16/10/17

Bestiario

Anche il mito della Germania prosperosa e da prendere a modello sembra definitivamente tramontato. Mi riferisco alle recenti elezioni federali tedesche vinte per la quarta volta dalla Merkel e che, tuttavia, hanno visto anche il successo di un partito dell'ultradestra xenofoba ed euroscettica. Un partito che con un 13% di preferenze ha piazzato in parlamento un nutrito numero di simpatizzanti del Terzo Reich. Com'è potuto accadere?

Politica e media ad essa asserviti, hanno sempre raccontato di una Germania ricca, prosperosa e capace di dispensare benessere ai tedeschi. Hanno sempre descritto quel Paese come un'oasi di felicità, in un'Europa depressa e povera. Felicità ovviamente ottenuta grazie alle riforme attuate dalla Merkel durante il suo regno. Riforme che noi, altrettanto ovviamente, dovevamo copiare, per ottenere gli stessi magnifici benefici.

Per imitare la Germania sono stati cancellati i diritti e le garanzie dei lavoratori, è stato abolito l'art. 18 dello Statuto dei Lavoratori, è stato riformato il mercato del lavoro ed il sistema pensionistico. Ciò che una volta si definiva “macelleria sociale” ce l’hanno spacciata per panacea contro ogni nostro problema economico. Oggi, invece, scopriamo che non solo quelle atroci riforme non hanno portato alcun beneficio ai lavoratori italiani ma neanche a gran parte di quelli tedeschi visto che in tanti, esasperati da precarietà e povertà, hanno creduto alle promesse della destra estrema (continua la lettura su Operaincerta)

3 commenti:

  1. Pensare che quando ero ragazza ci raccontavano che gran cosa sarebbe stato diventare cittadini d'Europa!

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  2. Purtroppo l'inerzia,l' improvvisazione e l'incapacità,non solo italica, di gestire i migranti o richiedenti asilo ha dato manforte alla destra,estrema e non,per diffondere la paura del diverso e accapararsi i voti dei populisti ignoranti.
    Ciao, fulvio

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