19/12/10

ATTENTI AI RAGAZZI

Dopo aver pubblicato il precedente post "Attenti Ragazzi", nato sull'emozione suscitata dalla grande manifestazione studentesca del 14 dicembre, quella parte di manifestazione che ho visto sfilare sotto le finestre del mio ufficio, è stato il momento di riflettere su alcuni aspetti della stessa che, secondo me, non sono da sottovalutare.

 

 

RIVOLTA.jpg

Parlo della violenza che ha infiammato la seconda parte della manifestazione, di cui non sono stato spettatore diretto ma che, come tutti, ho appreso seguendo la cronaca in rete o su qualche notiziario in TV. Ciò che è successo ha provocato un acceso dibattito nel Paese, a volte polemico e antipatico. Un esempio per tutti può essere l'alzata di testa del ministro della difesa, durante la trasmissione Annozero, contro un gruppo di studenti presenti nello stesso studio. Una botta da matto che è stata riprodotta in un infinito numero di video che affollano la rete, con commenti non proprio lusinghieri all'indirizzo dello stesso.

Su quella manifestazione e sugli incidenti che sono seguiti mi sono espresso anche io, lungi dal voler ricordare o imporre "dogmi" o verità che non potessero essere messi in discussione. Ad imporre, bastano i regimi totalitari o tendenzialmente tali. Totalitari come il marxismo ed il nazionalsocialismo, nei quali un capo indiscusso enunciava la regola e imponeva la dottrina, ed ogni dissenso agli stessi era perseguito.  Tendenzialmente totalitari come alcuni sistemi basati sull'attuale liberismo. Anche questi, per molti aspetti diffondono dogmi camuffati dietro il princìpio che la volontà della "maggioranza" sia prevalente. Il berlusconismo, ne è un tipico esempio. Nel tempo, sono state diffuse le regole e la dottrina del capo forte e indiscusso, a cui la maggioranza dell'opinione pubblica si è "piegata", e non è in senso figurato che cito quel gesto. Oggi, l'opposizione ed il dissenso nel nostro Paese sono demonizzati, in nome di una "maggioranza" che pare debba prevalere!! Pare.

Ma non è di questo che vorrei riflettere ma di un altro aspetto delle polemiche che sono seguite alla manifestazione e, in particolare, nel voler individuare un colpevole delle violenze accadute, da perseguire e condannare. Abbiamo assistito a vari dibattiti ed ascoltato gli inviti, da più parti rivolti ai movimenti studenteschi, di dissociarsi da quelle violenze, dichiarazioni peraltro diffuse spontaneamente dagli stessi subito dopo quei fatti. Tutti abbiamo ascoltato le polemiche seguite alla "scarcerazione" dei fermati ed abbiamo saputo dell'intervento degli ispettori del ministro della giustizia che, incredibile, vuole tutelare noi "cittadini"!! Incredibile!!

Il filo conduttore di questi dibattiti e di ciò che sta avvenendo intorno ai manifestanti, secondo me, non solo è sbagliato ma anche pericoloso! Chi si è preoccupato di capirne di più, si sarà reso conto che il "colpevole" non è un gruppo di facinorosi, non sono i fantasmi del "blocco nero" evocati ogni volta che avvengono fatti di guerriglia urbana, non sono gli infiltrati che pure ci saranno stati da ambo le parti. Peraltro, sarebbe ora che si facesse chiarezza sul ruolo e sui compiti degli infiltrati di pubblica sicurezza e sul perché, quando un manifestante viene bloccato e reso inoffensivo, ci siano appartenenti alle forze di polizia che continuino ad infierire sullo stesso con manganelli, schiaffi e minacce verbali.

Chi ha guardato le foto degli incidenti, si sarà reso conto che dietro la "prima linea" che dava l'assalto ai mezzi ed agli uomini di pubblica sicurezza, c'erano migliaia di studenti che "facevano il tifo" e incitavano gli assalitori. La stessa scena, si conferma in tutti i luoghi in cui si sono verificati gli scontri! Quindi, e questa è una prima constatazione che va fatta, non c'è un colpevole o un gruppo di colpevoli. C'è, invece, un movimento, costituito da migliaia di giovani, che ha partecipato attivamente agli scontri o sostenendo gli stessi. Se si "sostiene", significa che si è convinti di ciò che qualcun'altro sta facendo, condividendone le modalità.

Estremamente sbagliato, secondo me, sarebbe limitarsi a condannare questo "genere" di manifestazioni senza porsi la domanda del "perché" delle stesse. Quando un fenomeno come la violenza dilaga così diffusamente, sostenuta o praticata in prima persona, è necessario chiedersi quali siano i motivi che sono alla sua origine e non limitarsi ad evocare "regimi" speciali! La storia insegna che condanne e regimi possono ben poco, quando a ribellarsi è un popolo intero! Individuare i motivi di tale malessere è di vitale importanza, se non vogliamo assistere a nuove, devastanti e più diffuse forme di violenza. Una volta compreso, naturalmente, è necessario rimuovere i motivi che alimentano tale violenza.

Oggi, devo constatare che vasti strati dell'opinione pubblica più che riflettere, alza la voce per condannare. Intendiamoci: sono sempre contro la violenza e sono convinto che perseguire gli stessi scopi con la "ragione" sia possibile. Peraltro, sono anche disposto ad ascoltare chi ritiene che "il dogma del pacifismo" sia morto! Vorrei che gli stessi mi spiegassero come è possibile perseguire la violenza, come sistema di protesta.  Comunque, è indubbio che limitarsi a condannare, ripeto, non solo è sbagliato ma anche pericoloso.

Purtroppo, e questo è ancor peggio di ciò che pensa l'opinione pubblica, chi si sta muovendo su una linea giustizialista e repressiva è l'attuale Governo, sempre più lontano dalla realtà del Paese, chiuso nei suoi palazzi difesi dalla forza pubblica. Un Governo che fa finta di non vedere il malessere che pervade la società, sordo all'insoddisfazione gridata da più parti, incapace di mediare, di ascoltare, di eliminare le "tensioni" che sempre più si diffondono, rimuovendo le cause che generano le stesse, potrebbe essere destabilizzante per l'intero Paese! Le responsabilità di questo Governo sono talmente gravi che sarebbe stupido oltre che inutile negarle e prendersela solamente con chi vuole fare la "rivoluzione" con la violenza.

60 commenti:

  1. Sono commosso...ora mi metto a piangere...

    RispondiElimina
  2. Sembri un democristiano.
    Però attento ai ragazzi Carlo, insegna che la violenza è sempre sbagliata senza se e senza ma.
    Perchè i ragazzi sono quelli che un giorno saranno nei palazzi e porteranno quello che oggi gli hai insegnato.
    Le ragioni ci sono, in ogni nazione ci sono ragioni per manifestare. Però c'è pure tanta strumentalizzazione.
    Non lo direte mai ma è cosi.
    Il primo a morire è sempre stato un ragazzo, facciamo attenzione.
    Poi perdiamo il controllo...
    Ciao.

    RispondiElimina
  3. “”……..I bimbi d'Italia / Si chiaman balilla, / Il suon d'ogni squilla / I Vespri suonò……”” scriveva Goffredo Mameli nel 1847 , sognando l’ unità d’ Italia . Certo , il balilla ( ragazzo ) del sestiere genovese di Portoria non fece un gesto politicamente corretto nel prendere a sassate gli occupanti , gridando – che l’ inse !? -- ( che la cominci !? ) , quel 5 Dicembre del 1746 . Però gli altri popolani gli diedero manforte ed in meno di una settimana gli austriaci furono ricacciati oltre l’ appennino .
    Tanto meno fu corretto il gesto del palermitano che il 31 Marzo del 1282, Lunedì di Pasqua , sul sagrato della chiesa dello Spirito Santo , a Palermo , tolse la spada ad un soldato francese che pare avesse infastidito la moglie e lo uccise con l’ arma stessa .
    Ma quel gesto scorretto fu la scintilla che dette inizio alla rivolta. Nel corso della serata e della notte che ne seguì , i palermitani - al grido di "Mora, mora!" - si abbandonarono ad una vera e propria "caccia ai francesi" , che dovettero rifugiarsi nelle loro navi , attraccate sulla costa . All'alba, la città di Palermo si proclamò indipendente .
    Perciò , Carlo , anch’ io , pur deprecando quel che è successo a Roma martedì scorso , penso che “le responsabilità di questo Governo sono talmente gravi che sarebbe stupido oltre che inutile negarle e prendersela solamente con chi vuole fare la "rivoluzione" con la violenza” .
    Buona domenica ! wally

    RispondiElimina
  4. Ciao Carlo, a Roma deve esserci cattivo tempo come a Torino per aver scritto di domenica ;-))

    La violenza non si giustifica, ma la si può spiegare.

