08/09/16

Presa di coscienza

La pausa estiva, una breve vacanza, buoni libri e lunghe riflessioni fatte fuori dal blog. Sono questi gli elementi che m'hanno consentito di concludere un ragionamento che già da lungo tempo facevo con me stesso. Oggi sono convinto che in futuro dovrò guardare alle umane vicende in modo completamente diverso da come fatto fino ad ora.

Credo che fin dalla notte dei tempi il genere umano sia stato animato da un'intima pulsione che li spingeva a prendere coscienza della loro vita e di ogni aspetto dell'esistenza. Non mi riferisco alla semplice informazione e neanche alla conoscenza intesa come sapere. Penso piuttosto a qualcosa di più profondo e interiore, di intimo, una conoscenza più intellettuale, una condizione in cui la cognizione di qualcosa si fa interiore e profonda, trasformandosi in etica, condotta di vita, ordine e regola che armonizza con la persona, elevando la stessa al di sopra dell'ignoranza o del semplice essere informati. Parlo della consapevolezza.

Poi, qualcosa è cambiata.

Piu guardo a cosa accade in quest'era moderna più mi convinco che quella pulsione sopra descritta sia diventata un peso per la maggior parte del genere umano, soprattutto quello che vive nel così detto mondo civile ed industrializzato. Una responsabilità da rifiutare perché difficile da sostenere, un peso per l'esistenza dell'individuo, un impegno al quale sottrarsi. Il rifiuto sistematico della presa di coscienza e la scelta di trascinare la propria esistenza attraverso il buio della ragione, un nulla mentale necessario per vivere di illusioni, miraggi e sogni da rincorrere con affanno tutta la vita.

Non trovo altre spiegazioni ai comportamenti dell'essere umano, ai guasti e alle distruzioni che lo stesso sta infliggendo alla propria specie, ad ogni specie vivente ed al pianeta in cui vive. Non le trovo. Qualcuno potrà giudicare questa mia visione del mondo, catastrofica. E' sbagliato. Io non nego che il bello, l'onesto, il giusto esistano. Dico, però, che il brutto, il disonesto, l'ingiusto sovrastano di gran lunga ciò che di positivo c'è nel mondo.

A me sembra che la maggior parte del genere umano, per esempio, non sia né impegnato né disposto a rinunciare a consumare qualcosa di meno oggi, per un futuro migliore domani, il futuro del pianeta e degli esseri viventi che ci vivono. Compreso il genere umano.

Ma potrei fare ancora decine di esempi. La desertificazione di territori sempre più vasti del nostro pianeta; inquinamento dell'aria, del suolo e delle risorse idriche; deforestazione e cementificazione sempre più estesa della crosta terreste; scomparsa, ogni anno, di decine di specie viventi animali e vegetali a causa della distruzione del loro habitat naturale.

E poi le guerre sempre più numerose e crudeli, con lo sterminio di interi popoli; la fame e la sofferenza di milioni di esseri umani perseguitati, privati della libertà o del minimo indispensabile per sopravvivere.

E' ricordando questa riflessione che affronterò i prossimi argomenti proposti in questo blog, compresi quelli inerenti la politica, nazionale o internazionale, sempre più misera e vissuta come uno scontro tra fazioni, una contesa tra contrade o squadre di calcio dove il "pubblico", al massimo, è capace di fare il tifo, privo di ogni consapevolezza sul cosa significhi governare per la collettività ed il bene comune della società in cui viviamo. Ma anche dell'intera umanità, del suo futuro e degli esseri viventi che popolano (ancora) il pianeta Terra.

5 commenti:

  1. Caro Carlo,
    a me, per arrivare alle tue giustissime considerazioni che condivido totalmente, basta percorrere 100 metri di portici davanti alla stazione di Torino: si avverte la deriva di tutti i valori che ci permetterebbero una vita migliore.
    Ciao Carlè, aspetto i tuoi articoli conditi della tua nuova presa di coscienza. robi

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  2. Concordo con quello che hai ottimsmnte espresso e mi secca molto sapere che non avrò più il tempo per assistere ad un sia pur lieve miglioramento.
    Un salutone grande amico mio,
    aldo.

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  3. Pensa solo a Vico, a cicli costanti la storia si ripete, ovvero:
    I CORSI E RICORSI STORICI
    La differenza la fanno i coglioni che oggi siedono in parlamento, in tempi non troppo lontani sarebbero stati dentro una camicia di forza per evitare danni a loro stessi.
    Sono stanca Carlo, stanca della rete e stanca di leggere quello che mi fa pensare che nel 2016 siamo all'anno 2016 avanti Cristo.
    Le guerre di religione ci sono, le guerre per i territori da assoggettare ci sono, gli imbecilli che non capiscono sono la maggioranza, che dire?
    Io, Tu e gli amici di rete siamo una minoranza in via di estinzione, noi abbiamo costruito, loro stanno demolendo.
    Notte buona Compagno.
    Tina

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  4. A tal proposito, ti invito a leggere (se ancora non l'ho scritto qui) "Da animali a dei, breve storia dell'umanita'", ne' resterai folgorato.

    Hasta
    Zac

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  5. Ciao Carlo
    avevo perso questo post e me lo sono ripreso, pensa io passo la maggior parte del giorno a scuotere la testa per le cose che vedo in giro anche nel nostro piccolo...

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