08/02/10

IMMIGRAZIONE 5

Perché vanno via dal loro paese? Sono convinto che in tutte le discussioni che riguardano i "migranti" questa sarebbe la prima domanda da porsi, unitamente ad un'altra: si può pensare all'immigrazione come ad un fenomeno indipendente da altri? Volendo approfondire, è indubbio che c'è una terza domanda a cui si dovrebbe rispondere: si possono ignorare le trasformazioni avvenute negli Stati sia sul piano interno sia su quello delle relazioni internazionali? Infine, bisognerebbe chiedersi: il suo "trattamento" può essere di pertinenza esclusiva ed unilaterale di una sovranità nazionale?

immigrazione.jpgPersonalmente, sono tutte domande che mi sono posto e le risposte saranno argomento dei prossimi post. Ora, vorrei introdurre una prima riflessione sui motivi che spingono migliaia, milioni di persone a lasciare i loro luoghi di origine, per emigrare in paesi stranieri. Spesso, nelle discussioni da me sostenute, ho affermato che la responsabilità è anche di quei paesi che si definiscono industrializzati e moderni. Capirete ora il perché. Le migrazioni non sono fenomeni autonomi ma con origini ben precise.

Una di queste, penso la più tragica, sono le guerre. Esse provocano improvvisi e massicci spostamenti delle popolazioni che vogliono sfuggire alla morte ed alle persecuzioni: parliamo dei profughi e dei perseguitati. Occorre tener presente due aspetti di questo fenomeno: ancora oggi, tali flussi sono enormi, significando che le guerre e le persecuzioni sono molto diffuse in quei paesi individuabili nell'emisfero sud del mondo; questa tipologia di "migranti" non è soggetta alla disciplina che regola i flussi per "motivi di lavoro" ma alle leggi ed ai trattati internazionali di carattere umanitario che, peraltro, ne contempla anche altre (popoli che fuggono dalle carestie, dalle pestilenze, dalla siccità).

Altra causa del fenomeno migratorio, sempre tragica, è la povertà e la fame che, purtroppo, caratterizzano la vita degli esseri umani di alcuni paesi e che obbligano i "poveri" di quegli stessi paesi a considerare l'emigrazione come una strategia di sopravvivenza. Anche questi, per la maggior parte, sono situati nell'emisfero "sud" del mondo!!

E qua, entrano in gioco le responsabilità dei "paesi industrializzati", con un'ulteriore precisazione: la migrazione per povertà, non avviene solamente da quei paesi dove per fame "si muore" ma anche da quelli dove si stenta a condurre una vita "dignitosa" e le possibilità di migliorarla sono scarse.

L'internazionalizzazione della produzione, svolta dalle multinazionali, ha provocato la scomparsa dei piccoli produttori locali che vivevano di un'economia tradizionale. La logica conseguenza è che le stesse multinazionali hannno creato una manodopera "mobile"!!

Le multinazionali, attraverso la creazione di poli di produzione concentrati in un "territorio" limitato, hanno provocato la contemporanea scomparsa dei piccoli produttori diffusi sul territorio perché hanno privato questi ultimi dei mezzi necessari alla realizzazione dei "capitali". Conseguentemente, hanno contribuito ad originare lo "spostamento" degli stessi che da piccoli produttori si sono trasformati in mano d'opera.

La concentrazione della "produzione" e dei "capitali" ha innescato un'altro perverso meccanismo, per cui a paesi sempre più ricchi se ne sono affiancati altri sempre più poveri, alimentando quel meccanismo costituita da quei collegamenti tra paesi che chiedono capitali e paesi che ne forniscono. Chi chiede e non ha "sistemi" capaci di produrre "capitali", si impoverisce sempre più oppure paga con "risorse": quelle energetiche e minerarie di cui hanno necessità i "poli di produzione"!! E il cerchio si chiude.

La globalizzazione economica, ha trasformato profondamente gli Stati ed i rapporti che tra loro intercorrono e se vogliamo considerare la stessa come inevitabile, allora è necessario che siano valutate anche le conseguenze economiche che tali trasformazioni comportano, cercando un compromesso tra i diversi aspetti delle stesse: non possono coesistere realtà esageratamente ricche e realtà povere fino a soccombere.

Il compito di cercare questo compromesso è della politica che, invece, fino ad oggi ha considerato l'immigrazione in maniera avulsa, svincolata dagli altri settori che la influenzano. Una mancanza di attenzione molto grave che spiega l'inadeguatezza delle politiche adottate rispetto agli obiettivi fino ad ora raggiunti.

Ancor più grave è considerare la singola nazione come detentrice del potere di organizzare una politica dell'immigrazione che sia avulsa dal contesto internazionale e dalle interazioni economiche globali, limitando l'azione solo agli aspetti marginali: il controllo delle frontiere.

Un'ultimo cenno ad un'altra caratteristica dell'economia occidentale: sempre più tecnologica ed automatizzata, essa ha richiesto una gran quantità di mano d'opera "specializzata" o di alto livello professionale, altamente retribuita. Ciò ha comportato, però, che molti settori meno "professionali" e anche meno retribuiti, fossero lasciati privi di "braccia".