    L'amico Filippo, in arte il vignettista Eber, da me ha lasciato questo commento:

    "" Purtroppo bisogna riconoscere che se la manifestazione del 14 fosse stata la solita tranquilla manifestazione, pur con decine di migliaia di persone in piazza, la si sarebbe liquidata con un articoletto di fondo pagina in cui si disquisiva se erano più giusti i numeri della questura o quelli dell'organizzazione...
    Per cui la violenza non è frutto di biechi manovratori bensì di rabbia repressa accumulata.
    Lo stesso Santoro non ha mai ospitato prima di ieri giovani studenti in trasmissione, per cui cosa ci aspettavamo.""

    Non posso che ripetere la risposta a questa lucida "spiegazione" sulla violenza del 14

    Se dall'oggi al domani ti mettono nella condizione di dover mendicare che fai?...vai a chiedere spiegazioni, se nessuno da risposte, vai semplicemente a spaccare la faccia a chi ha creato le condizioni per essere un futuro mendicante.

    C'è ancora margine per recuperare la situazione, mancano le volontà per farlo.

    Buon resto di domenica Carlo ;-))

    RispondiElimina
  5. Buona domenica Carlito el democristianito...
    A presto.

    RispondiElimina
  6. (ANSA)-ROMA, 19 DIC- 'Quel che e' successo il 14 non ci ha fermato: il nostro obiettivo saranno i palazzi del potere, la zona rossa. Sara' un assedio'. Questo il messaggio dell'Unione degli Studenti circa le prossime manifestazioni a Roma. 'La nostra risposta - ha detto Andrea,uno degli studenti -dopo quella giornata, sara' piu' forte, piu' amplificata. Il 22 non sara' la sola giornata di protesta. Inizieremo gia' da domani, per poi aumentare fino ad arrivare a mercoledi' quando si votera' il ddl Gelmini al Senato'.
    Siccome credo che i documenti della manifestazione di martedì qualcuno non li aveva letti, visto che si parla di buoni e cattivi... anticipo quello del 22! Così magari qualcuno non se la prenderà con i "violenti per professione"! Ma comincia a prendere atto della situazione! Ciao Carlo...

    RispondiElimina
  7. Non so perché, ma mi viene in mente la famosa frase: se non hanno pane, che mangino broche!
    ;-))

    RispondiElimina
  8. @@@ PER GIORNALAIO @@@

    Ciao Antonio. Di lunedì mattina so' troppo stanco per litigare... tuttavia, darmi del democristiano è un buon motivo per litigare! Tra un paio di caffè, ne riparliamo.

    Antonio, tu hai ragione ad affermare che a questi giovani bisognerebbe spiegare che la violenza non è un "mezzo" per affermare i diritti... ma la difficoltà, sta nel motivare tale princìpio quando ci si confronta con persone che vivono in uno stato di forte difficoltà.

    Anche io, se dovessi trovarmi nella condizione di non avere più quel minimo di certezze che ancora mi consentono, anche se con enorme difficoltà e sacrificio, di mantenere quel minimo di "dignità" cui ogni individuo aspira... non so se sarei capace di indirizzare rabbia e frustrazione in una direzione di "non violenza".

    Quando sono ben chiari quali sono i "responsabili" del proprio disagio e quando ci si rende conto che gli stessi "non fanno" nulla per rimuovere gli stessi... beh, oggi sono in molti a vivere questa sensazione di abbandono!

    Sulle "strumentalizzazione", sono d'accordo che possano esistere, meno convinto che abbiano "campo facile" con questo movimento.

    RispondiElimina
  9. @@@ PER WALLY E TINA@@@

    Ciao Wally e ciao Tina. Pur non avendo concordato tra voi un "commento", avete espresso lo stesso pensiero. In effetti, come fai a convincere questi "giovani" che non è questa la strada auspicabile, quando la storia insegna che improvvise "esplosioni" di violenza hanno consentito agli individui oppressi di emergere dallo stato di schiavitù, di sofferenza o, semplicemente, di riscattare i propri diritti?

    Come si fa, quando sembra purtroppo chiaro che dall'altra parte non c'è un interlocutore? E non parlo solamente di questo Governo che, tuttavia, ha la maggiore responsabilità nel provocare le attuali tensioni sociali. E poi, lo vediamo in tutti gli Stati europei che sono in crisi, per un'incomprensibile politica economica: Grecia, Spagna, Regno Unito sono il teatro di scontri violenti tra le classi operaie e studentesche sempre più strozzate dalla crisi.

    RispondiElimina
  10. E gaspacho/gasparri?
    E' la sua lungimiranza che mi conforta.
    Che uomo, che classe, che parole assennate!
    Levateli il fiasco (o la siringa, non ricordo bene)
    Ciao Carlo!
    Sette grande.

    RispondiElimina
  11. Mi spiace, ma sono fermamente contrario alla violenza.
    Mi è tornato in mente ciò che è successo durante il G8 qui, a Genova.... ricordi quella foto del ragazzo morto, Giuliani, con l'estintore fra le mani, pronto ad essere scagliato contro il malcapitato Carabiniere? Ecco... io non solo gli avrei sparato, gli avrei anche iniflato quell'estintore da qualche parte... e poi lo santificano? Ma stiamo scherzando?
    Mi viene da pensare che l'estrema sinistra da sempre è contraria all'intervento militare del nostro paese in Iraq e in Afghanistan... sono contrari alla violenza, pare... poi frange di giovani appartenenti a vari centri sociali politicamente schierati a sinistra fanno violenza gratuita... passi contro le forze dell'ordine (passi a fatica) ma anche verso altri giovani (ultimamente non si sente altro che di quel povero ragazzo aggredito).... qualcosa mi sfugge!!!
    Vedremo come andrà il 22... io capisco che i ragazzi di oggi avranno un futuro, se va bene, da precari e con un livello basso di istruzione.... capisco la protesta e l'appoggio, purchè sia civile.
    Buon inizio di settimana, caro Carlo :-)
    Imperf

    RispondiElimina
  12. Carlo Giuliani è stato assassinato dallo stato... A genova e se sei di genova dovresti ricordarlo il corteo fu picchiato dalla polizia e fu torturato alla scuola diaz ed a bolzaneto... torture condannate dalla stessa vostra magistratura! Noi comunisti o di estrema sinistra come ci vuoi chiamare non siamo contro la violenza, siamo contro le guerre imperialiste volte a opprimere i popoli ed a creare profitti sulla pelle degli altri. La lotta di classe è la nostra violenza... noi non andiamo in giro a picchiare nessuno a differenza di chi si schiera a destra, pagati e finanziati dai partiti istituzionali come il PDL, vedi i vari blocco studentesco o casa pound. A Genova gli unici terroristi erano i governanati che pianificavano lo sfruttamento della terra e dei popoli, che pianificavano le guerre... e che mettevano le basi all'attuale crisi di sistema che tutti i ceti deboli e tutta la classe lavoratrice e popolare paga per conservare i privileggi della borghesia padronale! Quelli sono i criminali, non chi li vuole andar a stanare dai loro sporchi palazzi che proteggono con migliaia di servi armati pronti a sparare sulla gente che non vuol abbassare la testa! Nella vita ti schieri e te ne assumi le responsabilità... in una rivolta la polizia difende sempre gli oppressori, solo in un caso è avvenuto il contrario... e fu la russia del 1917! La polizia quindi si frappone tra i rivoltanti e gli oppressori e conservatori dei propri privileggi... per colpire la "contessa" devo prima passare da loro. Quindi il poliziotto può pure levarsi quella divisa se questo mondo gli fa schifo e lo combatte dalla parte giusta... se gli sta bene invece tiene la divisa e si assume la responsabilità di essere l'obiettivo, di essere il cane da guardia del potere! La violenza quotidiana è essere umuliati nella ricerca di un lavoro sotto condizioni che ti fanno perdere la dignità, la violenza e non poter programmare un futuro a causa della precarietà, violenza è dover rinunciare alle cure mediche, violenza è morire sul lavoro per il profitto di un padrone, violenza è costringere migliaia di famiglie alla caritas ecc... ecc... Questa è la violenza quotidiana che sempre + gente vede, mentre chi ancora ha i suoi "privileggi" da conservare parla bene di civiltà e pacifismo! Non è di questa violenza che si deve aver paura, e quando al posto di questi ragazzi con poca ideologia e poca organizzazione e strategia che + che altro sfogano la rabbia in questo modo, quando al posto di ragazzi con le scarpe nike e i capelli rasta in testa ci saranno "operai" con gli scarponi e la tuta da fabbrica... tutto questo movimento e ribellione è volta a raggruppare intorno a noi, loro... uniti contro la crisi, uniti studenti e lavoratori contro questo sistema per la rivoluzione sociale!
    Carlo prometto che non rispondo +... ma leggere certe parole dirette ad un ragazzo morto a me fa salire il sangue al cervello... e vedo che c'è ancora gente che sa predicare invece di cercar di capire!
    Chiudo... ciao Carlo!

