Quello che segue è un breve racconto di fantasia. Ogni riferimento a fatti realmente accaduti o persone, è puramente casuale.
Furono necessari alcuni decenni. Sapevano bene che il male più grande era la cultura. Cultura significava conoscenza. La conoscenza portava alla consapevolezza. Chi era consapevole lottava per difendere la dignità, per degli ideali e, soprattutto, per il futuro. Fu il primo ostacolo da superare ma l'ignoranza strutturale e congenita facilitò il compito e la beata ignoranza si propagò rapidamente. Un apporto notevole al raggiungimento dell'obiettivo fu dato dall'uso sapiente di alcuni strumenti tecnologici in continuo mutamento e ampiamente diffusi, in grado di distogliere l'attenzione dal fare ragionamenti più profondi.
Poi si passò ad una seconda fase: trasferire la ricchezza che in passato era stata distribuita in basso, dal basso verso l'alto. In poco tempo divorarono tutto. In seguito si continuò a produrre ricchezza ma la stessa non venne più redistribuita equamente.
Per concludere l'opera fu distrutto il tessuto sociale, quello che ancora garantiva una parvenza di unità. Dallo stesso furono banditi lealtà, onestà e giustizia mentre si favorì la guerra tra poveri. Una guerra alimentata ad arte, per non far capire che se non ci fossero privilegi osceni per alcuni, non ci sarebbero ingiustizie atroci per tanti altri.
Qualcuno, rari testimoni del passato, provarono a resistere per anni, prima opponendosi e poi vivendo in assoluta clandestinità. Furono eliminati oppure madre natura fece il suo corso. Anche la memoria scomparve per sempre.
Furono necessari alcuni decenni ma alla fine il popolo fu reso mansueto.
"Maltrattato, si lasciò umiliare e non aprì la bocca. Come l'agnello condotto al mattatoio, come la pecora muta davanti a chi la tosa, egli non aprì la bocca". Isaia 53:7
Non saranno fatti realmente accaduti ma a me questo tuo racconto breve mi ricorda tante cose.
RispondiEliminaUn salutone,
aldo.
Gian Battista Vico lo ha ribadito, a cicli costanti la storia si ripete, ovvero, i corsi e ricorsi storici.
RispondiEliminaMa fatti bastare le parole di un gigante come Lucrezio che prima di Cristo scrisse:
Tantum religio potuit suadere malorum! - Lucrezio (A cotanta malvagità può indurre la religione!)
Si riferiva al sacrificio di Ifigenia, ammazzata per volere di una dea del tempo.
Oggi si ammazza nel nome di ogni dio noto e ignoto, ma quello che fa più vittime, è il dio denaro.
Notte buona Carlo e buona settimana.
Tina
io l'ho messo da me.
RispondiEliminagrazie infinite.
Zac
Ogni riferimento... è puramente casuale
RispondiEliminama viene da piangere.
la memoria è già scomparsa da un pezzo....
RispondiEliminaSento un'amarezza profonda che mi pervade, sale dal cuore e arriva fino alla mente e mi viene mal di testa.
RispondiEliminaForse perché c'è una spaventosa rispondenza tra il tuo racconto di fantasia e la nostra odierna realtà quotidiana.
Viene da piangere Carlo e da sbattere la testa da qualche parte ma tra un po ci porteranno via anche i muri ma non ce ne accorgeremo
RispondiEliminaScusami se ti ho già letto prima da Zac...
RispondiEliminaIl commento di Ernest la dice tutta su questo interminabile e deludente passaggio della nostra vita.
Ciao Carlè, buon uicchend!
Ho come la vaga impressione che sia una storia che conosco...
RispondiEliminala storia non è maestra di vita e certi fatti possono realmente verificarsi
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