13/07/17

L'orto

Potremmo tediarci con le ultime fatiche del giovane novello scrittore, politicante a tempo pieno, riflettendo su quel concentrato di qualunquismo che lo stesso (o chi per lui) è riuscito a fissare su carta (quella del libro), roba che Cetto Laqualunque, al confronto, sembra uno statista. Oppure potremmo riflettere su un popolo che si caratterizza per essere sempre più mafioso, ladro, razzista, fascista e, soprattutto, ignorante, profondamente ignorante: l'italiano. E invece no! Voglio raccontare delle mie ultime fatiche!

Quelle profuse per vangare un pezzetto di terra di un angolo del giardino, metri tre per quattro. Dodici metri quadri che mi hanno fatto ricordare ciò che solevano dire alcuni miei zii contadini, quando ero piccolo: la terra è dura e bassa. A voler significare che per lavorare i campi da coltivare, spesso con la vanga o con la zappa come facevano loro, era necessario stare chini sotto al sole ed avere tanta resistenza alla fatica!

Comunque sta terraccia dura l'ho già lavorata di vanga due volte, per liberarla dall'erba infestante come la gramigna e per renderla più morbida. Poi l'ho rivoltata ancora un paio di volte per unirvi della terra ottenuta dal compostaggio degli scarti domestici e di giardino, così da avere terra ancora più morbida e ricca di sostanza organica.


A giorni dovrò collocare sul fondo di questa zona destinata ad orto, una rete metallica. Impedirà alle talpe, purtroppo presenti in giardino, di scavare sotto lo stesso distruggendo il seminato. Poi dovrò delimitare le due zone di semina con dei blocchetti di cemento e, infine, realizzare l'impianto di irrigazione. Se tutto andrà come spero, probabilmente in autunno comincerò a seminare.


Se poi la cosa funziona, in un prossimo futuro sposterò la compostiera (quella che nella foto è delimitata da teli verdi) ed allargherò l'area destinata ad orto! Per ora, a me sembra già tanto ciò che sto realizzando!

3 commenti:

  1. Non è tanto ...è tantissimo !! Buon lavoro !

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  2. Eh si faticavano davvero parecchio e si spaccano la schiena... sai Carlo che più vado avanti e più mi viene voglia di fare quella vita lì, poi magari non ho più il fisico e nemmeno la disponibilità per comprare della terra... ma vorrei proprio fuggire da tutto quello che abbiamo attorno

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