    RispondiElimina
  13. @@@ PER PAOLO @@@

    Ciao Paolo. Sto ascoltando anche io, al TG, le ultime "esternazioni" di Gasparri e altri rappresentanti della maggioranza. Stanno soffiando su un fuoco e se ne cominciano a vedere anche i motivi: demonizzare questo movimento di protesta e screditarlo.

    RispondiElimina
  14. @@@ PER IMPERF @@@

    Ciao Imperf. Non devi spiacerti se sei contrario alla "violenza". Qua, nessuno è favorevole alla violenza per affermare un proprio diritto. Dichiarare questo princìpio deve far sentire orgogliosi... altro che dispiacere! Tuttavia, limitarsi a condannare l'uso della stessa, in questo momento non è sufficiente e immagino sarai d'accordo anche su questo.

    Perché, vedi, Sasà avrà anche un modo "irruento" di esporre gli argomenti ma sono convinto che se il mondo che noi viviamo e che si prospetta in futuro, fosse un tantinello diverso, forse neanche si sognerebbe di alzare le "barricate" ma si godrebbe la vita, come vorremmo fare noi tutti.

    Imperf, è sacrosanto condannare la violenza, ma come la mettiamo con quella che possiamo considerare altrettanta violenza e che costringe sempre più persone a seguire un percorso di precariato che non garantisce alcuna dignità ad una persona ma, al massimo, l'opportunità di sopravvivere malamente? Come la mettiamo con un welfare inesistente, con i quasi 4 morti giornalieri sul lavoro, con i sempre più poveri che vedono la fine del mese come un momento nero... insomma, Imperf, come la mettiamo con la qualità della vita sempre più nera?

    Come giustifichiamo la non "violenza" quando, poi, c'è gente che se ne fotte delle leggi che noi rispettiamo, se ne fotte del fisco che a noi spreme fino all'ultima lira, come la mettiamo con quelli sempre più ricchi che fanno sparire i soldi all'estero, come la mettiamo con gli intrallazzatori ammanicati con il potere politico e che godono dei soldi sottratti alle nostre tasche... come la mettiamo con i politici corrotti, inquisiti e condannati che siedono in Parlamento.... e si vendono il voto di fiducia al Governo, per pagarsi il mutuo di casa?

    Imperf, come ci facciamo capire da un Governo che fino ad oggi se ne è ampiamente fregato di chi "dissente", di chi avanzava proposte diverse, di chi protesta pacificamente. Perché, in fondo, non è la prima manifestazione che blocca Roma, a cui assistiamo. Tutte manifestazioni pacifiche... quella del PD, quelle di IDV, i No B Day, quelle di Cgil, quelle di Fiom... anche quelle studentesche che hanno preceduto il 14 dicembre!

    E quale è stato il risultato? Nessuno! Cosa possiamo proporre a chi, oggi, persegue il confronto con la violenza?

    RispondiElimina
  15. @@@ PER SASA' @@@

    Ciao Sasà. Liberissimo di non rispondere più, non te lo chiedo io! Tuttavia, se ci sono ancora persone che non hanno voluto o potuto approfondire singole problematiche, oppure si sono fatti un'idea diversa dalla mia e dalla tua (è lecito pure questo), per esempio sui fatti di Genova..... non rispondendo come fai a modificare la visione che quella persona ha sullo specifico problema? Lo abbatti, quando ti capiterà a tiro!!

    Sasà, qua a nessuno piace condannare e basta... sono il primo ad essere assalito da una gran quantità di dubbi su ciò che ho affermato nel precedente post. Ma non perché ho cambiato idea e penso che il "dogma del pacifismo" sia morto!! Tutt'altro!!

    Il mio problema, una volta approfondite le mie personali riflessioni e verificato meglio ciò che sta accadendo intorno ai "movimenti" studenteschi, è che non so cosa altro proporre a chi, come quei giovani a cui mi rivolgo, dovrà affrontare un futuro pessimo... ad essere ottimista!!

    Inoltre, mentre noi stiamo qua che cerchiamo di riflettere, c'è gente alla Gasparri, che spara caz#ate a raffica, con la conseguenza che gli animi saranno ancora più esasperati.

    RispondiElimina
  16. Ok, Carlo... ma se ben ricordo tu avevi condannato la violenza nel post precedente e ora la giustifichi. Io non riesco a giusificare ciò che reputo la fine della civiltà. Capisco, ne comprendo le ragioni, credimi.... ma preferisco avere un Gandhi come esempio storico che non uno come Giuliani che c'è rimasto secco al posto di un Carabiniere.
    Mi aspettavo una risposta di Sasà, era scontata. Però, Sasà, vai a chiedere alle persone che si sono ritrovati i negozi sfasciati, le macchine bruciate cosa ne pensano di quello che è successo a Genova come di quello successo a Roma (ho visto in TV una gelateria sfasciata!!!!!)
    Io sono di Genova, ti assicuro che ricordo molto bene l'aria di quei due giorni, ricordo molto bene d'aver visto persone dall'aspetto tutt'altro che civile, avevano scritto in faccia "dai che ci scappa il morto" e non erano delle forze dell'ordine.
    Condivido con te ciò che rappresentava e che rappresentano ancora oggi quelle riunioni culinarie del G8 ma grazie a certe azioni di certi personaggi, tante persone hanno perso decine di migliaia di euro e non so per quanti di loro sia stato facile riprendere la vita normale.
    Tutto giusto quello che dici delle violenze, anche nella Diaz (tra l'altro, era la scuola che ha visto tra i banchi un certo De Andrè)
    La violenza è l'unico mezzo? Ok... ma non la violenza contro tutto e tutti a qualsiasi costo.
    Mettere a ferro e fuoco una città produce l'effetto contrario. Se vuoi prendertela con le forze dell'ordine fallo, ma non distruggere ciò che ho tirato sù col sudore della mia fronte, io non c'entro con le tue idee, sono tue, non mie. Spero che tu abbia colto il senso di ciò che dico.
    Imperf

    RispondiElimina
  17. @@@ PER IMPERF @@@

    Ciao Imperf. Io non giustifico affatto la "violenza" come mezzo per perseguire un fine. Qualunque esso sia. Tant'è che chiedo mi si spieghi come si può affermare che "il dogma del pacifismo è morto".

    Dico solo, con questo post, che non possiamo limitarci a condannare ma dobbiamo trovare e proporre un'alternativa valida e accolta "da loro"!!

    Personalmente, è questa la mia difficoltà, insieme ad un preciso timore: che da parte di chi Governa, si stia strumentalizzando la stessa, con dichiarazioni che non fanno altro che accrescere la tensione e rendere vano ogni nostro discorso!

    Tutto qua.

    RispondiElimina
  18. Ciao Carlo,
    ti vedo impelagato a rispondere. Domani e dopodomani saranno giornate di protesta sacrosanta,ma speriamo senza gli effetti della volta precedente. Le manifestazioni pacifiche possono ancora esserci.
    Corinina

