05/05/15

A domanda, rispondo

Colgo l'opportunità offerta da una domanda a me rivolta da Stefano nel precedente post per rispondere allo stesso e, indirettamente, mandare un messaggio ad alcuni sostenitori "a prescindere" dell'attuale Premier, i quali si riempiono la bocca (e spesso i loro blog) di belle parole sul loro leader ma non esprimono alcun contenuto critico sull'operato dello stesso, critica che si possa ritenere frutto di una riflessione personale. Però, gli stessi, amano sparano sentenze su chi "dissente".

La domanda era questa: "Carlo, una sola domanda, perché sei contro la responsabilità civile dei magistrati? Perché lo sei quando siamo in un Paese dove uno dei più grandi problemi che abbiamo è la mancanza di assunzione di responsabilità?"

Presumo, ovviamente, che per "responsabilità civile dei magistrati" Stefano intenda la legge di riforma voluta da Renzi che è, poi, quella che avverso e che ho citato in un precedente post.

Premetto, Stefano, che mettere in relazione e sullo stesso piano la "responsabilità civile dei magistrati" e quella "del Paese dove uno dei più grandi problemi è la mancanza di responsabilità" è sbagliato e per ovvi motivi. Avversando la prima, non intendo affatto giustificare o difendere la "mancanza di responsabilità" diffusa nel Paese. Aggiungo io, ad ogni livello. E' vero, sono contrario alla riforma della responsabilità civile dei magistrati voluta e realizzata da Renzi e, anche in questo caso, per motivi talmente ovvi che mi meraviglia, semmai, la domanda. (ed anche chi prende per oro colato ciò che sta facendo Renzi al Paese).

Sono contrario perché una legge sulla "responsabilità civile dei magistrati" già esiste ed è, o meglio era, la legge 13 aprile 1988 n. 117 sul "Risarcimento dei danni cagionati nell'esercizio delle funzioni giudiziarie e responsabilità civile dei magistrati". Una legge su cui non ho nulla da recriminare, sacrosanta e giusta. Mentre ho da criticare, e pure tanto, sulla riforma della "responsabilità civile dei magistrati" voluta da Renzi perché ritengo sia inutile, demagogica e dannosa.

Inutile perché è sostanzialmente identica alla precedente, quella del 1988. Demagogica perché scrivere una legge sostanzialmente uguale ad una che già esiste, serve solamente a cavalcare lo scontento popolare per un sistema giudiziario ferraginoso e lento, indirizzando quello scontento contro i Giudici e la Magistratura invece che nei confronti di chi partorisce ed emana leggi mal fatte: gli stessi politici. Non è un caso che più volte, Stefano, ti abbia ricordato che i Giudici e la Magistratura applicano le leggi ma non le fanno. Invece la vulgata popolare sblatera (oppure crede che è peggio) tutt'altro.

Infine, come già detto, ritengo la riforma voluta da Renzi dannosa. Perché il furbastro ha, in pratica, fatto una cosa sola: ha abolito il "filtro di ammissibilità" previsto dalla legge del 1988. Cosa significa?

Significa che la domanda di risarcimento di un Pinco Pallino qualsiasi, secondo la legge del 1988 passava al preventivo vaglio del Tribunale. Se in Camera di Consiglio si riteneva che termini e formalità di legge fossero stati rispettati, la richiesta di risarcimento era dichiarata inammissibile e il processo non iniziava nemmeno. Naturalmente c’era tutta una procedura a disposizione di chi aveva presentato la richiesta di risarcimento, per opporsi a questa decisione ed arrivare fino in Cassazione. Comunque, e sottolineo, i processi manifestamente infondati non partivano.

Adesso, invece, con la riforma di Renzi i processi partono tutti. Poi, magari, verrà dato torto alla parte che ha chiesto il risarcimento. Ma intanto il processo si deve fare.

A questo punto una domanda te la faccio io: cosa pensi succederà in tanti Tribunali già congestionati da cause civili e che lavorano senza risorse e senza mezzi? (perché risorse e mezzi a disposizione della Giustizia mica sono stati potenziati. Né dall'attuale Governo né dal pregiudicato del ventennio berlusconiano che, peraltro, voleva raggiungere proprio gli scopi diventati realtà con Renzi).

