non.
      Ricordo ancora le sue offese, di cui ancor oggi non comprendo il motivo, rivolte a me e alla mia famiglia, atteggiamento tipico dei codardi.
      Le ricordo che lei censura e NON risponde dopo aver insultato e invitato.
      Taccio poi sulla codardia e vigliaccheria con cui ha gestito alcuni scambi.
      La saluto.

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  9. Ciao Carlo e come dice Ernest, grazie per la citazione.

    Al tuo elenco potrei aggiungere il mio e scriveremmo la Genesi del disoccupato a carico di genitori e nonni.

    Ma almeno da due settimane sto rivedendo la luce, ne parlerò, ora metabolizzo la fine della notte scura.

    Su Renzi...volevo vedere e sentire l'incontro con la teutonica, dopo questa sera, il pensiero del primo momento si è radicalizzato, un fanfarone, leccaterca dei poteri forti, uno che voleva scalare la vetta e visto quanto sono pirla gli elettori ... non ci resta che strapparci i capelli, cornuti e mazziati.

    La casta più irritante per me in questo momento sono i giornalisti, una sola ha fatto a pezzi Renzi, Luisella Costamagna, lo ha spogliato dell'aurea e lo ha mostrato per quello che è, un arrivista pronto a genuflettersi davanti ai poteri forti, oggi ha dato ginocchiate davanti alla teutonica, domani ci racconterà che è stato accolto con la passerella.

    Non sorprenderti per le ovazioni che riceverà, i pirla che a suo tempo hanno creduto al caimano che declamava che i ristornati erano pieni, sono gli stessi pirla che credono in un Renzi dotato di poteri taumaturgici e quindi miracolistici.

    Rassegniamoci Amico mio, lui appartiene alla generazione dei Paninari, alla generazione dei Rampantisti, quelle due generazioni che non avevano il concetto del NOI ma il principio dell'IO, ovvero, il confronto non vale un cazzo, vale il mio pensiero.

    Domani ti mando una mail in risposta alle due sul nostro comune amico, mi serve il suo cellulare, devo averlo perso quando mi hanno cambiato il disco fisso del PC.

    Notte buona Carlo ;-))

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  10. caro Carlo,
    il motivo che mi sto limitando, rispetto al passato, nel realizzare le mie "vignette" a sfondo politico è perchè le vignette stanno scorrendo in TV e sui giornali sotto forma di cambiamento improvviso della nostra penosa situazione nazionale. Mi sento preso per il lato B ad ogni dichiarazione che ha la stessa credibilità degli aerei e ristoranti pieni. L'unica cosa piena in questo Paese sappiamo tutti qual'è, ma non sarà di certo la bacchetta magica di Renzi a svuotarle con promesse palesemente elettorali.
    Voglio aggiungere che il mio non è disfattismo ad ogni costo, ma percezioni (spero sbagliate) di nuove bolle di sapone inconcludenti.

    Ciao Carlè, a presto. robi

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    1. Caro Robi, anche ai tempi del pregiudicato ci definivano "disfattisti". Sappiamo tutti com'è andata a finire, per la cecità di una maggioranza di italioti che hanno abboccato come (en)cefali al venditore di fumo.

      Oggi la storia si ripete e questi ancora non hanno capito che non è il "leader" dallle promesse facili che può abbindolarci. Ancora non hanno capito che qua è il sistema che è sbagliato e non saranno le mirabolanti "riforme strutturali" che stanno spacciando come acqua santa, a salvarci.

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    2. Scusa Carlo, forse la definizione disfattista la si da a chi dice solo "così non funziona".
      Personalmente ho seri dubbi che possa arrivare uno e in un attimo risolva problemi causati da decenni(compresa la prima repubblica) di malgestione.
      Ti chiedo però quali sono le proposte alternative, qual'è secondo te la strada.da percorrere.
      Se tu oltre a dire "non è così che si fa" mi dici quali sono le cose da fare posso essere con o contro la tua idea ma non posso definirti disfattista.
      Se invece ti limiti a dire che non è così che si fa... forse lo si è!

      Buona primavera

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    3. "...Scusa Carlo..."

      Sei scusato!

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    4. c'era una domanda.
      era troppo difficile?
      Buona serata

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