    RispondiElimina
  19. Carlo, in risposta al tuo commento, vorrei consigliarti (se ti capita), l'editoriale del messaggero di oggi.
    La violenza nelle manifestazioni si condanna e basta, come si condannano le dichiarazioni di guerra verso lo Stato democratico.
    Siamo andati oltre, non ce l'abbiamo più con un governo o la politica, ma con l'apparato statale tutto, la sua struttura.
    O poliziotti e i carabinieri non si toccano, senza tanti discorsi, perchè io non voglio che li tocchino. Perchè io li pago per mantenere l'ordine. E mica stanno li a fare da balia a dei ragazzini esagitati. E mica stanno li a calmare i lanciatori di molotov e picchiatori coi caschi, che li dobbiamo abbattere. Ma quali servi del potere, fanno un mestiere per cui li paghiamo, un mestiere perocoloso a volte, coraggioso, contro il crimine. E questo crimine, piaccia o no, sta in mezzo alle nostre strade e nella gente dei paesotti nostri, mica solo in chi amministra. Quindi piano piano a santificare il popolo. Questi sono ideali che sono morti, restano vaneggiamenti anacronistici. Io non vedo nessuno di una classe superiore alla mia, neceti sociali.
    C' è da fare un'analisi cruda e fredda tra le responsabilità, le fatalità di un'epoca e la fine di un'epoca in cui tutto era possibile, tutto era fattibile, tutto era accessibile.
    Che poi, detto tra noi...quando cazzo è successo che le cose andassero bene?
    Io vedo manifestare da che sono nato, vedo sparare sa sempre, vedo scontenti far cadere i governi, vedo promesse allo sbaraglio, vedo lavoratori inferociti. Ma vedo pure aziende che chiudono, altro che padroni del cazzo, la dietro ci sono persone, famiglie, progetti, sacrifici. MA che stiano raccontando, quando si parla ancora della Russia del diciassette come modello.
    Ai giovanotti, bisogna insegnare innanzitutto a reggere il dialogo in tutte le sue forme,senza scadere nelle violenze. Questo bisogna insegnare. La violenza si condanna senza se e senza ma.
    Lo ripeto. E chiedo fortemente ai rappresentanti della legge (quelli che si vorrebbe abbattere per passare a fare non so cosa) di esercitare le loro funzioni. Perchè chi usa la violenza, per legge, costituzione e buon senso, non è altro che uno che delinque. Ergo un delinquente. E l'apologia del terrorismo è illegale nel nostro paese quanto quella del fascismo. E minacciare di asfaltare poliziotti, istituzioni e apparati statali è come minimo terrorismo.
    E che cazzo, ma le vogliamo dire ste cose?
    Non ci sono ragioni che contemplano la violenza di un uomo su un altro uomo.
    Sarò noioso, ma pure i regimi comunisti partiti con le buone intenzioni, sono scaduti nel potere di una classe dirigente che opprimeva e sopprimeva le libertà, i diritti, i dissensi. E lo faceva sterminando, per coprire la propria fallimentare politica.
    Quindi fatemi il piacere, soprattutto voi che avreste dovuto imparare dalla storia e insegnarci qualcosa.
    Che forse i 60 e i 70 hanno prodotto cose buone? Minchia, allora siamo apposto...siamo messi bene, abbiamo avuto il terrorismo, i 60, i 70 eppure gli 80.

    RispondiElimina
  20. Passo da questo tuo blog per leggere il tuo post e i commenti.
    Un caro saluto.

    RispondiElimina
  21. La storia di Detto è vera , ahilui ! ma circoscritta nella zona in cui visse , nei dintorni dell' Ospedale di San Martino , dove io son nata ed ho abitato sino ad una ventina di anni fa . In quell' epoca ne spariva di gente e ben pochi la cercavano . Magari la piangevano , in silenzio . Hai ragione , Gasparri è orribile , come La Russa , del resto : brutta genìa . E speriamo bene per le manifestazioni dei prossimi giorni , chè nessuno ha bisogno di eroi . Buonanotte , Amico mio ! wally

    RispondiElimina
  22. ciao, una brutta faccenda la violenza Carlo, anche quando scaturisce da rabbia motivata è deprecabile, non annuncia mai buone cose
    mi auguro di non dover vedere altre scene come quelle recenti ne a roma ne in nessuna città, a rimetterci sarebbero proprio i giovani
    ...
    un saluto grande e buona settimana carlo
    ....
    @
    bhe direi che fino al 14 fini lo ha fatto tanto correre da stragonfiarlo...fino ai piedi

    RispondiElimina
  23. @@@ PER GIORNALAIO @@@

    Ciao Antonio. Senti, mi sono stancato di ribadire sempre le stesse cose, forse questo post non è stato chiaro.

    Quella che volevo affrontare era una discussione su possibili alternative alla violenza, da offrire come riflessione. Poi, che la violenza sia tutto quello che è stato espresso, è un dato di fatto su cui, però, anche noi dobbiamo riflettere.

    Reputo semplicistico stigmatizzare la violenza senza comprenderne le motivazioni e, soprattutto, affrontare le stesse per evitare che "violenza" si compia.

    Poi, che tocchi pure ascoltare certe affermazioni come quelle di Sasà... beh, pazienza e proviamo a dissuaderlo anche se sono convinto che sia impresa quasi impossibile.

    Due figure temo in modo particolare: l'integralista religioso e quello politico. La commistione tra i due, poi, è devastante!

    Stigmatizzare il "ruolo" della polizia come è stato fatto non solo è assurdo ma estremamente generico e qualunquista, al pari di quelle affermazioni o quei comportamenti definiti "borghesi"!! Io stesso che nei confronti degli stessi non sono stato "tenero" in diverse occasioni, mi rifiuto di generalizzare come è stato fatto. Il mondo, per fortuna nostra, non si divide in buoni e cattivi.

    Perorare ancora cause e miti del passato che hanno dimostrato non solo il fallimento di certe idee ma anche degli uomini che le hanno perseguite, è solamente una dimostrazione che l'indottrinamento ha provocato uno scollamento totale dalla realtà.

    Comunque, non era di tutto questo che avrei voluto parlare. Come è scritto nell'articolo da te suggerito, "...di fronte alle inquietudini del mondo giovanile, bisogna avere il coraggio di dire la verità. E questo è ben diverso dallo sdraiarsi comodamente sulle interpretazioni più banali, siano esse quelle che giustificano tutto, siano quelle che condannano senza appello".

    RispondiElimina
  24. carlo, tu non devi ribadire nulla, io non ce l'avevo mica con te. Io esprimo opinioni su quello che leggo. Poi mi vedrò costretto a ribadire io delle cose. Ahimè. Sembra che non vogliamo capirci. Però io dal telefonino non posso fare molto.

    RispondiElimina
  25. buongiorno carlo, avevo lasciato un commento sul tuo post ma non lo vedo, ultimamente non so perchè la "rete" se li mangia
    non sto a ripeterlo
    son passata per farti una montagna di auguri, prima di dimenticarmi
    ^__^
    BUONISSIMO E SERENO NATALE CARLO
    SPERO CHE SOTTO L'ALBERELLO CI TROVI QUALCOSA DI SPECIALE, MAGARI IL SOGNO CHE HAI NEL CASSETTO
    un carissimo saluto e dolce dì a te
    elda

    RispondiElimina
  26. se poi invece di ribadire usassi la stessa determinazione per condannare certi discorsi come la usi per condannare chi critica gli stessi, la tua posizione sarebbe chiarissima più di mille parole. Ah...qui l'integralismo religioso non c'entra e non vedo commistioni. Vedo invece integralismo di altro genere, che quando si fonde con l'integralismo laicista e relativista mi fa girare le palle. Adesso si lavora. Ciao

    RispondiElimina
  27. @@@ PER ANTONIO @@@

    Scusa Antonio ma credo che "navigando" con il telefonino, qualcosa ti sfugga.

    Questo, l'ho già scritto nella mia ultima replica a te, quella in cui affermo che mi sono stancato di "ribadire":

    "Stigmatizzare il ruolo della polizia come è stato fatto non solo è assurdo ma estremamente generico e qualunquista, al pari di quelle affermazioni o quei comportamenti definiti "borghesi"!! Io stesso che nei confronti degli stessi non sono stato "tenero" in diverse occasioni, mi rifiuto di generalizzare come è stato fatto. Il mondo, per fortuna nostra, non si divide in buoni e cattivi. Perorare ancora cause e miti del passato che hanno dimostrato non solo il fallimento di certe idee ma anche degli uomini che le hanno perseguite, è solamente una dimostrazione che l'indottrinamento ha provocato uno scollamento totale dalla realtà."

    Questi, tu li consideri complimenti? Oppure, non sono stato abbastanza determinato nel condannare?

    Guarda che neanche io l'ho con te... ti ho solamente detto che sono stanco di girare sempre intorno allo stesso punto che è "condannare e dissociarsi"!!

    Tutto qua. La prossima volta disegno le faccine, così ti faccio capire se sono sereno, rido o sono incaz... con te!!

    RispondiElimina
  28. ULTIM'ORA DI TELEVIDEO RAI

    Un operaio di 43 anni è morto a Bologna, in un cantiere edile. E' stato colpito da una benna di un escavatore in movimento, uccidendolo sul colpo!

    VOGLIAMO DISCUTERE DI QUALCOSA DI CONCRETO?

    RispondiElimina
  29. Buongiorno Carlo, vedo che la "diaspora" continua. ;-))

    Rispondendoti questa notte mi sono scordata una cosa.