Tuttavia, automazione e tecnologia non possono sostituire un manovale, un carpentiere, un idraulico, un giardiniere, una badante, un cameriere, un lavapiatti.... e quei posti sono diventati il "miraggio" di una vita migliore per chi, venendo da un paese dove miseria e fame sono le uniche alternative di vita, ha cercato di occuparli, anche clandestinamente!!

Infine, dimenticare che alle braccia sono attaccati anche degli esseri umani è un errore grave che "alcune" politiche in fatto di "migrazioni" prima o poi dovranno scontare!! (continua)

17 commenti:

  1. Ciao Carlo,
    questo è l'argomento del giorno. Secondo me è ormai acclarato che siamo difronte al fenomeno delle imponenti migrazioni,che non è nuovo nella storia ed è inarrestabile. >Invano la Lega tuona. Vengono perchè l'assetto politico,sociale in cui erano inseriti s'è sfaldato. Tutto sta nel concordare un sistema equilibrato d'accoglienza,come è stato in America all'inizio del secolo. Gli esempi del passato dicono che le migrazioni cambiano il volto dei paesi destinatari. Bisogna prepararsi a questo. Siamo in una fase di transizione. Tra poco l'Italia sarà EurItalia o qualcos'altro ,piaccia o non piaccia. Corinina

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  2. ciao, scusa la lunga assenza. come va?

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  3. CIAO CARLO , SCUSA SE E' TARDI PER I SALUTI MA SONO STATO FUORI . NO , NON FARE IL MALIZIOSO , ERO FUORI DI CASA E NON DI TESTA .
    .
    MOLTO INTERESSANTI LE COSE CHE DICE PARLACONME , DOPO IL TUO COMMENTO HA FATTO DELLE AGGIUNTE CHE VANNO VALUTATE ATTENTAMENTE , PERCHE' NON SONO PER NIENTE CAMPATE IN ARIA .
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    HO DATO UNO SGUARDO AL TUO POST , NON MI SONO SOFFERMATO MOLTO , PERCHE' SONO ANCORA CON IL SOPRABITO ADDOSSO . AD OCCHIO E CROCE , SEMBRA UN' OTTIMA " RISPOSTA " .

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    HAI LETTO GLI ULTIMI COMMENTI FATTI SUL BLOG CONTEMPORANEO ?
    .
    NE' HO TROVATO UNO MOLTO INTERESSANTE ED ELOQUENTE , PROVA A LEGGERE .
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    BUON INIZIO DI SETTIMANA .
    .
    PS. HAI VISTO IL NUOVO BLOG DI PONY ?
    .
    SAI QUALCOSA DEI PROBLEMI CHE HANNO IL PONY E CESARE ?
    .
    SENTO PARLARE DI QUERELE , A COSA E' DOVUTO ?

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  4. ciao Carlo,
    tema questo sempre interessante ma come diciamo spesso, complesso un bel po'. Metterci nei panni di questa gente aiuta a capirne i problemi ma non sempre abbiamo la tranquillità per farlo.
    Ciauzzz

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  5. Carlo, sai che fine ha fatto Pony? Il suo blog non è rintracciabile oggi, sai qualcosa?

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  6. Ciao Carlo, hai ragione, le paure trasversali e non solo quelle fanno scordare che la Romania fa parte della comunità europea e i suoi cittadini sono liberi di circolare da questa parte dell'europa come noi dalla loro.
    Possiamo dibattere delle loro "abitudini", ma non serve.
    La disperazione degli immigrati forzati arriva dal bacino del Mediterraneo, non voglio portarla per le lunghe, ma qualcuno ha visto il film HOTEL-RWANDA?
    Quanti Hotel Rwanda danno spallate a comunità rurali che non si sognerebbero di lasciare la loro terra?
    Quanto ci sta costando l'accordo con il cammelliere libico per mandare a picco la disperazione che si stacca dai suoi porti?
    Quante armi vendiamo alle fazioni che non hanno soluzioni se non la via di fuga?
    E quando interveniamo sui loro territori, dobbiamo farlo forzatamente con un crocifisso in mano?
    Non si potrebbe intervenire alla maniera di Emergency, formando persone del posto che finita l'emergenza possano portare avanti tecniche migliorative come costruire una rete idrica e scuole?
    Buon pomeriggio

