26/01/14

Fallimenti

Capita di dover tornare nel vecchio quartiere popolare, dove hai consumato l'infanzia, l'adolescenza ed anche parte dell'età adulta. Una volta raggiunto, all'estrema periferia della grande città, torna il ricordo di anni passati in un luogo che [...] divenne ben presto un quartiere dormitorio [...] da cui fuggire ad ogni occasione, quando l'età lo consentì. Non è affatto cambiato. Ovunque volgi lo sguardo ti assale un gran senso di desolazione, di degrado, di vuoto e di incompiuto. Capita di dover raggiungere l'ufficio postale, perché solo in quello è possibile sbrigare certe faccende.




Poste Italiane, società per azioni, [...] un'Azienda di servizi ad alto valore aggiunto [...]. Pentole, tazzine, tazze, tovagliette, stoviglie, libri per la dieta macrobiotica, vegana, vegetariana, di cucina tradizionale, favole per bambini, romanzi, fumetti, quaderni, musica, biciclette, giocattoli, penne, pennarelli, borse, zaini, gadget e ninnoli. Telefonini di ultima generazione, tablet, schede telefoniche, abbonamenti di telefonia mobile. Servizi e prodotti finanziari, servizi di commercio elettronico, servizi assicurativi. Poste impresa, Poste salute, Poste e-commerce, Poste protezione casa, Poste shop, Poste salute shop, Poste mobile, Poste cloud, Poste interactive, Poste target, Poste mail room.
Posta che puntualmente viene consegnata in ritardo. File ed attese interminabili.
Contrattempo. L'ufficio postale è chiuso per ristrutturazione, 4 mesi. Poste Italiane, il "valore aggiunto": un container lungo circa una trentina di metri e profondo una decina, posizionato nel parcheggio antistante l'edificio delle poste. Un container con 8 sportelli per il pubblico, di cui 6 operativi. Impiegati stanchi, annoiati. Impiegati apparentemente impegnati. Impiegati che cazzeggiano. Impiegati che a capo chino, meccanicamente, svolgono il lavoro per il cliente di turno. Impiegati che fumano, fuori da una porta non accessibile al pubblico. Impiegati che vanno e vengono.
Che bel falò sarebbe, il container. Ti guardano visi annoiati. Sguardi senza espressione.
Una piccola rampa per raggiungere l'ingresso al container, sbarrato da una guardia giurata. Una lunga fila fuori, all'aperto, fa freddo ma non piove. Persone che attendono il proprio turno, in piedi. Anziani con lo sguardo rivolto a terra, pensierosi, stanchi, tristi. Giovani con il telefonino collegato a facebook. Giovani che giocano a candy crush con il telefonino. Telefonate in ufficio. Telefonate a casa. Telefonate agli amici. Con il telefonino, l'Iphone, l'Ipad.
Due giovani donne, una è incinta, si mettono in fila. Zingare.
Mormorii. Sguardi che s'incrociano, parole sussurrate al vicino. Borse strette sotto al braccio. Tasche protette. Fastidio, ostilità, diffidenza.
Nella tua condizione puoi chiedere di non fare la fila.
Un sorriso. Grazie, non voglio ascoltare le solite polemiche.
Insisto.
No grazie. Ancora un sorriso.
E' incinta, passa il tempo e la stanchezza arriva.
Insisto ancora, la guardia giurata interviene, la giovane donna entra.
Mormorii. Commenti. Disappunto. Ostilità. Ammiccamenti.
La fila si anima. Alzano finalmente il capo. Tornano dai loro mondi e ti guardano negli occhi, cercano complicità.
Vi leggono disprezzo.