Ci sono altri aspetti della riforma voluta da Renzi che non vanno. Pur avendo eliminato il "filtro di ammissibilità", la nuova legge non dice cosa succede al giudice che sta seguendo un processo all'interno del quale l'imputato ha denunciato un danno. In pratica non succede nulla perché, ed anche questo lo disconoscono in molti, la "causa civile" non è contro il Giudice ma contro lo Stato (la cui Magistratura è un organo istituzionale). Era così con la legge 117 ed è così con la riforma di Renzi. Poi, se lo Stato viene condannato, allora partirà obbligatoriamente un nuovo processo contro il Giudice e lo Stato chiederà al magistrato di rifondere il danno pagato, nella misura della metà dello stipendio annuo dello stesso. Si chiama giudizio di rivalsa.

Infine, visto che la causa civile è contro lo Stato, ti immagini cosa succederebbe, visti i tempi dei processi, se lo Stato venisse condannato mentre il Giudice responsabile del danno sta per pronunciare una sentenza nei confronti di chi ha vinto la causa civile? E' previsto dai codici di procedura: il giudice deve astenersi e, se non lo fa, può essere ricusato. Ma questo significa che un processo che dopo anni sia giunto al termine, passa ad un altro Giudice e si ricomincia tutto da capo. Prima, invece, se la Camera di Consiglio riteneva ammissibile il ricorso civile, il Giudice lasciava subito il processo che stava seguendo anche se la causa era contro lo Stato.

Ed allora ti domando: non pensi che un sistema del genere, ideato da Renzi, potrebbe essere utilizzato dal "potente" di turno come un grimaldello per ritardare i processi e, magari, arrivare alla prescrizione?

Ci sono altri aspetti particolarmente inquietanti nella riforma voluta da Renzi ma... lasciamo perdere. Magari sarà argomento di prossimi post.

Concludo dicendo che non sono un avvocato e neanche un laureato in legge. Sono uno che esercita la sua capacità critica e, soprattutto, prima di aprire bocca si informa. E questo, ovviamente, non è rivolto a te, Stefano.

26 commenti:

  1. Allora.
    Post davvero interessante.
    Provo a sintetizzare la questione puramente procedurale.

    il provvedimento non e' del governo, ma nasce da un emendamento della Lega Nord, che l'esecutivo ha recepito. Se ne' deduce che e' un provvedimento dell'opposizione fatto proprio dalla maggioranza, e gia qui se ne' potrebbe scrivere un pampleth.
    Poi,
    "Riforma della magistratura: separazione delle carriere di P.M. e magistrato giudicante, responsabilità del CSM nei confronti del parlamento, da operare mediante leggi costituzionali (punto I, IV e V degli obiettivi a medio e lungo termine." questo e' il punto nr5 del piano di rinascita nazionale della P2 del venerabile Gelli, dove quel "responsabilita' del csm nei confronti del parlamento" e' nient'altro che l'emendamento leghista recepito dal governo.

    Ora, il parlamento (attenzione, il parlamento, non il governo) che controlla il potere giudiziario e' un assurdo che neanche mussolini aveva osato.

    Chi non conosce la struttura portante di uno stato democratico ignora che nei paesi dove questa legge e' in vigore (secondo i leghisti in tutto il mondo) o stiamo parlando di monarchie o di repubbliche presidenziali.

    Difatti, nella vecchia cara Europa, seppur in modi meno diretti, la responsabilita' civile del potere giudiziario, che correttamente viene chiamata "rivalsa", vige in Belgio, in Portogallo, in Francia, a Cipro e in Irlanda.
    Ma vi garantisco che rispetto al nostro protocollo, quello delle nazioni sopraindicate e' di gran lunga piu' morbido.

    Solo per farvi un esempio: nel regno unito la legge cita cosi':
    " i magistrati sono esenti da responsabilità per gli atti compiuti nell’esercizio delle loro funzioni al fine di assicurarne indipendenza e imparzialità. Una forma di responsabilità patrimoniale è prevista esclusivamente in casi di massima gravità"

    Hasta
    Zac

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    1. Perfetto! Avevo accennato ad "aspetti particolarmente inquietanti nella riforma" che, magari, avrei esposto in futuro. Li hai egregiamente riassunti:

      1) gli obiettivi del piano di rinascita della P2 di Licio Gelli;
      2) in cosa si sta trasformando la nostra Repubblica Democratica?