    Senza volerlo hai messo in chiaro perchè leggo i post di Antonio ma non lascio commenti. ;-))

    Buon pomeriggio Carlo ;-))

    RispondiElimina
  30. Carlo, si, col telefonino è complicato.
    Però ascolta, non ne facevo una questione personale delle tue risposte, credimi davvero. Volevo dire che si possono creare equivoci e aperture pericolose, quando si da un colpo al cerchio e una alla botte. O quando si da una botta alla moglie ubriaca...com'era???
    Ma adesso ho compreso, tu sei stato più chiaro, io ho potuto usufruire del pc.
    La Palombelli alla radio ha detto una cosa giusta. Strano ma vero.
    Ha detto che da questi giovani, spesso giovanissimi, si aspettava più fantasia, visti i molti canali di cui usufruiscono a differenza del passato. E che nel passato certe forme di manifestazione hanno dimostrato ampliamente il fallimento. Questo, come vedi, non toglie nulla alle ragioni che molti hanno di manifestare. Secondo me non tutti, ma è un discorso complicato che affronterei in un altro momento.
    Se questi giovani hanno paura per il loro domani, io ho paura di domani per loro. Ho una fifa pazzesca, per loro e di loro. E per chiunque domani dovesse trovarsi a fare i conti con questa storia, qualunque sia il ruolo.
    C'è gente che non ragiona Carlo e non è questione di necessità e disperazione.
    Quando mori il poliziotto a Catania, ucciso dagli ultrà, molti dei centri sociali scrissero frasi orribili sui muri di tutta Italia.
    Come la mettiamo?
    Però il mio contributo adesso voleva essere tutto in quel pensiero della Palombelli. Mi sembra uno spunto ampio e interessante.
    Ciao Carlo, a presto.

    RispondiElimina
  31. @@@ PER GIORNALAIO @@@

    Antonio.... "botte piena e moglie ubriaca"!! Se dai botte alla moglie ubriaca, rischi la denuncia, comunque!!! Una botta al cerchio ed uno alla botte, invece, ci sta tutta! Lo faceva pure mio zio, quando preparava i tini per il mosto! Non lo faceva con mia zia, invece, anche perché era una contadina "gnorante" e, volendo, menava botte pure lei!

    Antonio, ripeto, credevo che la mia posizione fosse già chiara nel post dove, per l'appunto, ho rivolto una domanda rimasta senza risposta. Comunque, l'importante è che ci siamo capiti. Poi, non è questione di "Botte" ma di perseguire un discorso che io credevo aver impostato chiaramente nel post.

    Se, poi, si piomba qua a parlare per ideologie... a me non solo cascano le braccia, vista che è la parte interessata a questo confronto, ma rimango anche parecchio sfiduciato. Comunque, credo di aver confermato la mia posizione verso quel commento, anche nella replica a Imperf.... e non ultimo, anche da te, per un intervento alquanto "bizzarro"!!

    Comunque, credo che "timori" nella giornata di domani, ne stiamo coltivando un po tutti. Vuoi perché c'è chi si indigna dei modi, vuoi perché c'è chi si preoccupa per le conseguenze... spero solo che siano loro a smentire tutti noi ma, soprattutto, chi sta "manovrando" per chiudere anche con questo dissenso!

    Spero che ragionino Antonio perché, altrimenti, sarebbe per loro una "sconfitta" che non possono permettersi. In gioco, è il loro futuro!

    RispondiElimina
  32. Brutta storia quella dell'operaio morto.
    Però non vedo soluzione. In un cantiere edile, il rischio non lo puoi eliminare.
    Io ci ho lavorato un pò nei cantieri. Facevo impianti. Anche qualche mese il piastrellista nelle civilissima Svizzera. Il rischio è dietro l'angolo e spesso sta nella distrazione, nel fatto che non si adottano le precauzioni, nella natura stessa del lavoro.
    Non saprei come eliminare del tutto i rischi.
    Certo va sempre fatto uno sforzo in più per escogitare soluzioni.
    C'è un mio carissimo amico che lavora all'ILVA nell'altoforno.
    Si infila tute da marziano eppure è capitato che qualcuno si sia sciolto cadendo nella ghisa mentre interveniva con la pala. Lui stesso mi ha mostrato la carne bucherellata da schizzi di ghisa incandescente che ha perforato la tuta. E pure li devono stare.
    Brutta roba. Chi non vorrebbe stare dietro una scrivania...
    Mannaggia.

    RispondiElimina
  33. Ciao Carlo, ti lascio un pezzetto di risposta che ti ho dato da me sul perchè di certe scelte:

    @ Carlo

    Semplice constatazione, passo leggo e mi dileguo anche quando la voglia di partecipare è forte, non voglio dare ganci a nessuno, sai meglio di me che ce ne sono un paio che non aspettano altro e non sono in casa mia, questa parte di commento che hai lasciato ieri sera dovrebbe bastare ;-))
    ---------
    “””Come quell'altro pennuto che da Antonio ha dato spettacolo con un'altra delle sue sceneggiate!”””
    -----
    Ariciao ;-))

    RispondiElimina
  34. Ho quasi voglia di emigrare in Corea del Nord.
    Anzi, no! Rimango in Italia... almeno qui si mangia bene ;-)
    Buona serata, caro Carlo.

    RispondiElimina
  35. Da genovese sono piuttosto ... parca , di denaro e soprattutto di parole , perciò mi meraviglio che in internet se ne usini così tante . Per ripetere , in fondo , sempre le stesse cose . Non sono affari miei , si dirà , ed è vero , ma mi colpisce lo spreco . E mi auguro che siano tutti pensionati o lavoratori autonomi quelli che scrivono tanto : non impiegati statali nell' esercizio delle loro funzioni . Scusami , Carlo . M' è scappata ....... Buonanotte ! wally

    RispondiElimina
  36. @@@ PER WALLY @@@

    Ciao Wally. Io spero che tante parole non siano poi uno "spreco" e anche ripetere sempre le stesse cose, alla fine porti ad un qualche risultato positivo.

    Perché vedi, Wally, io temo che se dovessero terminare le "parole", noi saremmo costretti ad assistere a qualcosa di molto peggio... e quel qualcosa, non guarda in faccia i buoni ed i cattivi. Quel qualcosa, quando colpisce lo fa indiscriminatamente, spargendo dolore e sofferenza ovunque.

    RispondiElimina
  37. Sono arrivato a metà... poi ho cominciato a ridere di gusto... senti na cosa... alle manifestazioni scendi un po dal tuo palazzo... e vai in strada... perchè parli di cose che non conosci assolutamente... buona fortuna va ho perso già molto tempo! Quando starai in mezzo ad un corteo... quando ti farai km ed organizzerai qualcosa invece di due paroline in un blog... mi fai un fischio! E soprattutto quando ti leggerai qualcosa di serio, o un documento del movimento studentesco, la controriforma, le parole d'ordine della protesta... poi cominci a parlare di cose di cui sei a conoscenza. Ciao va! Che di risposte stupide come "vado a vivere in corea del nord!" ne posso pur far a meno... è un modo facile questo che utilizzate, ad un commento in cui parlo di crisi di sistema, me se risponne con ste fregnacce... chissà, ovviamente è facile far i "ribelli" quando si parla di intercettazioni, però quando si parla di cose serie, silenzio... vi attaccate, questo è passato non mi appartiene...sai na cosa... ho 23 anni, voi? Mi sa che se l'Italia è a sto punto non è colpa mia... ma di qualcun'altro!
    Ultima cosa, te sfido, fai un post in cui mi elabori la tua italia... e poi ti permetti di dire a me "Spero che non vi concedano "spazio"!!" , a me e a noi, che passiamo pure giornate intere ad organizzare e mi faccio km su km x salire a Roma! Saluti e buone chiacchiere da blog!
    Ps: della rivoluzione russa, non parlarne che fai solo malafigura! Opportunità... mammamia!

    RispondiElimina
  38. Scusa Carlo, ma sto seguendo i deliri e ora non mi sta più bene.

    @ Sasà

    Se pensi di essere innovativo ... scordatelo... sei solo la pessima proiezione della mia generazione, la rivolta giovanile non la sta inventando la tua generazione come non l'ha inventata la mia, la differenza sta nel metodo, noi non abbiamo voluto un guru del 1847 come sistema da instaurare, tu non hai idee tue e ti rifai a quelle di 150 fa, Bamboccio, andavano a dorso di mulo e sapeva scrivere il 5% della popolazione, oggi le proporzioni sono inverse, lo erano anche quando sulle barricate c'era la mia generazione, infatti non avevamo Marx come faro, ma la nostra idea di democrazia.

    In questo ultimo commento non mostri la presunzione del ventenne che va a conquistare il proprio futuro, mostri l'ottusità col paraocchi del catechizzato che vuole imporre il suo dio.

