18/04/16

PPP

Noi siamo un paese senza memoria. Il che equivale a dire senza storia. L'Italia rimuove il suo passato prossimo, lo perde nell'oblio dell'etere televisivo, ne tiene solo i ricordi, i frammenti che potrebbero farle comodo per le sue contorsioni, per le sue conversioni.


Ma l'Italia è un paese circolare, gattopardesco, in cui tutto cambia per restare com'è. In cui tutto scorre per non passare davvero. Se l'Italia avesse cura della sua storia, della sua memoria, si accorgerebbe che i regimi non nascono dal nulla, sono il portato di veleni antichi, di metastasi invincibili, imparerebbe che questo Paese speciale nel vivere alla grande, ma con le pezze al culo, che i suoi vizi sono ciclici, si ripetono incarnati da uomini diversi con lo stesso cinismo, la medesima indifferenza per l'etica, con l'identica allergia alla coerenza, a una tensione morale. (Pier Paolo Pasolini)

e, comunque, ha poco da festeggiare il bimbominchia.



5 commenti:

  1. la vincita delle astensioni ancora una volta non può che rattristarmi. Io ho votato Si e questa volta contavo che un pò più di italiani si sarebbero recati al seggio a votare, non importa come ma a votare. Ancora una volta il referendum si è dimostrato inutile.

    RispondiElimina
  2. Penso che se continuiamo a criticare lo spocchioso "comunista per caso", dopo la sua eventuale vittoria al referendum di ottobre ce la farà pagare, passando a Forza Italia, portandosi dietro tutti i "cavalli di troia" che ha utilizzato per scardinare la Costituzione.

    Ciao Carlè, buona serata. robi

    RispondiElimina
  3. Ciao Carlo
    scrivo da una città che in questo momento sta soffrendo per li suo mare che da blu è diventato nero. Ciò che succederà nei prossimo giorni è ancora un mistero... pare che la Iplom non si impegni molto sul fronte degli interventi, sindaco e presidente della regione continuano a fare dichiarazioni poco convincenti. I pompieri e molti altri lavorano da quel giorno per cercare di arginare tutto ciò.
    Non è giusto fare un parallelo tra questa vicenda e il referendum perché lo sappiamo non era un Si o un No alla politica energetica ma si discuteva sulle concessioni e altro. Però una cosa in comune questa vicenda ancora una volta ce la fa capire... se il problema non è sotto casa non interessa.
    In questi giorni si sentono persone che si lamentano del petrolio e poi nella mia regione ha votato il 32% credo una cosa del genere.
    Qui sta il vero problema del paese la gente pensa solo al proprio pianerottolo poi quello che succede sotto e sopra non interessa...
    la rabbia è davvero tanta
    un saluto

    RispondiElimina
    Risposte
    1. xpisp(stefano)26/04/16, 16:28

      Perdonami Ernest, avessero votato anche nell'80% il tuo discorso non dovrebbe cambiare.
      Il senso è:"che schifo se capita a casa mia, meglio che capiti a casa altrui"?
      Perchè se si vuole cambiare, bisogna cambiare in tante cose, prima di tutto negli sprechi!
      Ad esempio(ma solo perchè sono i più facili da citare) gli uffici pubblici in inverno con le finestre spalancate.

      PS
      le macchine elettriche non inquinano... dove passiamo ma per produrre quella corrente con cui vanno, ad oggi si è bruciato petroli, se va bene!

      Elimina
  4. Noi siamo un paese senza memoria...un incipit perfetto!

    RispondiElimina