      Ciao Zac.

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    2. xpisp(stefano)06/05/15, 13:38

      Buongiorno,
      ringraziandovi per le vostre delucidazioni proseguo la mia curiosità.
      Cosa ci salva dall'incompetenza di un magistato?
      Di magistrati che hanno cavalcato indagini in modo discutibili ce ne sono, anche magistrati che usavano correttamente la legge contro se stessa(Carnevale?) ce ne sono e sono sempre stati premiati o al massimo lasciati dove erano.

      Sulle risorse dei tribunali.... avrei anche da dissentire ma le mie sono informazioni riportate, quindi possono essere errate.
      mi risulta che sia il tribunale a gestire, per esempio, le macchine sequestrate, ma spesso è il tribunale stesso a lasciarle marcire nei depositi invece che rivenderle e procurarsi un sostentamento.
      In pratica una risorsa diventa un costo!
      Sarei anche curioso di sapere dove sono finiti i beni che ho fatto pignorare da un cliente che non ha pagato.
      A me è costato un sacco di soldi il pignoramento(esempio di come la giustizia difende chi frega!) ma essendo andata a vuoto l'asta....i beni?

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    3. Stefano, te lo dico con la massima tranquillità: devi indirizzare correttamente la tua più che sacrosanta indignazione e rivolgerla verso chi è responsabile di comportamenti e/o decisioni che tu, eventualmente, ritieni non condivisibili.

      Non so bene cosa significhi, per te, essere un "magistrato incompetente". Anche perchè, subito dopo, invece parli di magistrati che "usano la legge contro se stessa".

      Se ti riferisci all'incompetenza in senso giuridico o amministrativo ossia la non competenza a svolgere una determinata funzione oppure a esprimersi su determinate questioni, ti assicuro che ci sono leggi che lo vietano e se c'è qualcuno che contravviene, si può ricorrere, per esempio, all'Avvocatura dello Stato oppure alla giustizia amministrativa (per esempio, i TAR).

      Se, invece, ti riferisci all'incompetenza come non conoscenza della propria professione... beh, è talmente generica come affermazione che ci vorrebbe un libro per affrontarne tutti gli aspetti.

      Comuque, Magistrato si diventa per concorso e titoli. Se ritieni che ce ne sia qualcuno incompetente, non te la devi prendere con lo stesso e neanche con l'intera Magistratura. Ti devi indignare con chi ha fatto una legge che consente ad un Magistrato incompetente di esercitare la sua professione: il Parlamento.

      Stesso dicasi per "Carnevale". Si può essere indignati per determinati comportamenti, si possono non condividere scelte e/o decisioni, si può essere contrariati per certe sentenza ma devi capire che tutto ciò avviene perché ci sono leggi che consentono quei comportamenti, quelle decisioni e di emettere quelle sentenze che ti indignano.

      E le leggi, ti ripeto ancora, non le fa il singolo Magistrato e neanche la Magistratura: le fa il Parlamento.

      Provo a farti capire dove sbagli, riassumendo il tuo modo di pensare con un esempio. Chi di noi non si indigna per i vari condoni, più o meno tombali, varati nel corso degli anni recenti? Condoni edilizi, condoni erariali, perfino condoni ai carcerati. Ebbene, tu con chi te la prenderesti? Con l'evasore fiscale che ha sfruttato il condono fatto apposta per chi evade? Con il costruttore che ha costruito abusivamente palazzine e palazzine? Con il carcerato?

      No, devi prendertela con chi decide che invece di perseguire seriamente gli evasori, l'abusivismo edilizio e la criminalità, fa una legge per "perdonarli"!

      Il resto del tuo discorso sono esperienze personali. Potrei raccontartene alcune, molto ma molto personali. E' vero, la giustizia non funziona, soprattutto quella civile. E allora? Vuoi che m'incazzi con la stessa o con chi permette che un processo civile duri 10 anni?