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  7. CIAO CARLO , HO LETTO IL TUO COMMENTO LASCIATO DA ANTONIO , IL DISCORSO STA DEGENERANDO SU INNI DI PARTE , CHE NON VALE LA PENA DI SEGUIRE .
    HO ESORTATO ANTONIO A REIMPOSTARE LA ROTTA , PERCHE' VOGLIO CAPIRE , ANCHE SE HO UNA MEZZA IDEA , COSA C'E' NELLA SUO VOLERE UN MINISTERO .
    CONTINUERO' , PER UN PO' A SEGURE GLI SVILUPPI DEL DIBATTITO , CHE SE RIMESSO IN PISTA , PUO' ESSERE ANCORA INTERESSANTE , NEL CASO CONTRARIO , ABBANDONERO' .
    .
    SI , PARE CI SIANO QUERELE ED ALTRO , STORIE INUTILI CHE GIUSTAMENTE TU RITIENI PRIVE DI INTERESSI .
    .
    IO SONO IMBALLATO SUL POST ANTINUCLEARE , IL DIBATTITO CHE SI E' SVILUPPATO E CHE NON POSSO NON AFFRONTARE , PENA IL PAGGIAGGIO DELLE TEORIE A FAVORE , RICHIEDE ULTERIORE TEMPO . INFATTI , NEL FRATTEMPO HO FATTO ALTRI DUE POST , CHE HO DOVUTO METTERE IN SECONDA PAGINA , PER TENERE ANCORA ATTUALE QUEL POST .
    .
    STO CERCANDO DI FAR ESAURIRE LE SCORTE DI INFORMAZIONI ( LORO ) DALLE QUALI CERCHERO' DI TRARRE SPUNTI PER CONTROBBATTERE .
    .
    CI SENTIAMO PIU' TARDI .

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  8. Anche oggi malinconico? Suvvia si avvicina S. Valentino ed i problemi si dimenticano o meglio vanno n soffitta....
    Buon pomeriggio.
    Corinina

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  9. Buonasera Carlo, cerca di capire e porta un po' di pazienza.

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  10. Almeno se non altro ti ho messo in moto per indagare..E' un'ottima disposizione che consente di pensare c he uno non arriva mai,anche quando pensa d'esserci.
    Una buona ricerca dunque e dato che ci siamo buona notte.
    Corinina

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  11. Ciao Carlo e buona serata anche a te!

    Si, il personaggio del presentatore è volutamente esagerato.

    Marco (^_^)

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  12. CIAO CARLO , VAI A LEGGERE IL COMMENTO LASCIATO DA ANTONIO E FAMMI SAPERE , PRIMA DI LASCIARE COMMENTI .

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  13. Ciao Carlo e buona serata.
    Ogni tanto riesco ad avere un po' di tempo per leggere anche qualche commento, anche nei post precedenti, come in questo momento.
    Non credo ci sia bisogno di aggiungere altro.
    Lascerò "sbollire" la mia rabbia, e poi riuscirò certamente a ritornare più razionale perchè, come puoi immaginare, questa mia interperanza non ha niente a che fare con gli argomenti dei post in discussione.
    Un saluto e una buonanotte.

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  14. Carlo, bentrovato dopo un bel po' di giorni. Ho qualche post arretrato, lo so. Mi perdoni ? Prometto che recupero !

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  15. Ciao Carlo e buona giornata.
    Credo sia bene chiarire la situazione, almeno per non dare un'impressione sbagliata.
    I fatti per cui sono particolarmente "amareggiato" non riguardano nessuno in particolare, bensì col "sistema" con cui mi sono confrontato fino ad ora.
    Tu sai benissimo come la penso, ma sai benissimo che mi è interessato di più interfacciarmi con chi la pensa diversamente da me, e per questo ho anche perso diversi contatti che hanno evitato di frequentarmi perchè "non capivano" questa mia volontà.
    Non ho "liste di amici" perchè ritengo che tutti siano amici; ho parlato con tutti quelli di sinistra pur essendomi dichiarato di destra, ho capito il linguaggio di quelli di sinistra ma non ho avuto la stessa considerazione per "il linguaggio di uno di destra", pur essendo quasi sempre stato critico con questa maggioranza.
    Ho usato sempre il mio nome e cognome, salvo in una sola occasione che tu ricordi benissimo, pur commentando che quel nick apparteneva a me, quindi nessun anonimato; tu sai bene che cosa ho ricevuto, e non ripeto quì quello che mi è stato indirizzato: ma ho voluto essere "al di sopra" di questo modo di fare e o taciuto.
    Sono stato inoltre trascinato in una storia poco gradevole che non mi appartiene, non ho corrispondenza privata con nessuno, ne altri tipi di comunicazione, anche perchè non so come si fa.
    Tutto questo, per uno come me che ha sempre cercato il dialogo, è sembrato decisamente troppo, e da quì il mio risentimento, comprensibile o meno, ma si tratta di questo.
    A te, a Bruno e a tutti quelli che si sono sentiti dispiaciuti per questo mio recente comportamento, vanno i miei più sinceri saluti, e se necessarie, le mie scuse per non essere stato più esplicito.

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  16. Trovo condivisibile quello che dici.
    Il ragionamento porta a quelle motivazioni ma non trascurerei le guerre interne tra etnie. IN questo caso i paesi industrializzati ne possono poco... tranne le fabbriche d'armi. Quelle prosperano sempre in salute.
    UN caro saluto :-)
    Imperf

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  17. Caro Carlo, per trovare quanto avevo scritto ho percorso a ritroso i post e sono rimasta atterrita da come le cose siano sempre le stesse. Mi son agitata tanto e.. Comunque questo spazio è almeno una valvola di sfogo ed un luogo per trovare chi ha gli stessi pensieri, il che è molto importante per l'equilibrio psichico. Ti abbraccio, Anna

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