    Sei paragonabile a Pizzarro e Torquemada, spero sul serio che domani vi isolino, siete esattamente come quelli che negli anni 70 giovando ai rivoluzionari a noi di Lotta Continua hanno rotto le palle al punto da dover sciogliere il movimento per non essere coinvolti nella loro follia.

    Tu non hai niente a che fare con gli studenti, sii te stesso, tieniti distante da loro, sii onesto, non coinvolgere la loro e la loro rivendicazione con il tuo vangelo, loro si battono per il loro futuro, tu ti batti per Marx e la dittatura rossa, due cose distanti, marcia per Marx, non nasconderti dentro il corteo degli studenti, non essere vigliacco cercando un paravento.

    Scusa Carlo, se vuoi cancellami, non me la prenderò, ma minchia, erano una minoranza che si mascherava nei movimenti negli anni 70 e continuano a usare la stessa vigliaccheria, da soli non marciano manco con un mistra alla schiena, con un paravento diventano forti.

    Fanculo a Marx che non ha dato le istruizioni per l'uso della lettura delle sue intenzioni ai posteri.

    Notte buona Carlo.

    RispondiElimina
  39. ''Trovo assurdo oltrechè ridicolo, il definire anacronistico un qualcosa, quando il mondo è pieno di gente che basa la sua vita su religioni e libri risalenti a 2000 anni indietro.'' (sasà)

    Sasà, pensa, c'è gente che si ostina a trombare, emulando una pratica antica di milioni di anni. Forse tu lo trovi anacronistico, c'è chi lo trova conveniente, convincente, soddisfacente, rilassante, gratificante, edificante, insomma tante cose.
    Vuoi convincermi che, siccome non ho proprietà, sono alla seconda università, prendo 800 euro e ne spendo 200 (gasolio caffè e quotidiani), sono in affitto e mi devo sposare indebitandomi, insomma devo spaccare la testa a qualcuno infilandomi nei cortei per instaurare non so cosa e riversare tutta la rabbia che ho in corpo su dei lavoratori spaventati e sottopagati.
    Insomma, devi convincermi di questo. Sono un soggetto fragile, data la situazione generale, dovrebbe essere facile.
    Invece mi convincono poche anacronistiche parole: provvidenza, non di solo pane vivrà l'uomo, fate agli altri quello che vorreste fosse fatto a voi. Parli di basare la vita...Io provo (provo) a basarmi su questi riferimenti.
    Ti disturba tutto questo? Lo trovi anacronistico?
    Proseguo con altre citazioni anacronistiche.
    Lo so che oltre Marx non vai, ma uno sforzo lo puoi fare:

    "Ciò che eviteresti di sopportare per te, cerca di non imporlo agli altri" (Epitteto)

    "Non fare agli altri ciò che ti riempirebbe di ira se fatto a te dagli altri" (Isocrate)

    "Non fare al tuo vicino quello che ti offenderebbe se fatto da lui" (Pittaco)

    "Evita di fare quello che rimprovereresti agli altri" (Talete)

    Chi pensa che la cultura e i riferimenti siano anacronistici ''solo'' perchè scritti nei testi antichi, non ha diritto allo studio. Ne ha un urgente bisogno.

    RispondiElimina
  40. A questo punto, risposte stupide in più o in meno, non fa differenza.
    Ricordavo bene la giovane età del buon Sasà, è l'età dei miti, l'età che porta ad avere ideali più o meno forti.
    Ma di acqua sotto i ponti ne passerà tanta e solo gli stolti non cambiano idea.
    Vivi, Sasà. Fatti le tue esperienze, cerca di raggiungere un buon livello lavorativo (te lo auguro di cuore come lo auguro di cuore a tutti i nostri giovani) e vedrai che col tempo vedrai le cose diversamente.
    Ti renderai conto realmente di ciò che manca a questo paese e ti renderai conto che non è, di sicuro, un marxismo o le lotte di circa 100 anni fa.
    Ti renderai conto che il male del nostro paese è una mancanza totale di etica politica, la mancanza di voler perseguire uno scopo che non sia puramente egoistico, una totale mancanza d'ascolto dei reali problemi comuni.
    Tutto il resto sono solo chiacchiere, come sono solo chiacchiere perseguire una ideologia di regime.
    Magari ti renderai conto, come capita a me, di vivere nell'utopia.
    Buona giornata, Sasà, Carlo e tutti gli altri.
    Imperf

    RispondiElimina
  41. @@@ PER SASA' @@@

    Senti Sasà, solamente i tuoi 23 anni mi consentono di sorridere ad un commento che è la tipica dimostrazione di "presunzione" di un giovane della tua età. Presunzione che insieme all'ideologia che esprimi, ti rendono cieco!

    Sorrido ma non rido come te, perché la mia età mi ha fatto comprendere che non potrei "stimarmi" se con le persone esercitassi lo scherno! Tra individui, anche se di età, cultura, ideali diversi, il rispetto è fondamentale.

    Ciò che tu hai dimostrato, con la tua ideologia, è che sei completamente incapace di relazionarti con le persone, con la società, con il mondo intero! Quello reale, naturalmente... perché un mondo tutto tuo, te lo sei costruito ma non interagisce con il resto del mondo!! Non ne sei capace.

    Fra 30 anni, guardati ad uno specchio e ripensa alle cazzate che hai espresso oggi. Nel frattempo, spero proprio che tu non faccia danni, nè a te stesso nè agli altri!

    Lo confermo, Sasà: tu, con la tua ideologia delle barricate, sei deleterio per le migliaia di ragazzi che manifestano in questi giorni e te lo dimostro subito!

    Quando il 14 c'è stata quella che ho definito una "grande e bella manifestazione", dal mio "balcone" ho visto gente che applaudiva al passaggio degli studenti, che hanno bloccato la viabilità per quasi 3 quarti d'ora! Applaudivano sotto la Stazione Termini e su via Cavour, le zone più congestionate di Roma... ma so che la stessa scena si è ripetuta in altre parti della città.

    Questo, Sasà, io lo chiamo consenso ed il consenso, è un successo per tutti quei giovani che manifestavano. Il consenso, è uno strumento per cambiare le cose e creare alternative migliori a questo mondo.

    Quello che è successo nel pomeriggio, invece, ha suscitato, nel migliore dei casi, sconcerto e, sicuramente, ha dato forza a chi non vuole che il consenso si manifesti nella società. Perché il consenso "unisce" mentre voi, dividete!!

    Comunque, quando mi spiegherai perché è giusto spaccare vetrine, bruciare automobili e massacrare poliziotti (ma anche far massacrare studenti) senza usare termini e slogan della tua ideologia, allora ne riparleremo!

    Infine, se tu non fossi tanto presuntuoso da considerare queste discussioni inutili, sapresti anche qual'è il mio "ideale" di Paese.

    Per il resto, sorrido amaramente e ti saluto!

    Stammi bene.

    RispondiElimina
  42. @Tina
    come mi piace ciò che hai scritto

    @sasà
    solo una curiosità, la lotta, la violenza, il generalizzare, il classificare sono le tue armi?
    Quando dici :"..i compagni sono abituato a difenderli sempre ed in tutti i luoghi, compreso in un blog... te? O ti sei dimenticata il valore di essere compagni?" intendi che l'essere compagni va oltre cose come la Verità, la Giustizia e altre cosine simili?
    buona giornata a tutti

    RispondiElimina
  43. Carlo ci risiamo no? Sono abituato a queste cose tanto... se vai a rileggere quello che ho scritto dal primo momento ti sto a dire che la violenza movimentista rischia di esser fine a se... ti ho detto che il corteo risponde d'istinto e senza razionalità a ciò che trova davanti. E che gli scontri si sono ripetuti ad ogni blocco della polizia, che si è frapposta tra il corteo ed i palazzi del governo. Ho anche detto che in una fase dialettica nessun partito o sindacato si sogna neanche di "prender d'assalto" il parlamento, come invece hanno deciso di fare il movimento studentesco nella sua autonomia... NON NOI comunistacci marxisti stalinisti ecc... ecc...! Se il movimento studentesco, decide di andar verso il parlamento e la polizia ovviamente fa blocco, fa la zona rossa, come vuoi che reagisca il corteo? Se la gioca a scopetta secondo te e vede chi vince? Dentro i cortei c'è di tutto, con un servizio d'ordine dei partiti o di un sindacato non succederebbe che un ragazzo venga colpito col casco in quel modo, e non succederebbe che la "gelateria sotto porta" venga colpita. Ma il movimento non è partitico (proprio come volete voi! ed è giusto che sia così!), la violenza viene generata da una organizzazione in mano ai movimenti... ma qua c'è Tina dice che noi dobbiamo star fuori... e te lo stesso... quindi di cosa state parlando? io ho difeso i compagni (non di partito o anche di ideologia, compagni di lotta!) che hanno partecipato agli scontri, perchè presente e so che non era una cosa di "100 imbecilli" ma di tutto il corteo! E non ci sto alla divisione tra buoni e cattivi! I compagni si difendono sempre... oggi il movimento studentesco credo non voglia arrivare alle zone rosse ed è una loro decisione come lo è stata l'altra volta, in autonomia! Ho detto chiaramente quello che è il nostro compito da comunisti, quello di non far disperdere il corteo "nell'obiettivo di bruciar la macchina" e neanche nel "rinchiudere il tutto alla riforma gelmini" ma di dargli una collocazione che comprenda tutto il sistema e tutta la società...(e credo che il movimento ne abbia le potenzialità di far questo salto di qualità e non perdersi con lo scavalcare le feste di natale!) e questo è un compito che solo noi possiamo svolgere... nell'autonomia completa del movimento! Per questo spesso vi dico, informatevi bene di cosa state parlando... io non rinnego la violenza(ma la mia violenza è ben altro da questa di bruciare una cammionetta!) e non faccio l'ipocrito, ma accusatemi di ciò che faccio e facciamo realmente e non di cose pensate che facciamo!
    Ps: ti ricordi cosa ho scritto nella fase conclusiva del mio post al riguardo? vattelo a rileggere!