      Ciao e buona serata.

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    4. xpisp(stefano)07/05/15, 16:03

      Carlo,
      Carnevale usava le porte che gli altri magistrati gli lasciavano aperte.
      Falcone era notevole perchè evitava di lasciare tale porte aperte.
      Trovo comodo dare la colpa di tutto al parlamento.
      Trovo comodo dare ogni responsabilità a qualcuno che poi è nessuno(perchè prontamente Renzi ti risponderebbe che le sue leggi ancora non hanno influenzato nulla!)
      Se il mio lavoro è approssimativo....il cliente non mi paga!
      Se un magistrato fa un lavoro col culo.... ?

      Potrei risponderti che chi fa la legge per perdonarli lo fa perchè chi dovrebbe fare i controlli si accorge di un bip di scontrino di un caffè ma non si accorge che spunta una villa in una riserva naturale!
      Perchè le cose si possono vedere da due lati!

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    5. OK Stefano. Guardiamo sicuramente il mondo da posizioni diverse. Mi pare naturale e giusto.

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  2. Stefano!!!!! mi hai fatto tornare in mente Carnevale!!!!!! Preferisco pensare al vecchio attaccante del Napoli che non al magistrato mafioso.

    Comunque grazie per il ricordo.

    Hasta
    zac

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  3. Carle'. scusami, in questo campo sono un perfetto ignorante e poiché ignoro mi fido di quello che dici te e di chi ti ha scritto i precedenti commenti.
    Quello che mi piacerebbe sapere però se mi dovessi trovare in qualche guaio giudiziario, di chi mi posso fidare? Un difensore d'ufficio va bene?
    Un salutone,
    aldo.

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    1. Caro Aldo, se sei particolarmente fortunato va bene anche un difensore d'ufficio. Ma devi avere proprio tanta fortuna.

      Però, se puoi permetterti schiere di avvocati (anche dentro al Parlamento) come il nostro "pregiudicato B", forse è meglio.

      E se come il "pregiudicato B", hai la possibilità di farti fare delle leggine dal Parlamento, apposta per tenerti fuori dai guai, è meglio ancora.

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  4. xpisp(stefano)08/05/15, 16:05

    Ciao Carlo,
    Sicuramente abbiamo prospettive differenti pur vedendo il medesimo problema.
    Concordo quando dai certe responsabilità "all'alto" però spesso mi capita di vedere usata questa "scusa" per giustificare ogni cosa.
    Ogni volta che si commette un errore si cerca la giustificazione altrove senza che nessuno sia capace di assumersi le sue responsabilità.

    Mi capita sul lavoro e lo vedo nella vita politica, nelle istituzioni, ecc.

    Non pretendo che la mia visione sia quella corretta ma ti chiedo, se oltre indicare tutti insieme come male del mondo il nostro mondo politico ognuno si facesse carico responsabilmente del suo lavoro, del suo compito non sarebbe meglio?
    Non avremmo più titolo per poi usare il dito che indica?
    Un saluto
    Stefano

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    1. Stefano, ma di chi stiamo parlando? Di me e di te o del resto degli individui di questa società? Io penso di essere onesto e questo penso di te. A volte mi sembri veramente ingenuo. Ma ti pare a te che se in questa società coloro che "si fanno carico responsabilmente del loro lavoro e del loro compito" fossero la maggioranza, avremmo una classe politica come quella che ci rappresenta?

      E con chi vuoi che me la prenda? Con il mio simile che mi nausea con i suoi comportamenti, come succede a te? Ma quello ha le spalle coperte, c'è il suo capo, ed il capo del capo, ed il capo che è più su, e quello ancora più su, fino al politico di riferimento... che lo difendono. Perché fa comodo un piccolo marcio, perché consente del marcio più grande a chi è più su.

      Guarda che non ho mai lesinato aspre critiche al "popolino" né in questo blog ne direttamente, nella vita reale. E' sporco, ignorante e ladro. Ma se non condanno la politica che consente tutto questo, se non provo a cambiare questa politica ed a condannare quella che non mi piace, se non cambio "la testa", come pensi che la "coda" possa puzzare meno?

