12/06/17

Poche certezze

Più che di "affluenza in calo", come titolano stamattina molti quotidiani, io parlerei di ennesimo crollo di partecipazione popolare, segno che la disaffezione alla politica è sempre più diffusa (e sempre più un problema) e che l'elettore non vede alternative politiche valide in cui sperare. Poi ci sono i grillini che sono fuori da tutti i ballottaggi, come titola perfino il quotidiano filogrillino il Fatto Quotidiano, stamattina.


E guarda tu il caso, mentre i grillini raccolgono briciole ed il centrosinistra di stampo renziano arranca a fatica,  le "destre" avanzano nuovamente e leader di partiti come la Lega Nord o Forza Italia tornano sorridenti alla ribalta, pronti ad affrontare il prossimo turno di ballottaggio con i candidati del centrosinistra.


Del Movimento 5 Stelle ho sempre sostenuto due cose.

La prima: è un movimento capace solo di aggregare, attraverso la rete, il malcontento e le frustrazioni diffuse nella nostra società. Ciò significa che è utile al "sistema" per tenere sotto controllo il dissenso, il quale è prevalentemente espresso in rete e mai come autentica, diffusa e partecipata protesta di piazza.

La seconda: pur avendo nel suo "non statuto" punti programmatici che dovrebbero essere prettamente di "sinistra" o di un centrosinistra progressista, il movimento accoglie al suo interno prevalentemente militanti di "destra" (e infatti, quando il M5S perde voti, come in questa occasione, non è il centrosinistra ad avvantaggiarsene ma le destre leghiste o forziste). Basta leggere i commenti nel loro blog, per rendersene conto.

Ne aggiungo un'altra oggi: nel movimento c'è anche gente che in passato è stata "comunista" o di sinistra! Alcuni di questi, in un lontano passato, sono perfino passati alla lega, quindi non mi meraviglio. E' gente che non ha elaborato l'ideologia in cui credeva ma l'ha solo rinnegata.


E ora attendiamo i ballottaggi per tirare le somme!

2 commenti:

  1. Quello che mi colpisce è che si parla di "destra" e "sinistra" di coalizioni, ma non di programmi a favore della cittadinanza. Votano l' "Antonio" di turno perchè
    "speri ti faccia il favore". Alle ultime comunali avevo votato per un candidato che rappresentava i miei valori, non è stato ammesso al ballottaggio ed io non sono andata a votare perchè per me non aveva senso scegliere tra due che non mi piacevano. Altro discorso è il calcolo percentuale : Se 10 persone votano "Antonio" su 1000 votanti è l'1% ,su 100 votanti è il 10% su 10 votanti è il 100%. A questo non si pensa... e rispecchia l'inizio del tuo post. Anna

    RispondiElimina
  2. Ciao Carlo
    la situazione è sempre più drammatica sotto tutti i punti di vista. La partecipazione davvero ormai è ai minimi storici ma nn solamente per quanto riguarda il voto, anche sui posti di lavoro la gente non si interessa più o magari solamente al proprio conto.
    Siamo in questa condizione per molti motivi tra cui il fatto che a partire da Berlusconi ci hanno inculcato nella testa che bisogna sempre votare contro mai a favore... questo nel tempo ci ha portato a dei candidati imbarazzanti e improponibili... una corsa a raggiungere le posizioni di destra. Siamo accerchiati da razzisti affaristi e molto altro... gente che gioca con i numeri che dice di aver vinto quanto poi porta a casa la pagnotta solamente perché gli altri non partecipano... poi ci son anche quelli che sono sempre più a sinistra di quello vicino, insomma la storia insegna che la sinistra si divide e la destra comanda. Il Pd è fuori dalla realtà continua a dire di essere un partito di centro sinistra solo per rendere quei voti di quelli che credono ancora a sta roba per non parlare dell'arroganza del potere che non ascolta più... che tristezza

    RispondiElimina