    RispondiElimina
  44. Un altra cosa poi inoltre... ai congressi dei nostri partiti comunisti, sono intervenuti ogni volta rappresentanti del movimento studentesco... come è avvenuto anche con SEL, alla Fiom e alla Cgil... questo vuol dire che il movimento dialoga e vuol dialogare e sente dentro di se la necessità della nostra presenza, + di quanto voi da fuori e senza esser dentro il movimento volete! Inoltre le giovanili comunisti sono fatti da universitari, studenti... quindi che è una colpa se loro sono comunisti? Quindi facciamo la selezione, i studenti comunisti fuori, i studenti anarchici fuori, quelli che vanno alle manifestazioni e chiacchierano di minkiate o di quanto e bono quello davanti li mettiamo dentro... a me fanno + paura quelli che sono vuoti e vanno alle manifestazioni tanto per far vacanza, piuttosto quelli che vogliono cambiare realmente qualcosa!

    RispondiElimina
  45. IO non ho mai ritenuto attacchi le opinioni, IO.
    Per me il discorso è chiuso, trovo non valga la pena rispondere.
    Imperf

    RispondiElimina
  46. Sasà...''io sono io e voi non siete un cazzo'', vero?
    Nel tuo blog è scritto: ''il mio mitra è la tastiera che ti spara sulla faccia...''. Siamo tranquilli finchè il tuo mitra è la tastiera, ma è chiaro il messaggio che trasmetti: ''Per ora, chissà in futuro, non mi precludo alte strade''. Il resto non cambia il senso, sei un violento allucinato che vuole sopprimere chiunque la pensi diversamente.
    Chissà come mi è venuto in mente che potessi capire il significato del mio commento, andando oltre lo schemino mentale che ti ritrovi...
    Tu non li leggi manco i commenti, come la tua dottrina ti insegna non contano le idee delle persone, solo le tue stronzate. Compagno? Per me sietesei un ipocrita, per te gli altri non esistono. Quando vi accorgete che esistono è l'ora di abbatterli, sopprimerli per la causa. La causa di chi, se non coinvolge nessuno tranne voi?
    Ho mezza famiglia comunista, molti dei quali ''esiliati'' a Reggio, dei quali non voglio conoscere molte cose riguardanti due decenni. L'altra parte è protestante, ma di quelli fastidiosi. Buttana della miseria se sono temprato...
    Figurati se c'è spazio per le tue stronzate scimmiottate in romanesco.
    Vai a lottare per il diritto allo studio che è meglio, poi passa di qua per il diritto all'insegnamento.

    RispondiElimina
  47. @ Sasà

    Non hai capito una emerita cippa.

    Io sfilo tutte le volte che loro scendono in strada, ma sfilo con gli adulti per non rubare la scena a loro, sfiliamo solidali e in parallelo, portiamo betoniere di latte caldo a chi presidia, la scena è loro, il futuro nel mondo del lavoro è loro, non gli chiedo di che colore politico è, magari domani saranno schierati su sponde opposte, ma oggi hanno lo stesso fine comune, salvaguardare il loro futuro,spero di essermi spiegata.

    Buona giornata Carlo e buona giornata a tutti

    RispondiElimina
  48. ... veramente , si diceva e si dice " avarûsso , spilorcio , pignaverde , pignasecca , pigoggin , pigoggioso " . Di maniche si parlava solo se erano maniche larghe , e le aveva la gente senza scrupoli . E non ho mai neanche immaginato che tu lo fossi ! Penso magari che tu sia ottimista , a sperare che le " parole " fermino il peggio . Comunque , tentar non nuoce . Ti auguro una buona serata ! wally

    RispondiElimina
  49. Ed io cosa ho detto fin'ora Tina... Non ho per caso detto anch'io che il movimento è autonomo... e che il 14 la manifestazione era unitaria e che c'erano due cortei a roma, e noi eravamo nel nostro di corteo ed i studenti erano nel loro corteo(cosa che tutti e quattro non sapevate neanche da come vi siete espressi!), e che nessuno ha occupato la scena a nessuno. A Roma si è unita l'opposizione sociale (come chiedeva l'appello degli studenti)... dentro i movimenti si muovono tutti, dai comunisti, agli anarchici, ai democratici, tutti sono movimento... ma come partiti dentro il movimento degli studenti non ci sta nessuno... uniti contro la crisi è un altra cosa rispetto al movimento studentesco, che hanno trovato una sintesi nella giornata di martedi e che bisogna lavorare su questa unità, senza che il movimento studentesco si perda a natale e si limiti alla riforma gelmini. Cosa c'è di sbagliato in questo? La morale che ho capito da questa storia è una sola: chi insulta un ragazzo ucciso dicendo che gli dovevano infilare l'estintore in culo... va bene... chi ha incitato alla guerra santa contro i musulmani e giustificato il genocidio palestinese va bene pure lui... io che ho cercato di spiegare le logiche di un corteo che è arrivato agli scontri senza perdermi in ipocriti discorsi pacifisti e le logiche dentro un movimento... che ho proposto dati reali sulla situazione italiana ed europea proponendo una analisi (a cui nessuno ha dato una risposta!)... che ho anche detto come si potrebbero evitare certi scontri (invece di star qui a parlare di un pacifismo di forma, quando per strada c'è tutta un altra realtà!)... io sono il vigliacco(quando sono l'unico che ha foto, nome e cognome e residenza ben in vista e nn mi nascondo dietro un nick), il violento, l'estremista, ecc... ecc... beh complimenti l'ipocrisia ho visto che non è mancata a nessuno. Forme e niente sostanza.

    RispondiElimina
  50. @ Sasà

    Ora la stai spiegando, vai a rileggere tutti gli interventi che hai fatto, ai limiti dell'insulto e alcuni al di la dell'insulto, non solo velato, ma palese.

    Noi due abbiamo dato vita a dibattiti lunghi quanto la genesi, più di una volta ti ho invitato a rileggere quello che scrivevi per evitare risposte stile carta vetro sulla pelle.

    Ti avevo anche scritto che leggerti diventa faticoso, tanto sono farciti di ideologia altrui distante un secolo e mezzo, quindi fuori tempo massimo per essere applicata all'oggi.

    Tutti abbiamo il diritto di esprimere il nostro pensiero, giusto o sbagliato che sia, ma dobbiamo accettare la contestazione di chi non la pensa come noi, non puoi dare definizioni sperando che non ti tornino indietro.

    Tra te e un predicatore di verità divine la differenza la fa il nome del dio che adorate.

    Il tuo primo intervento era un INNO AL DARLE DI SANTA RAGIONE.

    Quanto al movimento studentesco...Sasà...RETE 29 APRILE non è nata oggi e non ha alcuna intenzione di chiudere a Natale, sono due anni che gli studenti manifestano...li hai scoperti oggi?

    Ti sei offeso perchè mi sono girate le nocciole e ti ho detto esattamente e senza giri di parole che diventate forti nascosti dentro la massa in movimento?

    Provate a scendere in piazza da soli...e contatevi.

    Imperf ti ha invitato a goderti i tuoi 23 anni e guardare al di la della dottrina, a suo tempo l'ho fatto anch'io, credimi, al di la delle dottrine, degli stereotipi c'è un mondo diverso, c'è molto di più che l'isolamento della coltivazione delle tare di parte.