      (ecco perché affermavo che la tua rabbia devi, secondo me, indirizzarla nella giusta direzione)

      Ciao e buon fine settimana.

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  5. Se imparo tutto quello che hai scritto sul post ed i successivi commenti posso superare l'esame di Giurisprudenza.....

    Ciao Carlè, complimenti! robi

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  6. ragazzi Carnevale l'avevo rimosso... mamma mia
    Cmq ogni volta che entro nel tribunale di Genova mi viene l'orticaria e mi rendo contro di parecchie cose...

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  7. Non sarai avvocato, ma la questione l'hai posta in termini chiari, concisi e corretti. Complimenti.

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  9. Pappagone direbbe "a me me pare na strunzata"... fermo il principio della responsabilità diretta dello Stato e indiretta del magistrato. I giudici non potranno mai essere chiamati a rispondere direttamente ed in prima persona dei danni arrecati al cittadino (eccezion fatta nelle ipotesi in cui l’illecito del magistrato si configuri come un reato). Per questo motivo è ancor oggi sbagliato parlare di legge sulla “responsabilità civile dei magistrati”: la richiesta di risarcimento del danno potrà essere avanzata solo e soltanto nei confronti dello Stato, che risponderà dell’illecito commesso dai magistrati, e mai contro il singolo giudice.

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    1. E' vero ciò che affermi, Enio. Ma in quanti lo comprendono? Meglio allora le "strunzate" all'italiana. Si è perso il senso delle Istituzioni e dello Stato e, conseguentemente, la maggioranza ragiona ad minchiam e la politica, per i fatti suoi, cavalca le minchiate!

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    2. xpisp(stefano)04/06/15, 12:25

      Io vorrei semplicemente che un magistrato che fa spendere INUTILMENTE soldi alol stato e che non sa fare bene il suo lavoro venga punito!
      Venga richiamato e se persiste perda il suo lavoro.
      In Italia chi occupa un posto pubblico cosa deve fare per essere allontanato?
      Bisogna per forza arrivare come dice Enio al commettere un reato?Spesso neanche a questo(vedi politici)?
      Questa per me è la responsabilità!

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  10. vedi stefano, tu ragioni secondo logica, ma sai quante sentenze non avremmo più in Italia se fosse come tu dici.Gli italiani e i nostri giudici lo sono, temono 2 cose le tasse e le tortorate sulla testa, di fronte a queste eventualità si paralizzano.

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  11. xpisp(stefano)12/06/15, 11:15

    Caro Enio,
    e secondo te questa logica al ribasso non è quella che ci ha portato a questo livello scarso in tutti i settori?
    Il non voler dare a nessuno il potere/compito di giudicare i propri sottoposti e di decidere della loro carriera ma di dare aumenti solo in base ad anzianità non ci ha tarpato le ali?
    Il fatto che fare con passione e diligenza il proprio lavoro sia valutato uguale a chi lo fa con noia e incapacità?
    Si paralizza solo chi non ha la convinzione di fare le cose per bene.
    Non si punisce un errore, solo chi non fa nulla non sbaglia, si dovrebbero punire le enormità!

    Esempio
    puoi coinvolgere per sbaglio una persona in un'indagine, false testimonianze, ecc possono portare ad un errore.
    Ma se dopo un anno d'intercettazioni e d'indagini fai degli arresti con clamore(altro errore dei magistrati/personaggi televisivi) nella notte per poi rilasciare dopo poche ore posso pensare ad errori dovuti ad incapacità o malafede?
    Buon fine settimana

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  12. Il mio applauso per l'articolo che hai pubblicato su operaincerta.
    Grande Carlo!
    Buon pomeriggio. robi

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  13. Il mio applauso per l'articolo che hai pubblicato su operaincerta.
    Grande Carlo!
    Buon pomeriggio. robi

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  14. in attesa di altri articoli, ti auguro un buon fine settimana

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  15. Mi associo a Robi per il pezzo su Opera Incerta, i 45 anni della legge 300 mandata al macero da questo cultore del fascio littorio.
    Buona serata Carlo.
    Tina

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  16. Carlo ci sei ? batti un colpo dai

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