08/03/16

Previsioni

No, non sono quelle del meteo. Mi riferisco alle amministrative di primavera, l'appuntamento elettorale per il quale i partiti stanno già facendo campagna elettorale. Prevedo che saremo testimoni di due eventi. Il primo, crescerà ancora l'astensionismo. Tanta gente, più che in passato, non andrà a votare, segno di uno scollamento sempre più drammatico tra chi amministra il Paese e chi è amministrato. Non condivido e non approvo questo tipo di scelta ma credo di capirla. In passato poteva essere interpretata come un comportamento da menefreghisti ma oggi la motivazione che è alla base della diffusa astensione è diversa. Parecchio diversa. Io che non la condivido mi sento in difficoltà. Se dovessi andare a votare, oggi, probabilmente annullerei la scheda. Non dico come!


Il secondo evento al quale saremo testimoni è un botto, un fragoroso, enorme e terrificante botto: quello del Partito Democratico!

I segnali che preannunciano questi due eventi da me pronosticati, ci sono tutti. Il Pd che si vanta di praticare ancora la consultazione degli elettori attraverso le primarie, manco fosse una concessione e non un diritto democratico, ha fallito miseramente. Fallimento a Milano, dove c'è stata la discutibile e discussa affluenza in massa, presso i seggi, di "cinesi" che neanche sapevano per chi dovessero votare. Pagati? Costretti? Merce di scambio? Quelli del Pd non si pongono domande. Anzi, non vedono.

Fallimento a Roma, dove l'affluenza è stata di poche decine di migliaia di elettori. Alle primarie del 2013 andarono a votare 100mila romani. Stavolta neanche la metà e qualche migliaio di elettori ha pure votato scheda bianca. Quelli del Pd non si pongono domande. Anzi, non vedono.

Fallimento a Napoli, dove sono stati documentati gravi brogli. Elettori pagati prima di votare ed ai quali veniva "consigliato" chi votare. Strascichi polemici e probabili indagini della Magistratura. Quelli del Pd non si pongono domande. Anzi, non vedono.

Il dato politico è talmente lampante da essere chiaro a tutti, tranne che a quelli del Partito democratico ed alla loro incomprensibile tifoseria. Dietro i facili slogan ed alla realtà artefatta della "narrazione" renziana, si nasconde una politica fallimentare. Ma guai a dire una cosa del genere ai "renziani". Ti accusano di remare contro il Paese, di essere un gufo. Meglio sognare e illudersi che "il Capo" stia facendo cose, mai fatte in Italia. In effetti le ha fatte.

Una legge elettorale più porcata della legge elettorale che va a sostituire, perché dichiarata incostituzionale. Una riforma della Costituzione che sopprime il Senato della Repubblica e trasforma lo stesso in un Senato delle Regioni non eletto dai cittadini, privando questi ultimi del diritto/dovere costituzionale di eleggere i propri rappresentanti. La soppressione della garanzia della doppia lettura per le leggi che riguardano i diritti fondamentali dei cittadini. Una riforma della Pubblica Amministrazione che priva la stessa del principio costituzionale dell'imparzialità e del buon andamento e l'assoggetta alle regole di bilancio e del profitto. Una riforma della scuola che mortifica la sua missione primaria, diffondere cultura e favorire il pieno sviluppo personale e sociale dell'individuo, assoggettando la stessa alle logiche aziendali. Una riforma del mercato del lavoro che svuota di ogni significato lo Statuto dei Lavoratori e trasforma il lavoratore in merce. L'innalzamento del numero di firme necessarie per proporre un referendum. L'innalzamento del numero di firme necessarie per proporre una legge di iniziativa popolare.

Ma i "renziani" dormono e sognano. Sembra proprio che non ricordino che nel recente passato ci siamo svegliati da un altro lungo sonno, durato quasi un ventennio, durante il quale gli italiani hanno sognato ed hanno vissuto di illusioni.

Non è stato un bel risveglio e, di quel lungo sonno della ragione, dovremo pagare le conseguenze per il resto dei nostri giorni.

7 commenti:

  1. condivido punto per punto tutto quello che hai scritto, con chiarezza e precisione! io ho sempre votato, ma stavolta veramente non so che fare, annullare la scheda, va bene,dici che ha più senso che non andare proprio? Sì, forse c'è una sfumetura di differenza, ma quelli che devono coglierla saranno tanto sensibili da coglierla?
    Aspettiamo giugno, quante ne dovremovedere e mandare giù....

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  2. In Liguria le primarie del Pd sono state soffertee il risultato si e' visto.

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  3. Caro Carlo, quello che hai scritto non avresti potuto scriverlo meglio! Condivido ogni parola, pur facendo parte di quelle persone che, tanto per fare una citazione, non si legano a questa schiera e morranno pecora nera. Ovvero sì, stiamo anche io e mia moglie fra le persone che non vanno a votare da un paio d'anni, l'ultima volta detti fiducia a una persona onesta come Bersani. Ma poi abbiamo visto tutti com'è andata a finire! E tu hai spiegato benissimo anche le mie ragioni del non voto, le nostre, a cui anche la cara Redcats sta forse e purtroppo per unirsi, che sono esattamente come le hai espresse. Nonostante questo io ho sempre sostenuto che bisogna andare a votare, e ho fatto anche delle battaglie personali con alcuni amici che da tempo non vanno più. Ma il problema è che ora non ho più argomenti. Ed è questa la cosa più grave! L'ottimismo non mi manca, e mi auguro di tornare alle urne quanto prima. Forse... se abitassi in Grecia lo farei. A presto e grazie per i tuoi post sempre azzeccati!

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  4. Ho votato sinistra tutta la vita, ma negli ultimi anni turandomi il naso, per oppormi agli altri assurdi. Se le elezioni fossero domani, l'unico voto per dimostrare la mia rassegnazione a questo infinito squallore sarebbe il non voto. Spero che si apra qualche (anche falso) spiraglio per illudermi ancora di qualche persona, anche se poi sicuramente mi deluderà.

    Ciao Carlè, buona serata. robi

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  5. Condivido ogni tua parola. E' probabile che molta più gente si rifiuterà di andare a votare. Parli giustamente di scollamento. Ma perché? Interessa a qualcuno dei nostri amministratori? Non vedo soluzione. Non è tempo di rivoluzione e continuiamo a subire.

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  6. Ciao Carlo a me sembra davvero di vivere in una specie di barzelletta da incubo. Nn usciamo da questa situazione, ormai sembra che della cosa pubblica siano destinati ad occuparsene i peggiori che sembra assurdo ma trovano sempre posto nella politica.
    Le primarie si stanno ormai trasformando in una pagliacciata, in Italia lo sport nazionale sembra ormai quello di trovare il modo di truffare in ogni cosa... l esempio di Roma è emblematico ma ce ne sarebbero altri.
    Io andando avanti così rimarrò sempre fuori dal parlamento
    un saluto a presto

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  7. la gente dovrebbe comunque andare a votare per cercare di cambiare le cose in meglio e non astenersi, magari per protesta!

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