    Sai che sono più a sinistra di te come credo, ma è la sinistra del 21° secolo non quella del 19° secolo.

    Ciao Sasà...e non pensare che siamo contro di te per partito preso, per quel che mi riguarda, per leggerti mi devo prima attrezzare, bicchiere, sigarette e pazienza...non sempre riesco ad arrivare fino in fondo...sai il perchè. ;-))

    RispondiElimina
  51. @@@ PER SASA' @@@

    Bene Sasà, tu hai detto la tua ed ora si torna tutti a riflettere.

    Con una precisazione perché è dovuta! Ne hai sparate talmente tante su di noi che la tua giovane età ha bisogno di una "raddrizzatina"!! Sempre virtuale e verbale, naturalmente. Mai mi sognerei di contrappormi fisicamente a te e non per paura o vigliaccheria... ma perché sono un uomo, sono adulto e mi considero "raziocinante" ossia una persona con la facoltà di ragionare e di riflettere con equilibrio e buon senso. E' una facoltà, appunto, e non tutti la esercitano.

    Fino al tuo ultimo commento, hai sblaterato che noi "salottieri" si stia disquisendo su chi sia il colpevole e si stia parlando di cose che non conosciamo. Se ti fossi degnato di leggere il mio post, avresti scoperto che qua non si discuteva della violenza ma di tutt'altro e ti cito solo un passaggio dello stesso, fra i tanti, dove ho scritto, e l'ho scritto perché lo penso, nonostante le tue sgradevoli affermazioni:

    "...Estremamente sbagliato, secondo me, sarebbe limitarsi a condannare questo genere di manifestazioni senza porsi la domanda del perché delle stesse. Quando un fenomeno come la violenza dilaga così diffusamente, sostenuta o praticata in prima persona, è necessario chiedersi quali siano i motivi che sono alla sua origine e non limitarsi ad evocare regimi speciali!..."

    Ma sarebbe bastato, da parte tua, porre attenzione a come ho concluso il mio post, scrivendo

    "...le responsabilità di questo Governo sono talmente gravi che sarebbe stupido oltre che inutile negarle e prendersela solamente con chi vuole fare la rivoluzione con la violenza...."

    La tua attenzione, invece, nel puro stile del giovane da "barricata" è stata attratta da due soli commenti, tra i tanti, che hanno suscitato la tua indignazione. Quei commenti, possono essere più o meno condivisibili ma con il tuo modo di porti, appunto da barricata, hai vanificato ogni mio sforzo per stabilire una riflessione comune che fosse condivisa.

    Se prima di afferrare casco e mazza, ti fossi preoccupato di leggere cosa replicavo agli stessi, avresti compreso che da parte mia c'era un tentativo di uscire dal circolo visioso della "condanna" per approfondire la riflessione su altri temi.

    Tutto questo, senza definire o condannare i miei interlocutori... perché se lo avessi fatto, come tu hai fatto, avrei vanificato ogni mio sforzo di riflessione condivisa.

    Preso dal tuo "fuoco ideologico", non hai neanche tenuto conto del mio invito in cui ti dicevo

    "...Ciao Sasà. Liberissimo di non rispondere più, non te lo chiedo io! Tuttavia, se ci sono ancora persone che non hanno voluto o potuto approfondire singole problematiche, oppure si sono fatti un'idea diversa dalla mia e dalla tua (è lecito pure questo), per esempio sui fatti di Genova..... non rispondendo come fai a modificare la visione che quella persona ha sullo specifico problema? Lo abbatti, quando ti capiterà a tiro??..."

    Sul fatto che noi si "parli" di cose che non conosciamo, sicuramente non conosco le dottrine marxiste apprese da un libro e te ne dò atto! Non sono tenuto, tuttavia, a raccontare a te cosa ho fatto o faccio nella vita.

    A questo punto, rifletti con te stesso, a me non interessa avere risposte: ora che ti sei sfogato ben bene, quale risultato hai raggiunto?

    RispondiElimina
  52. Scusa Carlo, mi sono scordata di dirgli una cosa:

    @ Sasà

    Io sono una che ha fatto carriera nel mondo del lavoro, devo essere impalata perchè il Marxismo nella sua "eguaglianza" stabilisce una patata a testa e il Maoismo la divisa tutti uguali?

    Ti avevo scritto che il nostro motto, il motto di Lotta Continua era:

    A noi non ci fotte di abattere una struttura demoscristiana, a noi interessa abattere il capitalismo selvaggio, a noi interessa LAVORARE MENO PER LAVORARE TUTTI.

    La nostra è stata lotta sociale per il sociale, la tua è lotta politica nel nome di un manuale che ha superato la data di scadenza da almeno70 anni.

    Ariciao

    @ Carlo

    Prometto, su questo post non intervengo più ;-))

    Buona serata Carlo.

    RispondiElimina
  53. @@@ PER TINA @@@

    ... manco io!!! (che, in romano, significa "neanche io"!!)

    RispondiElimina
  54. I ragazzi fanno bene, quelli veri non gli infiltrati
    By Toscana

    RispondiElimina
  55. Ok Carlo, ma lasciami dire che ho scritto abbattere con una sola b e non me lo spiego ;-))

    RispondiElimina
  56. ... Tina, deve essere stata la brutta sensazione di dover scrivere, dopo, "struttura democristiana"!!!

    RispondiElimina
  57. Io voglio intervenire per dire la mia su due cose diverse scritte da persone diverse. Brevemente.
    -------------------------------------------------
    La prima l'ha scritta Sasà:
    ''chi ha incitato alla guerra santa contro i musulmani''
    L'opinione sulle lobbie Islamiste, il fondamentalismo islamico, le dittature islamiche e le leggi coraniche è una cosa diversa dall'incitare a qualsiasi guerra e violenza. Dico di più, schierarsi a favore di queste ''ragioni sociali'' è sintomo di malafede o ignoranza.
    Propendo per entrambe.
    E' grave soprattutto nei confronti dei musulmani, individui qui da noi considerati come tali proprio per quei principi e valori che invece vorremmo negoziare. Quindi la questione non è il musulmano, perchè noi siamo gli unici che vorremmo considerarlo individuo. Spero sia chiaro una volta per tutte ma ci credo poco.
    Guerra santa una beata fava.
    -----------------------------------------
    Invece Tina (che saluto) rivolgendosi a Sasà scrive:
    ''Tra te e un predicatore di verità divine la differenza la fa il nome del dio che adorate.''
    Giuro, senza polemica, solo per precisare. Non discuto la legittimità dell'opinione ma vorrei dire la mia:
    Abbiamo a che fare con un individuo preciso da una parte e una categoria intera dall'altra.
    Ora, non mi pare che credere e manifestare un credo (che presuppone verità divine) e predicarne i contenuti sia paragonabile a chi incita a spaccare crani. Può trascendere ma il paragone in genere lo vedo errato. Non c'è violenza nella predicazione in se. Tutti hanno un credo, che lo si voglia definire ''rivelato'' o acquisito, imparato o trasmesso. Di qualsiasi natura.
    Molti cristiani nella storia sono andati incontro alla morte per ''predicare'' una verità. Cosi molti induisti. Cosi molti buddisti.
    Quindi la differenza c'è e non è solo nella denominazione di un dio. Non è in quei termini. Significa sminuire miliardi di persone per affermare una verità soggettiva che non sarà di natura divina, ma altrettanto opinabile.
    Saluti. Buona serata a tutti.

    RispondiElimina
  58. .... anche a me , pagare " alla romana " non piace , visto che mangio poco , mentre gli altri , generalmente , mangiano il triplo di me . Ma che si può fare , se non cambiare compagnia !? O imparare a ingurgitarsi . Buonanotte ! wally

    RispondiElimina
  59. Buona sera Carlo,ancora un saluto cordiale ed un augurio di felicità .
    Non te la prendere se ti mandano a quel paese ,come diceva Nino Manfredi:" sapessi quanta gente che ce sta".
    Cerchiamo di lasciar stare nello spirito del Natale,.
    Corinina

    RispondiElimina
  60. La violenza e' da condannare da qualsiasi parte provenga... pero' quando questo accade bisognerebbe porsi seriamente delle domande, ed avere qualche lecito dubbio. Al contrario di molti che come al solito si crogiolano nelle loro matematiche certezze. E' sempre divertente leggere "certi" commenti. Taluni personaggi hanno una comicita' innata... per fortuna esitono anche "loro" (rido)

    RispondiElimina

Non fare commenti come "Anonimo". Vai su Nome/URL ed inserisci il tuo nickname nel campo "nome". Se non hai un blog/sito lascia vuoto il campo URL.